L'opinone di Merlino
Regia: Vedere riesumato Lelouch mi ha fatto fare un salto di gioia perché il suo “Bolero” (Les uns et les autres) del 1981 è uno di quei film che porto nel cuore. È un regista che ha sempre saputo toccare le corde dei sentimenti come pochi altri e forse proprio questo suo essere in linea con lo spettatore pagante lo ha tenuto un po’ fuori dai grandi nomi più pronunciati dai critici che però, a richiesta, ne confermano il valore. Bravo quindi Oren ad avere chiamato il grande regista francese a dirigere questa sua nuova opera che fa leva sui sentimenti più profondi. L’unica nota triste è stata leggere che per molti non hanno mai visto nemmeno un suo film, peccato, ma questo rimanda a quanto scritto poco sopra.
Sceneggiatura: Premesso che ci sono tante cose da rivedere tra le quali alcune quasi imperdonabili - come la mancata spiegazione del perché i genitori sono morti - e altre assolutamente passabili – come per esempio i repentini cambi di umore (e di amore) del protagonista, non riesco però a non dire un bravo a Oren per questa nuova e bella sceneggiatura originale. Bravo perché nonostante qualche rospo che ha dovuto ingoiare in passato, e anche questa volta qualcosa di traverso gli sarà andato leggendo le recensioni, non si è perso d’animo e ha continuato sulla sua strada. Certo non è una sceneggiatura professionale al 100% ma sappiamo tutti che anche nella realtà capita nemmeno tanto di rado di trovarsi di fronte a pellicole sceneggiate da professionisti con buchi e incoerenze ben peggiori di questa e allora, sperando che la prossima sia ancora migliore e che un giorno Oren si decida a prendersi il tempo necessario per presentare un’opera completa e ben corretta e controllata, per questa volta per me è sì.
Soggetto: Una bella storia d’amore e di vita è sempre bello vederla, magari un tantino meno deprimente non sarebbe stato male
.
Cast: Perfetta la scelta di un cast tutto francese ma non si può non notare che Cassel fatica a essere credibile per tutto il film un po’ come età ma ancor di più, per quel che riguarda il mio gusto personale, nell’essere un uomo così moscio e così in balìa degli eventi. Superba Laura Smet nella sua parte mentre come estimatore di Duris mi indigno a vederlo sciupato così
.
Locandina: Diciamocelo, si è visto di meglio, anche perché OK Marsiglia, il mare, l’Africa, ma a conti fatti non è che poi la battigia con il mare siano proprio al centro della storia e richiamino la pellicola.
Musiche: Musiche dolci, delicate, appropriate al genere di film. Sono quelle che ci si aspetta da una pellicola del genere.
Voto Complessivo per il sondaggio: Come altre volte di fronte a sceneggiature mi trovo davanti al dubbio se premiare il coraggio o spulciare i difetti. Facciamo così, un 6.5 di partenza con un punto in più per l’originalità dello script per un totale di 7.5 e un bel 7 al sondaggio.
Il pregio/La cosa migliore del film: Il coraggio di toccare le corde più varie del sentimento, da quello positivo dell’amore che ti fa toccare il cielo con un dito a quello terribile della perdita degli affetti più cari.
Il difetto/La cosa peggiore del film: È un po’ un peccato ritrovarsi con così tante situazioni non ben definite ma sapendo il perché è successo ce ne facciamo, a malincuore, una ragione.
Ciao ciao!