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Sin City

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Clint1994
view post Posted on 25/5/2010, 13:53




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Un film di Robert Rodriguez, Frank Miller [II], Quentin Tarantino. Con Bruce Willis, Mickey Rourke, Jessica Alba, Clive Owen, Nick Stahl, Powers Boothe, Rutger Hauer, Elijah Wood, Rosario Dawson, Benicio Del Toro, Jaime King, Devon Aoki, Brittany Murphy, Michael Clarke Duncan, Carla Gugino, Alexis Bledel, Tommy Flanagan, Michael Madsen, Rick Gomez, Arie Verveen, Frank Miller [I], Jason Douglas, Cara D. Briggs, Jeffrey J. Dashnaw, Jesse De Luna, Christina Frankenfield, Josh Hartnett, Jude Ciccolella, Marley Shelton
Avventura, durata 126 min. - USA 2005. uscita mercoledì 1 giugno 2005.


Sin City è una città nera, dove la notte non tramonta mai, abitata da una schiera di personaggi più cupi della notte stessa. Tutti cattivi, ognuno a modo suo: Marv, tenero bestione con un talento creativo per la sofferenza altrui; Kevin, ragazzo emotivo che ritrova la serenità divenendo uno spietato divoratore di esseri umani; la sua abietta guida spirituale il cardinale Roark, padrone della città; Dwight, fascinoso criminale che asseconda il suo destino e dispensa morte a piene mani; Gail, sua amata e regina delle prostitute che governano la città vecchia, donne che danno grande piacere, se si paga bene e si sta alle regole, o grande dolore, se si va oltre il seminato; un bastardo giallo, che violenta e mangia bambine impunito, coperto dal mostro suo padre che è anche Senatore della città, e contrastato solo da Hartigan, uno sbirro sul viale del tramonto disposto ad una carneficina per fermarlo e salvare Nancy, timida ballerina di lap dance.
Esseri che hanno poco di umano, anime nere che anneriscono il già nero skyline della città del peccato. E in mezzo a tutto questo nero, ogni gesto fuori dal piano regolatore che la morte stessa sembra attuare, brilla di un vivido accecante: il grande cuore rosso di Goldie, il sangue scarlatto versato in olocausto e quello giallo per la catarsi di Hartigan, occhi verdi, azzurri e d’oro che sono l’unica traccia di un’anima dietro le armi.




L'avete visto? Cosa ne pensate? Me lo consigliate?
 
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emilgollum
view post Posted on 25/5/2010, 14:32




Ti consiglio di leggere prima la Graphic Novel e poi magari guarda il film. A me è piaciuto, molto fedele al fumetto, anzi una mezza copia trasposta. ^_^
 
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Andrew.
view post Posted on 25/5/2010, 17:20




Anche a me è piaciuto. Intanto la veste grafica è unica, mai visto niente di simile prima d'ora quindi andrebbe visto giusto per curiosità. Ma poi ci sono anche bei personaggi (aiutati da un cast sontuoso). Insomma, da vedere.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 25/5/2010, 19:50




CITAZIONE (emilgollum @ 25/5/2010, 15:32)
Ti consiglio di leggere prima la Graphic Novel e poi magari guarda il film. A me è piaciuto, molto fedele al fumetto, anzi una mezza copia trasposta. ^_^

sì, sono dello stesso parere di emilz. con la differenza che è stato proprio "Sin city" a farmi scoprire Miller (di cui prima avevo solo sentito parlare) e che mi ha spinto a recuperare i bellissimi albi e a riprendere con costanza la lettura di fumetti. col senno di poi, non un gran film, ma un buon film di intrattenimento nel quale Rodriguez riprende le tavole di "Sin city" con grande fedeltà, togliendone però una certà densità.

piccola considerazione: qui inizia la moda del trasporre i fumetti - in generale e quelli di Frank Miller - con pedissequa fedeltà nei confronti della fonte, con la differenza che Rodriguez è arrivato per primo (sicuramente un pregio) e gira in digitale con lo schermo verde (mah), al contrario di Snyder ("300", "Watchmen") che gira in pellicola, ovvero "mette in scena" realmente le tavole e poi digitalizza l'immagine, quindi sbattendosi molto di più.
 
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emilgollum
view post Posted on 25/5/2010, 20:07




Rodriguez ha budget limitati (una sua caratteristica), ma riesce sempre a integrare la CGI in maniera decente. Snyder avrà avuto a disposizione il triplo dei fondi.
 
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view post Posted on 25/5/2010, 20:52

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Il fumetto è un capolavoro. Il film, no. E per un motivo fondamentale: è identico. Ma una continua voce over che descrive e parla, parla, parla senza fermarsi mai è un tormento per lo spettatore. Per un fumettaro, no, perché la didascalia fa parte dell'immagine e si armonizza con essa. Ma avere continuamente la voce over dei personaggi che ti rimbomba nelle orecchie...uff, che noia.

Comunque è un buon film, per carità, buono per passare due orette senza far nulla, con un cast grande (Mickey Rourke rigenerato, Willis ancora duro a morire, Jessica Alba spogliarellista, Clive Owen eroe della notte, Elijah Wood killer muto e cannibale, Heath Ledger cardinale con scheletri nell'armadio, Rosario Dawson bellicosa puttana...devo continuare?).
 
