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Favola Americana
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Favola Americana, Granato Production

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Clint1994
view post Posted on 26/12/2012, 16:27




FAVOLA AMERICANA by Clint94

Attendevo con grande curiosità questo secondo film di Sascha, per il tipo di storia, per il gran cast, per la presenza di Eastwood alla regia. Alla fine ne è valsa la pena, perché, nonostante abbia diversi limiti, il mio giudizio complessivo è che ci troviamo di fronte a uno dei migliori film del semestre. Come è già stato detto da coloro che mi hanno preceduto, il più grande merito di Sascha è stato quello di riuscire a creare un mondo, che nel corso del film ci diventa sempre più familiare, con i suoi ambienti e i personaggi che lo popolano. La notevole durata della pellicola permette all'autore di prendersi tutto il tempo per raccontarci l'epopea di Lago e degli uomini d'onore che ne determinano le sorti. Siamo di fronte quindi a un vero e proprio kolossal, una saga ad ampio respiro che forse, come è stato suggerito, necessitava di essere spalmata in due differenti pellicole. Comunque, forse per il fatto che ho letto il film in più giorni e in maniera abbastanza episodica, io alla fine sono arrivato alla conclusione senza provare la stanchezza che ho provato leggendo altri film. Sono comprensibilissime le critiche all'eccessiva durata del film, e in futuro Sascha deve effettivamente imparare a tagliare di più e ad accorciare un po' le sue opere, però per quanto mi riguarda non mi è pesato più di tanto. Probabilmente se l'avessi letto tutto di fila, mi sarei stancato molto di più. La storia, man mano che procedeva, mi ha conquistato. Dal momento che copre un arco temporale di diversi anni, l'intero film (come quasi tutti i grandi gangster-movie) ha una struttura abbastanza episodica e ci racconta le varie fasi che hanno portato i due protagonisti, Brandon Cox e Joshua Baker, ad assumere il dominio sulla città. Le vicende, nonostante la grande quantità di personaggi e avvenimenti, si riescono a seguire abbastanza facilmente (l'unica parte poco chiara in effetti è quella sui terroristi) e formano un quadro complessivo di grande effetto. Sascha riesce a dosare perfettamente il ritmo del film e a dare il giusto spazio a ogni personaggio e a ogni vicenda, cosicché nessun personaggio e nessuna sotto-trama appaiono tirati via. È ammirevole la cura con cui il produttore descrive ogni fase dell'ascesa di Brandon e Joshua, soffermandosi a descrivere anche la città e il modo in cui si evolve nel tempo. Le scene memorabili, per la cura con cui sono state scritte e per un uso ottimo del montaggio, sono davvero tante: l'assassinio del figlio dei Thompson alternato all'abbattimento dell'albero da parte dei taglialegna; il concertino tenuto da Philip nel quale nasce la sua ossessione per Joshua; l'uccisione del sindaco Meets alternato al battesimo della figlia di Joshua; l'assassinio delle figlie di Joshua; il flashback sul primo incontro tra Joe e Liam Perry; la morte finale di Philip in mezzo ai cadaveri di tutti gli altri gangster precedentemente fatti annegare... Ma anche le vicende di personaggi secondari come Vincenzo, Joe, Logan e tanti altri restano nella memoria dello spettatore. Al contrario di altri recensori, infatti, a me non è sembrato affatto che a parte i protagonisti gli altri personaggi restino sullo sfondo, anzi. Il film è così lungo proprio perché a ciascuno di essi viene dato lo spazio necessario per descriverceli bene, e alla fine tutti hanno una loro personalità precisa e una storia particolare alle spalle. Penso all'umanissimo Logan, con i suoi dubbi religiosi, o al rapporto di amicizia e allo stesso tempo rivalità tra Joe e Liam, o alla tragica storia di Philip. La bellezza di questo film sta proprio nella descrizione assolutamente credibile di un mondo e dei personaggi che lo popolano. Una parte che secondo me si poteva accorciare è quella relativa alle indagini sull'assassino delle bambine: dal momento che allo spettatore risulta