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La psichiatra
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La psichiatra, Nightbay Studios

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Nightbay
view post Posted on 31/12/2011, 03:28




E nella notte, quatto quatto, vengo ad aprire il sondaggio e a postare il link.

www.nightbaystudios.com/psichiatrahome.htm

BUONA VISIONE!!!!

psichiatra

 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 1/1/2012, 17:07




il forum è resuscitato, e ne approfitto per darti la mia recensione:

una psichiatra si ritrova fra le mani una paziente maltrattata, quella sparisce e lei decide di indagare su questa scomparsa, anche se la paziente sembra non essere mai esistita.La storia procede bene, si vede nel primo tempo il travagliato mondo degli ospedali psichiatrici e della follia, fa vedere che non c'è nulla di divertente nell'essere pazzo o minorato mentale. Nel secondo tempo inizia una vera e propria indagine angosciante per la protagonista, che viene anche perseguitata da uno strano figuro fino allo scioglimento degli intrecci alla fine. Devo dire che il colpo di scena "alla Psycho" l'avevo intuito ma mai fino a dire "vabbè se capisce" e questo in un film del genere è piuttosto buono. Poi i personaggi sono tutti ben descritti. Il cast fa il loro dovere ed è azzeccato, e anche la colonna sonora anche se è non ce n'è molta. Ottima Diane Krueger nel mettere in dettaglio tutte le angoscie della protagonista. Insomma un ottimo lavoro.
Voto: 7
 
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Andrew.
view post Posted on 1/1/2012, 19:57




- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Ho deciso di produrlo dopo aver letto il romanzo di Wulf Dorn. Ho pensato che era perfetto per un bel thriller.

- Parlaci delle scelte di cast e regia.


Ho puntato a regia e attori tedeschi fin da subito. Micheal Haneke, tra gli altri, mi è sembrato poi particolarmente adatto, visto il tema di questo e dei suoi film precedenti. Diane Kruger per il ruolo della dottoressa Ellen Roth è stato un punto fermo, così come Fassbener per il ruolo di supporto del dottor Behrendt. Entrambi meritavano da tempo una chance, qui a cinematik.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?


Durante le riprese ho dovuto ingaggiare almeno 7 o 8 nuovi attori, rispetto a quelli indicati in sviluppo... Saltavano fuori personaggi da tutte le parti che non avevo previsto. Spenderò una fortuna.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?


Il voto di Atamàz è 7.8.

- Un pregio del tuo film?


Credo che sia capace di catturare fortemente l'attenzione dello spettatore. Perlomeno, il romanzo ha avuto questo effetto, su di me. Spero di aver replicato bene la suspence...

- Un difetto del tuo film?


E' lunghetto, senza dubbio. Il che, combinato col fatto che esce nell'ultimo giorno utile del semestre, mi fa temere che non tutti riescano a leggerlo... Spero di sbagliarmi.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Spero piaccia a Freddy, che ha letto il romanzo e quindi potrà fare il confronto. E a Little Tin, visto che mi pare il suo genere.
Non so a chi potrebbe non piacere. Laury, forse...

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...


Spero in un buon incasso, anche perchè le prime grosse uscite arriveranno a febbraio-marzo... E poi devo rifarmi dagli incassi non stratosferici di questo semestre.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?


Mi ricorderò di questo film per averlo scritto nei posti più impensabili, in questo dicembre denso di impegni...

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?


Non credo ci siano grandi errori.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?


Lo accosterei, per certi versi, a Forgotten Crossroads.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).


Non me ne vengono in mente...

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?


Uno ce l'ho, ma lo dirò più avanti per evitare spoiler...

- Il tema e/o il messaggio del film?


Idem come sopra. Non vorrei spoilerare...

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?


Vuoi un thriller appassionante e dalla grande suspance? Eccolo...

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?


Credo lo apprezzerebbe.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Di certo Diane Kruger come attrice protagonista e Fassbender come non protagonista. Credo abbiano fatto un grande lavoro. Poi le solite categorie generali.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?


Mi mancano i film usciti a Natale, ma credo di poter dire che non ci sarà un pigliatutto questa volta. Il livello dei film è altissimo, questo semestre e non ce n'è uno che spicca sugli altri. Ci sarà una bella distribuzione dei premi, a mio avviso.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?


Sempre "L'inquisitore". E aggiungerei anche "L'ombra del vento".
Il 2013 potrebbe essere l'anno buono per entrambi.

- Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo?


Produrre film, recensirli... E le solite altre cose.
 
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Andrew.
view post Posted on 3/1/2012, 11:33




Recensione della Chimera.

Premetto col dire, ma già lo sapete, che adoro questo genere di storie. Adoro la psichiatria (e chissà che un giorno non diventi la mia professione) perchè offre molti spunti di riflessione e affascina per il modo in cui riesce ad alterare la nostra realtà. Non a caso è da sempre stata usata in molti film per ingannare lo spettatore e "giocare" con lui, per sorprenderlo rimanendo tuttavia nell'ambito della realtà, senza scendere nel paranormale.
"La psichiatria" di Nightbay è un buon esempio di tutto ciò che ho detto. Protagonista del film è Ellen, una giovane psichiatra che prenderà in cura una donna in stato di shock. Il giorno dopo però questa donna scompare mentre Ellen inizia a ricevere messaggi minacciosi da un misterioso individuo. E' qua che scocca il dubbio nello spettatore: è anche lei malata o c'è realmente un killer che la vuole far sembrare così? Gli indizi dati nel corso del film sono molti, una volta si pensa al killer, la pagina dopo si pensa a una malattia mentale e così via, senza riuscire mai ad avere la sicurezza di aver capito tutto. A essere sincero se avessi dovuto scommettere, avrei puntato per la schizofrenia di Ellen, ma non sono mai stato sicuro. La parte finale chiarisce un po' tutto, la sua malattia, il suo passato, la fuga dissociativa e la causa che ha fatto riemergere i ricordi.
Alla fine mi è sembrata giusta la definizione di "thriller". Perchè nella quasi totalità del film, assistiamo a un'indagine per la ricerca della donna senza nome e si va di indizio a indizio (con l'aiuto di vari personaggi) fino ad arrivare alla foresta nera, dove la verità verrà a galla. Forse è questo l'aspetto del film che mi ha entusiasmato di meno. Mi aspettavo qualcosa più improntato alla psichiatria (forse ingannato dal titolo) che a una classica indagine da thriller, ma posso dire di essermi divertito comunque, anche perchè in fin dei conti le due componenti si incrociano spesso, fondendosi.
La sceneggiatura del signor Delorenzi è impeccabile e precisa. Niente fronzoli, molto diretta e abile nel farci comprendere ogni scena, soprattutto quelle parti dove realtà e immaginazione iniziano a fondersi, nel finale.
Ho trovato un po' forzata la parte finale in alcuni punti. Ad esempio la reticenza dei cittadini davanti alle domande di Ellen e Mark facevano troppo da villaggio in Pennsylvania (come dicono i protagonisti stessi) e poi l'aver incontrato alla pompa di benzina proprio Nicole, la bambina in parte responsabile dell'accaduto, è stato un colpo di fortuna eccessivo.

