| MASQUERADE by Clint94
Il secondo film sui vampiri del contest, dopo “The Vampire Club”, è una co-produzione tra Nightbay e Agnese, che rappresentano rispettivamente il vecchio e il nuovo di Cinematik. Già questo era un motivo sufficiente per essere incuriositi dal film, ma personalmente mi intrigava anche la storia, basata su un gioco di ruolo che non conoscevo e incentrata sulle lotte interne tra vari clan di vampiri per il potere. Il protagonista, come al solito, è un uomo normale, Kyle, il giovane segretario di un politico, che viene vampirizzato e si ritrova quindi in un mondo che non conosce e all'interno del quale si deve adattare. Kyle non sa di esserlo, ma è l'ago della bilancia nella lotta tra il Sabbat e la Camarilla, le due fazioni di vampiri da secoli in lotta fra loro: è infatti il Prescelto, sulla base di un'antica profezia risalente all'epoca dei Romani. Si tratta dunque di una storia ad ampissimo respiro, che ci mostra come la Storia sia stata manovrata dai vampiri nel corso dei secoli e che non giunge a conclusione nemmeno dopo le tre ore di film: ci aspettiamo quindi che questa saga venga ulteriormente ampliata nei capitoli successivi. Nonostante la lunghezza veramente eccessiva, bisogna dire che lo script è assai scorrevole e oserei dire sintetico: la durata non è dovuta a descrizioni troppo minuziose o cose del genere, ma semplicemente al fatto che succedono tante, tantissime cose. La co-produzione comunque si può dire riuscita, perché non ho notato differenze di stile nel corso della lettura; lo stile complessivo comunque mi è sembrato più vicino al modo di scrivere di Agnese che a quello di Nightbay. Nella prima parte ci vengono presentati i vari personaggi e insieme a Kyle scopriamo tutto quello che c'è da sapere sul mondo dei vampiri, sulle loro regole e sulla loro divisione in clan. Man mano che la storia prosegue, Kyle deve capire qual è il suo ruolo all'interno di quel mondo, per quale motivo tutti hanno una grande considerazione di lui e qual è la profezia che annuncia il suo arrivo e a cui tutti fanno riferimento. Lo aiuteranno in questo suo viaggio vari personaggi: in primis, Jamal, vero e proprio mentore del protagonista, un vampiro di poche parole e di grande esperienza, che guida il protagonista nel suo mondo, insegnandogli tutto ciò che c'è da sapere. Jamal è il Sire di Kyle, una sorta di nuovo padre, ossia colui che l'ha vampirizzato e col quale, per questa ragione, Kyle ha stretto un legame fortissimo. La ricerca di Kyle e Jamal coinvolge moltissimi personaggi e porta i protagonisti da New York a Vienna, fino a Istanbul. Sono molto interessanti anche le scene ambientate nell'antichità, perché danno un senso di epicità e grandiosità al tutto, oltre a essere fondamentali per la comprensione di alcuni passaggi che si svolgono nel presente (tutta la storia in fondo ruota intorno alla profezia di Gregorius: tra l'altro la scena in cui Kyle la sente in sogno è una delle più riuscite del film). Oltre a Kyle e Jamal, gli altri due personaggi-chiave del film sono Cornelius e Augustus, i due storici antagonisti, a capo delle due fazioni rivali di vampiri. In linea teorica Cornelius è il capo dei vampiri più moderati e rispettosi delle regole, mentre Augustus è un ribelle che vuole dominare la razza umana, ma di fatto l'arroganza, la presunzione e la superbia di Cornelius lo rendono quasi più antipatico di quello che dovrebbe essere il vero cattivo della storia, Augustus, il quale invece nella sua malvagità e perfidia mantiene una sua coerenza. Entrambi i personaggi sono comunque caratterizzati molto bene e il loro duello secolare, iniziato come un'alleanza che si è poi trasformata in rivalità, è molto appassionante: splendida la scena in cui si parlano al telefono guardandosi in faccia attraverso la finestra. Adoro queste sfide tra due personalità forti, tra due menti brillanti, che nonostante la rivalità si rispettano a