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Russian Roulette
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Russian Roulette, Destiny Productions Films

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view post Posted on 18/3/2013, 12:08
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Critico

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Russian Roulette è la terza prova di Destiny (la seconda scritta completamente di suo pugno), e se è pur vero che l’autore non ha ancora raggiunta la sua maturità, ci sono comunque degli evidenti passi vanti rispetto al suo primo film.
La trama è quella tipica di un poliziesco: c’è una banda di squilibrati con delle maschere che uccide giocando alla roulette russa e una squadra di poliziotti si mette sulle tracce di questi criminali per fermarli una volta per tutte.
Come dicevo, trama semplice, non molto originale ma tutto sommato efficace. I criminali con le loro maschere sono piuttosto inquietanti e regalano sicuramente le scene migliori del film. Tutte quelle con la roulette russa sono molto ben descritte e cariche di tensione, ma a me è piaciuta molto anche quella in cui Gerald viene scoperto. Efficacissima e brutale.
Quindi Destiny dimostra di saper costruire a dovere le scene più importanti del film, in quanto a tensione emotiva. E su alcune ingenuità e scelte poco realistiche io ci passerei sopra perché rovinano la pellicola nella sua totalità. Ad esempio il colpo di scena riguardante Paul a me è piaciuto molto e mi ha sorpreso. E’ vero, è un po’ strano che se ne stesse zitto ma magari aveva il nastro isolante in bocca e tutto sommato la scena ci sta (anche perché dopo qualche colpo le sue mani iniziano a tremare ed è un comportamento che il capo non avrebbe avuto mai).
Il vero problema del film è lo spessore della vicenda nel suo insieme e quindi la cura dei personaggi, privato di un qualsiasi tipo di background (tranne appunto Miles). Non ci si poteva concentrare su tutti ma almeno Jason necessitava di maggior approfondimento. Così sembra uno dei tanti e della sua sorte ci importa poco.
Anche al banda l’avrei caratterizzata meglio. Magari sottolineando, con qualche altra scena, la loro totale follia, il fatto che uccidano per puro divertimento prendendosela anche con persone innocenti all’oscuro di tutto.
Paradossalmente il personaggio più curato è proprio quello di Miles. All’inizio al sua vicenda è molto distaccata dal plot principale e questo mi ha fatto pensare che ci fosse lui dietro alla banda (perché tanta attenzione a un personaggio secondario?). Poi però la famosa scena con la voce dei suoi pensieri fuori campo mi ha fatto cambiare idea e ho pensato che la sua fosse una semplice trama secondaria. Il finale però rivela tutt’altro e questo è sicuramente l’errore più grande del film perché alla fine il personaggio di Miles si rivela un grande bluff, del tutto inverosimile e privo di logica. Togliere quella scena avrebbe sicuramente migliorato le cose, ma il personaggio di Miles andava riscritto sottolineando efficacemente la sua personalità schizofrenica.
Destiny però non si deve abbattere, perché ha dalla sua una grande fantasia e idee in continuazione (e poi è solo il suo secondo film). Il consiglio è quello di dedicare maggior attenzione ai personaggi, non tutti, anche solo il protagonista e l’antagonista. Dar loro un minimo di background e il film acquisterà sicuramente maggior spessore. Oppure provare con una trasposizione, magari proprio di un fumetto.

La regia di Gilligan per sembra una scelta azzeccata, visto il tenore della pellicola, le sue atmosfere e tematiche. Anche il cast è ben amalgamato, con nomi di media grandezza e molte star proveniente dalle serie tv. Probabilmente è proprio Di Caprio quello più fuori posto. E’ un attore troppo importante per interpretare un ruolo così poco sfaccettato.

Riguardo le musiche, non so se il problema sia solo mio, ma non mi partivano. Quindi non le posso giudicare.

Molto bella la locandina. Sito semplice ma efficace.

Russian Roulette è un poliziesco dall’impianto decisamente classico, che però regala momenti di tensione molto ben costruiti ed efficaci. Ingenuità a parte, il problema risiede nel poco spessore dei protagonisti e nel grosso errore riguardo il personaggio di Miles. La stoffa però c’è, il gusto anche, e quindi con un po’ di pazienza (anche leggendo altri film) e magari affidandosi a soggetti più solidi tratti da fumetti o libri, Destiny saprà sicuramente trovare la sua strada. 60/100
 
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Andrew.
view post Posted on 18/3/2013, 13:41




CITAZIONE
Riguardo le musiche, non so se il problema sia solo mio, ma non mi partivano. Quindi non le posso giudicare.