Passando alle scelte tecniche, io di Haneke ho visto solo Funny Games e Il nastro bianco. Due film tra loro diversissimi, ma che comunque hanno in comune lo stesso tema, quello della violenza. Mi trovo in difficoltà a giudicarlo per questo film, perchè così, a pelle, non mi sembra molto nelle sue corde, sia per stile che per tema (anche se qua c'è violenza, non è il tema principale). Comunque ripeto, ne ho visti pochi e quindi non me la sento nemmeno di giudicarlo male.
Ottime invece le scelte di cast, a partire da Diane Kruger che si presta molto bene al ruolo, affiancata da un altrettanto bravo Fassbender. Entrambi potrebbero avere non poche chance di nomination, con ottime possibilità di vittoria per la donna.

La colonna sonora nella sua totalità va bene, ma in alcuni punti le musiche mi sono parse un po' stonate rispetto alla scena, tra tutte "Never Forget", che mi sa di musica serena e speranzosa, mentre è inserita in una scena molto carica di tensione.
Locandina a effetto, con l'occhio insanguinato che lascia presagire in parte la violenza del film, ma non mi sono piaciuti i font del titolo.
Sito standard.


Voto: 7+ (7 al sondaggio)

Un film che forse ho recensito in maniera un po' tiepida per il fatto che mi aspettavo qualcosa di diverso, mentre invece mi sono trovato davanti a un trhiller. Definirlo "classico" sarebbe ingiusto, perchè ha con se elementi comunque diversi dal genere (quelli legati alla malattia mentale) ma gli stessi dubbi su chi sia l'assassino e gli indizi che ci fanno sospettare ora di Mark, ora di Chris, sono elementi tipici di ogni thriller che si rispetti.
Questo non è un difetto, ci mancherebbe. Anzi, il film mi ha comunque divertito perchè come Ellen, anch'io mi sono lasciato trascinare nelle più disparate congetture e credo che fosse questo lo scopo finale.


CITAZIONE
Durante le riprese ho dovuto ingaggiare almeno 7 o 8 nuovi attori, rispetto a quelli indicati in sviluppo... Saltavano fuori personaggi da tutte le parti che non avevo previsto. Spenderò una fortuna.

Eh, eh, ti posso capire. Mentre scrivo La torre di Babele, non fanno altro che spuntare nuovi personaggi dal nulla...

CITAZIONE
E' lunghetto, senza dubbio. Il che, combinato col fatto che esce nell'ultimo giorno utile del semestre, mi fa temere che non tutti riescano a leggerlo... Spero di sbagliarmi.

Effettivamente il rischio c'è, forse andava mandato al cinema un po' prima. Speriamo che non impedisca a nessuno di mettersi in pari.

CITAZIONE
- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).
Non me ne vengono in mente...

Io direi Dreamcatcher o Visioni di morte.

CITAZIONE
Sempre "L'inquisitore". E aggiungerei anche "L'ombra del vento".
Il 2013 potrebbe essere l'anno buono per entrambi.

Mi sa che hai saltato un anno :P
 
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Clint1994
view post Posted on 3/1/2012, 18:55




LA PSICHIATRA by Clint94

Il nuovo film di Nightbay, il giocatore più produttivo del semestre, era particolarmente atteso sia per la campagna pubblicitaria sia per la trama, che si presentava avvolta nel mistero. Mi sono avvicinato alla lettura quindi con una certa curiosità e con aspettative piuttosto elevate. Il soggetto di partenza è molto interessante, anche se mi ha ricordato subito “Shutter Island”: una paziente di un ospedale psichiatrico, una donna rimasta traumatizzata da qualcosa di terribile con la voce di una bambina, che canta un'inquietante filastrocca su un fantomatico Uomo Nero, scompare senza lasciare traccia. La sua psichiatra, la dottoressa Ellen Roth, è l'unica ad averla vista e ad averle parlato, ma nell'ospedale nessuno sa nient'altro ed Ellen si ritrova addosso una notevole pressione psicologica. La situazione si fa ancora più inquietante quando l'Uomo Nero comincia a tormentare Ellen con telefonate e apparizioni improvvise, minacciando di uccidere la paziente scomparsa se la dottoressa non starà al suo gioco. Insomma, la storia coinvolge fin da subito e lo spettatore non vede l'ora di arrivare alla soluzione finale. Ellen comincia una vera e propria indagine personale e arriva a battere diverse piste fino a trovare quella giusta: la paziente è una certa Lara Baumann, scomparsa all'età di dieci anni. L'arrivo nel paese natale di Lara porterà alla scoperta della verità, che riguarda Ellen fin troppo da vicino. La sceneggiatura è impeccabile, come ci si aspetta da un veterano come Night, però rispetto a Ricordi di un vicolo cieco e Terra di nessuno ho trovato più errori di battitura. Lo script comunque è coinvolgente e tutto sommato abbastanza scorrevole, nonostante la lunga durata: alla fine, una storia del genere non poteva essere più breve. La parte migliore, dopo quella iniziale che funge da introduzione, è quella centrale: ho seguito con vivo interesse le indagini di Ellen alla ricerca della verità, che in realtà non è altro che una ricerca di se stessa. I vari tentativi di depistare lo spettatore, per quanto tipici del genere, sono riusciti, e per un po' sono arrivato davvero a sospettare prima di Mark e poi di Chris. Anche l'Uomo Nero, che gira con una felpa di Batman e col cappuccio calato sulla testa, è molto inquietante e la scena in cui cerca di entrare nel bagno dove Ellen si è chiusa è davvero carica di tensione. L'ultima parte, quando finalmente si scopre tutto, però, mi ha un po' deluso. Come l'inizio, anche la soluzione finale ricorda “Shutter Island” e la vera identità di Ellen non era così imprevedibile. Inoltre restano poco chiari alcuni eventi visti nel corso del film: per esempio, il gatto di Ellen è stato ucciso da Ellen stessa? Insomma, speravo che la soluzione fosse più “concreta”, invece, come in “Shutter Island”, tutto è dovuto alla mente malata della protagonista, che ha rimosso il trauma infantile dello stupro al buio e si è creata un'identità fittizia. Sempre nell'ultima parte, è effettivamente una coincidenza troppo forzata l'incontro casuale con Nicole, l'amica d'infanzia di Ellen. Il fatto che la soluzione non mi abbia particolarmente sorpreso comunque non va ad inficiare il resto della pellicola, che fino a metà del secondo tempo è davvero ottima; anche se speravo in un finale migliore. Per quanto riguarda il trauma di Ellen, ho apprezzato il personaggio di Harold, per quanto compaia solo in una scena, perché non è ritratto come il solito maniaco, ma come un giovane malato che paradossalmente attraverso lo stupro pensa di aiutare la bambina. Insomma, è una figura che mi ha colpito molto.
Diane Krueger è perfetta nel ruolo di Ellen e ha serie possibilità di vincere l'Award come miglior attrice, perché regge su di sé l'intera pellicola e interpreta un personaggio molto complesso. Convincente anche Michael Fassbender nel ruolo del co-protagonista Mark, medico esperto e razionale, sul quale inizialmente si concentrano i sospetti dello spettatore ma che poi si rivela un valido aiutante della protagonista.
Non posso giudicare la scelta di Haneke alla regia perché non ho visto nulla di suo, ma qui fa un ottimo lavoro e riesce nel tentativo di creare un'atmosfera densa di inquietudine e angoscia.
Molto bella la locandina, di particolare effetto. Musiche discrete, ma sono troppo poche probabilmente.
Nel complesso, “La psichiatra” è un ottimo thriller, che però alla fine ha poco di originale. Intrattiene e coinvolge alla grande, specialmente nella parte centrale delle indagini, ma nel finale lascia un po' insoddisfatti. Resta comunque un lavoro impeccabile, che forse avrei apprezzato di più se non avessi avuto aspettative alte. Diciamo che mi aspettavo un film da 8-8,5 e invece è un film da 7,5. Pensavo che sarebbe stato il film di punta di Night, invece il film migliore del semestre resta a mio avviso “Ricordi di un vicolo cieco”.

