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Il juke box - Cortimatik 2014
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Il juke box - Cortimatik 2014

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Tomcat75
view post Posted on 10/3/2014, 23:04




IL JUKE BOX
Il vuoto nei rapporti interpersonali.


Corto parecchio verboso e l'ho trovato un po pesantuccio proprio per questa ragione. Ma ha anche quel qualcosa di positivo, che mi ha ricordato il finale di sapore di mare. Non a caso l'ambientazione è di quegli anni e i due tipi mi hanno ricordato anche un po "il sorpasso", non a caso c'è Gassman figlio (al secondo corto della kermesse). Due tipi conpletamente differenti che lo sono al punto che sono complementari e non a caso passano la serata insieme. Sono come l'alpha e l'omega e le riflessioni del verboso Gassman sono una lucida analisi di quei giorni passati, ma che in misura maggiore potrebbero essere applicati anche all'odierno.
Tognazzi è una scelta buona a mio avviso, anche se il tutto è più concentrato sulle parole che non sulle immagini (molto malinconiche). Buona la prova attoriale anche dei due italici, con un Gassman forse molto migliore di quello che vediamo spesso nelle fiction dove interpreta ruoli drammatici monoespressivamente.

VOTO: 67/100
PRODUTTORE: (premetto che le sparo) Uomo d
 
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view post Posted on 16/3/2014, 10:42
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Cinefilo Ad Honorem

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uomo_d
view post Posted on 16/3/2014, 10:57




per cui la citazione del Sorpasso l'ho proprio vista solo io :D
 
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Merlino*
view post Posted on 16/3/2014, 11:11




CITAZIONE (marenarobros @ 16/3/2014, 10:42) 
Mio.

Sicuro?
 
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view post Posted on 16/3/2014, 11:50
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Merlino* @ 16/3/2014, 11:11) 
CITAZIONE (marenarobros @ 16/3/2014, 10:42) 
Mio.

Sicuro?

Tratto da Scerbanenco (Uomini ubriachi al sabato sera). Nel racconto originale, a ogni tappa della serata dei due, corrispondeva un flashback di Vannetti, che in quei luoghi era stato con una ragazza che non ha dimenticato. Scena chiave quella del Juke Box, appunto. Io ho tolto i flashback e lasciato il finale invariato, con tutti i dubbi che ne sono venuti fuori. Tomo l'ha letto come molti di voi (è un dritto, mette le corna all'amico che parla troppo), mia moglie come storia malinconica in cui realizza che ha perso l'amore ma forse anche lei pensa ancora a lui.
 
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view post Posted on 16/3/2014, 15:59
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CITAZIONE (Francis Delane @ 10/3/2014, 22:51) 
Stesso stile e quindi stesso autore di Aut-aut, ma stavolta la storia è calibrata molto meglio, possiede un finale e dipinge due veri ritratti di uomini, il vanitoso ma alla fine sincero Traversi e il silenzioso e sorprendente Vannetti. Sembra un adattamento del racconto L'eterno marito di Dostoevskij. Gran bei dialoghi, e due attori in grande sintonia.

VOTO: 8/10
POSSIBILE AUTORE: per Aut-aut avevo detto Clint, adesso non ne sono più sicuro. Non saprei.

Bravo Francis, non per il voto ma per aver associato i miei due corti, e mi ha incuriosito la citazione letteraria (bravo anche Uomo per le atmosfere e il duo nello stile de Il sorpasso).

Con la mia recensione finta mi ero praticamente giudicato da solo, in piena sincerità.

CITAZIONE (mastruccio @ 8/3/2014, 15:13) 
E' un corto che non mi ha detto nulla per tutta la durata, ed mi ha anche leggermente spazientito per la troppa verbosità.
Il colpo di scena finale è carino, ma non abbastanza da soddisfarmi.
Sarebbe stato necessario tagliare molte delle parole che sentiamo dal personaggio Traversi, e qualche situazione raccontata pare inverosimile (un cinquantenne che se la spassa nella pineta con una ragazzina del college, roba da codice penale).
La regia di Tognazzi è scialba, senza nessun guizzo, e l'interpretazione di Gassman si ingolfa nelle troppe parole (già detto), mentre Favino risulta pressochè inespressivo, salvandosi solo in corner all'ultima inquadratura.
Voto: 5
Potrebbe essere di Uomo_d.

Ovviamente non concordo con mezza parola, ma vedremo domani alle premiazioni se tutto tornerà.