E' vero, nemmeno io sono riuscito ad ascoltarle, nè leggendolo sul pdf scaricato, nè online. Francis, tu come hai fatto? :huh:
 
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Clint1994
view post Posted on 20/3/2013, 22:03




RUSSIAN ROULETTE by Clint94

Al suo terzo film, dopo un discreto esordio originale e una brillante co-produzione, Destiny ci propone un classico thriller con la tipica idea della squadra di poliziotti in lotta contro una misteriosa organizzazione criminale. Un soggetto poco originale, ma che può sempre dar vita a storie coinvolgenti. Il film di Destiny tuttavia è riuscito solo in parte. Si legge in fretta e senza annoiarsi, ma ci sono ancora troppe ingenuità e troppe incongruenze, sia narrative sia grammaticali. La trama stessa si appoggia un po' troppo a determinati stereotipi da cui non riesce a uscire, e ne risentono sia lo sviluppo della storia, che presenta situazioni molto classiche, sia soprattutto la caratterizzazione dei personaggi, troppo piatti e stereotipati, o nel caso di quelli secondari addirittura difficili da distinguere gli uni dagli altri (mi riferisco ai poliziotti che compongono la squadra). Probabilmente sono più riuscite alcune sequenze prese singolarmente che il film nel suo complesso, perché è innegabile che in almeno un paio di scene Destiny sia riuscito a costruire un'atmosfera di notevole suspense e coinvolgimento emotivo: penso alle telefonate tra Jason e il capo della banda, o al loro faccia a faccia finale, o alle varie sfide alla roulette russa e soprattutto a quella in cui si scopre che colui che sembrava essere il capo dei criminali e che muore durante il gioco in realtà è Paul, il poliziotto prigioniero (scena costruita molto bene, sorprendente, la mia preferita del film). Però nell'insieme il film, come detto, ha troppi passaggi poco credibili: c'è qualche blooper vero e proprio, come è stato segnalato (tra l'altro la scena dei pensieri di Miles non mi era piaciuta a prescindere dalla coerenza narrativa, perché è l'unica scena in cui un personaggio esprime i propri pensieri con la voce fuori campo, mentre io sono del parere che una tecnica del genere in un film la si usa spesso o mai, ma non in una scena sola), ma anche tanti passaggi che lasciano perplessi (le persone che possono dare alla polizia informazioni sulla banda saltano fuori dal nulla come mosche, ed è evidente che è solo un espediente narrativo per mandare avanti la storia; la radiolina che Gerald tiene nascosta viene scoperta solo con un abbraccio, mentre immagino che la polizia quando nasconde le microspie riesca a fare un lavoro decente; e così via). Un altro difetto è la rappresentazione della banda criminale, di cui non sono molto chiare l'organizzazione e gli scopi; anche se si tratta solo di assassini sadici che uccidono senza motivo bisognava calcare la mano su questo aspetto, far capire che sono soltanto uomini che si divertono a uccidere e basta (ma un'organizzazione così ampia e capace di tenere in pugno la città di New York secondo me non può essere fatta solo da sadici che uccidono solo per il gusto di farlo). I personaggi come detto soffrono di una caratterizzazione molto approssimativa, a partire da Jason, che incarna la classica figura del poliziotto senza macchia e senza paura, ma di cui non sappiamo nient'altro. Emerge sugli altri per approfondimento psicologico il personaggio di Miles, protagonista di quella che sembra essere una sotto-trama staccata dal resto della storia e che invece nel finale si scopre essere il colpevole di tutto. È sicuramente il personaggio più interessante del film, ma purtroppo è vittima di un'incongruenza narrativa piuttosto grave già segnalata dagli altri: passa infatti da vedovo tormentato a spietato criminale senza la minima coerenza. Peccato perché era una figura interessante e fino a tre quarti di film era il personaggio che mi incuriosiva di più. Il colpo di scena su di lui non è così prevedibile, ma nemmeno così imprevedibile: personalmente non davo per scontato che fosse lui il capo della banda, ma era un'ipotesi che tenevo in considerazione. Per quanto riguarda il cast, un po' sottotono Di Caprio, mentre è più convincente Paul Bettany. Anche Maria Bello, che ultimamente è molto usata su Cinematik, offre una buona performance, e le scene che la vedono protagonista insieme a Bettany mi sono piaciute. Il resto del cast resta sullo sfondo; un po' sprecato Alec Baldwin, che compare solo in un paio di scene o poco più senza lasciare il segno. Non conosco Vince Gilligan, ma dando un'occhiata ai lavori che ha fatto mi sembra una scelta appropriata e piuttosto originale.
In conclusione, “Russian Roulette” è un film non del tutto riuscito: ha molti pregi (in particolare la costruzione delle singole scene), ma soffre ancora di troppe incongruenze su cui Destiny deve lavorare. Siamo comunque sulla buona strada.