VOTO: 7,5
 
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view post Posted on 3/1/2012, 19:41
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Recensione di freddy_k

ATTENZIONE SPOILER

SOGGETTO: Avendo letto il romanzo di Dorn l'estate scorsa, sapevo già cosa aspettarmi da questo film, e Nightbay non ha deluso le mie attese: la storia di Ellen, psichiatra alle prese con una paziente scomparsa e un misterioso individuo che la perseguita, la paura e la tensione che permeano il romanzo sono state rese ottimamente da Nightbay. Mi è un po' dispiaciuto il fatto che sia stata tagliata una delle parti migliori, ma non gliene faccio una colpa, probabilmente avrebbe allungato troppo il film... La storia si divide in due parti nettamente distinguibili: nella prima abbiamo la persecuzione subìta da Ellen, nella seconda le indagini sue e di Mark che portano alla scoperta di una verità inaspettata e terribile. Verità però molto difficile da raggiungere per lo spettatore, tenuto costantemente in bilico dal dubbio se la persecuzione sia reale o meno.
SCENEGGIATURA: Ben scritta, giusto con un paio di errori senza troppa importanza. Gli avvenimenti si susseguono senza tregua, lasciando quasi senza fiato lo spettatore e impedendogli di staccarsi dallo schermo.
REGIA E CAST: Avendo visto più di un film di Haneke, devo dire che Night non poteva fare una scelta migliore per la regia. Da Funny games in poi, nei suoi film c'entra, in un modo o nell'altro, la psiche umana, e questo non fa eccezione. Cast molto bene assortito, in cui spiccano senza ombra di dubbio la Kruger, bravissima nel rappresentare un personaggio assai difficile e complesso, e Fassbender che le fa ottimamente da spalla. Gli altri, meno noti, e più in ombra, fanno comunque bene il loro lavoro.
MUSICHE: Azzeccate e ben collegate alle rispettive scene; magari ci sarebbe stato bene qualche pezzo in più, soprattutto nell'ultima parte.
SITO E LOCANDINA: Sito semplice e con il minimo sindacale, locandina di grande effetto (almeno per me).

Voto: 8

CITAZIONE
- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Uno ce l'ho, ma lo dirò più avanti per evitare spoiler...

Shutter Island?
 
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Oren productions
view post Posted on 4/1/2012, 00:21




La psichiatra è un film che fin da subito prende lo spettatore con un alone di mistero che si crea intorno alla paziente della numero 7.
Sinceramente fino a più di metà film non ho mai dubitato di Ellen, Anzi, proprio come lei mi sono accanito su Mark, credendo fosse lui il cattivo della situazione.
Ma seguendo le indagini, lo spiraglio della follia della protagonista ha iniziato a farsi spazio nella mia testa, e questo purtroppo mi ha rovinato il colpo di scena finale, anche se il compagno morto in garage non me lo aspettavo.
Quindi il film riesce comunque a sorprendere con avvenimenti inaspettati.

Come accaduto con Terra di nessuno, i film di Nigt partono piano per poi catturare sempre di più durante la lettura.
Anche in questo film infatti ci si mette alla caccia di indizi insieme a Ellen per poi scoprire che in realtà la povera protagonista sta praticamente indagando su se stessa.

Il risultato è un thriller ottimo che non delude e non annoia pur essendo bello tosto da leggere (intendo la durata)
Di grande effetto la locandina, mentre sulla colonna sonora si poteva fare sicuramente di più.

