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Hideout
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Hideout, Nuno Productions

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Andrew.
view post Posted on 3/11/2013, 15:18




-Halloween contest 2013: impressioni da partecipante?
- E' la mia quinta partecipazione su cinque edizioni. Per me è sempre come essere a casa. Quest'anno ci sono meno film in gara, ma visti i produttori sono convinto che la qualità sarà sicuramente alta.

-Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

- Stavolta ho portato un film piuttosto breve e con pochi personaggi. E, per la prima volta nella storia della NP, una produzione francese.

- Parlaci delle scelte di cast e regia

- Tutto molto "di nicchia" come dicono i critici. Regista e cast sono tutti esordienti assoluti in CK. Anche se a mio avviso Alexandre Aja è uno dei più promettenti registi horror del panorama mondiale.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

- Durante la ricerca di notizie per il sito ho scoperto che Aja ha appena girato la trasposizione cinematografica di "La vendetta del diavolo" di Joe Hill. La notizia mi ha molto incuriosito.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

- A gusto mio direi un 7,5.

- Un pregio del tuo film?

- Non lungo e poco impegnativo.

- Un difetto del tuo film?

- Non lungo e poco impegnativo. Quindi non nasce con enormi pretese.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

- Mi piacerebbe conquistare Hermetico. E Mastruccio.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

- E' costato poco e non uscirà in molte sale, quindi diciamo che l'asticella è piuttosto bassa. Diciamo che l'obiettivo è tenerlo 7-8 settimane in sala (fino a Natale diciamo, quando uscirà L'uomo che odiava Sherlock Holmes) e portarlo a incassare un 150 milioni.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

- Prima produzione francese. Con un regista che mi piace davvero molto.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

- In parte sì. Ma questo non rende comunque immuni da critiche.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

- E' abbastanza atipico rispetto alla mia solita produzione. Faccio fatica ad affiancarlo a qualcos'altro.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

- Mi viene in mente il vecchio "Otto zampe" della Event Horizon per l'atmosfera claustrofobica e l'ambientazione sotterranea.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

- Non c'entra molto come storia ma scrivendolo ho spesso ripensato alle atmosfere di "Alta tensione" dello stesso Aja.

- Il tema e/o il messaggio del film?

- In ognuno risiede una piccola parte malvagia. Tutto sta nel saperla controllare.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

- Si vede molto velocemente ed è poco impegnativa.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

- Agli amanti dell'horror potrebbe piacere.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

- Miglior sito? :)

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

- Quest'anno la vedo più combattuta rispetto alle ultime edizioni. E continuo a pensare che il pezzo da novanta forse non è ancora uscito....

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

- Al momento sicuramente "Go-go girls of the Apocalypse" di Tarantino. Spero di riuscire a rimetterlo in carreggiata il prossimo anno.

-Cosa conti di poter fare per Cinematik in questo momento?

- Produrre, recensire, partecipare.
 
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SaschaGranato
view post Posted on 3/11/2013, 16:26




RECENSIONE DELLA GRANATO PRODUCTION

La quinta edizione del Contest di Halloween entra nel vivo con una produzione francese, ad opera della Nuno Production.
Hideout è la storia di due sposi prossimi al divorzio. La morte del figlio ha scosso irrimediabilmente l’equilibrio della loro famiglia, portandoli al tracollo. Una vacanza è quel che serve per salvare il rapporto e ricominciare una nuova vita, o forse no?

Verosimilmente a quanto accade con il cinema horror francese, l’ultima fatica di Nuno, non brilla di una trama eccelsa. Tutto si focalizza sul presente, l’attimo vissuto in un certo periodo di tempo e in un determinato ambiente. E quasi sempre, ovviamente, ci si confronta con situazioni drammatiche e disperate, ai limiti del sopportabile. In un attimo veniamo catapultati dentro una grotta, popolata da creature mostruose.

