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Festival di Roma - Enrico IV
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Festival di Roma - Enrico IV, Gruppo Fraludada

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Arcadia1983
view post Posted on 9/10/2013, 11:10




Ed ecco anche le quattro parole sul film di Francis.
Si sa che ho amato molto il Riccardo II di Francesco, con un McAvoy gigantesco e che fu giustamente premiato con l'Award. L'ho amato molto perché come scrissi Francis ha passione per la materia. Passione che ho riscontrato anche qui, anzi, forse stavolta il film risulta anche più compatto nella costruzione dei personaggi e della trama: se nel Riccardo II McAvoy eclissava tutti, qui ho trovato una maggior coesione coi personaggi, a partire da Cavill e passando per Rickman (sempre grandioso) e Oakes e finendo a Curry, grandissimo nei panni di Falstaff: ho apprezzato molto l'attenzione che Francis ha dato a Falstaff e Hal, proprio un setuppaggio preciso fino al midollo, talmente preciso che il finale, caso esemplare di build up/cut down*, non mi ha sorpreso, anche se Francis è talmente bravo a scrivere e a regalare emozioni al lettore che la "non-sorpresa" passa in secondo piano (così come dovrebbe essere, sono pure io che sbaglio a vedere nelle cose che scriviamo i vari trucchi di scrittura, scusatemi). In effetti, come già nel Riccardo II, Francis non sbaglia una parola, una descrizione, una parola, anche se forse in certi dialoghi (parlo di insulti) si sente fin troppo la fedeltà a Shakespeare: in questo caso, con rispetto parlando per il Bardo e per lo sceneggiatore, una maggiore libertà nella trasposizione ci stava, soprattutto perché parliamo di gente non proprio socialmente alta, a un certo punto ho letto "canaglia di un tagliaborse, saltimbanco sbruffone coi reumatismi", è una frase simpatica, però, però è troppo aulica, non so se mi sono spiegato: il registro linguistico caratterizza quanto più possibile un personaggio, questi sono popolani non si può dire che parlino come il Giudice o lo stesso Enrico. Però, ripeto, a parte queste mie puntigliosità, la sceneggiatura è scritta bene e la regia di Hooper è molto adatta. Attori bravi.

Voto: 7,5

*in soldoni: per enfatizzare la disfatta di Falstaff, lo si porta a vivere un momento di massima felicità (l'incoronazione del suo miglior amico).
 
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Nuno Vox
view post Posted on 9/10/2013, 18:41




Soggetto: Non sono un grande amante del genere e “Riccardo II” non mi convinse. Ero quindi un po' prevenuto a priori, anche se stavolta il risultato è sicuramente migliore. 6,5
Sceneggiatura: Francis ha un modo molto particolare di scrivere, ma riesce a rendere non caotico uno script che potrebbe sembrarlo. Il che è sicuramente un pregio in più per un produttore che conferma le sue capacità. 7
Regia: La conferma di Hooper è sicuramente azzeccata. 7
Cast: Cavill un po' troppo giovane, ma ha sfoderato un'ottima interpretazione. Godibilissimo Curry. Il resto del cast, purtroppo, non mi ha coinvolto molto. Non so perché, forse questione di empatia. 6
Locandina: Contrastante. Nel senso che ci sono cose che mi sono piaciute e altre. Mi sono piaciuti molto i font, le smufature e lo sfondo. Non molto l'idea delle tre facce e come sono state montate. Soprattutto stona Tim Curry in abiti borghesi, mentre gli altri sono in costume. Il che abbassa il voto che sennò sarebbe stato più alto. 6,5
Musiche: Ottimo lavoro sulla soundtrack. Convincente e appropriata. 7
Sito: Minimalista ma sufficiente 6
Voto complessivo: Come detto non sono un grande amante del genere. Ho apprezzato maggiormente questo rispetto al predecessore, ma devo ammettere che non mi ha entusiasmato. Poca empatia con i personaggi, uno stile sicuramente appropriato ma che si fa un po' fatica a seguire. Nel complesso un prodotto sicuramente sufficiente ma che per il mio gusto non rimarrà memorabile. 6,5
 
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Andrew.
view post Posted on 30/10/2013, 14:39





-Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Passione shakespeariana, e in particolare per il personaggio di Falstaff, come credo si capirà abbastanza dalla visione. E soprattutto, voglia di scrivere qualcosa, contemporaneamente alla stesura della tesi, che non fosse troppo impegnativo da pensare.