Voto 7,5 (8 al sondaggio)
 
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view post Posted on 5/1/2012, 11:15
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La psichiatra era sicuramente uno dei film più attesi della stagione, grazie a un battage pubblicitario non indifferente e a un’aurea di mistero che avvolgeva l’intero progetto. Ora che il film è finalmente uscito posso dire che è una pellicola in pieno stile Nightbay, con un inizio molto pacato e uno svolgimento che cattura a poco a poco lo spettatore fino ad incollarlo alla poltrona per arrivare alla tanto sospirata soluzione dell’enigma.
Il film poggia su temi sempre carichi di fascino: gli ospedali psichiatrici, i disturbi mentali, i traumi infantili. Su questi viene costruito un intreccio tipico dei thriller psicologici. Ellen è una psichiatra che è alle prese con una nuova misteriosa paziente, la quale sembra essere stata la vittima di un abuso. La dottoressa prende a cuore il caso, finchè non scopre che la ragazza in realtà sembra non aver mai alloggiato nella clinica. Inizia quindi le proprie indagini per scoprire la verità ed entrerà in contatto con uno psicopatico che inizierà un sadico gioco con la dottoressa, ormai sempre più sull’orlo della pazzia.
L’inizio, devo dire la verità, è un po’ lento e stenta a carburare. La vita all’interno della clinica è sì interessante, ma la storia della paziente problematica che d’un tratto scompare e fa passare per pazza la povera dottoressa, è un clichè piuttosto abusato nel genere horror/thriller. Ho subito pensato: ecco qua, la solita storia di fantasmi. Poi però, quando Ellen entra in contatto con lo psicopatico, le cose si fanno decisamente più interessanti, il film acquisisce un ritmo più veloce e avvincente. Il mistero si dipana velocemente, dettaglio dopo dettaglio. Si arriva quindi alla soluzione dell’enigma e al colpo di scena finale che purtroppo non è spiazzante come sperato, ma è indubbiamente ben costruito. Altrettanto curato è anche il flashback che ci racconta il trauma subito da Ellen: nessuno psicopatico né un padre violento, ma solo un ragazzo con problemi mentali che non si rende conto del male che sta facendo alla bambina. Anche la morte di Chris era piuttosto telefonata; la storia del viaggio in Australia non mi ha mai convinto. E’ chiaro che il punto di forza del film non è certo l’intreccio in sé, piuttosto classico e prevedibile (sono molti gli indizi che inducono a pensare che è tutto nella mente della protagonista), ma l’atmosfera paranoica e angosciante, creata sapientemente dal produttore. Tutto, nel film, è curato nei minimi particolari e ogni dettaglio, all’apparenza insignificante, trova un suo senso nello scioglimento dell’enigma (penso al libro di fiabe a al pentacolo scarabocchiato) e ciò è assolutamente appagante per lo spettatore.

Michael Haneke non lo conosco molto, ho visto solo Funny Games e Il nastro bianco; se, per il tema trattato, La psichiatra è indubbiamente nelle corde del regista, il suo svolgimento da thriller classico, non mi sembra così adatto ad Haneke che è solito dirigere pellicole poco convenzionali e insolite.
Diane Kruger è davvero brava e regala un’interpretazione davvero intensa e credibile, rendendo giustizia a un personaggio costruito alla perfezione. Bravo anche Fassbender.

Ottime come sempre le musiche, anche se , stranamente, le ho trovate un po’ meno curate rispetto agli standard di Nightbay.

Bella e inquietante la locandina. Sito essenziale ma completo.

La psichiatra è un thriller piuttosto classico, meno sorprendente e spiazzante del previsto, ma comunque riuscitissimo. Carico di atmosfera e curato nei dettagli. Dopo un inizio lento, inserisce la quinta e dà il suo meglio fino a un finale, sicuramente prevedibile, ma molto emozionante e doloroso (la violenza provocata da persone insospettabili e in contesti apparentemente tranquilli, in questo il film è molto “hanekiano”). Grandiosa l’interpretazione di Diane Kruger. 75/100
 
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view post Posted on 5/1/2012, 17:45

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


E ce la fa! Signore e signori, per la prima volta nella storia di CK Francis Delane riesce a entrare nella categoria Miglior Critico!

Dunque, andando al film... (tossicchia) questo semestre, per Enrico/Night, finisce con un terzo film angosciante e teso, che conferma l'ecletticità del produttore. Non ho letto il romanzo originale, ma l'abilità della costruzione della trama è indubbia: allo spettatore, sempre sballottato tra l'ipotesi della pazzia e quella del serial killer, non viene concesso nemmeno un attimo di respiro, fino al traumatizzante finale (ti dico subito, Night, che se lo avessi visto al cinema sarei stato male: il mio stomaco non reagisce bene alle scene di stupro, e al sesso non allegro). Bello anche il fatto che l'assassino non sia un pazzo, ma solamente un ragazzo con dei problemi mal guidato e deriso, il che rende il tutto anche più reale. La sceneggiatura non presenta errori di battitura, e anzi scorre liscia e senza fronzoli verso la spiegazione del mistero.

Bravissima Diane Krueger, che non avrei mai creduto così brava; ottimo Fassbender nel ruolo del collega razionale e lucido che cerca di scoprire il mistero. Di Haneke non ho visto niente, ma conosco Funny Games di fama e credo che sia la scelta sia più che giusta. Molto belle le musiche.

Certo, alcune cose restano inspiegate. Chi era il maniaco al parco (oppure Ellen si è picchiata da sola)? E l'omicidio del gatto? Inoltre, la soluzione finale sembra un po' debitrice di Shutter Island, anche se non credo la colpa sia di Enrico.

VOTO: 75/100. Un ottimo thriller psicologico, che conferma Night produttore del semestre per l'eclettismo, e che è capace di angosciare lo spettatore con la forza di un treno merci. Qualche leggero accorgimento di trama avrebbe, forse, giovato di più.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 13/1/2012, 12:39




Ed ecco anche le mie quattro parole sul nuovo film di Nightbay:

Non ho letto il romanzo di Wulf Dorn, ma credo di averlo visto in giro (mi sa che prima o poi un giorno lo comprerò) e conosco poco Haneke, avendo visto solo Il nastro bianco (ma ho recuperato da poco il suo esordio, Il settimo continente, che credo vedrò a breve), uno dei film più belli e interessanti di questi ultimi anni, vincitore di una meritata Palma d'Oro a Cannes nel 2009. Non so quanto fosse adatto al film di Night, ma poco importa, non solo perché il lavoro del regista è buono, ma anche perché ho letto davvero con grande piacere la sua sceneggiatura, perché nonostante la lunghezza (nemmeno tanta in realtà: se non ricordo male è 95 pagine su OpenOffice Writer) mi sono lasciato travolgere dalla storia di Ellen/Lara, che, ok, non sarà originalissima (forse sbaglio, ma ci ho visto molto di Shutter Island nel soggetto) ma funziona benissimo. La sceneggiatura non conosce momenti di stanca, e anzi, gioca con lo spettatore come ogni buon thriller si rispetti. In questo lo sceneggiatore e il regista sono aiutati dall'ottima prova del cast: magnifica Diane Kruger (attrice a mio parere sottovalutata), finalmente non solo bellissima, in una prova davvero convincente e che potrebbe portarla a vincere un meritatissimo Ck Award, ottimo come sempre Fassbender (altra nomination meritata), il resto del cast nella norma ma scelto con cura. Forse non è un capolavoro, ma è di sicuro un film che ho letto con interesse e partecipazione e se l'avessi visto al cinema non mi avrebbe fatto pentire dei soldi spesi.