La storia è semplice e scorre liscia, liscia, senza alcun intoppo. Non ci sono enigmi intricati da risolvere, così come non esiste una vera spiegazione dietro la natura di queste creature. A questo punto mi domando: perché inserire dei flash-back quando il film ci racconta tutto quello che serve nei primissimi minuti? A che serve conoscere la vita di questa coppia prima della tragica fatalità? A scoprire che Jaq è uno scrittore fallito? O a confermare che Flo è una stronzetta senza cervello? Perché è soprattutto questo quello che traspare, e purtroppo non è un bel vedere. Soprattutto perché ci allontana da questi due personaggi, rendendoceli antipatici.

Avrei preferito una struttura più lineare, a questo punto, permettendo di tenere sempre altra la tensione. Le primissime sequenze dentro la grotta sono meravigliose. Mi sono completamente immerso nelle atmosfere malsane del film, provando dei brividi come poche volte mi è capitato.
Se la prima metà del film mi ha molto entusiasmato, la seconda metà va via, via peggiorando. La storia perdere mordente, entrami i protagonisti diventano così antipatici al punto che poco importa se muoiano o meno. E questo è un vero peccato. Tutto sommato il film si mantiene comunque su un discreto livello. Qualche errore di battitura è scappato, ma viene ben compensato da un linguaggio chiaro e diretto. Poche descrizioni e tanto tanto sangue. Quel che serve per un horror con una forte componente splatter. Buone anche le musiche, così come il sito e la locandina.

Voto 70
Sondaggio 7

Non oltre al sette, solo per un finale che mi ha lasciato molta amarezza e poco entusiasmo. Ma il film l’ho trovato godibilissimo e soprattutto, nella prima metà, davvero ben fatto ed emozionante. Gli amanti dell’horror lo apprezzeranno, ma siamo comunque lontani dai livelli di “In the woods”.
 
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Nuno Vox
view post Posted on 3/11/2013, 17:08




Grazie Sascha per la rece, vado a rispondere ai tuoi quesiti.

CITAZIONE (SaschaGranato @ 3/11/2013, 16:26) 
A questo punto mi domando: perché inserire dei flash-back quando il film ci racconta tutto quello che serve nei primissimi minuti? A che serve conoscere la vita di questa coppia prima della tragica fatalità? A scoprire che Jaq è uno scrittore fallito? O a confermare che Flo è una stronzetta senza cervello? Perché è soprattutto questo quello che traspare, e purtroppo non è un bel vedere. Soprattutto perché ci allontana da questi due personaggi, rendendoceli antipatici.

Per far capire come siamo arrivati a questa situazione tra i due coniugi. So che non è un bel vedere, ma creare antipatia prima su Florence e poi su Jacques è proprio quello che volevo. Come molto spesso gli horror francesi anche Hideout vuol essere un film disturbante. Che induca lo spettatore ad arrivare alla fine e pensare: ma chi è il vero cattivo del film?

CITAZIONE (SaschaGranato @ 3/11/2013, 16:26) 
Le primissime sequenze dentro la grotta sono meravigliose. Mi sono completamente immerso nelle atmosfere malsane del film, provando dei brividi come poche volte mi è capitato.

Questo mi fa molto piacere. Ho cercato di rendere più intensa possibile l'atmosfera che accoglie lo spettatore nel primo impatto con le grotte sotterranee. Seguendo lo stile solito del regista.

CITAZIONE (SaschaGranato @ 3/11/2013, 16:26) 
Poche descrizioni e tanto tanto sangue. Quel che serve per un horror con una forte componente splatter. Buone anche le musiche, così come il sito e la locandina.

E' quello che voleva essere. Dopo le tante critiche su Sherlock Holmes al Festival di Roma mi fa molto piacere essere tornato a "imbroccare" le musiche.

CITAZIONE (SaschaGranato @ 3/11/2013, 16:26) 
Non oltre al sette, solo per un finale che mi ha lasciato molta amarezza e poco entusiasmo. Ma il film l’ho trovato godibilissimo e soprattutto, nella prima metà, davvero ben fatto ed emozionante. Gli amanti dell’horror lo apprezzeranno, ma siamo comunque lontani dai livelli di “In the woods”.