chiaro fin da subito che il colpevole è Philip, il lungo racconto delle indagini poteva essere accorciato per arrivare dritti al punto (tra l'altro, sempre in quella parte, anche la lunga sparatoria con gli uomini di Mortimer non è molto credibile). Le figure meno riuscite mi sono sembrate quelle del vecchio boss Connor Davis e di Maria, entrambi personaggi un po' troppo stereotipati; tra i mafiosi, è più riuscito il Robert Mortimer del grande Jack Nicholson. Leonardo Di Caprio e Ryan Gosling sono perfetti nella parte dei due protagonisti e per quanto non siano forse personaggi molto originali, sono assolutamente funzionali alla storia e alla fine fanno egregiamente il loro lavoro. Tra le figure secondarie, mi ha colpito molto quella di Philip, interpretato da un Michael Shannon in stato di grazia, capace di trasmettere tutto il dolore e la sofferenza di un uomo che dovremmo solo odiare e che invece ci suscita quasi pietà.
Di fronte a questi numerosi meriti, però, Sascha cade anche in errori e ingenuità francamente incomprensibili, soprattutto per quanto riguarda il cast. Intanto non si spiega perché personaggi di fondamentale importanza come Joe, Thompson, la compagna di Vincenzo e tanti altri non abbiano un attore. Altre scelte sono inspiegabili: perché Maria Bello, che ha quasi 50 anni, nella parte di Maria? Ci voleva un'attrice decisamente più giovane. Errori del genere rischiano di compromettere il risultato finale, perché per quanto un personaggio possa essere caratterizzato bene, se lo si fa interpretare da un attore che non è adatto si rovina tutto. Anche Christopher Lee, per esempio, ormai ha più di 90 anni e si limita a fare brevi cammei, quindi vederlo in un ruolo così importante mi ha lasciato un po' perplesso. Inoltre, perché far interpretare un personaggio importante come Liam a un attore sconosciuto di cui non è messa neanche una foto? Lo scopo di Cinematik di fatto è quello di riuscire a far immaginare le scene; se non si mettono né nello script né nel sito le foto degli attori, lo spettatore pigro, che non ha voglia di cercarsele da sé, non potrà immaginare le scene, e questo è grave (lo è ancora di più se a personaggi importanti non viene proprio affidato un attore). Anche l'impaginazione dello script presenta parecchie imperfezioni e gli errori grammaticali sono veramente tanti: sono frequentissime, per esempio, le domande senza punto interrogativo alla fine. Mi chiedo come sia possibile che Sascha non se ne sia accorto nella rilettura, perché sono davvero tantissimi gli errori di questo tipo.
La scelta di Eastwood alla regia è appropriata e il suo lavoro è descritto molto bene. Credo che una nomination per la miglior regia se la meriti senza dubbio.
Le musiche sono tutte adatte e in linea con le soundtrack dei film di Eastwood. Alcuni pezzi (quelli di Kyle Eastwood, quello con l'arpa...) sono meravigliosi.
Sito e locandina sono ottimi, tra i migliori del semestre; non capisco però perché il link nella home page del gioco porti direttamente a uno script impaginato male e non alla home page del film.
Nel complesso, “Favola Americana” è un film che ho apprezzato moltissimo per come riesce a raccontare in modo credibile un mondo popolato da una grande quantità di personaggi, tutti ben fatti. Ho apprezzato la cura con cui Sascha ha scritto la sceneggiatura, l'ottimo uso del montaggio e l'intensità di alcune scene (ce ne sono davvero di indimenticabili, come ho già segnalato). L'ottimo esito complessivo rischiava di essere compromesso da errori e ingenuità veramente inspiegabili, che dovrebbero farmi abbassare il voto; ho deciso comunque di mantenere un voto alto (forse troppo) perché sono rimasto affascinato dalla grandiosità del progetto e perché i pregi sono moltissimi, però Sascha al prossimo film deve assolutamente migliorare sotto certi aspetti (cast ed errori grammaticali in particolare). In ogni caso, per me è il film migliore del semestre dopo “Looking for Hope”: d'altronde, lo sapete, questo è il genere di film che amo e quando si scrivono sceneggiature di questo tipo con me si sfonda una porta aperta.

