Mi scuso con tutti per il ritardo con cui arrivo a rispondere alle recensioni a questo mio flm.
LITTLE TINCITAZIONE (Little Tin Goddess @ 1/1/2012, 17:07)
La storia procede bene, si vede nel primo tempo il travagliato mondo degli ospedali psichiatrici e della follia, fa vedere che non c'è nulla di divertente nell'essere pazzo o minorato mentale.
La prima parte sapevo che a qualcuno poteva risultare lenta, ma oltre che a servire da approfondita introduzione alla protagonista, voleva mostrare anche questo aspetto. Grazie per averlo recepito.
CITAZIONE (Little Tin Goddess @ 1/1/2012, 17:07)
Devo dire che il colpo di scena "alla Psycho" l'avevo intuito ma mai fino a dire "vabbè se capisce" e questo in un film del genere è piuttosto buono.
Sono stato dello stesso avviso quando ho letto il romanzo e più o meno come te ho commentato sul sito IBS in cui ho scritto una breve recensione. Il finale è uno dei cento scenari che il lettore/spettatore si fa, ma non vale dire "ci avevo azzeccato"...
ANDREWCITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33)
E' qua che scocca il dubbio nello spettatore: è anche lei malata o c'è realmente un killer che la vuole far sembrare così? Gli indizi dati nel corso del film sono molti, una volta si pensa al killer, la pagina dopo si pensa a una malattia mentale e così via, senza riuscire mai ad avere la sicurezza di aver capito tutto. A essere sincero se avessi dovuto scommettere, avrei puntato per la schizofrenia di Ellen, ma non sono mai stato sicuro.
Vale quello che ho detto a Little Tin. L'importante, per me, è di essere riuscito a mantenere questo dubbio costante e non aver reso prevedibile la verità.
CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33)
...dove la verità verrà a galla. Forse è questo l'aspetto del film che mi ha entusiasmato di meno. Mi aspettavo qualcosa più improntato alla psichiatria (forse ingannato dal titolo) che a una classica indagine da thriller, ma posso dire di essermi divertito comunque, anche perchè in fin dei conti le due componenti si incrociano spesso, fondendosi.
Forse sull'aspettativa derivante dal titolo abbiamo chiarito...
Però va detto che nel romanzo gli aspetti psicologici erano estremamente approfonditi (lo scrittore Wulf Dorn ha lavorato per anni con pazienti psichiatrici) e che renderli su schermo (o su sceneggiatura) era estremamente difficile...
CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33)
La sceneggiatura del signor Delorenzi è impeccabile e precisa. Niente fronzoli, molto diretta e abile nel farci comprendere ogni scena, soprattutto quelle parti dove realtà e immaginazione iniziano a fondersi, nel finale.
Grazie. Le parti finali sono state un incubo, da scrivere (vedi anche risposta a Francis che seguirà).
CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33)
Ho trovato un po' forzata la parte finale in alcuni punti. Ad esempio la reticenza dei cittadini davanti alle domande di Ellen e Mark facevano troppo da villaggio in Pennsylvania (come dicono i protagonisti stessi) e poi l'aver incontrato alla pompa di benzina proprio Nicole, la bambina in parte responsabile dell'accaduto, è stato un colpo di fortuna eccessivo.
Ci può stare, anche se in Pennsylvania non credo che i cittadini siano così reticenti...
A parte gli scherzi, in parte la sensazione di forzatura può derivare dal fatto che ho tagliato un po' delle spiegazioni che Nicole fornisce sull'atteggiamento degli abitanti del paese, quando parla con Mark. Mi faceva calare un po' troppo il ritmo...
Sul colpo di fortuna, in effetti, è stata una coincidenza notevole.
CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33)
Passando alle scelte tecniche, io di Haneke ho visto solo Funny Games e Il nastro bianco. Due film tra loro diversissimi, ma che comunque hanno in comune lo stesso tema, quello della violenza. Mi trovo in difficoltà a giudicarlo per questo film, perchè così, a pelle, non mi sembra molto nelle sue corde, sia per stile che per tema (anche se qua c'è violenza, non è il tema principale).