Voto: 7,5
 
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Nightbay
view post Posted on 22/1/2012, 11:53




Mi scuso con tutti per il ritardo con cui arrivo a rispondere alle recensioni a questo mio flm.

LITTLE TIN

CITAZIONE (Little Tin Goddess @ 1/1/2012, 17:07) 
La storia procede bene, si vede nel primo tempo il travagliato mondo degli ospedali psichiatrici e della follia, fa vedere che non c'è nulla di divertente nell'essere pazzo o minorato mentale.

La prima parte sapevo che a qualcuno poteva risultare lenta, ma oltre che a servire da approfondita introduzione alla protagonista, voleva mostrare anche questo aspetto. Grazie per averlo recepito.

CITAZIONE (Little Tin Goddess @ 1/1/2012, 17:07) 
Devo dire che il colpo di scena "alla Psycho" l'avevo intuito ma mai fino a dire "vabbè se capisce" e questo in un film del genere è piuttosto buono.

Sono stato dello stesso avviso quando ho letto il romanzo e più o meno come te ho commentato sul sito IBS in cui ho scritto una breve recensione. Il finale è uno dei cento scenari che il lettore/spettatore si fa, ma non vale dire "ci avevo azzeccato"...

ANDREW

CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33) 
E' qua che scocca il dubbio nello spettatore: è anche lei malata o c'è realmente un killer che la vuole far sembrare così? Gli indizi dati nel corso del film sono molti, una volta si pensa al killer, la pagina dopo si pensa a una malattia mentale e così via, senza riuscire mai ad avere la sicurezza di aver capito tutto. A essere sincero se avessi dovuto scommettere, avrei puntato per la schizofrenia di Ellen, ma non sono mai stato sicuro.

Vale quello che ho detto a Little Tin. L'importante, per me, è di essere riuscito a mantenere questo dubbio costante e non aver reso prevedibile la verità.

CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33) 
...dove la verità verrà a galla. Forse è questo l'aspetto del film che mi ha entusiasmato di meno. Mi aspettavo qualcosa più improntato alla psichiatria (forse ingannato dal titolo) che a una classica indagine da thriller, ma posso dire di essermi divertito comunque, anche perchè in fin dei conti le due componenti si incrociano spesso, fondendosi.

Forse sull'aspettativa derivante dal titolo abbiamo chiarito... ;)
Però va detto che nel romanzo gli aspetti psicologici erano estremamente approfonditi (lo scrittore Wulf Dorn ha lavorato per anni con pazienti psichiatrici) e che renderli su schermo (o su sceneggiatura) era estremamente difficile...

CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33) 
La sceneggiatura del signor Delorenzi è impeccabile e precisa. Niente fronzoli, molto diretta e abile nel farci comprendere ogni scena, soprattutto quelle parti dove realtà e immaginazione iniziano a fondersi, nel finale.

Grazie. Le parti finali sono state un incubo, da scrivere (vedi anche risposta a Francis che seguirà).

CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33) 
Ho trovato un po' forzata la parte finale in alcuni punti. Ad esempio la reticenza dei cittadini davanti alle domande di Ellen e Mark facevano troppo da villaggio in Pennsylvania (come dicono i protagonisti stessi) e poi l'aver incontrato alla pompa di benzina proprio Nicole, la bambina in parte responsabile dell'accaduto, è stato un colpo di fortuna eccessivo.

Ci può stare, anche se in Pennsylvania non credo che i cittadini siano così reticenti... :D
A parte gli scherzi, in parte la sensazione di forzatura può derivare dal fatto che ho tagliato un po' delle spiegazioni che Nicole fornisce sull'atteggiamento degli abitanti del paese, quando parla con Mark. Mi faceva calare un po' troppo il ritmo...
Sul colpo di fortuna, in effetti, è stata una coincidenza notevole.

CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33) 
Passando alle scelte tecniche, io di Haneke ho visto solo Funny Games e Il nastro bianco. Due film tra loro diversissimi, ma che comunque hanno in comune lo stesso tema, quello della violenza. Mi trovo in difficoltà a giudicarlo per questo film, perchè così, a pelle, non mi sembra molto nelle sue corde, sia per stile che per tema (anche se qua c'è violenza, non è il tema principale).

Su Haneke devo concordare che non sono riuscito al massimo ad adattare al suo stile questo film, che, un po' per la lunghezza, nella parte centrale ho trasformato in un "banale" thriller con le indagini del protagonista, causa lavoro di forbici. Il tema della violenza invece era molto più approfondito nel romanzo, nel quale ci sono scene di "maltrattamenti" che Haneke avrebbe sposato in pieno.
Mea culpa, insomma, ma non nella scelta del regista.

CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33) 
La colonna sonora nella sua totalità va bene, ma in alcuni punti le musiche mi sono parse un po' stonate rispetto alla scena, tra tutte "Never Forget", che mi sa di musica serena e speranzosa, mentre è inserita in una scena molto carica di tensione.

Può essere. Non ho avuto tantissimo tempo per dedicarmi alla colonna sonora, stavolta...

CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33) 
Un film che forse ho recensito in maniera un po' tiepida per il fatto che mi aspettavo qualcosa di diverso, mentre invece mi sono trovato davanti a un trhiller. Definirlo "classico" sarebbe ingiusto, perchè ha con se elementi comunque diversi dal genere (quelli legati alla malattia mentale) ma gli stessi dubbi su chi sia l'assassino e gli indizi che ci fanno sospettare ora di Mark, ora di Chris, sono elementi tipici di ogni thriller che si rispetti.
Questo non è un difetto, ci mancherebbe. Anzi, il film mi ha comunque divertito perchè come Ellen, anch'io mi sono lasciato trascinare nelle più disparate congetture e credo che fosse questo lo scopo finale.