VOTO: 8



PS: non per farmi pubblicità, Sascha, ma mi piacerebbe moltissimo che tu leggessi il mio "Millennion" (il mio miglior film), diretto da Eastwood, che un anno e mezzo fa vinse 8 Awards tra cui film, regia e attore protagonista. Lo dico perché "Millennion" ha un sacco di cose in comune con "Favola Americana" e sarei curioso di sapere il tuo parere :)
 
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SaschaGranato
view post Posted on 28/12/2012, 01:05




Un caloroso ringraziamento anche a Clint per la sua bella recensione.
Sono davvero felice che il film ti sia piaciuto, soprattutto considerando il grande successo che hai ottenuto con Millennion (film che leggero). Possiamo dire che Clint Eastwood porta il peso di un'eredità non indifferente a cinematik, il ché ha reso tutto più difficile.

CITAZIONE
Siamo di fronte quindi a un vero e proprio kolossal, una saga ad ampio respiro che forse, come è stato suggerito, necessitava di essere spalmata in due differenti pellicole. Comunque, forse per il fatto che ho letto il film in più giorni e in maniera abbastanza episodica, io alla fine sono arrivato alla conclusione senza provare la stanchezza che ho provato leggendo altri film. Sono comprensibilissime le critiche all'eccessiva durata del film, e in futuro Sascha deve effettivamente imparare a tagliare di più e ad accorciare un po' le sue opere, però per quanto mi riguarda non mi è pesato più di tanto.

Bisogna entrare nell'ottica che noi simuliamo la realizzazione di un film, attraverso la scrittura. Sfruttiamo immagini, musiche per rendere l'esperienza quanto più possibile vicina alla realtà. Ma sta di fatto che la lettura richiede sempre un maggior sforzo ed una maggior concentrazione, rispetto alla visione di un film. Nella realtà, sono quasi certo che Favola Americana sarebbe stato un film scorrevolissimo. Mentre per una sceneggiatura è necessario andare per gradi. Ci sono opere che per essere gustate vanno sorseggiate come il vino e questo è il caso.

CITAZIONE
Sascha riesce a dosare perfettamente il ritmo del film e a dare il giusto spazio a ogni personaggio e a ogni vicenda, cosicché nessun personaggio e nessuna sotto-trama appaiono tirati via. È ammirevole la cura con cui il produttore descrive ogni fase dell'ascesa di Brandon e Joshua, soffermandosi a descrivere anche la città e il modo in cui si evolve nel tempo. Le scene memorabili, per la cura con cui sono state scritte e per un uso ottimo del montaggio, sono davvero tante: l'assassinio del figlio dei Thompson alternato all'abbattimento dell'albero da parte dei taglialegna; il concertino tenuto da Philip nel quale nasce la sua ossessione per Joshua; l'uccisione del sindaco Meets alternato al battesimo della figlia di Joshua; l'assassinio delle figlie di Joshua; il flashback sul primo incontro tra Joe e Liam Perry; la morte finale di Philip in mezzo ai cadaveri di tutti gli altri gangster precedentemente fatti annegare...

Credo sia il complimento più bello che potessi ricevere. Sono tutte sequenze che ho amato fortemente durante la stesura e sono felice che siano riuscite ad emozionarti.

CITAZIONE
anche le vicende di personaggi secondari come Vincenzo, Joe, Logan e tanti altri restano nella memoria dello spettatore. Al contrario di altri recensori, infatti, a me non è sembrato affatto che a parte i protagonisti gli altri personaggi restino sullo sfondo, anzi. Il film è così lungo proprio perché a ciascuno di essi viene dato lo spazio necessario per descriverceli bene, e alla fine tutti hanno una loro personalità precisa e una storia particolare alle spalle. Penso all'umanissimo Logan, con i suoi dubbi religiosi, o al rapporto di amicizia e allo stesso tempo rivalità tra Joe e Liam, o alla tragica storia di Philip. La bellezza di questo film sta proprio nella descrizione assolutamente credibile di un mondo e dei personaggi che lo popolano.

Questo è un film focalizzato completamente sui personaggi. Sono loro a tracciare le lienee principali del racconto, attraverso le loro vite. In oltre sono felice dell'apprezzamento di certi personaggi verso i quali io ho provato un fortissimo attaccamento. Logan è il personaggio più umano e sensibile di tutto il film. Senza di lui niente avrebbe senso. Questo perchè tutto il film vede contrapporsi uno schieramento di uomini cinici e senza scrupoli. Sia nella fazione dei gangster, sia nella polizia. Logan da equilibrio a tutto questo. E' certamente un protagonista e non un personaggio secondario.