VOTO: 61
 
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mastruccio
view post Posted on 25/3/2013, 23:34




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
"Russian Roulette" è il primo film che leggo, scritto dal solo presidente Simone Martinelli della Destiny Production Film, dopo la intellettualmente vivace e felice collaborazione con la Chimera nella produzione di "The Hospital".
Non sapevo che questo fosse solo il suo secondo film tutto suo, perchè conosco la sua casa di produzione come già attiva da alcuni anni. Ciò mi fa capire certi aspetti e particolarità di questo script. Se, da un lato, ne ammiro la buonissima idea di partenza, l'intreccio e il ritmo della vicenda narrata, alcune scene partilarmente ben descritte, dall'altro lato capisco il perchè di parecchie note scritte sul mio foglio di appunti durante la visione del film.

Non ripeto ciò che è stato scritto già da chi mi ha preceduto, in merito agli errori di ingenuità autoriale, i blooper (più di uno, per esempio io ho notato anche che a Gerald viene ripetutamente detto di spegnere il microfono, e lui esegue, ma allora non si capisce come facciano i poliziotti della squadra ad ascoltare ciò che avviene, dato che il microfono è spento), l'assenza di qualsiasi approfondimento dei personaggi principali, dei loro background, le incongruenze, etc etc. Aggiungo un'approssimazione nella costruzione dei dialoghi, che sembrano spesso inverosimili. Tutto, comunque, ascrivibile alla poca esperienza di Simone nella scrittura cinematografica.
Se questo fosse il film di un autore già attivo da anni e con una produzione numerosa, la mia recensione avrebbe ancor più fatto le pulci allo script, facendo notare anche i numerossissimi errori non corretti in fase di ripetute riletture (presunto che ce ne siano state più di un paio), ma soprassiedo, considerando "Russian Rolulette", praticamente, l'opera seconda di un giovanissimo produttore, con un grandissimo talento ancora in fase di germogliazione, un diamante puro allo stato grezzo, che abbisogna, però, di tanto lavoro ancora sulla scrittura. E' l'unica strada da percorrere, unitamente alla lettura di tante altre sceneggiature, anche quelle professionali ed autentiche, che si possono trovare in rete.

La scelta di Vince Gillian è corretta, mentre non mi trovo d'accordo su quella di Di Caprio per il protagonista. Credo che non avrebbe mai accettato, nella realtà, un ruolo per nulla sfaccettato. Paul Bettany mi pare, invece, la scelta più azzeccata, ed inoltre il suo personaggio è uno dei due ruoli che mostra un certo spessore; l'altro è quello che interpreto da Maria Bello, che mostra in maniera sufficiente le sue caratteristiche di brava interprete. Alec Baldwin appare francamente un po' sprecato, mentre il resto del cast si perde nell'assenza di caratterizzazioni, creando così un po' di confusione tra i personaggi.

Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di ascoltare le musiche della colonna sonora, dato che nessun link è stato inserito nel pdf. Peccato, perchè certamente il film avrebbe potuto guadagnare anche qualche punto in più. Secondo me la colonna sonora, in un film cinematikino, è una componente fondamentale, irrinunciabile, e arrivo anche a dire che se qualcuno legge i film senza sentirne la musica non può recensire compiuitamente la pellicola. Quindi, caro Francis, come la mettiamo?

La locandina, realizzata da Andrew, è bellissima, ma già questo lui lo sa, perchè gli avevo già fatto i miei complimenti e manifestato anche la mia sana invidia nei confronti della sua bravura.