Beh, il finale voleva sicuramente essere amaro. Grazie della rece, mi fa piacere ti sia piaciuto. Ovviamente Hideout non ha sicuramente le ambizioni di essere al livello di "In the woods". E' un film con poche pretese nato per intrattenere e disturbare lo spettatore per un'oretta, quindi il tuo giudizio è sicuramente in linea con le mie aspettative.
 
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Superlele2013
view post Posted on 5/11/2013, 13:55




"HIDEOUT"

SOGGETTO & SCENEGGIATURA: Un soggetto iniziale non originalissimo. Nel senso che forse "ognuno ha un mostro dentro di se" è un tema un pò abusato, soprattutto nelle produzioni horror, siano esse libri o film. Tutto questo è sorretto da una sceneggiatura solida, asciutta, concreta, che se da una parte non concede nulla in più, dall'altra neanche toglie. Buono il dosaggio dello "splatter". Cioè il sangue c'è (ovvio che ci sia, quando un mostro con la mannaia ti corre dietro :D ), ma rimane comunque nei limiti dell'accettabile (per me, almeno). Mi è piaciuto molto l'uso frequente dei flashback, che ci fanno capire perchè, alla fine, il mostro si è scatenato. Unica pecca, nella fase centrale, il film, diventa tutto un pò "già visto", e forse il finale, (che a mio parere è si amaro, ma è anche l'unico modo in cui poteva finire) risente proprio di questo.

REGIA: Aja ci sta come il cacio sui maccheroni. Magari un pò meno splatter del solito, ma bene cosi. Anzi, meglio.

CAST: Ammetto la mia ignoranza: non ne conosco uno. Diciamo che a vedere le foto e leggere la sceneggiatura ci può stare. Se la scelta è fare un cast tutto francese, dico.

SITO: Ben fatto e completo. Belle le curiosità, e gli approfondimenti su Aja

LOCANDINA: Bella.

SOUNDTRACK: Bella e coerente con il film e con la scelta "made in France"

CONCLUSIONI: Il film mi è piciuto. Non mi ha entusiasmato, questo no, però mi ha fatto passare un'oretta tutto sommato piacevole.

VOTO: 75
 
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SaschaGranato
view post Posted on 5/11/2013, 14:55




CITAZIONE
Mi è piaciuto molto l'uso frequente dei flashback, che ci fanno capire perchè, alla fine, il mostro si è scatenato.

Io credo invece che il limite di questo film derivi proprio dall'uso frequente dei flash-back. Sono quasi certo che si potesse approfondire il rapporto fra i due coniugi con qualche dialogo in più, anche nella fase centrale. Un esempio?

Quando Flo picchia il marito mentre è imprigionato su una sedia, c'è una piccola discussione fra loro, ma credo sia poco sfruttata. Questo perchè ci sono già i frequenti flash-back a raccontarci il loro passato e troppi dialoghi non avrebbero aggiunto nulla. Ma se non ci fosse stato alcun flash-back, tutto sarebbe stato diverso e al contrario, Nuno, avrebbe dovuto spingere quella sequenza su un livello più alto.


Per il resto, il film, mi è piaciuto molto. Soprattutto durante la prima parte dove il livello di tensione resta sempre molto alto!
 
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Superlele2013
view post Posted on 7/11/2013, 14:25




CITAZIONE (SaschaGranato @ 5/11/2013, 14:55) 
CITAZIONE
Mi è piaciuto molto l'uso frequente dei flashback, che ci fanno capire perchè, alla fine, il mostro si è scatenato.

Io credo invece che il limite di questo film derivi proprio dall'uso frequente dei flash-back. Sono quasi certo che si potesse approfondire il rapporto fra i due coniugi con qualche dialogo in più, anche nella fase centrale. Un esempio?

Per il resto, il film, mi è piaciuto molto. Soprattutto durante la prima parte dove il livello di tensione resta sempre molto alto!

E' questione di gusti, credo.