CITAZIONE
Di fronte a questi numerosi meriti, però, Sascha cade anche in errori e ingenuità francamente incomprensibili, soprattutto per quanto riguarda il cast. Intanto non si spiega perché personaggi di fondamentale importanza come Joe, Thompson, la compagna di Vincenzo e tanti altri non abbiano un attore. Altre scelte sono inspiegabili: perché Maria Bello, che ha quasi 50 anni, nella parte di Maria? Ci voleva un'attrice decisamente più giovane. Errori del genere rischiano di compromettere il risultato finale, perché per quanto un personaggio possa essere caratterizzato bene, se lo si fa interpretare da un attore che non è adatto si rovina tutto. Anche Christopher Lee, per esempio, ormai ha più di 90 anni e si limita a fare brevi cammei, quindi vederlo in un ruolo così importante mi ha lasciato un po' perplesso. Inoltre, perché far interpretare un personaggio importante come Liam a un attore sconosciuto di cui non è messa neanche una foto? Lo scopo di Cinematik di fatto è quello di riuscire a far immaginare le scene; se non si mettono né nello script né nel sito le foto degli attori, lo spettatore pigro, che non ha voglia di cercarsele da sé, non potrà immaginare le scene, e questo è grave (lo è ancora di più se a personaggi importanti non viene proprio affidato un attore). Anche l'impaginazione dello script presenta parecchie imperfezioni e gli errori grammaticali sono veramente tanti: sono frequentissime, per esempio, le domande senza punto interrogativo alla fine. Mi chiedo come sia possibile che Sascha non se ne sia accorto nella rilettura, perché sono davvero tantissimi gli errori di questo tipo.

Molte osservazioni giuste; C'è da dire che il film ha avuto un costo complessivo di 160.000.000 di euromatik. Una bella somma! Questo mi ha spinto a rinunciare a dare dei volti a certi personaggi, come la moglie di Vincenzo. Mentre Joe un volto ce l'ha. Sulle fotografie hai completamente ragione, avrei dovuto inserirle. Sull'impaginazione ancora non capisco quali siano i problemi. Celtx impone un format standar e io l'ho fedelmente seguito, quindi vorrei chiedere alcune precisazioni così da capire meglio la situazione. Sugli errori grammaticali ammetto di essere stato molto distratto durante la correzione dello script, limitandomi a modificare solo le parole sottolineate di rosso. Purtroppo la mia dislessia (non elevatissima) rende tutto molto più difficile, ma migliorerò.

CITAZIONE
La scelta di Eastwood alla regia è appropriata e il suo lavoro è descritto molto bene. Credo che una nomination per la miglior regia se la meriti senza dubbio.

Non mi aspetto nulla, ma ammetto che sarebbe un'onore vedere Clint Eastwood nominato come miglior regista per questo film.

CITAZIONE
Le musiche sono tutte adatte e in linea con le soundtrack dei film di Eastwood. Alcuni pezzi (quelli di Kyle Eastwood, quello con l'arpa...) sono meravigliosi.
Sito e locandina sono ottimi, tra i migliori del semestre; non capisco però perché il link nella home page del gioco porti direttamente a uno script impaginato male e non alla home page del film.

Grazie per i complimenti sul sito e sulla locandina. Ho cercato semplicemente di realizzare qualcosa di semplice, ma che fosse elegante.

CITAZIONE
In ogni caso, per me è il film migliore del semestre dopo “Looking for Hope”: d'altronde, lo sapete, questo è il genere di film che amo e quando si scrivono sceneggiature di questo tipo con me si sfonda una porta aperta.

Abbiamo gusti simili, questo si sà. E tutto ciò rende ai miei occhi il tuo giudizio ancora più bello, perchè significa che non ho deluso le tue aspettative. Credo sia già un riconoscimento importante, aldilà di qualsiasi premio.

Grazie mille, anche per le dritte.
 
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Clint1994
view post Posted on 28/12/2012, 14:23




CITAZIONE
Bisogna entrare nell'ottica che noi simuliamo la realizzazione di un film, attraverso la scrittura. Sfruttiamo immagini, musiche per rendere l'esperienza quanto più possibile vicina alla realtà. Ma sta di fatto che la lettura richiede sempre un maggior sforzo ed una maggior concentrazione, rispetto alla visione di un film. Nella realtà, sono quasi certo che Favola Americana sarebbe stato un film scorrevolissimo. Mentre per una sceneggiatura è necessario andare per gradi. Ci sono opere che per essere gustate vanno sorseggiate come il vino e questo è il caso.