Su Haneke devo concordare che non sono riuscito al massimo ad adattare al suo stile questo film, che, un po' per la lunghezza, nella parte centrale ho trasformato in un "banale" thriller con le indagini del protagonista, causa lavoro di forbici. Il tema della violenza invece era molto più approfondito nel romanzo, nel quale ci sono scene di "maltrattamenti" che Haneke avrebbe sposato in pieno.
Mea culpa, insomma, ma non nella scelta del regista.
CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33)
La colonna sonora nella sua totalità va bene, ma in alcuni punti le musiche mi sono parse un po' stonate rispetto alla scena, tra tutte "Never Forget", che mi sa di musica serena e speranzosa, mentre è inserita in una scena molto carica di tensione.
Può essere. Non ho avuto tantissimo tempo per dedicarmi alla colonna sonora, stavolta...
CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33)
Un film che forse ho recensito in maniera un po' tiepida per il fatto che mi aspettavo qualcosa di diverso, mentre invece mi sono trovato davanti a un trhiller. Definirlo "classico" sarebbe ingiusto, perchè ha con se elementi comunque diversi dal genere (quelli legati alla malattia mentale) ma gli stessi dubbi su chi sia l'assassino e gli indizi che ci fanno sospettare ora di Mark, ora di Chris, sono elementi tipici di ogni thriller che si rispetti.
Questo non è un difetto, ci mancherebbe. Anzi, il film mi ha comunque divertito perchè come Ellen, anch'io mi sono lasciato trascinare nelle più disparate congetture e credo che fosse questo lo scopo finale.
Se è diventato un thriller classico (o ci si è avvicinato) è colpa mia che ho posto l'accento più su quell'aspetto. Ti consiglio di leggere il romanzo per un confronto (e per la passione che hai per l'argomento).
CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33)
CITAZIONE
Durante le riprese ho dovuto ingaggiare almeno 7 o 8 nuovi attori, rispetto a quelli indicati in sviluppo... Saltavano fuori personaggi da tutte le parti che non avevo previsto. Spenderò una fortuna.
Eh, eh, ti posso capire. Mentre scrivo La torre di Babele, non fanno altro che spuntare nuovi personaggi dal nulla...
A proposito, Andrew, riusciresti, risalendo dalla
pagina del cast e confrontandola con il form inviato allo sviluppo (se ce l'hai ancora), a cacolarmi quanto spendo in più?
CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33)
CITAZIONE
- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).
Non me ne vengono in mente...
Io direi Dreamcatcher o Visioni di morte.
Giusto!
CITAZIONE (Andrew. @ 3/1/2012, 11:33)
CITAZIONE
Sempre "L'inquisitore". E aggiungerei anche "L'ombra del vento".
Il 2013 potrebbe essere l'anno buono per entrambi.
Mi sa che hai saltato un anno
No, no. Il 2012 è già completamente occupato. Primo e secondo semestre. Vado al 2013 con quei due film lì.
CLINTCITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55)
Il nuovo film di Nightbay, il giocatore più produttivo del semestre, era particolarmente atteso sia per la campagna pubblicitaria sia per la trama, che si presentava avvolta nel mistero. Mi sono avvicinato alla lettura quindi con una certa curiosità e con aspettative piuttosto elevate.
La campagna pubblicitaria ha raggiunto l'obiettivo, allora...
Anche se in generale temo di non aver soddisfatto, come speravo, le aspettative.
CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55)
La sceneggiatura è impeccabile, come ci si aspetta da un veterano come Night, però rispetto a Ricordi di un vicolo cieco e Terra di nessuno ho trovato più errori di battitura.
Possibilissimo. A differenza delle altre volte ho potuto dare una sola veloce rilettura e qualcosa mi sarà inevitabilmente sfuggito.
CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55)
L'ultima parte, quando finalmente si scopre tutto, però, mi ha un po' deluso. Come l'inizio, anche la soluzione finale ricorda “Shutter Island” e la vera identità di Ellen non era così imprevedibile.
Vedi risposte date ad Andrew w Little Tin sul'argomento.
CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55)
Inoltre restano poco chiari alcuni eventi visti nel corso del film: per esempio, il gatto di Ellen è stato ucciso da Ellen stessa?