A mio parere l'utilizzo del flashback, rende meglio l'idea del perchè Jaques diventa quello che diventa. Voglio dire, da profondita al film e al personaggio. Lo spettatore entra a poco a poco nella vita del protagonista.In tal modo mantiene vivala curiosità, non solo per il film, ma anche per la storia del personaggio. E' un metodo di raccontare che mi piace molto. Soprattutto in un horror (sarà che Stephen King lo fa quasi sempre).

Però, ripeto, credo che sia soprattuto questione di gusti.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 7/11/2013, 14:41




Nuno arriva nel suo consueto appuntamento con l'halloween contest con un film magari poco originale, ma per questo non vuol dire che non sia un buon film, molto d'intrattenimento. La storia è quella di un uomo che pianifica un omicidio ma non tutto gli va come previsto, facendo iniziare un incubo che non finirà bene.
Lo splatter c'è, magari poco ma il sangue si vede, mischiato a un'atmosfera claustrofobica e di costante tensione (e qui il paragone con "alta tensione" ci sta), senza nemmeno un attimo di sollievo, nemmeno nei flashback che descrivono la caduta di un uomo e come il tutto si somma scatenando la Bestia.
Aja è perfetto, e sì mi ha ricordato molto alta tensione. Il cast non lo conosco, il sito è fico.
Voto 7,5. 7 nel sondaggio.
 
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Andrew.
view post Posted on 8/11/2013, 18:04




Recensione della Chimera.


Quello di Nuno è sicuramente l'horror più classico di questo contest, quello che ti aspetti quando vuoi andare a vedere una storia che metta paura ma che abbia anche quella componente d'azione e alta tensione tipica del genere dove le vittime devono fuggire dai carnefici.
Qua c'è però anche un escamotage interessante, quello cioè di confondere le figure di vittime e carnefici in maniera continua, dall'inizio alla fine. Dapprima la cattiva sembra la moglie che tratta male il marito, poi si scopre che lui vuole ucciderla, poi arriva il mostro che vuole uccidere lui e dopo che lui si libera, diventa egli stesso il mostro.
Però la moglie si rivela più stronza del previsto e anche lei tenta di farlo fuori a modo suo, insomma è un film che gioca molto sui ruoli, divertendosi a scambiarli.
Dei flashback spezzano la storia per permetterci di scoprire il background dei personaggi ma anche per rendere meno monotona la parte nella grotta.
Nuno ci ha abituati a sceneggiature molto lunghe, questa volta però ci è andato molto leggero presentandoci un film brevissimo che si legge tutto d'un fiato.
Credo che questa sia stata un'arma a doppio taglio, perchè effettivamente per il genere di film (puro intrattenimento) la brevità è la strada più consona, una sceneggiatura lunghissima sarebbe stata poco apprezzata e avrebbe rischiato di rendere tutto pesante. E' anche vero però che in questo modo non c'è molto spazio per gli approfondimenti psicologici e i personaggi risultano un po' piatti: lei sembra una p** stronza e antipatica e non fa niente per farci cambiare idea, lui si rivela psicopatico e basta, del cattivo poi non sappiamo assolutamente nulla, insomma è tutto molto superficiale. Ma ciò, ripeto, non è per forza un difetto.

Quello che invece non ho apprezzato sono stati i dialoghi. Nuno è uno dei migliori sceneggiatori, lo ha dimostrato con L'uomo che odiava Sherlock Holmes, eppure sembra che questo film sia stato ripescato da qualche archivio per un livello di dialoghi che non è da lui, decisamente inverosimili (tipo quando i personaggi da soli parlano per spiegare le proprie emozioni). Se si aggiunge poi una voce fuori campo troppo invadente, risulta nel complesso uno script di qualità oggettivamente sufficente, ma non se lo paragoniamo ad altre sue opere passate di livello superiore.

Ottime le scelte tecniche, a partire dal regista che nel genere ci sguazza bene, agli attori non troppo famosi ma coi volti perfetti, in particolare quello del protagonista che è davvero inquietante.
Buone le musiche, buonissimi sito e locandina, un piacere per gli occhi.


