Solo il tempo di finirlo - Cortimatik 2014

mi è piaciuto. l'autore è riuscito a raccontare la storia di un uomo in pochissime pagine, senza peraltro essere stucchevole o mieloso. la sceneggiatura è molto buona (però se leggo la prossima volta cose tipo "fa una faccia imbarazzata" boccio senza pietà: non solo il suono che si viene a creare è bruttissimo, ma "fare una faccia" implica una finzione, siccome noi scriviamo cose realistiche non dovremmo proprio scriverlo), la scelta di Aronofsky è interessante, anche se qui è molto classico, quasi alla PTA. buono il cast.

purtroppo non sono io l'autore (mi sarebbe piaciuto, però). è Andrew per me, l'impaginazione è simile alle sua.

Voto: 7,5

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Ma veramente penso di aver detto una cosa molto chiara


Riguardo il finale, son d'accordo sul fatto che un finale pessimo rischia di rovinare quanto di buono fatto fino a quel momento in un film. Ma in questo caso non sarei così severo, non si tratta di un finale che sconvolge quanto visto fino a quel momento, nè fuori dallo schema generale del corto, fatto per lo più di flashback e situazioni inverosimili. Penso che l'autore abbia voluto semplicemente lasciare il dubbio nello spettatore, forse esagerando, nel senso che avrebbe anche potuto mostrare cosa stesse accadendo. Però se lo scopo era quello di far discutere, allora forse ha centrato l'obiettivo.

Anche questo è mio. Quest'anno mi avete scoperto subito con entrambi, dannate preposizioni!

complimenti, era ben fatto davvero. gestire così bene i tempi non è da tutti. io ho provato a fare una cosa simile per una sceneggiatura del corto, e non penso di esserci riuscito.

Qualche chiarimento a chi parlava delle scene della festa. Avete in parte ragione, è un po' slegata dal resto, perchè in realtà l'avevo scritta tempo fa, prima di rimettere mano al corto e modificarlo in modo esteso.
Alla fine ho comunque deciso di tenerla perchè mi piaceva l'atmosfera che si respirava, fatta di gente ricca che si insulta a vicenda, creando qualcosa di malsano. Se mi chiedete cosa c'entra con la storia, ricordate che si tratta di visioni/sogni/romanzo di un individuo che ripercorre i momenti fondamentali della sua vita e all'interno di queste stesse visioni convivono sia il suo io del passato che quello del presente, che contemporaneamente rivivono l'evento. E' quindi semplicemente un evento della sua vita, che lui sta rivivendo, assieme ad altri.

Riguardo il finale invece ho poco da aggiungere a quanto avete detto voi. Ho esagerato nel farlo così aperto? Probabile. Me ne pento? No, è un finale che vi ha fatto discutere un bel po', vi ha fatto fare congetture su quanto possa essere accaduto e ha mosso riflessioni, in fondo lo scopo era anche quello e pazienza se qualcuno pensa che abbia rovinato il corto, a me piace così

Spiegati.

Forse involontariamente l'ho fatto, anche se in realtà il discorso voleva essere più generale, rivolto alle "storie" in senso largo.