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World ^_^
view post Posted on 25/5/2010, 21:02




Lì per lì non mi dispiacque, forse come molti fui "preso" da quella che Andrew ha definito una "veste grafica unica", ma detto fuori dai denti e col senno di poi... è una gran bufala. Il cinema asservito al fumetto, quando poi, fermo restando la pari dignità dei due mezzi, sono appunto due cose distinte e separate.
 
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view post Posted on 26/5/2010, 12:55
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Vinse come miglior film reale, quel semestre, ai golden chips. :rolleyes:
 
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Arcadia1983
view post Posted on 29/5/2010, 12:52




Quando lo vidi la prima volta al cinema mi piacque e molto, poi però col tempo ho ridimensionato il giudizio, pur ritenendolo un film godibile. E' alla fin fine come dice Francis. I fumetti sono da leggere, però, perché con essi (e con 300) Miller porta avanti una riflessione sull'"espressività" del fumetto che io trovo interessante. Forse è anche per questo che i film tratti da queste due opere non sono il massimo.
 
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view post Posted on 6/8/2014, 10:39
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Un’occhiata a “Four Rooms” del ’95 (Madonna era una strega in cerca di sperma maschile), film a episodi diretto da Tarantino e da tre suoi complici (tra cui Robert Rodriguez, approdato alla città del peccato dopo “Dal tramonto all’alba” e un paio di “Spy Kids”), è illuminante per capire perché Quentin sia il geniale capobanda e gli altri soltanto i complici. Lui affetta la realtà in fumetto soffiandoci dentro un’anima che si contorce, straparla e accalappia. Loro traducono in cinema immagini da fumetto con esercizio virtuoso, ma le ombre grintose non trasudano spessore (e ci perdoni Bruce Willis: mento ispido da ultimo eroe). Il factotum Rodriguez è stato saggio nel convincere Frank Miller, maestro di disperazione noir in vignette di lirica violenza, ad affiancarlo sulla cattedra pulp: notte e bianco/nero perenni, screziati solo da un fetido giallo e da qualche rosso (ma il sangue è – e vale – bianchiccio sterco di piccione); sexy Amazzoni/prostitute (Dawson), pedofili, angeli della morte (Hartnett), ex hobbit cannibali (Wood), irriconoscibili grugni grati all’amore di un attimo (Rourke), proiettili ai testicoli, resti umani al cane, cadaveri a pioggia, Benicio Del Toro morto che parla (scena made in Tarantino), un’unica carne rispettabile: mammà. Film decolorato, disanimato, ripetitivo troppo presto. Ogni bimbo finisce col rompere il giocattolo preferito. E così certi registi.
 
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view post Posted on 8/8/2014, 23:28

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CITAZIONE (marenarobros @ 6/8/2014, 11:39) 
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Un’occhiata a “Four Rooms” del ’95 (Madonna era una strega in cerca di sperma maschile), film a episodi diretto da Tarantino e da tre suoi complici (tra cui Robert Rodriguez, approdato alla città del peccato dopo “Dal tramonto all’alba” e un paio di “Spy Kids”), è illuminante per capire perché Quentin sia il geniale capobanda e gli altri soltanto i complici. Lui affetta la realtà in fumetto soffiandoci dentro un’anima che si contorce, straparla e accalappia. Loro traducono in cinema immagini da fumetto con esercizio virtuoso, ma le ombre grintose non trasudano spessore (e ci perdoni Bruce Willis: mento ispido da ultimo eroe). Il factotum Rodriguez è stato saggio nel convincere Frank Miller, maestro di disperazione noir in vignette di lirica violenza, ad affiancarlo sulla cattedra pulp: notte e bianco/nero perenni, screziati solo da un fetido giallo e da qualche rosso (ma il sangue è – e vale – bianchiccio sterco di piccione); sexy Amazzoni/prostitute (Dawson), pedofili, angeli della morte (Hartnett), ex hobbit cannibali (Wood), irriconoscibili grugni grati all’amore di un attimo (Rourke), proiettili ai testicoli, resti umani al cane, cadaveri a pioggia, Benicio Del Toro morto che parla (scena made in Tarantino), un’unica carne rispettabile: mammà. Film decolorato, disanimato, ripetitivo troppo presto. Ogni bimbo finisce col rompere il giocattolo preferito. E così certi registi.

Non potrei essere più d'accordo. Ad anni di distanza, il mio giudizio (vedi sopra) non cambia: una brutta copia del fumetto, alla lunga noiosa, che non restituisce per niente il fascino dell'originale. Il secondo, penso non lo andrò proprio a vedere.
 
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view post Posted on 25/4/2015, 08:25
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Anche questo oggi in tv.
 
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Merlino*
view post Posted on 25/4/2015, 09:30




Lo vidi al cinema e quindi, grazie anche al grande schermo, mi piacque, ma il mio gradimento nel tempo è andato in caduta libera.
 
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12 replies since 25/5/2010, 13:53   105 views
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