vicenda. Gli altri personaggi invece restano sullo sfondo e non fanno altro che combattere. Spiccano sugli altri le figure di Victoria e Ryan: la prima è una letale combattente, ma anche un'astuta doppiogiochista, e nel finale riesce a beffare tutti quanti; il secondo, un giovane un po' pazzo con strane allucinazioni su persone immaginarie, è il personaggio più originale del film, e risulta a volte simpaticissimo e a volte spaventoso nella sua ferocia e soprattutto nella sua imprevedibilità. Anche Krystòf è un ottimo personaggio, viscido e ambiguo, ma maledettamente astuto: non si capisce mai da che parte stia veramente. Il cast è vastissimo e, come detto, spiccano in particolare Fernandez e la Kunis, oltre ovviamente a Cillian Murphy ed Eli Roth, perfetti nei ruoli dei due leader; ma il migliore del cast è a mio avviso Jamie Foxx, davvero convincente nella parte di Jamal, il mio personaggio preferito: una nomination come non protagonista sarebbe meritata. Ryan Gosling fa quello che ci si aspetta da lui, ma come spesso accade in questo genere di film il protagonista è uno dei personaggi meno interessanti, perché incarna il punto di vista dello spettatore, ossia l'uomo comune che si ritrova in situazioni estreme in cui non avrebbe mai creduto di ritrovarsi, con tutto quello che ne consegue. Kyle è un buon protagonista, ma è anche un personaggio molto classico, che non brilla per particolare originalità. C'è da dire però che molti attori sono anche abbastanza sprecati: penso a Viggo Mortensen, Salma Hayek, Olga Kurylenko, Hugo Weaving... Volevo poi soffermarmi in generale sul concetto di vampiro presente in questo film. Si tratta di vampiri abbastanza classici, che si distinguono dagli altri per il fatto che hanno determinato il corso della Storia, che sono divisi così nettamente in clan e che c'è un legame di sangue tra chi vampirizza e chi è vampirizzato, come padre e figlio (ma qualcosa del genere c'è anche in “Vampires”). Mi ha un po' deluso però il fatto che ogni vampiro abbia dei poteri particolari, come se fossero degli X-Men (ma mi hanno ricordato anche i Contractors del mio “Darker than Black”), così come il fatto che possano essere uccisi con facilità anche con normali armi da fuoco. Vedere che anche i vampiri si ammazzano tra di loro con scontri a fuoco come gli esseri umani toglie loro un po' di fascino, secondo me. E in generale devo dire che alcune battaglie, soprattutto quelle dove sono coinvolti molti personaggi, non sono facili da seguire e immaginare, forse perché sono scritte più come riassunto che nei dettagli, con uno stile quindi non molto cinematografico; è anche vero che descrivere scene in cui tanti personaggi combattono fra loro non è affatto facile. Il finale è molto aperto e sono curioso di vedere cosa farà a questo punto Kyle e se Cornelius (ma è sopravvissuto o è morto?) ritroverà la forza per opporsi ad Augustus, che sembra ormai vicino al trionfo. Francis Lawrence non è un gran regista, però è perfetto per dirigere un film di puro intrattenimento come questo. Le musiche non mi hanno entusiasmato: non sono molte, soprattutto se si considera la durata, e le poche che ci sono sono tutte canzoni, che accompagnano soprattutto le scene di lotta. Penso si potesse fare di meglio. Molto ricco il sito, uno dei migliori del semestre; è molto bello anche graficamente. In conclusione, “Masquerade” è un bel film d'intrattenimento, che risulta piacevole anche se la durata è un po' eccessiva. Non è un film che vuole raggiungere chissà quale complessità o lanciare chissà quali messaggi, ma ben vengano anche pellicole come questa, che si limitano a raccontare una bella storia. All'interno della filmografia di Agnese, questo diventa il suo film migliore. All'interno di quella di Nightbay, una piacevole parentesi d'intrattenimento. Aspetto con curiosità il prosieguo della storia.
VOTO: 7
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