- Parlaci delle scelte di cast e regia

Tom Hooper ed Henry Cavill ripresi dal film precedente. Ho visto che in parecchi non hanno gradito la seconda scelta, e capisco perfettamente le loro perplessità, forse a posteriori avrei dovuto rifletterci meglio, ma pazienza. Curry era scelta già decisa da tempo, così come David Oakes. Il resto del cast l'ho raggruppato da serie tv, teatro e visioni varie.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

All'inizio della lavorazione, avevo deciso di includere una scena che mostrava l'organizzazione dei ribelli come pan-inglese, dove Hotspur e suo padre si spartivano il regno dialogando con lo scozzese Douglas e il gallese Owen Glendower. Ho rinunciato all'idea perché troppo complessa da far capire al pubblico non informato di storia inglese. Il personaggio di Doll Tearsheet, in compenso, non avrebbe dovuto esserci, all'inizio volevo fare un'unica figura femminile di lei e mrs. Quickly, poi ci ho ripensato: volevo anche farle cantare la canzone Oom Pah Pah, dal musical Oliver!, ma poi ci ho ripensato.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Visto che tutti quanti gli hanno praticamente già dato 7, domanda un po' inutile; comunque sono d'accordo.

- Un pregio del tuo film?

Svelto, leggero, divertente.

- Un difetto del tuo film?

Shakespeare, che alla lettura sembra essere pesante.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Mi aspettavo il parere positivo di World, che ha un debole per l'epica e i classici, e Mastruccio, che aveva già apprezzato Riccardo II, anche se non subito. Non mi aspettavo granché però comunque in generale, vista la comprensibile e diffusa diffidenza per il genere.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Se regge fino a dicembre, io son contento.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

E' il film della tesi.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

L'ho scritto in un mese, veloce e senza sostanzialmente avere ripensamenti. Direi che ormai io e William Shakespeare siamo un tandem affiatato.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

E' il primo in cui affronto direttamente la questione della crescita, quindi direi Ombre di vita, con la sua dicotomia fra il "buon padre" Terry DeCarlo e il "cattivo" Ethan Cox.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

The Good Thief di Gaetano, perché c'è tanto di Falstaff nella coppia Downey jr./Rush in quel film.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

I film di Branagh, ovviamente.

- Il tema e/o il messaggio del film?

Crescere è necessario, ahimé.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

Francamente, non saprei come fare, a meno che non conoscesse già Shakespeare.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Non lo guarderebbe nemmeno.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Miglior Cast, Miglior Attore Non Protagonista (Curry), Migliori Musiche.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?


Ivan il terribile al momento è il più favorito, ma i giochi sono aperti.
 
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Tomcat75
view post Posted on 1/11/2013, 17:11