Sì, sono d'accordo. Quando ci si trova davanti una sceneggiatura così lunga, è un suicidio leggerla tutta di fila. Rischia di esserne compromesso anche l'apprezzamento del film in sé.

CITAZIONE
Molte osservazioni giuste; C'è da dire che il film ha avuto un costo complessivo di 160.000.000 di euromatik. Una bella somma! Questo mi ha spinto a rinunciare a dare dei volti a certi personaggi, come la moglie di Vincenzo. Mentre Joe un volto ce l'ha. Sulle fotografie hai completamente ragione, avrei dovuto inserirle.

Beh, è vero che il film è costato tanto, ma comunque per i personaggi secondari bastava scegliere attori che non sono sulla lista, in modo da pagarli poco. Non prendere nessuno però era la cosa peggiore, secondo me. L'attore che fa Joe chi è? Forse ricordo male, ma non mi pareva di averlo trovato scritto mentre leggevo lo script...

CITAZIONE
Sull'impaginazione ancora non capisco quali siano i problemi. Celtx impone un format standar e io l'ho fedelmente seguito, quindi vorrei chiedere alcune precisazioni così da capire meglio la situazione.

Io non uso Celtx quindi non te lo so dire, però gli errori sono quelli che ti sono già stati segnalati... La presenza della scritta Continued a metà pagina e i numeri delle pagine sempre a metà...

CITAZIONE
Abbiamo gusti simili, questo si sà. E tutto ciò rende ai miei occhi il tuo giudizio ancora più bello, perchè significa che non ho deluso le tue aspettative. Credo sia già un riconoscimento importante, aldilà di qualsiasi premio.

Per quanto mi riguarda, non puoi che essere fiero di questo film ;)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 3/1/2013, 23:16




ecco anche le quattro parole sul film di Sascha (lo so che non c'è e non può difendersi, ma devo recensire):

Attendevo molto il film, per via del cast, della storia (che ricordava molto C'era una volta in America - perfino citato in una scena quasi al millimetro, citazione eccessiva - il mio film preferito), del regista e delle parole di Sascha, che sembrava molto convinto del suo progetto, e lo stesso produttore al suo esordio era stato eccellente. Ma devo dire che alla fine della lettura (che mi ha preso tutto il pomeriggio di oggi: 565 pagine di PDF, 369 se si copia-incolla il file html presente nel cinema virtuale in OpenOffice, si fanno sentire) ho scosso molto perplesso la testa. Il film, ahimè, non mi ha emozionato e pur riconoscendo che è scritto in maniera scorrevole (nonostante i numerosi errori di battitura, di sintassi, di distrazione) ho trovato tutta la pellicola un muscolare esercizio di stile, freddo e con sottotrame lunghissime che non fanno altro che sviare l'attenzione dello spettatore: per esempio, l'incipit è troppo lungo (e poi a parte qualche accenno non ce n'è traccia durante tutta la pellicola, l'espediente di Michele fratello di Vincenzo sembra più che altro messo per far "quadrare" la storia), così come tutta la storia di Philip o quella dei due poliziotti (che a un certo punto diventano quasi i protagonisti), che sembrano essere messe perché Sascha non ha avuto le idee chiare su come muoversi durante la stesura e quindi ha messo le idee come gli venivano. Insomma, si procede per accumulo (scommetto che se si togliessero alcune delle sottotrame il film non ne risentirebbe, anzi, ne gioverebbe), senza dare un briciolo di emozione allo spettatore, che alla fine viene solo stordito da tutto questo accumulo. Bravi attori, anche se alcuni personaggi sono troppo stereotipati (Brandon, per esempio, o la stessa Maria). Belle musiche.

Voto: 6, molto a malincuore.
 
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SaschaGranato
view post Posted on 4/1/2013, 12:44




Colgo l'occasione per rispondere alle "quattro parole" di Arcadia.

Se fosse possibile scrivere una recensione al tuo commento, credo che il giudizio non sarebbe affatto positivo. In fondo avrebbe anche senso farlo, considerando il premio a miglior critico per gli Awards. Ad ogni modo, sicuramente i gusti sono gusti e su questo non si discute. Ci sono film considerati all'unanimità delle grandi opere, eppure possono non emozionare e deludere lo spettatore. In quei casi l'amarezza raddoppia, considerando le aspettative.