Il film di Simone, quindi, è un'opera che avrebbe potuto avere, se scritto con mano più ricca di esperienza, un potenziale molto più grande di quella che in realtà riesce ad avere, perchè la storia è abbastanza bella ed interessante, benchè si rifaccia ai soliti racconti polizieschi che poco o nulla hanno ancora da dire di nuovissimo, e con gli stereotipi ben riconoscibili. Ma è sicuro che l'autore abbia coscientemente ricalcato queste linee guida. In ogni caso, però, va riconosciuta la buona riuscita di alcune scene, scritte con buon ritmo narrativo, capace di tenere desta l'attenzione dello spettatore.
VOTO: 57/100 (6 al sondaggio)
 
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Nuno Vox
view post Posted on 28/3/2013, 15:25




Soggetto: Il genere di film francamente mi ha un po' stufato e faccio fatica a leggere film così. Mi da tutto una grande sensazione di già visto. Anche in questo caso la storia di per se non porta niente di nuovo. 5,5
Sceneggiatura: Simone non scrive male, tutt'altro. Ma pecca ancora di alcuni difettucci tipici dell'inesperienza. Il tempo farà il suo lavoro... 6
Regia: Conosco il regista e lo trovo giusto per il film. 6,5
Cast: Mi è piaciuto Bettany e pochi più. Sottotono e poco sfruttato il talento di Di Caprio. Nel complesso troppi nomi importanti in ruoli di margine. 6
Locandina: Molto bella e appropriata. Geniale l'idea e ottima la realizzazione grafica. Mi piace davvero molto. 8
Musiche: Non vanno. NG
Sito: Minimo sindacale. Ma meglio che niente... 6
Voto complessivo: Sono sincero, non mi ha convinto. Mi è sembrato che tutto corresse in fretta per arrivare prima possibile al colpo di scena che dovesse risolvere (e risollevare) la pellicola. Aspetto la Destiny su lidi migliori. In questo caso salvo qualche spunto, la performance di Paul Bettany, alcune scene ben costruite, un'ottima locandina e poco più. 6-
 
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SaschaGranato
view post Posted on 30/3/2013, 15:32




Recensione della Granato Production

Scrivere sceneggiature è una grande passione, soprattutto quando ci si confronta con un progetto originale. Trasporre un romanzo o un fumetto, piuttosto che un libro comporta notevoli difficoltà. Per i più pigri è sufficiente seguire fedelmente l'intreccio narrativo, aggiungendo qualche movimento di macchina e il gioco è fatto. Per altri autori più coraggiosi invece è l'occasione di stravolgere le idee originali per proporre la propria visione dell'opera. Scrivere un film tutto originale invece non da la possibilità di scendere a nessun compromesso. O le idee ce le hai e sei in grado di scriverle, o fallisci, punto. Ammiro maggiormente coloro che si cimentano in questi film proprio per questo motivo. E comprendo maggiormente i possibili difetti, soprattutto quando parliamo del terzo film in carriera.
Destiny sbarca nelle sale con un gangster movie per la regia di Vince Gilligan. Il soggetto è piuttosto semplice; una squadra di poliziotti viene incaricata di sgominare una gang malavitosa che fà della Roulette russa il suo cavallo di battaglia. Tali vicende si intrecciano con la vita di un ex poliziotto ancora sconvolto per la perdita della moglie.
Le possibilità per realizzare un bel film c'erano tutte; il soggetto nonostante la sua semplicità poteva dar vita ad un poliziesco di grande impatto visivo e narrativo. Il vero limite della storia sta nella brevità. Sole sessanta pagine corispondono ad un'oretta di film. Una soluzione poco verosimile che non ha certo giovato allo sviluppo psicologico dei protagonisti. Tutto è come sembra. Nessun colpo di scena che sia sostenuto da una ragionevole condizione.
L'aspetto più riuscito del film sta nella narrazione; nonostante il film non vanti dei dialoghibrillantissimi, è possibile godere di alcune descrizioni di forte impatto visivo. Merito soprattutto di un montaggio incalzante, che attinge ovviamente dal cinema di Nolan e Mann. La sequenza iniziale mi ha ricordato moltissimo l'intro de "Il Cavaliere Oscuro".
Il film è scritto in modo scorrevole, e i movimenti di macchina offrono una visione del film molto suggestiva, aspetto che reputo essenziale per una sceneggiatura cinematografica. Ho avuto alcuni problemi nell'ascolto della colonna sonora, ad un certo punto ho rinunciato, ma questo non ha inficiato nell'intrattenimento del film. L'attenzione è sempre rimasta molto alta e questo è l'aspetto più importante. Nonostante i difetti il film non annoia, ma diverte!
L'unica critica veramente negativa è nel cast; DiCaprio è sprecato! Non c'è altro da dire. La regia è buona anche se Gilligan è un nome tutto nuovo per me, quindi non posso esprimere un giudizio più approfondito.
Ottima la locandina e buono il sito.