Voto: 64


Film da trangugiare in un sol boccone, di quelli divertenti dove non sai mai come andrà a finire e chi ucciderà chi, in grado anche di impressionare con qualche scena truculenta.
La sceneggiatura non è delle migliori, non tanto per la brevità (cosa che ho apprezzato) quanto per dialoghi e scene poco credibili. Ma immagino che le intenzioni di Nuno non fossero quelle di fare un film drammatico e profondo ma qualcosa di più leggero (pur nella sua durezza), quindi magari non si è curato molto di questi aspetti e in fondo va bene anche così, ci vuole ogni tanto qualcosa di meno costruito e più spontaneo come questo.
 
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Parodifilms
view post Posted on 8/11/2013, 20:31




Ho "visto" Hideout, scegliendolo tra i film della sala.
E non me ne sono pentito per nulla.
Complimenti, davvero.
La narrazione è costruita in modo fantastico, alternando presente e passato e facendo capire il background del film.
Inoltre, la narrazione è costruita in modo da farti credere all'inizio che Jacques sia quello buono e Florence quella cattiva, poi viceversa, poi di nuovo viceversa.
Il finale è ben congegnato e si adatta al resto della pellicola.
Nonostante alcuni dialoghi siano poco credibili in generale è un film molto apprezzabile da bere in un sol sorso.
Io lo voto 75
 
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view post Posted on 8/11/2013, 20:45
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Parodifilms @ 8/11/2013, 20:31) 
Ho "visto" Hideout, scegliendolo tra i film della sala.
E non me ne sono pentito per nulla.
Complimenti, davvero.
La narrazione è costruita in modo fantastico, alternando presente e passato e facendo capire il background del film.
Inoltre, la narrazione è costruita in modo da farti credere all'inizio che Jacques sia quello buono e Florence quella cattiva, poi viceversa, poi di nuovo viceversa.
Il finale è ben congegnato e si adatta al resto della pellicola.
Nonostante alcuni dialoghi siano poco credibili in generale è un film molto apprezzabile da bere in un sol sorso.
Io lo voto 75

ma benvenuto!
 
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view post Posted on 9/11/2013, 14:19
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Come ogni Halloween contest che si rispetti, Nuno non manca all’appello e anche quest’anno si presenta con un horror puro (atipico, per certi versi, nella sua filmografia) che punta, più che a spaventare, a disturbare lo spettatore con un’atmosfera malsana.
La visione del film è stata, da parte mia, piuttosto disincantata, dato che avevo già letto il manga da cui è tratto però posso dire che Nuno a fedelmente trasporto le atmosfere malate dell’opera conservandone i pregi ma anche, ahimè, i difetti.
Tra gli aspetti positivi, come già detto, l’atmosfera che pervade tutta la pellicola. Riuscitissima e angosciante con quei sudici cunicoli sotterranei e i loro mostruosi abitanti. Molto efficaci alcune scene (quelle all’interno della stanza con la sedia, le comparse fugaci degli esseri deformi visti spesso attraverso spiragli…); calibrata ma potente la dose di splatter e violenza (altro che poco cruento, il film è moooolto cruento).
Per quanto non originalissimo, il plot è molto interessante e a suo modo beffardo con la sua spassosa girandola di eventi che trasformano in continuazione le vittime in carnefici e viceversa. La follia e la perversione che pervade l’intera vicenda è molto ben resa (bello il parallelismo tra la mostruosa famiglia sotterranea e quella del protagonista, con quest’ultimo che alla fine rivede nel bimbo deforme suo figlio).
Come dicevo però il film di Nuno, del opera originale ne conserva anche i difetti.
In primis i dialoghi a volte molto poco credibili ed eccessivamente didascalici. Sono tipici dei manga ma nei film sarebbe meglio modificarli perché finiscono per stonare con il tono della storia. Anche la voce fuori campo l’ho trovata a volte molto invasiva anche perché non aggiungeva niente a ciò che stavamo già vedendo.
Il ritmo è velocissimo, adrenalinico (grazie anche al continuo inserimento di flashback che io ho apprezzato), ma forse sarebbe stato meglio prendersi ogni tanto una pausa e rallentare il tutto, dedicandosi all’approfondimento dei due protagonisti e della loro relazione. E’ vero che volevano essere intenzionalmente antipatici, ma forse lo sono un po’ troppo. Prendersi qualche scena in più, soprattutto all’inizio, per descrivere le dinamiche della coppia e i due protagonisti in maniera più sobria e senza isterismi, avrebbe evitato di rendere Jacques e Florence così irritanti favorendo l’immedesimazione del pubblico con loro (rendendo la loro tragedia ancora più coinvolgente).