Leggendo la recensione, ciò che emerge, è un approcio alla lettura molto disinteressato. Non solo...credo sia assurda la pretesa di leggere 260 pagine in una giornata, godendosi pienamente l'opera. Vero è che molte persone abituate a leggere, sono in grado di divorare nel giro di due giorni interi libri. Ma qui parliamo di sceneggiature e l'arte sta nella volontà di tradurre le fredde parole scritte, in immagini coerenti e possibilmente poetiche. L'impegno da parte del lettore aumenta. Un libro può emozionare non solo per una bella trama o dei bei personaggi, ma anche per la composizione scritta delle parole. Uno script cinematografico invece, non vata una forma di scrittura poetica. Anzi...spesso ci si confronta con un linguaggio puramente tecnico, sintetico, che può solo contribuire a creare un distacco emotivo.

Credo fosse necessario un approcio differente. Favola Americana è un film che va letto poco a poco, così come si legge un libro. E' appurato che i voti più negativi sono arrivati dalle due sole persone che hanno divorato il film in una sola giornata, mentre i voti più positivi sono arrivati da coloro che il film lo hanno sorseggiato così come si sorseggia il vino.

Credo che un film così lungo possa essere capito solo in questo modo. A quel punto tutte le critiche sono accettabili e discutibilissime, ma così mi riesce piuttosto difficile farlo.

Non posso rifiutare le critiche sugli errori grammaticali. Ho ancora molto da migliorare. Ma da un punto di vista narrativo, non posso non difenderlo. La storia è compatta ed apre una serie di sottotrame che trovano soluzioni coerenti. Dubito ci siano passaggi davvero forzati o così prevedibili da rendere il film piatto e noioso. Nel caso, invito il recensore e i futuri opinionisti ad indicarmeli.

Ci tengo a precisare che il mio non è un rifiuto ad accettare le critiche. Credo di aver dimostrato a tutti voi il massimo rispetto e assorbo come una spugna tutte le osservazioni e le critiche che mi rivolgete. Quello che sto facendo adesso è difendere il mio lavoro, perchè conosco perfettamente le sue qualità e grazie alle vostre recensioni ne ho compresi anche i limiti e i difetti. Ma in questo caso credo sia stato letto e valutato con un impegno molto approssimativo.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 4/1/2013, 12:52




CITAZIONE (SaschaGranato @ 4/1/2013, 12:44) 
Colgo l'occasione per rispondere alle "quattro parole" di Arcadia.

Se fosse possibile scrivere una recensione al tuo commento, credo che il giudizio non sarebbe affatto positivo. In fondo avrebbe anche senso farlo, considerando il premio a miglior critico per gli Awards. Ad ogni modo, sicuramente i gusti sono gusti e su questo non si discute. Ci sono film considerati all'unanimità delle grandi opere, eppure possono non emozionare e deludere lo spettatore. In quei casi l'amarezza raddoppia, considerando le aspettative.

Leggendo la recensione, ciò che emerge, è un approcio alla lettura molto disinteressato. Non solo...credo sia assurda la pretesa di leggere 260 pagine in una giornata, godendosi pienamente l'opera. Vero è che molte persone abituate a leggere, sono in grado di divorare nel giro di due giorni interi libri. Ma qui parliamo di sceneggiature e l'arte sta nella volontà di tradurre le fredde parole scritte, in immagini coerenti e possibilmente poetiche. L'impegno da parte del lettore aumenta. Un libro può emozionare non solo per una bella trama o dei bei personaggi, ma anche per la composizione scritta delle parole. Uno script cinematografico invece, non vata una forma di scrittura poetica. Anzi...spesso ci si confronta con un linguaggio puramente tecnico, sintetico, che può solo contribuire a creare un distacco emotivo.

Credo fosse necessario un approcio differente. Favola Americana è un film che va letto poco a poco, così come si legge un libro. E' appurato che i voti più negativi sono arrivati dalle due sole persone che hanno divorato il film in una sola giornata, mentre i voti più positivi sono arrivati da coloro che il film lo hanno sorseggiato così come si sorseggia il vino.

Credo che un film così lungo possa essere capito solo in questo modo. A quel punto tutte le critiche sono accettabili e discutibilissime, ma così mi riesce piuttosto difficile farlo.