Non ho ritenuto di spiegarlo perchè non credo ci siano altre soluzioni. E la trovo agghiacciante...
CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55)
Insomma, speravo che la soluzione fosse più “concreta”, invece, come in “Shutter Island”, tutto è dovuto alla mente malata della protagonista, che ha rimosso il trauma infantile dello stupro al buio e si è creata un'identità fittizia.
Sulle similitudini con "Shutter Island" nulla da dire (se non, a difesa del romanzo, che la sua pubblicazione è anteriore al film di Scorsese).
Del resto è la risposta alla domanda dell'intervista su cui ho glissato.
CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55)
ho apprezzato il personaggio di Harold, per quanto compaia solo in una scena, perché non è ritratto come il solito maniaco, ma come un giovane malato che paradossalmente attraverso lo stupro pensa di aiutare la bambina. Insomma, è una figura che mi ha colpito molto.
Stessa sensazione che ho provato io. Lieto di averla riprodotta.
CITAZIONE (Clint1994 @ 3/1/2012, 18:55)
Nel complesso, “La psichiatra” è un ottimo thriller, che però alla fine ha poco di originale. Intrattiene e coinvolge alla grande, specialmente nella parte centrale delle indagini, ma nel finale lascia un po' insoddisfatti. Resta comunque un lavoro impeccabile, che forse avrei apprezzato di più se non avessi avuto aspettative alte. Diciamo che mi aspettavo un film da 8-8,5 e invece è un film da 7,5. Pensavo che sarebbe stato il film di punta di Night, invece il film migliore del semestre resta a mio avviso “Ricordi di un vicolo cieco”.
Peccato. Come ho detto rispondendo ad Andrew, se è diventato un thriller classico è colpa mia che ho posto l'accento più su quell'aspetto. Volevo fosse ben altro (la fonte originaria lo è, a mio avviso).
FREDDYCITAZIONE (freddy_k @ 3/1/2012, 19:41)
Avendo letto il romanzo di Dorn l'estate scorsa, sapevo già cosa aspettarmi da questo film, e Nightbay non ha deluso le mie attese:
Questo mi allieta, anche se so che si poteva fare meglio.
CITAZIONE (freddy_k @ 3/1/2012, 19:41)
Mi è un po' dispiaciuto il fatto che sia stata tagliata una delle parti migliori, ma non gliene faccio una colpa, probabilmente avrebbe allungato troppo il film...
E' la ragione per cui l'ho tolta, ma a conti fatti è stato un errore. Avvicinava di più il film alle tematiche di Haneke e spostava il tiro dalle indagini di Ellen alla malattia mentale della protagonista, tema centrale della vicenda.
(Freddy si riferisce, credo, a una scena in cui Ellen viene sottoposta dall'Uomo Nero a una violenta seduta di elettroshock; Mark scopre nel finale che la psichiatra si è autoinflitta quella tortura ed è da brividi)
CITAZIONE (freddy_k @ 3/1/2012, 19:41)
Avendo visto più di un film di Haneke, devo dire che Night non poteva fare una scelta migliore per la regia. Da Funny games in poi, nei suoi film c'entra, in un modo o nell'altro, la psiche umana, e questo non fa eccezione.
Il tuo giudizio, influenzato credo dalla lettura del romanzo, mi convince che la scelta sia stata giusta ma che io non sia riuscito a renderla al meglio.
CITAZIONE (freddy_k @ 3/1/2012, 19:41)
CITAZIONE
- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?
Uno ce l'ho, ma lo dirò più avanti per evitare spoiler...
Shutter Island?
Fin troppo evidente, eh?
ORENCITAZIONE (Oren productions @ 4/1/2012, 00:21)
Ma seguendo le indagini, lo spiraglio della follia della protagonista ha iniziato a farsi spazio nella mia testa, e questo purtroppo mi ha rovinato il colpo di scena finale, anche se il compagno morto in garage non me lo aspettavo.
Quello avrei sfidato chiunque a prevederlo...
