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The Breakfast Club
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The Breakfast Club

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Mr.Noodles
view post Posted on 18/1/2010, 14:42




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Un film di John Hughes. Con Emilio Estevez, Anthony Michael Hall, Judd Nelson, Molly Ringwald, Ally Sheedy.


Trama
È sabato 24 marzo 1984. Cinque adolescenti (tre ragazzi, Andy, Brian e John e due ragazze, Allison e Claire), allievi di varie classi di una scuola superiore di Chicago, lo passeranno, per punizioni a vario titolo, nella biblioteca dell'edificio. Il preside, Richard Vernon, che a tratti dovrà sorvegliarli (e sopportarne le esuberanze), assegna loro un tema ("Chi sono io?"). Le lunghe ore consentono ai giovani di conoscersi e di parlarsi: dopo le prime battute, le punzecchiature e i primi inevitabili urti, tutti e cinque, lungi dallo svolgere il compito stabilito, cominciano a esporre e confrontare i rispettivi problemi di vita.

Il film
Hughes riesce con questo film a toccare il punto forse più alto del cinema adolescenziale statunitense degli anni ottanta, di cui il Brat Pack è stato spesso portavoce. Lasciando perdere l'ormai abusato schema della commedia sentimentale, il film descrive abbastanza fedelmente i sogni e le paure dei teen-ager della generazione X, pur non riuscendo a distaccarsi dai personaggi stereotipati (lo sportivo, il secchione, il teppista) che d'altronde costituiscono l'ossatura principale di questo genere. Breakfast Club è entrato nell'immaginario giovanile sin dall'anno della sua uscita. Ormai considerato un vero e proprio cult, il film viene spesso citato e parodiato in film statunitensi come Dogma e serie TV come Dawson's Creek , in cui è presente addirittura una puntata che ricalca il film, One Tree Hill, Scrubs, Futurama o I Griffin.


Curiosità
Nel 2005, in occasione del ventennale degli MTV Movie Awards, MTV ha deciso di assegnare a The Breakfast Club il "Silver Bucket Of Excellence" Award perché film più influente nella Mtv Generation: alla cerimonia erano presenti Molly Ringwald, Ally Sheedy, Anthony Michael Hall e Paul Gleason. In questa occasione il brano "Don't You (Forget About Me)" è stato suonato live dalla band Yellowcard.
Il copione del film è stato scritto da Hughes in due giorni, il 4 e 5 luglio 1982. A seguito del successo del film, l'avrebbe trasformata in una sceneggiatura teatrale, viste le numerose richieste di poterlo recitare da parte delle scuole.
Il film è stato girato interamente in sequenza.
Il regista John Hughes appare in un cameo alla fine del film come padre di Brian.
Il regista aveva quasi licenziato l'attore Judd Nelson durante le riprese, a causa del comportamento sgarbato che quest'ultimo aveva fuori scena nei confronti dell'attrice Molly Ringwald. L'attore Paul Gleason convinse Hughes che Nelson era un bravo attore e che cercava solo di restare nel personaggio.
Emilio Estevez era stato inizialmente scelto per la parte di John, ma il regista non trovò nessun altro adatto alla parte di Andy, così Estevez accettò di interpretare quest'ultimo.
Molly Ringwald avrebbe preferito interpretare il personaggio di Allison, ma quella parte era stata già promessa ad Ally Sheedy.
La forfora che Allison scuote sul suo disegno a matita per fare la neve è in realtà del formaggio parmigiano grattugiato.
Originariamente erano previsti diversi sequel del film, da realizzare ogni dieci anni, in cui il Breakfast Club tornava insieme.
La durata originale del film era di circa 2 ore e mezzo, accorciata a 97 minuti per timore di annoiare la platea: tutte le copie originali e le parti tagliate nel montaggio furono distrutte, tranne una, che è tuttora in possesso di Hughes.
La canzone che si sente all'inizio e alla fine del film, Don't You (Forget About Me), è stata scritta appositamente per il film da Keith Forsey e Steve Schiff, ed è diventata uno dei maggiori successi dei Simple Minds. In precedenza, la canzone fu proposta a Billy Idol, Bryan Ferry e i Pretenders, che la rifiutarono, finché Chrissie Hynde dei Pretenders fece il nome del gruppo di suo marito, appunto i Simple Minds, che la fecero diventare un classico. Degna di nota è la versione 2007 realizzata dalla band italiana Soluzione.
Matt Groening, creatore di cartoni animati come I Simpson e Futurama, ha ammesso di essersi ispirato al personaggio di John Bender per dare il nome a un personaggio di Futurama, il pazzo robot Bender. Tra l'altro, in un episodio della terza serie di Futurama (titolo italiano "Il quadrifoglio") sono presenti diversi riferimenti a Breakfast Club.
In un episodio de I Griffin (il quarto della seconda serie, titolo italiano "Lando il mito"), cartone animato di Seth MacFarlane, sono presenti diversi riferimenti a Breakfast Club.
Nel doppiaggio italiano si perde un punto focale del film: nell'edizione italiana, la lettera letta dalla voce narrante (quella di Brian) all'inizio del film e quella letta nell'epilogo, sono sostanzialmente uguali ("...tanto lei ci vede come vuole. Usando il linguaggio più semplice e la definizione più comoda, lei ci vede come un cervello, un atleta, un'handicappata, una principessa e un criminale...."). Ma nella versione originale, la lettera nell'epilogo presenta una differenza importante: "...you see us as you want to see us. In the simplest terms and the most convenient definitions. But what we found out is that each one of us is a brain..an athlete..a basket case..a princess..and a criminal. Does that answer your question?...." ("...tanto lei ci vede come vuole. Nei termini più semplici e nella definizione più comoda. Ma ciò che abbiamo scoperto è che ognuno di noi è un cervello..un atleta..una schizzata..una principessa..e un criminale. Questo risponde alla sua domanda? ...."). Questa differenza mostra il cambiamento nel giudizio che ogni ragazzo ha dell'altro, e la consapevolezza di avere davvero delle cose in comune. La lettera, infatti, dimostra il cambiamento dei ragazzi all'uscita dalla scuola: il loro atteggiamento e le loro prospettive ora sono radicalmente cambiate.
L'episodio "Picture of you" della quarta stagione del popolare teen-drama One Tree Hill riprende quasi per intero il soggetto del film. L'attore John Kapelos,il bidello del film, vi interpreta un professore che costringe (proprio come nel film) i ragazzi a passare del tempo insieme e a rivelarsi segreti, angosce e speranze.
L'episodio "Breakfast Club" della prima stagione di Dawson's Creek rappresenta una sorta di remake del film di Hughes.
In un episodio di E.R., i medici del pronto soccorso si trovano in un'aula nella quale attendono per ore un docente che dovrebbe formarli sulla gestione dell'aggressività in una lezione obbligatoria loro imposta dopo diversi episodi di contrasti eccessivi. Tra i medici si creano molte dinamiche simili a quelle intercorse tra i giovani di "Breakfast Club".
 