Non posso rifiutare le critiche sugli errori grammaticali. Ho ancora molto da migliorare. Ma da un punto di vista narrativo, non posso non difenderlo. La storia è compatta ed apre una serie di sottotrame che trovano soluzioni coerenti. Dubito ci siano passaggi davvero forzati o così prevedibili da rendere il film piatto e noioso. Nel caso, invito il recensore e i futuri opinionisti ad indicarmeli.

Ci tengo a precisare che il mio non è un rifiuto ad accettare le critiche. Credo di aver dimostrato a tutti voi il massimo rispetto e assorbo come una spugna tutte le osservazioni e le critiche che mi rivolgete. Quello che sto facendo adesso è difendere il mio lavoro, perchè conosco perfettamente le sue qualità e grazie alle vostre recensioni ne ho compresi anche i limiti e i difetti. Ma in questo caso credo sia stato letto e valutato con un impegno molto approssimativo.

ecco, lo sapevo... meglio che sto zitto va. :rolleyes:
 
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SaschaGranato
view post Posted on 4/1/2013, 13:02




CITAZIONE
ecco, lo sapevo... meglio che sto zitto va.

Al contrario avrei preferito una recensione più tosta, che avvalorasse maggiormente le tue tesi. Così come hanno fatto Mastruccio e Francis, ad esempio, che non hanno certo espresso pareri migliori al tuo. E' proprio questo disinteresse che lascia cadere il tutto. Non il giudizio negativo sul film. Quelli sono gusti personali e non si toccano. Comunqeu va benissimo così ;) nessun problema.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 4/1/2013, 13:06




ti assicuro, nessun disinteresse da parte mia. anzi, avevo cominciato a leggere il film con interesse.
 
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World ^_^
view post Posted on 21/1/2013, 18:00




Favola Americana - Granato Production

Soggetto & Sceneggiatura: Sascha punta in alto e, nel farlo, costruisce un intreccio assai sviluppato, ricco di sottotrame (persino troppe), personaggi e situazioni che in effetti ti aspetteresti di vedere in un film di tal genere.
In questo senso il lavoro è assai accurato, e sebbene vi siano alcuni personaggi un po' fissi nella loro stereotipia (il giovane rampante e disposto a tutto, il boss, il poliziotto corrotto, la femme fatale di turno) non si può negare che il tutto sia orchestrato dall'autore in una sceneggiatura originale che "funziona bene", con una credibilità che rimanda efficacemente ai classici gangster movie che si propone di omaggiare (anche se poi non va troppo oltre tali intenzioni).
Le situazioni sono tante, e sicuramente qualcosa si poteva (e si doveva) sforbiciare, ma a beneficio della bravura di scrittore di Sascha va detto che il gigantismo di cui Favola Americana finisce con l'essere inevitabilmente affetto, alla fine non inficia più di tanto la buona riuscita del film. Tutto ciò grazie a uno stile di scrittura che ho trovato molto più maturo e competente rispetto agli esordi. Uno stile ancora più visivo, che tende a valorizzare i movimenti registici (ma su questo ci torneremo dopo), senza appesantire ulteriormente le scene. E anche questo non è un risultato da poco, considerata la mole di lavoro da gestire.
Apprezzando tutto ciò, per me sono finiti anche in secondo piano alcuni errori grammaticali (non troppo gravi), e soprattutto di punteggiatura, che ho notato di tanto in tanto. Al di là di questo un lavorone del genere, tutto farina del sacco di Sascha, che è ampiamente meritevole della nomination ricevuta per la miglior sceneggiatura originale. Premio cui potrebbe anche ambire, se non fosse per la concorrenza, che ha riportato un risultato più equilibrato e omogeneo.

Regia: Di primo acchito viene da pensare che Clint si sia ormai dato a storie più piccole e meno magniloquenti di questo Favola Americana, ciononostante la sua è una scelta ugualmente plausibile. A ciò aggiungiamo che hanno un certo peso anche la riuscita delle descrizioni dei movimenti di macchina, e pertanto il buon lavoro svolto da Sascha in qualità di sceneggiatore avrebbe dovuto fruttare una meritata nomination anche per Eastwood regista, a mio parere.