RECE by Tomcat: ENRICO IV
Ragione e sentimento


E qui qualcuno leggendo il sottotitolo, si potrebbe chiedere se Tomcat si è bevuto il cervello. Infatti il film è tratto dal grande bardo e non da Jane Austen. Ma la frasetta era intesa come il sentimento che mi ha rincorso vedendo questo film. Il sentimento era dato dalla presenza di uno dei miei miti (Tim Curry), che dopo tanto era tornato ad essere un protagonista; fra le tante anche un probabile canto del cigno dovuto all’Ictus che lo ha colpito. La ragione invece era figlia di un dovere di obiettività che si confà ad un recensore.
Ebbene la visione di questo film per me è stata difficoltosa, perchè se da un lato ha parecchi momenti di impatto “visivo” notevole, come le scene delle battaglie, alcune location suggestive e soprattutto un finale soffertissimo (in merito alla sofferenza dei personaggi), dall’altro seppur tratto da un opera teatrale di Sheakspeare, è ancora troppo teatrale.
Infatti a mio modesto avviso il difetto più grosso del film è che ci sono troppi monologhi dei personaggi che sono figli dell’origine letteraria, così come alcuni dialoghi purtroppo per la stessa origine risultano forzati e poco scorrevoli.
Ritengo che lo sceneggiatore dovesse osare di più nel tentativo di renderli più scorrevoli e aumentare i dialoghi, che sono presenti, ma passano in secondo piano in confronto ai monologhi. Capisco anche che questo genere di espressione serve a segnare i momenti più pregni di pathos, ma ne appesantiscono la riuscita.
Niente da eccepire invece sul regista Hooper, che è stata a mio avviso una scelta non banale come poteva essere quella del solito Branagh (che però con Thor ha dimostrato di saper variare), il background ci sta tutto e anche la nazionalità è dalla sua.
Il cast è eccellente e su tutti si erge il gigionesco Curry, che torna in forma splendida dai tempi del RHPS o anche di Clue. Ma anche gli altri principali interpreti meritano una menzione e in specialmodo a Cavill, che nel ruolo del re, riesce a trasmettere la sofferenza del sovrano malato e morente. Così come Oakes, riesce a dare uno spessore notevole al suo principe di Galles, con l’apice proprio nel finale della pellicola.
Forse un film un po troppo maschilista con una Sally Field che a mio avviso è perfino sprecata, anche se non è più una stella di primo livello.
Sul versante tecnico posso dire che la locandina pur essendo fatta con attenzione non mi ha fatto impazzire, ma come detto ormai troppe volte, i faccioni mi dicono poco. Si poteva pensare ad un campo di battaglia con uno stendardo inglese strappato, che avrebbe reso bene l’idea, della guerra fratricida (nel senso di connazionali), che si sviluppa lungo la pellicola.
Assai deludente il sito, che ha tre sezioni che non funzionano. Allora mi chiedo il perchè ci siano state messe. A questo punto era meglio la locandina che linkava direttamente sul film.
La colonna sonora conta parecchi brani e curiosamente la pellicola si apre con la stessa musica che aveva aperto il seggio vacante; film che ha in comune con la pellicola di Francis anche la presenza di Sally Field; si potrebbe pensare ad un caso di spionaggio industriale.
Francis per questa pellicola ha messo un po da parte la sua tanto cara musica classica, per andare a pescare a piene mani, nelle colonne sonore dei Tudors, del regno di troni e perfino dai muppets (forse per la presenza di Curry), con una scappata anche ai Borgia.
Anche se i brani di musica classica sono quasi tutti abbinati alla presenza di Curry in scena.
Quindi lodo Francis per le scelte che sono state oculate, ma anche per sua fortuna spianate da colonne sonore esistenti. Non scordandoci però che ha fatto lo sforzo di non utilizzare brani proveniente da elementi di scena (forse perchè la radio ancora non era stata inventata).
Concludendo: Enrico IV è un film epico che ci mostra con grandiosità una storia di ironia e istrionicità, che si lega alla tradegia della guerra e al cambiamento radicale di uno scapestrato, che si ritrova ad essere il re dell’allora più grande impero del mondo. Ma risente della sua origine teatrale, che lo rende in alcuni passaggi decisamente pesante.
Lo sforzo dello sceneggiatore però non è stato vano e conferma la sua passione per le opere classiche, che alterna a film più moderni.

Voto complessivo: 68/100
 
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view post Posted on 4/12/2013, 16:39
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Critico

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In occasione dell'uscita dalle sale di Enrico IV, ecco le 5 domande 5 a Francis.


-Il tuo film è uscito dalle sale. Soddisfatto degli incassi?

Sì, decisamente. Temevo di andare in perdita con questo film, invece ha tirato su qualcosa.

-Qual è la recensione che ti ha fatto più piacere, quella che ha inquadrato meglio di tutte il tuo film?

Quelle di World e Mastruccio, che è stato uno dei pochi a difendere la mia scelta di mantenere il linguaggio del film, facendo anche dell'ironia sulla "reverenza" che qui a CK ispira sempre Shakespeare.

-Qual è stata invece la recensione più critica nei confronti del film? Concordi su alcuni punti?

Mi ricordo molto bene quella di Hermes, che sottolineava come la prima parte del film l'avesse passata a chiedersi quando arrivava veramente la trama, e la seconda a notare come i pezzi comici fossero forse un po' troppi. La ricordo per la sincerità, mi ha fatto sorridere, ma erano cose che non potevo evitare, dato il copione.

-In vista degli Awards, quale premio (o premi) pensi che Enrico IV meriterebbe di portare a casa?

A essere sincero, credo nessuno, a parte forse Tim Curry come Falstaff. Ma sono sicuro che altri lo meritino di più. Non è un gran film, Enrico IV, anche se io mi sono divertito molto a farlo, e forse proprio per quello, ero più intento a divertirmi io che a renderlo davvero un bel film.