Se è diventato un thriller classico (o ci si è avvicinato) è colpa mia che ho posto l'accento più su quell'aspetto. Ti consiglio di leggere il romanzo per un confronto (e per la passione che hai per l'argomento).

CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33) 
CITAZIONE
Durante le riprese ho dovuto ingaggiare almeno 7 o 8 nuovi attori, rispetto a quelli indicati in sviluppo... Saltavano fuori personaggi da tutte le parti che non avevo previsto. Spenderò una fortuna.

Eh, eh, ti posso capire. Mentre scrivo La torre di Babele, non fanno altro che spuntare nuovi personaggi dal nulla...

A proposito, Andrew, riusciresti, risalendo dalla pagina del cast e confrontandola con il form inviato allo sviluppo (se ce l'hai ancora), a cacolarmi quanto spendo in più?

CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33) 
CITAZIONE
- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).
Non me ne vengono in mente...

Io direi Dreamcatcher o Visioni di morte.

Giusto!

CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33) 
CITAZIONE
Sempre "L'inquisitore". E aggiungerei anche "L'ombra del vento".
Il 2013 potrebbe essere l'anno buono per entrambi.

Mi sa che hai saltato un anno :P

No, no. Il 2012 è già completamente occupato. Primo e secondo semestre. Vado al 2013 con quei due film lì.

CLINT

CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55) 
Il nuovo film di Nightbay, il giocatore più produttivo del semestre, era particolarmente atteso sia per la campagna pubblicitaria sia per la trama, che si presentava avvolta nel mistero. Mi sono avvicinato alla lettura quindi con una certa curiosità e con aspettative piuttosto elevate.

La campagna pubblicitaria ha raggiunto l'obiettivo, allora... ^_^
Anche se in generale temo di non aver soddisfatto, come speravo, le aspettative. -_-

CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55) 
La sceneggiatura è impeccabile, come ci si aspetta da un veterano come Night, però rispetto a Ricordi di un vicolo cieco e Terra di nessuno ho trovato più errori di battitura.

Possibilissimo. A differenza delle altre volte ho potuto dare una sola veloce rilettura e qualcosa mi sarà inevitabilmente sfuggito.

CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55) 
L'ultima parte, quando finalmente si scopre tutto, però, mi ha un po' deluso. Come l'inizio, anche la soluzione finale ricorda “Shutter Island” e la vera identità di Ellen non era così imprevedibile.

Vedi risposte date ad Andrew w Little Tin sul'argomento.

CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55) 
Inoltre restano poco chiari alcuni eventi visti nel corso del film: per esempio, il gatto di Ellen è stato ucciso da Ellen stessa?

Non ho ritenuto di spiegarlo perchè non credo ci siano altre soluzioni. E la trovo agghiacciante...

CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55) 
Insomma, speravo che la soluzione fosse più “concreta”, invece, come in “Shutter Island”, tutto è dovuto alla mente malata della protagonista, che ha rimosso il trauma infantile dello stupro al buio e si è creata un'identità fittizia.

Sulle similitudini con "Shutter Island" nulla da dire (se non, a difesa del romanzo, che la sua pubblicazione è anteriore al film di Scorsese).
Del resto è la risposta alla domanda dell'intervista su cui ho glissato.

CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55) 
ho apprezzato il personaggio di Harold, per quanto compaia solo in una scena, perché non è ritratto come il solito maniaco, ma come un giovane malato che paradossalmente attraverso lo stupro pensa di aiutare la bambina. Insomma, è una figura che mi ha colpito molto.

Stessa sensazione che ho provato io. Lieto di averla riprodotta.

CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55) 
Nel complesso, “La psichiatra” è un ottimo thriller, che però alla fine ha poco di originale. Intrattiene e coinvolge alla grande, specialmente nella parte centrale delle indagini, ma nel finale lascia un po' insoddisfatti. Resta comunque un lavoro impeccabile, che forse avrei apprezzato di più se non avessi avuto aspettative alte. Diciamo che mi aspettavo un film da 8-8,5 e invece è un film da 7,5. Pensavo che sarebbe stato il film di punta di Night, invece il film migliore del semestre resta a mio avviso “Ricordi di un vicolo cieco”.

Peccato. Come ho detto rispondendo ad Andrew, se è diventato un thriller classico è colpa mia che ho posto l'accento più su quell'aspetto. Volevo fosse ben altro (la fonte originaria lo è, a mio avviso).

FREDDY

CITAZIONE (freddy_k @ 3/1/2012, 19:41) 
Avendo letto il romanzo di Dorn l'estate scorsa, sapevo già cosa aspettarmi da questo film, e Nightbay non ha deluso le mie attese:

Questo mi allieta, anche se so che si poteva fare meglio.

CITAZIONE (freddy_k @ 3/1/2012, 19:41) 
Mi è un po' dispiaciuto il fatto che sia stata tagliata una delle parti migliori, ma non gliene faccio una colpa, probabilmente avrebbe allungato troppo il film...

E' la ragione per cui l'ho tolta, ma a conti fatti è stato un errore. Avvicinava di più il film alle tematiche di Haneke e spostava il tiro dalle indagini di Ellen alla malattia mentale della protagonista, tema centrale della vicenda.
(Freddy si riferisce, credo, a una scena in cui Ellen viene sottoposta dall'Uomo Nero a una violenta seduta di elettroshock; Mark scopre nel finale che la psichiatra si è autoinflitta quella tortura ed è da brividi)

CITAZIONE (freddy_k @ 3/1/2012, 19:41) 
Avendo visto più di un film di Haneke, devo dire che Night non poteva fare una scelta migliore per la regia. Da Funny games in poi, nei suoi film c'entra, in un modo o nell'altro, la psiche umana, e questo non fa eccezione.

Il tuo giudizio, influenzato credo dalla lettura del romanzo, mi convince che la scelta sia stata giusta ma che io non sia riuscito a renderla al meglio.

CITAZIONE (freddy_k @ 3/1/2012, 19:41) 
CITAZIONE
- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Uno ce l'ho, ma lo dirò più avanti per evitare spoiler...

Shutter Island?

Fin troppo evidente, eh? :P

OREN

CITAZIONE (Oren productions @ 4/1/2012, 00:21) 
Ma seguendo le indagini, lo spiraglio della follia della protagonista ha iniziato a farsi spazio nella mia testa, e questo purtroppo mi ha rovinato il colpo di scena finale, anche se il compagno morto in garage non me lo aspettavo.