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Zio Carlo
view post Posted on 18/1/2010, 23:45




Un film, nel suo "piccolo", epocale. Hughes riesce a fotografare il disagio di un'intera generazione, la sua voglia di rivalsa contro il mondo adulto che li considera come pezze da piedi mentre loro stessi sentono di essere molto di più, nonostante le differenze che li contraddistinguono (e che alla fine del film non svaniscono del tutto). Bravi tutti e cinque i protagonisti, che parevano destinati ad un luminoso futuro: purtroppo Nelson (quello su cui scommettevano tutti) e la Sheedy si sono persi in fretta, la Ringwald ha fatto furori negli '80 e poi si è eclissata, Hall ha trovato il successo solo di recente e in TV (protagonista della serie "The dead zone", da King) e l'unico che ha avuto una carriera discreta è Estevez (culminata con la regia del meraviglioso "Bobby"). Senza dubbio una pietra miliare non solo della commedia, ma anche del cinema americano degli ultimi 25/30 anni, soprattutto - ribadisco - per il valore sociologico.

VOTO: 7,5/10 (al sondaggio è 7)
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 19/1/2010, 13:37




è uno di quei casi (tipicamente cinematografici) in cui il valore sociale e storico, supera nettamente il valore artistico. da una parte abbiamo un cult assoluto del teenage movie, che ha fornito materiale per tanti altri film dello stesso filone, riprendendone clichè e dinamiche. dall'altro un'opera magari non brutta, ma che esteticamente non lascia il segno (a parte le orribili sequenze montate a mo' di videoclip :P)-
diciamo che l'equivoco di sopravvalutazione può constare in quello che ha scritto Carlo: "Hughes riesce a fotografare il disagio di un'intera generazione, la sua voglia di rivalsa contro il mondo adulto che li considera come pezze da piedi mentre loro stessi sentono di essere molto di più, nonostante le differenze che li contraddistinguono (e che alla fine del film non svaniscono del tutto)" che è vera solo fino a un certo punto. Hughes mette insieme problematiche di tutti gli adolescenti, che valgono in ogni epoca: non è un caso che Dawson's creek riutilizzi in gran parte certe dinamiche (il rapporto conflittuale coi genitori, l'amicizia, il sesso...), diventando il teenage-serial cult della generazione adolescente a cavallo tra '90 e '00
 
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Andrew.
view post Posted on 26/2/2010, 18:41




Recuperato anche questo.
Ho notato che pur essendo un film di quasi trent'anni fa, non mi è parso affatto invecchiato. Nel senso che i problemi adolescenziali che affronta possono essere riproposti anche oggi senza alcun problema.
Forse l'avrei dovuto vedere qualche anno fa... in ogni caso lo trovo un ottimo prodotto, perchè con una sola location e cinque attori non mi ha fatto mai annoiare.
Lo consiglierei da vedere in tutte le scuole!
 
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Merlino*
view post Posted on 2/6/2014, 01:25




Ho scritto più di una volta di film che nonostante tanta azione, tante battute e tanta ironia alla fine mi avevano annoiato, questa volta è successo esattamente il contrario. Questa è una pellicola che avrebbe tutte le carte in regola per fare sbadigliare già dopo 30 minuti, unica location, pochissimi attori, tanti dialoghi e ormai 30 anni sulle spalle, e invece mai un secondo durante il quale abbia perso la concentrazione. Gran bel film ottimamente recitato e ben costruito.
Al sondaggio un 8 anche per l'importanza storica che è meritatissima.
 
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4 replies since 18/1/2010, 14:42   120 views
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