-Pensi che un altro film sarebbe dovuto uscire dalle sale prima del tuo?

No, dei film del Festival era quello che più facilmente sarebbe uscito prima. Mio fratello di Hermes, meno letterario, era forse quello con cui se la giocava, ma a conti fatti il mio era più facile uscisse, quindi no.



Allora, cosa ne pensate di Enrcio IV? Credete che alla fine paghi trasporre un dramma teatrale, o sono più che insidie che altro? Pensate che Francis sia riuscito nell'opera di rendere appetibile un'opera così complessa anche per chi non è avvezzo a un certo linguaggio?



CITAZIONE
Mi ricordo molto bene quella di Hermes, che sottolineava come la prima parte del film l'avesse passata a chiedersi quando arrivava veramente la trama, e la seconda a notare come i pezzi comici fossero forse un po' troppi. La ricordo per la sincerità, mi ha fatto sorridere, ma erano cose che non potevo evitare, dato il copione.

Sì... ehm, la sincerità di un ignorante in materia. :P Lo so che può suonare come un'eresia (e sicuramnete lo è) parlare di "trama che non arriva" in una tragedia di Shakespeare, ma sono state le sensazioni che ho avuto leggendo il film, che appunto mi ha colpito anche per l'atmosfera molto più "leggera" rispetto a Riccardo II.
 
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Andrew.
view post Posted on 4/12/2013, 20:58




CITAZIONE
Allora, cosa ne pensate di Enrcio IV? Credete che alla fine paghi trasporre un dramma teatrale, o sono più che insidie che altro? Pensate che Francis sia riuscito nell'opera di rendere appetibile un'opera così complessa anche per chi non è avvezzo a un certo linguaggio?

Se per "pagare" parliamo di premi agli awards, no, non paga molto.
Se intendiamo la soddisfazione di trasporre qualcosa di diverso, che ottenga i suoi estimatori, allora sì.
Il linguaggio è sicuramente un limite per alcuni, un pregio per altri, insomma è un film che non può conquistare mai il grande pubblico ma Francis questo lo sa.
 
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mastruccio
view post Posted on 5/12/2013, 00:16




CITAZIONE
Allora, cosa ne pensate di Enrcio IV? Credete che alla fine paghi trasporre un dramma teatrale, o sono più che insidie che altro? Pensate che Francis sia riuscito nell'opera di rendere appetibile un'opera così complessa anche per chi non è avvezzo a un certo linguaggio?

Vero che dal punto di vista Awards non paga, anche per le scelte stilistiche e di linguaggio. Non credo però che Francis non avesse messo in conto queste cose, e quindi è chiaro che sia stato scritto per puro piacere personale, mosso da un'autentica e genuina passione per Shakespeare.
Il film, comunque, risulta molto più godibile e di facile comprensione rispetto al precedete "Riccardo II", e questo è senz'altro un gran merito.
 
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view post Posted on 5/12/2013, 10:15
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CITAZIONE (Hermetico @ 4/12/2013, 16:39) 
-Il tuo film è uscito dalle sale. Soddisfatto degli incassi?

Sì, decisamente. Temevo di andare in perdita con questo film, invece ha tirato su qualcosa.

100 milioni non sono pochi. In perdita non ci va più nessuno.

Sulle rece: Hermes, prova a controbattere tu a Mastruccio e World nelle loro recensioni (a Gaetano avevo subito detto io che era stato l'unico così generoso e senza dubbi sul film di Francis).

CITAZIONE
Non è un gran film

Wow. Questo di un mio film non so se riuscirei mai a dirlo. Apprezzo la sincerità.

Mi piacerebbe vedere Francis con una trasposizione teatrela moderna, contemporanea, alla Polanski per intenderci.
 
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view post Posted on 5/12/2013, 16:33
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CITAZIONE (marenarobros @ 5/12/2013, 10:15) 
Sulle rece: Hermes, prova a controbattere tu a Mastruccio e World nelle loro recensioni (a Gaetano avevo subito detto io che era stato l'unico così generoso e senza dubbi sul film di Francis).

In realtà non avrei molto da controbattere anche perchè anche tra chi lo ha apprezzato di più non si è certo parlato di capolavoro. Tra l'altro anche World, come me, ha notato l'eccessiva invadenza dei frammenti quasi comici che a volte andavano a rompere l'atmosfera tragica che si stava creando. Solo che lui ha dato un voto più alto.