Voto 65/100

Complessivamente il film mi è piaciuto, ma non si possono ignorare certi limiti. Sono convinto che una ventina di pagine in più avrebbero fatto la differenza, con alcune modifiche alla storia ovviamente. Andrew ha fatto notare alcuni difetti importanti che meriterebbero di essere corretti. Il mio invito è proprio quello di non lasciare incompiuta quest'opera ma di rivederla completamente, proponendo una director's cut.




 
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Oren productions
view post Posted on 25/4/2013, 00:00




Destini torna dopo la fruttuosa esperienza di The Hospital scritto in coproduzione con la Chimera Films. Simone porta in scena un film incorniciato in modo classico. Assistiamo alle vicende/ricerche di una squadra composta da poliziotti che cercano di fermare l'escalation di violenza di una banda che uccide con la roulette russa.
Questo è il vero punto cruciale della pellicola. Per quanto rispetti dei canoni classici in questo genere, Simone riesce a dargli un tocco di originalità con il metodo operativo che ha la banda e sceglie la polizia (forse meno verosimile), anziché la classica F.B.I, a gestire l'operazione.
Fino a qui è tutto ben sviluppato, le scene sono descritte in modo impeccabile, soprattutto quelle dove si "gioca". Sono cariche di tensione e veramente molto inquietanti.

La nota dolente arriva purtroppo con i personaggi. Tralasciando scelte di cast magari non del tutto azzeccate (Di Caprio per dirne uno). Il problema principale è che mancano di "spessore". Nessuno di loro riesce a crearsi uno spazio nella mente dello spettatore. Sono praticamente tutti uguali, ed è qui che la cosa non mi quadra. Simone ha sempre lavorato molto bene con le psicologie dei personaggi. Ricordando la nostra collaborazione con la serie Launchy Town dove ne erano presenti parecchi, aveva dimostrato di saperci fare. E' per questo che non capisco il perché su questo film a cui lui teneva non ha dato molta attenzione a questo aspetto.
Il personaggio di Miles è quello più riuscito, anche se alcune volte è veramente ingannevole come quell'errore nella scena dove si ascoltano i suoi pensieri, resta comunque il personaggio più sfaccettato del film.

Per concludere, Simone fa un buon lavoro, ci sono delle belle scene, cariche di tensione e scritte benissimo, che catturano lo spettatore, mentre ha dato poca attenzione ai contenuti più tecnici e tattici della pellicola andando a rovinare purtroppo l'insieme di un film che se curato con più attenzione sarebbe potuto essere un gioiellino di genere niente male.

Voto 60

Un'occasione sprecata che però mette in mostra l'abilità di Simone nel creare le atmosfere giuste. Curando di più i personaggi ed il ritmo, in futuro, potrà ottenere degli ottimi risultati anche grazie alla sua irrefrenabile fantasia!
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Merlino*
view post Posted on 19/5/2013, 13:54




