| Diamond Dogs Parte II - Chimera Films
Soggetto & Sceneggiatura: Siamo alla seconda parte, sono passati anni e assistiamo al prosieguo delle vite del trio protagonista. Dico subito che l'incipit non mi ha convinto molto, mi aspettavo un inizio più "indipendente" (quasi fosse l'inizio vero e proprio di un film) e invece si riprende quasi come una puntata da serial televisivo (mancava solo la scritta in sovrimpressione "tot anni dopo"). Poi però devo dire che questo incipit un po' con la stampella lascia presto il posto alle vicende di Chris, Ruth e Bill reintroducendoci nelle loro vite senza nessuna lungaggine. E così, attraverso il malessere psicologico di Ruth (è il minimo dopo quello che ha passato), il tormento di un Chris "pentito" e l'autodistruttiva discesa agli inferi di Bill assistiamo allo svolgersi di una seconda parte completamente diversa, dal ritmo più lento e dal tono più placido, come se dopo la velocità e i toni da "fiaba" della prima parte (tipici dell'infanzia di ognuno di noi) tutto diventasse più realistico, persino più cupo, sebbene - sia chiaro - elementi da favola americana (successo e happy end) non manchino affatto. In questo la seconda parte mi è sembrata rispecchiare, giustamente, il contrasto tra una maturità raggiunta con traumi dolorosi e un'infanzia "da sogno", nonostante gli incubi. Sono tre le storylines che poi alla fine si intrecceranno (l'incontro, inatteso e shockante, tra Ruth e Bill e quello atteso tra Chris e la stessa Ruth), e devo dire che funzionano tutte e tre bene, anche se ho leggermente preferito, per la loro intensità drammatica, il cammino umano di Ruth e quello di un Bill sempre più perso tra follia e dipendenza. Anche la sceneggiatura di Andrew si adegua e muta leggermente, diventa più attenta ai particolari, si nota anche qualche particolare registico in più, che ovviamente valorizza maggiormente la scelta di Tornatore. Il finale è un happy end consolatorio ma non stucchevole, in linea con una storia classica di sofferenza, caduta e riscatto come questa. In tal senso mi sembra adatta la citazione del produttore Mayer quando dice: "L'America oggi vuole anche il sangue, vuole la vita, gli eroi negativi... perchè c'è sempre un lato buio. L'importante è che alla fine la luce trionfi". Nel film di Andrew c'è tutto questo, con un finale felice che ripara, almeno un po', i vari torti subiti.
Regia: Come ho già detto prima, Andrew cambia passo e da anche qualche riferimento registico in più, dando a Tornatore anche un pizzico di magniloquenza registica in più. Per il momento (dico così perchè ho altri film da leggere), sia come scelta sia per come è stato utilizzato, Tornatore mi sembra in pole per la Miglior Regia.
Personaggi & Cast: Il trio protagonista cambia, con le fattezze di Hayden Christensen, Anna Paquin e Emile Hirsch. Il primo se la cava più che bene, ed è un bene averlo restituito a ruoli di primo piano, anche se devo dire di aver apprezzato maggiormente le altre due performance attoriali. Anna Paquin è protagonista non meno di Christensen, pertanto la vedo comunque favorita come attrice protagonista, considerando anche la poca concorrenza. Il nerissimo personaggio di Emile Hirsch merita di sicuro la nomination e può anche ambire a qualcosa di più, perchè è riuscito davvero bene. Se ovviamente spicca il trio protagonista, qui Andrew dà luce anche a qualche personaggio che nella prima parte era stato un po' sacrificato: penso a Cetta, interpretata molto bene da una Marisa Tomei altrettanto da candidare. Su questo aspetto dunque si appuntano, ancora di più, i pregi di questa seconda parte rispetto alla prima: personaggi che risultani più veri e con una psicologia meglio approfondita, anche nei ruoli comprimari.
Considerazioni finali: Considerando l'opera in un corpus unico, Andrew ha realizzato un filmone da Hollywood classica, nel senso buono ed elevato del termine. Non era facile affrontare delle atmosfere che già tanto hanno dato al cinema in termini di emozioni, ma questa seconda parte soprattutto è riuscita a dare maturità al racconto e a farlo prendere meglio le distanze da tanti paragoni ingombranti che nella prima parte erano persino troppo facili da individuare. Alla fine ci sono tanta atmosfera, tante emozioni e un finale come quelli di una volta (pur non cancellando, con un facile colpo di spugna, i traumi che inevitabilmente ognuno porterà con sè).
Voto: 7.8 Voto per Diamond Dogs I & II Parte: 7.7
Edited by World ^_^ - 6/7/2013, 11:55
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