L'enfant penchèe - Festival di Roma, Chimera films

Se lo scopo era emozionare con me ci sei riuscito bene.


Effettivamente era la prima del mio rientro. E se devo essere sincero ho dato un occhiata veloce a quelle degli altri e non mi trovanano concorde su alcune critiche.


Mi sembra strano in una superficialità di Gaetano. Ma ci può stare. Comunque concordo con te quando dici che o ti garba o non ti garba e di consenseguenza il voto va da se.


Secondo me anche gli FX. Però concordo sul soggetto.


Come ho avuto modo di dire in fase recensoria, a mio avviso il film di Andrew, oltre a mostrarci un'altra sfaccettatura della sua ecletticità, ha portato una sana ventata di aria nuova con qualcosa di particolare e magico. A leggere poi delle recensioni e da quanto detto dal produttore, credo che meritasse di più. Per quanto ho potuto vedere fino ad adesso, se la gioca con mio fratello. Ma ho diversi film da recuperare.

Rece & Soda con Merlino
Un po' costretto dalla situazione e un po' per rinnovare il mio vecchio metodo di recensire, dopo il tentativo dello Spettatore Addormentato dello scorso semestre questa volta ho pensato di non scrivere una vera e propria recensione ma di invitare i produttori dei film che vedo a sedersi con me per un aperitivo durante il quale potremo parlare della loro opera e scambiarci qualche opinione in più su di essa.
Comincio con il film di Andrew perchè è il primo che ho visto durante questo periodo di vacanze.

Andrew, la storia che hai scelto mi è piaciuta perché pur all'apparenza semplice e infantile racchiude quel piccolo grande mondo del problema della diversità e dei problemi che si possono creare nelle persone che non rispecchiano al 100% le aspettative drl la società, e questo nel tuo film lo si può notare non solo nella storia della bambina pendente ma anche in quella del pittore che vede qualcosa in più degli altri e che per questo non viene compreso. Proprio il personaggio interpretato da Duris è quello che più mi è piaciuto. Un punto in più per la scelta dl regista che, a parte per l'indigesto e soporifero Amelie, ricordo con piacere per le atmosfere sotterranee di Delicatessen che in qualche modo sono riprese nel tuo film dalle ricerche del pittore che con la sua arte scava dove gli altri non possono e non riescono a vedere. O forse sono io che stravedo?

Verso il mio espresso caldo sui cubetti di ghiaccio e attendo che il mio café con hielo prenda consistenza.

Mi era sfuggita questa recensione di Merlino, che ringrazio, lieto che hai potuto apprezzare il regista che ha fatto altro oltre ad Amelie.

Sempre un piacere leggere le tue recensioni

Ah! ti era sfuggita, mi pareva strano che proprio tu non ti fossi seduto con me a conversare del tuo film Con questo metodo di "recensione aperta" dove inizio a dire qualcosa aspettando commenti e/o domande più specifiche avevo iniziato con te perché pensavo si sarebbe aperto un dialogo sul tuo film e mi ero stupito del tuo silenzio

Vedi bene, Delicatessen è proprio uno di quei film a cui mi riferivo quando difendevo la scelta del regista. Ma tu dici che è davvero come dicono gli altri? Avrei dovuto farne un film più lungo, più ambizioso, competitivo?

E' un genere di film che non amo particolarmente. Ma il soggetto è senz'altro buono e la sceneggiatura è adatta ad un film per bambini, ma con buoni spunti anche per un pubblico più maturo. Credo sia stato accolto con il giusto rispetto.

Mah! Certo è facile dire che un film più lungo, con un maggiore approfondimento psicologico dei personaggi, sarebbe risultato più completo e naturalmente avrebbe potuto avere più ambizioni ma poi si sarebbe mantenuta quella delicatezza di fondo che il film riesce a trasmettere dall'inizio alla fine? Con la scelta che hai fatto di realizzare la storia utilizzando non solo immagini reali ma creando un mondo animato parallelo già penso tu ti sia dato la risposta decidendo di puntare su un soggetto che vuole arrivare a noi spettatori con la leggerezza che in certi casi solo attraverso immagini estranee dal mondo che viviamo ogni giorno è possibile trasmettere, quasi come fossimo bambini che esplorano un mondo a loro sconosciuto, scavando e cercando qualcosa - o qualcuno - che completi le loro vite, che li aiuti nella loro crescita e che li renda sereni e felici.
Oddio, forse c'è troppo whisky nell' Irish Coffee!

Se questo è l'effetto, offrine un po' anche agli altri!

Mi devo vedere a breve con Superlele ma se continuo così a forza di aperitivi alcolici addio fegato, devo passare a acqua tonica e bitter analcolici .
Cmq con te mi pare che ci siamo capiti, per quanto mi riguarda hai fatto un gran bel film, ben studiato e ben realizzato in una maniera bella e originale, bravo, ci vediamo in occasione della tua prossima opera. Prosit!