Personaggi & Cast: Sebbene personaggi abbastanza "tipizzati", sono comunque tutti tratteggiati con una certo verosimiglianza e con apprezzabile profondità psicologica. Alcune scelte di cast convincono poco soprattutto a livello anagrafico. Il sempre bravo Di Caprio qui non fa eccezione, pur tuttava l'attore è un po' troppo maturo nel ruolo del giovane Brandon. Ancor più sbagliata, in tal senso, la scelta di Maria Bello, abbastanza in là negli anni per vestire i panni della "giovane" figlia del boss (e non sono io a dirlo ma è lo script a definirla più volte come "giovane"). Per il resto, sempre grande Nicholson, mentre ho trovato notevolmente più in parte Ryan Gosling nel ruolo del politico. Qualche altro personaggio poteva essere approfondito meglio (penso al poliziotto interpretato da Michael Kelly), ma in generale è un lavoro che è stato svolto bene, considerando che i protagonisti veri erano altri.

Colonna sonora, locandina & sito: Buona colonna sonora con brani appartenenti perlopiù a Kyle Eastwood e alla musica classica (bello l'intermezzo di Cavalleria Rusticana, che ricorda i titoli di testa di Toro Scatenato) ma per essere pienamente riuscita c'è mancato, a mio avviso, qualche bel brano d'epoca, che contribuisse a ricreare maggiormente il giusto mood emozionale. Mi chiedo, con un pizzico di rimpianto, come sarebbe stata la colonna sonora originale composta da Sascha medesimo. Locandina che non mi dispiace affatto, sito davvero esauriente, uno dei pochi meritevoli di premio in questa stagione.

Considerazioni finali: Nel suo sentito omaggio ad un genere e ad un tipo di cinema che tanto ama, Sascha non riesce tanto a regolarsi e sforna un filmone ipertrofico, che fa spettacolo nonostante qualche stereotipo di troppo. E' un po' la differenza che passa tra un "classico" e un validissimo omaggio cui però manca qualcosa in termini di naturalezza (e originalità) per elevarsi ulteriormente fino a diventare a sua volta un nuovo classico. Lasciato "decantare" però, a qualche giorno dalla visione, restano tante piacevoli sensazioni oltre a un giudizio d'insieme che ha visto sicuramente Sascha al lavoro su un film per lui molto sentito, oltre che coraggioso: considerando che si tratta appena del secondo film della Granato Production il film punta in alto e non fallisce di molto i propri ambiziosi obiettivi.

Voto complessivo: 7.5
 
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SaschaGranato
view post Posted on 10/2/2013, 15:52




Un caloroso ringraziamento a World per la sua recensione. Sono felice che il film ti sia piaciuto, con le opportune osservazioni. In linea di massima tutti avete manifestato le vostre perplessità sulle medesime problematiche del film, quindi farò tesoro dei vostri consigli per migliorarmi. Il prossimo film sarà certamente più maturo.
 
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Andrew.
view post Posted on 10/2/2013, 15:56




Ehi Sascha, torni tra noi o è solo una capatina? :)
Comunque l'altro giorno pensavo che se questo progetto te lo tenevi buono anche un altro annetto e nel frattempo producevi qualche altro film più leggero per fare un po' di esperienza, il risultato sarebbe stato diverso, perchè era davvero troppo grande ed epico nelle intenzioni e sebbene tu sia già molto bravo a scrivere, era pur sempre il tuo secondo film.
 
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SaschaGranato
view post Posted on 10/2/2013, 16:12




Ciao Andrew purtroppo è solo una capatina. Vivo da solo da un mese e sono già senza un soldo XD è dura ma ne vale la pena :) Sto usando il pc della mia ragazza; nel frattempo è di fianco a me che prepara le crepe e mi stressa da morire perchè non le do retta...ste donne!

Per quanto riguarda il film, nonostante l'insuccesso al box office ammetto di non sentirmi affatto pentito. Resto molto soddisfatto del risultato, nonostante i difetti, ma l'ho scritto in un momento di profonda ispirazione e ho voluto cogliere l'occasione al volo perchè quando passa quel momento di creatività mi ritrovo asciutto di idee ed incapace di buttar giù persino due righe per un corto.

Per il futuro ho in serbo due progetti originali sui quali intendo lavorare sodo, con lo scopo di puntare a qualche risultato importante. E per quei due film intendo aspettare ancora un pò.
 
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41 replies since 8/12/2012, 00:55   1746 views
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