Quello avrei sfidato chiunque a prevederlo... :P

CITAZIONE (Oren productions @ 4/1/2012, 00:21) 
Il risultato è un thriller ottimo che non delude e non annoia pur essendo bello tosto da leggere (intendo la durata)

Ringrazio sentitamente.

HERMETICO

CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15) 
La psichiatra era sicuramente uno dei film più attesi della stagione, grazie a un battage pubblicitario non indifferente e a un’aurea di mistero che avvolgeva l’intero progetto. Ora che il film è finalmente uscito posso dire che è una pellicola in pieno stile Nightbay, con un inizio molto pacato e uno svolgimento che cattura a poco a poco lo spettatore fino ad incollarlo alla poltrona per arrivare alla tanto sospirata soluzione dell’enigma.

Carino lo "stile Nightbay"... Non mi ero mai reso conto di averne uno, ma affettivamente quella è caratteristica di quasi tutti i miei film. Ringrazio e ne prendo nota. ;)

CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15) 
Altrettanto curato è anche il flashback che ci racconta il trauma subito da Ellen: nessuno psicopatico né un padre violento, ma solo un ragazzo con problemi mentali che non si rende conto del male che sta facendo alla bambina.

Io, leggendo il romanzo, ho apprezzato tantissimo questa soluzione, che ho trovato estremamente rara e originale.

CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15) 
Anche la morte di Chris era piuttosto telefonata; la storia del viaggio in Australia non mi ha mai convinto.

Io giuro che quella non me l'aspettavo...

CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15) 
E’ chiaro che il punto di forza del film non è certo l’intreccio in sé, piuttosto classico e prevedibile (sono molti gli indizi che inducono a pensare che è tutto nella mente della protagonista), ma l’atmosfera paranoica e angosciante, creata sapientemente dal produttore.

Mi fa molto piacere. Era il principale effetto che volevo ottenere scrivendo questo film.

CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15) 
Michael Haneke non lo conosco molto, ho visto solo Funny Games e Il nastro bianco; se, per il tema trattato, La psichiatra è indubbiamente nelle corde del regista, il suo svolgimento da thriller classico, non mi sembra così adatto ad Haneke che è solito dirigere pellicole poco convenzionali e insolite.

Sul regista ho già detto. Avrei dovuto spostare l'accento meno sulle indagini e più su altro.

CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15) 
Ottime come sempre le musiche, anche se , stranamente, le ho trovate un po’ meno curate rispetto agli standard di Nightbay.

Sono d'accordo.

FRANCIS

CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45) 
fino al traumatizzante finale (ti dico subito, Night, che se lo avessi visto al cinema sarei stato male: il mio stomaco non reagisce bene alle scene di stupro, e al sesso non allegro).

Ti assicuro, Francis, che per me è stata un'angoscia scrivere quella scena. Mi son fermato quattro o cinque volte perchè mi dava fastidio.

CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45) 
Bello anche il fatto che l'assassino non sia un pazzo, ma solamente un ragazzo con dei problemi mal guidato e deriso, il che rende il tutto anche più reale.

Reale e drammatico. Non si riesce neppure a catartizzare con l'evento della morte del "mostro" perchè invece del senso di vendetta o giustizia si prova solo pena per lui.

CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45) 
Certo, alcune cose restano inspiegate. Chi era il maniaco al parco (oppure Ellen si è picchiata da sola)? E l'omicidio del gatto?

Ellen si è picchiata da sola e ha ucciso lei il gatto, così come ha ucciso Chris e l'ha rimosso. Era difficile spiegarlo nella sceneggiatura e ho ritenuto meglio lasciare che lo spettatore si interrogasse su questi aspetti.

CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45) 
Inoltre, la soluzione finale sembra un po' debitrice di Shutter Island, anche se non credo la colpa sia di Enrico.

Le similitudini ci sono, ma è stato Scorsese che ha sbirciato la mia sceneggiatura. ^_^

CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45) 
che conferma Night produttore del semestre per l'eclettismo

*Nightbay fa i dovuti scongiuri in vista della serata degli Awards imminente...

CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45) 
Qualche leggero accorgimento di trama avrebbe, forse, giovato di più.

Concordo. Potevo fare meglio, peccato.
 
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Andrew.
view post Posted on 22/1/2012, 12:33




CITAZIONE
A proposito, Andrew, riusciresti, risalendo dalla pagina del cast e confrontandola con il form inviato allo sviluppo (se ce l'hai ancora), a cacolarmi quanto spendo in più?

Potrei farlo, ma a che scopo? Cioè, ormai che il film è uscito al cinema virtuale, credo sia difficile andare a modificare gli incassi. Avresti dovuto segnalare gli attori prima che il film uscisse, nel topic che si apre nel calendario per dichiarare il costo. :unsure:

Comunque apprezzo l'umiltà con cui hai risposto alle recensioni, nel dire che forse non sei riuscito a pieno nella trasposizione per come la volevi tu. Comunque oggi è difficilissimo riuscire a creare un buon thriller per gli spettatori smaliziati, sicuramente è qualcosa che voglio tentare.
 
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Nightbay
view post Posted on 22/1/2012, 15:28




CITAZIONE (Andrew. @ 22/1/2012, 12:33) 
CITAZIONE
A proposito, Andrew, riusciresti, risalendo dalla pagina del cast e confrontandola con il form inviato allo sviluppo (se ce l'hai ancora), a cacolarmi quanto spendo in più?

Potrei farlo, ma a che scopo? Cioè, ormai che il film è uscito al cinema virtuale, credo sia difficile andare a modificare gli incassi. Avresti dovuto segnalare gli attori prima che il film uscisse, nel topic che si apre nel calendario per dichiarare il costo. :unsure:

E' per determinare il giusto costo da sottrarre all'incasso totale, non per modificare gli incassi.
Non credo che aumentando il costo con gli ingaggi dell'ultimo minuto si vada a modificare anche la possibilità di aumentare le sale. Non mi sembra giusto, perlomeno.

CITAZIONE (Andrew. @ 22/1/2012, 12:33) 
Comunque apprezzo l'umiltà con cui hai risposto alle recensioni, nel dire che forse non sei riuscito a pieno nella trasposizione per come la volevi tu. Comunque oggi è difficilissimo riuscire a creare un buon thriller per gli spettatori smaliziati, sicuramente è qualcosa che voglio tentare.

A volte le ciambelle riescono col buco, altre volte c'è giusto un forellino. Non è venuto perfetto come lo volevo, questo film, anche se devo dire che al momento dell'uscita ero convinto lo fosse. Ci sta. L'importante è capire quali obiettivi non si sono raggiunti e perchè.
 