Mi hanno sgamato anche Clint e Arc, bravi, mi è spiaciuta la bocciatura di Merlino. (l'ambientazione del corto potrebbe essere la riviera romagnola e certe atmosfere del primo Fellini)
 
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mastruccio
view post Posted on 16/3/2014, 23:15




CITAZIONE (marenarobros @ 16/3/2014, 15:59) 
CITAZIONE (mastruccio @ 8/3/2014, 15:13) 
E' un corto che non mi ha detto nulla per tutta la durata, ed mi ha anche leggermente spazientito per la troppa verbosità.
Il colpo di scena finale è carino, ma non abbastanza da soddisfarmi.
Sarebbe stato necessario tagliare molte delle parole che sentiamo dal personaggio Traversi, e qualche situazione raccontata pare inverosimile (un cinquantenne che se la spassa nella pineta con una ragazzina del college, roba da codice penale).
La regia di Tognazzi è scialba, senza nessun guizzo, e l'interpretazione di Gassman si ingolfa nelle troppe parole (già detto), mentre Favino risulta pressochè inespressivo, salvandosi solo in corner all'ultima inquadratura.
Voto: 5
Potrebbe essere di Uomo_d.

Ovviamente non concordo con mezza parola, ma vedremo domani alle premiazioni se tutto tornerà.

D'accordo, ma permettimi di confermare le mie impressioni.
Il corto non mi è piaciuto, perchè, oltre che perdersi nelle troppe parole che dice Traversi, non trasmette in maniera chiara l'atmosfera che avresti voluto creare. Mi immagino le atmosfere alla Fellini nei "Vitelloni", dato che hai detto che potrebbe svolgersi nella riviera romagnola, anche se il personaggio interpretato da Gassman mi ricorda di più l'Enzo del primissimo Carlo Verdone di "Un sacco bello", quello che cerca di andare in Polonia con l'amico che poi viene ricoverato, non fosse altro che anche quel personaggio parlava, parlava, parlava... ma almeno faceva sorridere.
Se avessi messo anche solo una musica di accompagnamento, maliconica alla "Amici miei" ad esempio, asciugando il soliloquio di Traversi quel tanto che bastava, e facendo in modo che il suo carattere si manifestasse attraverso qualche piccola situazione scenica, o un tic, avresti ottenuto immediatamente di presentare correttamente il clima che volevi.
Avrebbe giovato anche qualche piccolo particolare che enfatizzasse il carattere cazzaro di Traversi, ad esempio (la sparo così come mi viene all'istante) un paio di sguardi e una battuta fra le ragazze al bar, che lo ridicolizzasse seduta stante.
Comunque, rimane un parere solo mio, dato che il corto ha ricevuto anche voti molto alti.
 
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view post Posted on 17/3/2014, 09:49
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Cinefilo Ad Honorem

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Mas, le critiche fatte in questo secondo intervento sono tutte sensate e condivisibili, se vogliamo entri nel merito delle modifiche che avresti fatto, una sorta di editing, che è una cosa che gradisco molto.

Un 5 però non lo so, onestamente... vuol dire che anche io abbasserò di parecchio i miei voti, se questo corto è da 5 ne leggo di obrobri da 4 e alcuni anche da sottozero e ridatemi i soldi del biglietto. :rolleyes:
 
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Merlino*
view post Posted on 17/3/2014, 10:05




CITAZIONE (marenarobros @ 16/3/2014, 15:59) 
Mi hanno sgamato anche Clint e Arc, bravi, mi è spiaciuta la bocciatura di Merlino. (l'ambientazione del corto potrebbe essere la riviera romagnola e certe atmosfere del primo Fellini)

Con le spiegazioni "del poi" posso capirlo un po' di più però, rimanendo nell'onestà che ci contraddistingue, alla prima lettura non ci ho trovato le atmosfere di Fellini (che cmq non è che mi faccia impazzire) e tutto quel parlare non mi aveva portato da nessuna parte. Forse all'interno di un film potrebbe essere una scena molto bella ma come corto magari funziona di meno e le sensazioni che sente chi lo scrive faticano ad arrivare allo spettatore perdendosi in un mare di parole, ne dici?
Per la maggior parte dei corti è così, o sei sulla stessa lunghezza d'onda oppure in poche righe rischi di perdere del tutto il significato.
 
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view post Posted on 17/3/2014, 10:32
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Merlino* @ 17/3/2014, 10:05) 
CITAZIONE (marenarobros @ 16/3/2014, 15:59) 
Mi hanno sgamato anche Clint e Arc, bravi, mi è spiaciuta la bocciatura di Merlino. (l'ambientazione del corto potrebbe essere la riviera romagnola e certe atmosfere del primo Fellini)

Con le spiegazioni "del poi" posso capirlo un po' di più però, rimanendo nell'onestà che ci contraddistingue, alla prima lettura non ci ho trovato le atmosfere di Fellini (che cmq non è che mi faccia impazzire) e tutto quel parlare non mi aveva portato da nessuna parte. Forse all'interno di un film potrebbe essere una scena molto bella ma come corto magari funziona di meno e le sensazioni che sente chi lo scrive faticano ad arrivare allo spettatore perdendosi in un mare di parole, ne dici?
Per la maggior parte dei corti è così, o sei sulla stessa lunghezza d'onda oppure in poche righe rischi di perdere del tutto il significato.

Beh, senz'altro non ho reso giustizia alla fonte, di questo me ne rendo conto.
 
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24 replies since 7/3/2014, 23:28   256 views
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