| Stasera su La7. Dubito che qualcuno non l'abbia mai visto, nel mio caso penso sia uno dei film che ho rivisto più spesso negli anni...
A QUALCUNO PIACE CALDO (Some Like It Hot, 1958, USA)
Commedia Diretto da Billy Wilder Con: Marilyn Monroe Tony Curtis Jack Lemmon Joe E. Brown
Durata: 119 minuti (B/N)
Trama: 1929. Joe e Jerry, rispettivamente sassofonista e violoncellista, dopo aver casualmente assistito al massacro di San Valentino, hanno come unica via di fuga quella di travestirsi e di unirsi a una band femminile. Josephine/Joe si innamorerà di Zucchero, la cantante del gruppo, e si fingerà ricchissimo per convincerla che è l’uomo dei suoi sogni, mentre Jerry/Daphne sarà costretto dalle situazioni a non poter dire di no alle avances di Osgood, un vecchio facoltoso. Ma la banda di malviventi che ha commesso la strage riesce a ritrovarli…
Scene memorabili: Le canzoni eseguite da Zucchero, tra cui la mitica “I wanna be loved by you”.
Frasi memorabili: “Nessuno è perfetto”
Curiosità: “A qualcuno piace caldo” fu da subito un enorme successo ed ebbe sei candidature all’Oscar: vinse solo Orry-Kelly per i costumi, mentre le altre nomination furono per la regia, la sceneggiatura non originale, la fotografia, le scenografie e per l’interpretazione di Jack Lemmon.
Lo spunto del film deriva da un film del 1935 girato da Richard Pottier in Francia, “Su con la vita!”.
La United Artists avrebbe voluto Danny Kaye e Bob Hope per i due ruoli principali, mentre Billy Wilder tentò di convincere Frank Sinatra a interpretare Joe.
Per il ruolo di Zucchero Wilder aveva già scelto Mitzi Gaynor, ma quando venne a sapere che Marilyn Monroe era interessata alla parte, il regista ne fu entusiasta. Ma la cronica insicurezza della Monroe, i suoi ritardi e la sua incapacità di memorizzare le battute causarono seri problemi alla lavorazione.
Il titolo provvisorio del film era “Not Tonight, Josephine”, cioè “non stasera Josephine”.
In una scena verso il finale, per riuscire a far dire a Marilyn “Dov’è il bourbon?” mentre fruga alcuni cassetti, si racconta che furono necessari 59 ciak, nonostante la battuta fosse scritta anche all’interno dei cassetti. Questo costringeva i due partner a ripetere con lei un numero infinito di volte e, forse per questo, Tony Curtis disse che baciare Marilyn era stato come baciare Hitler.
Wilder, sebbene esasperato dalle distrazioni di Marilyn dichiarò che il risultato valeva la fatica e aggiunse: “Ho una zia che è sempre precisa e puntuale, ma nessuno pagherebbe il prezzo di un biglietto per vederla”.
Marilyn, che aveva una percentuale del 10% sugli incassi, voleva che il film fosse girato a colori. Fu impossibile: il trucco di Lemmon e Curtis aveva una resa verdastra che non si riuscì ad evitare.
L’albergo di Miami sul mare è in realtà l’Hotel del Coronado di San Diego.
La Monroe era incinta durante le riprese, ma la gravidanza non giunse a termine.
In una scena Colombo (George Raft) vede uno scagnozzo di Bonaparte (Nehemiah Persoff) che gioca con una moneta e gli chiede "Dove hai imparato quel trucchetto?". In “Scarface” (1932), Raft interpretava un gangster ricordato per il fatto che continuava a lanciare una moneta in aria.
Wilder disse che fare questo film fu come "essere su un aereo già in volo e scoprire di avere un pazzo a bordo" (riferendosi a Marilyn?).
Il successo di “A qualcuno piace caldo” si è prolungato nel tempo. Dal film sono infatti nati ben due musical a Broadway: “Sugar” (1972) e “Some Like It Hot” (1992).
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