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canepa
view post Posted on 30/1/2012, 18:34




RECE FLASH by Tomcat: LA PSICHIATRA
THRILLER IN SALSA TEUTONICA


In primis, mi scuso con Nightbay, perchè la recensione arriva solo oggi e soprattutto non avevo finite di leggere la pellicola per gli awards, di fatto penalizzandolo.
La Psichiatra fin dalla locandina promette qualcosa di grandguignolesco (forse la scena del gatto decapittato è l’unica); promessa vana che va proprio a inficiare sulla riuscita di una locandina veramente bella graficamente, ma che alla fine c’entra poco con il film che vedremo.
Detto questo la prima cosa che balza agli occhi è la location particolare che Nightbay ha scelto per questo bel thriller. Che abbia rimembranza un film teutonico su CK non lo avevo mai visto. Qui si tratta proprio di mettere in campo un cast interamente tedesco e quindi una storia che si svolge proprio lì. Devo dire che il cast è notevole, così come il regista, ma ci torno dopo. Seppur la pellicola sia veramente ben fatta, in questo caso la location, oltre a attirare la curiosità, non è un elemento fondamentale per la riuscita della storia. Il paesaggio, non è quel qualcosa in più, come in altri film mi è capitato di vedere; quasi un personaggio vivo. Qui la vicenda poteva essere svolta in qualsiasi posto e avrebbe funzionato lo stesso. Come detto ciò non toglie che sia stata un operazione interessante, quella di portare sullo schermo degli attori e un regista che difficlmente avremmo visto, data la moda imperante (salvo rare eccezioni) di rimanere sempre nell’ambito americano. Anche se proprio Nightbay è un produttore che normalmente rimane in italia o in europa (magari con dei giapponesi). Tornando sul regista devo dire che di Haneke non ho visto niente, però vedendo la sua filmografia, ritengo che la scelta sia sensata. Non ho visto grossi virtuosismi o inquadrature troppo ricercate, a eccezione dei flashback, ma credo che la sua opera sia buona.
Il colpo gobbo (o uno di essi) è sicuramente la scelta di un cast completamente tedesco, scelto con cognizione di causa. Da padroni la fanno i due “crucchi” più famosi: la Krueger e Fassbender che si ritrovano dopo il film tarantiniano. La Krueger devo dire che ha offerto una prova attoriale molto intensa. Non era facile interpretare un personaggio che si evolve (ma anche regredisce), mostrando un paradigma di sensazioni diametralmente opposte a seconda del segmento della pellicola; non ha caso ha vinto l’award. Mentre Fassbender seppur bravo nel ruolo di Mark, mi è sembrato più sottotono, con un personaggio più freddo; una cosa forse necessaria per il ruolo avuto. Gli altri protagonisti come dicevo sopra, sono stati scelti con cognizione di causa, ma al fine della visione del film, rimangono poco impressi. Forse Prochnow, perchè l’ho usato nel mio ultimo film e la Worner.
Venendo allo script, come sempre Enrico impagina a meraviglia, arricchisce lo script con le immagini ed esula da errori grammaticali o di battitura; forse la cosa che mi sentirei di dirgli è di mettere magari in fondo alla pellicola i titoli di coda con l’abbinamento personaggio – attore, dato che anche nel sito non c’è. Già che ci sono dico che il sito è carino e al minimo sindacale, ma con il pregio di spendere qualche parola sul regista.
Tornando alla sceneggiatura, non si può che elogiare quasto thriller, che fa girare lo spettatore a vuoto, mettendo in scena ben quattro possibili cattivi, che con il dipanarsi della vicenda, vengono esclusi. Una soluzione che riesce a tenere viva l’attenzione dello spettatore. Prima si pensa che dietro alla vicenda ci sia Mark, ma quasi subito viene scagionato. Poi è la volta di Chris e sembrerebbe proprio lui la mente criminale dietro a tutto; Scartato anche lui, credo che in molti abbiano pensato a un uomo nero da fiaba; una presenza reale, ma al tempo stesso irreale. Per poi giungere alla conclusione inaspettata, con il magheggio del cartello del distributore (un vero colpo di genio) e una conclusione nera tentednte al grigio, ma che ci porta a capire il tipo di orrore subito da Lara. Un orrore che ha ben poco a che fare con le creature sovrannaturali; un orrore che ogni giorno ci passa sotto gli occhi nei telegiornali, ma a cui ahimè ormai siamo quasi anestetizzati. Un’analisi psicologica non da giornaletti, ma una sindrome interessante, che alla fine da vittima l’ha resa carnefice; anche se inconsciamente.
Una colonna sonora tutta strumentale, con la predisposizione per il pianoforte e in questo il brano che ho apprezzato di più è stato quello della scena della doccia. Mentre quello che non mi ha emozionato è stato quello del distributore; ma i pezzi sono ben scelti e tutti azzeccati per le atmosfere del film.
Concludendo credo che la Psichiatra, sia un buon thriller, che non scade mai nella banalità e riesce a tenere viva l’attenzione dello spettatore, dall’inizio alla fine mettendo in scena una storia che vira più volte di argomento. Aggiungiamo che lo fa con un cast tedesco e il gioco è fatto.
Voto complessivo: 74/100
 
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Nightbay
view post Posted on 5/2/2012, 12:35




Grazie anche a Tomcat per la bella recensione.
Vero è che il paesaggio tedesco non è protagonista come invece cerco di fare in genere con le altre pelicole che ambiento lontano dagli States, però ci tenevo a mantenere la location originaria del romanzo.

A proposito, nessuno ha notato che i miei film dello scorso semestre (Ricordi di un vicolo cieco, Terra di nessuno e La psichiatra) erano tutti e tre "stranieri"?

Anzi, ora che ci faccio caso è curiosa da questo punto di vista la mia filmografia, dal mio ritorno di un anno e mezzo fa:

L'ultimo ricordo felice (Italia, 2010)
Re di carnevale (Italia, 2010)
Con le donne ho chiuso (USA, 2011)
Il principe della nebbia (Gran Bretagna, 2011)
Le montagne della follia (USA, 2011)
Ricordi di un vicolo cieco (Giappone/Francia, 2011)
Terra di nessuno (Italia, 2011)
La psichiatra (Germania, 2011)

Spero di mantenermi...
 
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23 replies since 31/12/2011, 03:28   6620 views
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