Più che altro si può parlare di una generale riverenza nei confronti di Shakespeare per cui si tende a passare sopra a certi aspetti che magari in altri film sarebbero segnalati come difetti (vedi i repentini cambi di comportamento del protagonista, i suoi "monologhi alla luna"...). In questo la sua origine teatrale si sente tutta, c'è a chi piace e a chi no (o comunque meno).
 
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Tomcat75
view post Posted on 12/12/2013, 18:19




CITAZIONE
-Il tuo film è uscito dalle sale. Soddisfatto degli incassi?
Sì, decisamente. Temevo di andare in perdita con questo film, invece ha tirato su qualcosa.

Come diceva Pap 100 milioni non sono pochi.

CITAZIONE
-Qual è la recensione che ti ha fatto più piacere, quella che ha inquadrato meglio di tutte il tuo film?
Quelle di World e Mastruccio, che è stato uno dei pochi a difendere la mia scelta di mantenere il linguaggio del film, facendo anche dell'ironia sulla "reverenza" che qui a CK ispira sempre Shakespeare.

La mia ti deve aver fatto schifo, perchè non è stata nemmeno commentata.

CITAZIONE
-Qual è stata invece la recensione più critica nei confronti del film? Concordi su alcuni punti?
Mi ricordo molto bene quella di Hermes, che sottolineava come la prima parte del film l'avesse passata a chiedersi quando arrivava veramente la trama, e la seconda a notare come i pezzi comici fossero forse un po' troppi. La ricordo per la sincerità, mi ha fatto sorridere, ma erano cose che non potevo evitare, dato il copione.

Non conoscendo l'originale, credevo che fossero inseriti anche nella fonte. A me non hanno disturbato, anzi le scene "comiche", secondo me hanno un loro perchè: per smussare la tragedia e perchè alla fine alcuni personaggi guasconi, su tutti Falstaff, potevano mostrare la loro vera natura di persone che non prendono niente sul serio.

CITAZIONE
-In vista degli Awards, quale premio (o premi) pensi che Enrico IV meriterebbe di portare a casa?
A essere sincero, credo nessuno, a parte forse Tim Curry come Falstaff. Ma sono sicuro che altri lo meritino di più. Non è un gran film, Enrico IV, anche se io mi sono divertito molto a farlo, e forse proprio per quello, ero più intento a divertirmi io che a renderlo davvero un bel film.

Un premio a Curry ci starebbe proprio. Se alla fine ti sei divertito, quello è lo scopo.

CITAZIONE
-Pensi che un altro film sarebbe dovuto uscire dalle sale prima del tuo?
No, dei film del Festival era quello che più facilmente sarebbe uscito prima. Mio fratello di Hermes, meno letterario, era forse quello con cui se la giocava, ma a conti fatti il mio era più facile uscisse, quindi no.

Forse il tuo era più un film di nicchia.

CITAZIONE
Allora, cosa ne pensate di Enrcio IV? Credete che alla fine paghi trasporre un dramma teatrale, o sono più che insidie che altro? Pensate che Francis sia riuscito nell'opera di rendere appetibile un'opera così complessa anche per chi non è avvezzo a un certo linguaggio?

Io rimango dell'idea di quanto scritto nella fine della mia rece: "Concludendo: Enrico IV è un film epico che ci mostra con grandiosità una storia di ironia e istrionicità, che si lega alla tradegia della guerra e al cambiamento radicale di uno scapestrato, che si ritrova ad essere il re dell’allora più grande impero del mondo. Ma risente della sua origine teatrale, che lo rende in alcuni passaggi decisamente pesante.
Lo sforzo dello sceneggiatore però non è stato vano e conferma la sua passione per le opere classiche, che alterna a film più moderni.".

Se fossimo al cinema reale, sarebbe come scritto sopra un film di nicchia. Qui tutti lo dovrebbero leggere. Paga nella misura in cui, onestamente ha detto Francis, se ti diverti a farlo ti ripaga. Ma non è certo una tipologia di film che a mio avviso possa portare a grossi premi. Però Francis per i classici, come per i musical è forse l'unico che ci tenta e quasi sempre con risultati più che sufficienti. Mi viene da pensare che se c'è qualcuno che Sheakspeare non l'ha mai letto, probabilmente un film tratto da una sua opera non l'amerà.
 
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24 replies since 22/9/2013, 13:09   1578 views
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