Lo spettatore addormentato

Attirato dal nome di Di Caprio e dagli altri grandi nomi del cast sono andato a vedere questo film al cinema e sinceramente mi aspettavo di più. Il regista non lo conoscevo poi mi sono documentato e in effetti seppur affermato sceneggiatore è alla sua prima prova per il grande schermo, e si vede da come ha in parte sprecato l’avere a sua disposizione un grande come Leo. Come in molti film di questo tipo le incongruenza e le situazioni inverosimili si sprecano con buchi di sceneggiatura che lasciano spiazzati ma non mi dilungo in spiegazioni particolari per non rovinare alcune sorprese che, a dire la verità, a volte appaiono un po’ forzate. Eppure non è tutto da buttare e una visione in DVD la consiglierei a tutti perché, a parte le situazioni viste e riviste che magari non portano nulla di nuovo ma che fanno parte dell’immaginario di chi vuole vedere questo genere di pellicole e quindi ci stanno tutte, le scene d’azione sono veramente ben fatte, appassionanti e coinvolgenti. Da questa sceneggiatura probabilmente il regista ne avrebbe fatto un ottimo telefilm senza bisogno di utilizzare attori così di primo piano. Come voto credo che al cinema fatichi a raggiungere la sufficienza, soprattutto per chi cerca cinema d’autore, ma per una visione serale in compagnia davanti alla TV il 6 se lo merita pieno.
Aldo, 32 anni, Vicenza. (19 Maggio 2013)
 
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view post Posted on 19/5/2013, 14:01
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Merlino* @ 19/5/2013, 14:54) 

Lo spettatore addormentato

Attirato dal nome di Di Caprio e dagli altri grandi nomi del cast sono andato a vedere questo film al cinema e sinceramente mi aspettavo di più. Il regista non lo conoscevo poi mi sono documentato e in effetti seppur affermato sceneggiatore è alla sua prima prova per il grande schermo, e si vede da come ha in parte sprecato l’avere a sua disposizione un grande come Leo. Come in molti film di questo tipo le incongruenza e le situazioni inverosimili si sprecano con buchi di sceneggiatura che lasciano spiazzati ma non mi dilungo in spiegazioni particolari per non rovinare alcune sorprese che, a dire la verità, a volte appaiono un po’ forzate. Eppure non è tutto da buttare e una visione in DVD la consiglierei a tutti perché, a parte le situazioni viste e riviste che magari non portano nulla di nuovo ma che fanno parte dell’immaginario di chi vuole vedere questo genere di pellicole e quindi ci stanno tutte, le scene d’azione sono veramente ben fatte, appassionanti e coinvolgenti. Da questa sceneggiatura probabilmente il regista ne avrebbe fatto un ottimo telefilm senza bisogno di utilizzare attori così di primo piano. Come voto credo che al cinema fatichi a raggiungere la sufficienza, soprattutto per chi cerca cinema d’autore, ma per una visione serale in compagnia davanti alla TV il 6 se lo merita pieno.
Aldo, 32 anni, Vicenza. (19 Maggio 2013)

La tua firma dice tutto: Once Producer, Forever Producer... in questo caso meriteresti un motto personale: Once Merlino, Forever Merlino! ^_^
 
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Merlino*
view post Posted on 19/5/2013, 14:40




La colpa è di dieci giorni di relax completo di mare sole e piscina attrezzato di I-Phone e Wi-Fi, credo di averci rimesso almeno una diottria ma ne è valsa la pena. :)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 29/6/2013, 09:00




ecco le quattro parole sul film di Destiny, con cui comunque ho già parlato via FB:

Regia: Vince Gilligan è l'ideatore della serie Breaking Bad: come detto, ne ho visto il pilota e mi è piaciuto molto. All'inizio Simone aveva pensato a Refn. Gilligan fa un lavoro discreto ma anonimo. L'ho trovato molto televisivo, nel senso peggiore del termine, mi spiace dirlo: il film scorre via veloce, pure troppo, come fosse l'episodio di una serie TV.
Sceneggiatura: Non mi ha convinto molto. Mi sembra che Simone si sia innamorato di certe cose che ha scritto e le abbia voluto mettere nonostante non funzionassero appieno (penso al colpo di scena sul personaggio di Bettany, che arriva peraltro all'improvviso, senza che vengano dati indizi). Gli ho dato un consiglio che hanno dato anche a me al corso: non innamorarti delle tue idee, considera la loro utilità nella storia, se funzionano, insomma.
Soggetto: Poliziesco classico.
Cast: Gli attori sono bravi come sempre, ma a parte DiCaprio nessuno resta impresso. Anche se comunque nel complesso sono tutti credibili nei personaggi (a parte la Bello, non perché non sia brava ma perché è un po' grande per la parte).
Locandina: Molto bella.
Musiche: Non sono riuscito a sentirle.
Sito: Semplice.
Voto complessivo: 6 Niente di eccezionale, Destiny può fare di meglio.
 
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25 replies since 10/3/2013, 13:48   1379 views
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