Ho apprezzato molto la scelta di cast e regia. Aja è perfetto per questo tipo di atmosfere truculenti e malsane (come lo è un po’ tutto l’horror francese ultimamente). Giustamente anche il cast è quasi tutto francese, con nomi poco conosciuti che ben si adattano al tipo di pellicola. Michael Mando e Anna Skellern sono quelli che ovviamente colpiscono di più.

Molto buone le musiche che arricchiscono i momenti più riusciti della pellicola.

Sito web come sempre molto curato e locandina presa dal manga, semplice ma d’effetto.

In sintesi Hideout è un horror piacevolmente malsano e truculento, che non ha grandi pretese se non quelle di intrattenere e disturbare. Nuno è rimasto fedele al manga trasponendone a dovere l’atmosfera ma se avesse osato un po’ di più (dilatando un po’ i tempi, modificando un po’ i protagonisti) il film avrebbe potuto essere ben più disturbante e coinvolgente di quanto non lo sia già. Rimane quindi un horror “minore” della sua filmografia, ma fa comunque il suo sporco dovere. 70/100
 
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Merlino*
view post Posted on 10/11/2013, 15:22




L'opinone di Merlino


Regia: Quando si tratta di horror da uno come Nuno c’è solo da imparare e la scelta di Aja lo dimostra. Bravo a Nuno per aver avuto l’occhio lungo di accalappiare per primo a Ck il bravo regista francese che pare avere un roseo (o rosso sangue?) futuro anche nella realtà.

Sceneggiatura: Ma che bella questa Cinematik veloce e scattante, divertente e non eccessivamente impegnativa. Leggere sceneggiature che ti permettono di giocare al fantacinema tra l’ascolto di un disco e la visione di un telefilm alla TV ridanno ossigeno alla voglia di partecipare a una passione che altrimenti rischia di soffocare il poco tempo libero concesso dagli impegni quotidiani. Con Hideout Nuno mi ha dato un’oretta di tranquillo orrore immergendomi in quella che è la mia passione per le storie psicologicamente malsane. Quello che più mi è piaciuto è proprio quel parallelo alla realtà che grazie ai flashback tiene incollate le due realtà della storia. I continui capovolgimenti di trama che di volta in volta cambiano la visione del cattivo sono come una trivella che scava sempre più a fondo e mi ha permesso di lasciare in secondo piano l’ormai (per me) insopportabile storia della morte del bambino in una coppia, anche perché da quanto ci viene rivelato scena dopo scena il vero problema non era di certo il bambino.

Soggetto: Per quanto mi sia piaciuto non è che mi sia sembrato di chissà quale originalità e poiché da quanto leggo si tratta di una trasposizione da fumetto mi viene da pensare che Nuno avrebbe potuto benissimo farcela da solo a creare una storia simile.

Cast: Quando ci si trova a Ck davanti a un cast di attori non di primissimo piano l’unica cosa che si può fare è giudicare il loro “physique du role” e in questo caso direi che non ci sono obiezioni da fare.

Locandina: Bella, sicuramente una locandina che mi attirerebbe alla visione del film.

Musiche: Ci stanno.

Voto Complessivo per il sondaggio: Film “piccolo” ma buono e anche con il voto, per quanto la pellicola mi sia piaciuta molto non voglio esagerare e mi fermo per sicurezza a un 7.7 con però un 8 al sondaggio.

Il pregio/La cosa migliore del film: IL fatto di essere veloce, intrigante, appassionante, conciso e abbastanza splatter (nemmeno poi tantissimo a dire la verità).