CITAZIONE (Oren productions @ 4/1/2012, 00:21)
Il risultato è un thriller ottimo che non delude e non annoia pur essendo bello tosto da leggere (intendo la durata)
Ringrazio sentitamente.
HERMETICOCITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15)
La psichiatra era sicuramente uno dei film più attesi della stagione, grazie a un battage pubblicitario non indifferente e a un’aurea di mistero che avvolgeva l’intero progetto. Ora che il film è finalmente uscito posso dire che è una pellicola in pieno stile Nightbay, con un inizio molto pacato e uno svolgimento che cattura a poco a poco lo spettatore fino ad incollarlo alla poltrona per arrivare alla tanto sospirata soluzione dell’enigma.
Carino lo "stile Nightbay"... Non mi ero mai reso conto di averne uno, ma affettivamente quella è caratteristica di quasi tutti i miei film. Ringrazio e ne prendo nota.
CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15)
Altrettanto curato è anche il flashback che ci racconta il trauma subito da Ellen: nessuno psicopatico né un padre violento, ma solo un ragazzo con problemi mentali che non si rende conto del male che sta facendo alla bambina.
Io, leggendo il romanzo, ho apprezzato tantissimo questa soluzione, che ho trovato estremamente rara e originale.
CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15)
Anche la morte di Chris era piuttosto telefonata; la storia del viaggio in Australia non mi ha mai convinto.
Io giuro che quella non me l'aspettavo...
CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15)
E’ chiaro che il punto di forza del film non è certo l’intreccio in sé, piuttosto classico e prevedibile (sono molti gli indizi che inducono a pensare che è tutto nella mente della protagonista), ma l’atmosfera paranoica e angosciante, creata sapientemente dal produttore.
Mi fa molto piacere. Era il principale effetto che volevo ottenere scrivendo questo film.
CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15)
Michael Haneke non lo conosco molto, ho visto solo Funny Games e Il nastro bianco; se, per il tema trattato, La psichiatra è indubbiamente nelle corde del regista, il suo svolgimento da thriller classico, non mi sembra così adatto ad Haneke che è solito dirigere pellicole poco convenzionali e insolite.
Sul regista ho già detto. Avrei dovuto spostare l'accento meno sulle indagini e più su altro.
CITAZIONE (Hermetico @ 5/1/2012, 11:15)
Ottime come sempre le musiche, anche se , stranamente, le ho trovate un po’ meno curate rispetto agli standard di Nightbay.
Sono d'accordo.
FRANCISCITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45)
fino al traumatizzante finale (ti dico subito, Night, che se lo avessi visto al cinema sarei stato male: il mio stomaco non reagisce bene alle scene di stupro, e al sesso non allegro).
Ti assicuro, Francis, che per me è stata un'angoscia scrivere quella scena. Mi son fermato quattro o cinque volte perchè mi dava fastidio.
CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45)
Bello anche il fatto che l'assassino non sia un pazzo, ma solamente un ragazzo con dei problemi mal guidato e deriso, il che rende il tutto anche più reale.
Reale e drammatico. Non si riesce neppure a catartizzare con l'evento della morte del "mostro" perchè invece del senso di vendetta o giustizia si prova solo pena per lui.
CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45)
Certo, alcune cose restano inspiegate. Chi era il maniaco al parco (oppure Ellen si è picchiata da sola)? E l'omicidio del gatto?
Ellen si è picchiata da sola e ha ucciso lei il gatto, così come ha ucciso Chris e l'ha rimosso. Era difficile spiegarlo nella sceneggiatura e ho ritenuto meglio lasciare che lo spettatore si interrogasse su questi aspetti.
CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45)
Inoltre, la soluzione finale sembra un po' debitrice di Shutter Island, anche se non credo la colpa sia di Enrico.
Le similitudini ci sono, ma è stato Scorsese che ha sbirciato la mia sceneggiatura.
CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45)
che conferma Night produttore del semestre per l'eclettismo
*Nightbay fa i dovuti scongiuri in vista della serata degli Awards imminente...
CITAZIONE (Francis Delane @ 5/1/2012, 17:45)
Qualche leggero accorgimento di trama avrebbe, forse, giovato di più.
Concordo. Potevo fare meglio, peccato.