Il difetto/La cosa peggiore del film: Mah!, considerato quello che il film voleva essere, direi niente. Forse qualche dialogo più da pagina di lettura che da schermo ma qui a Ck da questa piccola pecca nessuno è immune.

Una nota a parte riguarda il fatto che con questo sono tre film francesi di seguito che mi vedo a Ck, che vi ha preso? Se poi consideriamo che nelle mie visioni reali sono dominate da commedie francesi – dopo esserlo state per anni dagli horror sempre francesi, direi che si capisce dove c’è vita in questi ultimi anni.

Ciao ciao!
 
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Arcadia1983
view post Posted on 12/11/2013, 17:31




Ed ecco anche le quattro parole sul film di Nuno.

Veloce come un proiettile. Ecco quel che ho pensato dopo averlo letto, però nel complesso direi che è un film riuscito, per quanto sceneggiatore e regista (di cui non ho visto nulla) mostrino con grande interesse torture e squartamenti. Per fortuna non solo quelli, perché il rapporto tra i due protagonisti (a me sconosciuti, ma bravi) è sviscerato anche bene, anche perché i vari flashback sono ben dosati e spiegano bene come il rapporto tra i due sia andato deteriorandosi (anche se forse il sospetto che ho avuto è che entrambi non si siano mai amati): peraltro la scena della morte di Lucas è ben resa. Ah, per i personaggi non si prova molta simpatia ma la loro progression è diversa: il protagonista prima della disavventura è uno sfigato (anche il suocero lo tratta come una pezza da piedi) e durante la disavventura diventa un "mostro" senza cuore (banalizzo, intendiamoci), e si "trasforma" esso stesso nella creatura, lei invece resta una stronza dall'inizio alla fine. Uno sforzo per renderla un po' più "simpatica" l'avrei fatto.

Voto: 7-
 
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Clint1994
view post Posted on 13/11/2013, 00:11




HIDEOUT by Clint94

Dopo il bel "L'uomo che odiava Sherlock Holmes", Nuno ritorna all'horror, con un film molto semplice e di puro intrattenimento. Il risultato è un'opera potenzialmente interessante, ma che alla fine non mi ha convinto principalmente per lo scarso approfondimento di personaggi e situazioni. La storia comincia bene, con una coppia in crisi dopo la morte del figlio che fa una vacanza per tentare di salvare il matrimonio, ma in realtà si tratta di un piano organizzato dal marito per uccidere l'odiosa moglie. Lo spunto non è male, ma poi entra in scena dal nulla il solito mostro che imprigiona e tortura i due protagonisti, i quali devono riuscire a salvarsi senza poter contare sul reciproco aiuto, dato che si vogliono morti a vicenda. Contemporaneamente una serie di flashback ci mostra il rapporto della coppia prima della tragedia, la morte del figlio e lo scoppio di follia del marito, Jacques, che uccide i genitori di lei non riuscendo più a sopportare le loro accuse. La storia non è male e la sceneggiatura, breve e scorrevole, è scritta con mestiere, riuscendo a creare un'atmosfera malsana e disturbante; ma tutto resta molto in superficie, i comportamenti dei personaggi spesso lasciano perplessi (dovrebbero essere due persone normali, ma si trasformano in fretta in due psicopatici e quando si ritrovano nel covo del mostro non sembrano neanche così scossi), il mostro è il solito mostro e non ne viene neanche spiegata l'origine sicché sembra proprio "buttato là", la voce fuori campo è troppo utilizzata. Sono interessanti i rimandi tra la famiglia del mostro e quella reale di Jacques, in particolare per quanto riguarda l'identificazione del mostro bambino con il figlio morto e il finale, ma anche questo è un tema che alla fine resta molto in superficie. Si tratta insomma di un film poco ambizioso, scritto in fretta, che si legge velocemente e scorre bene, ma alla fine non lascia molto.
Musiche, cast e regia sono comunque scelti con oculatezza.

VOTO: 64
 
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46 replies since 3/11/2013, 01:53   826 views
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