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Top 100 - 53: L'avvocato di Strada (retrospettiva festival di Roma)
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Top 100 - 53: L'avvocato di Strada (retrospettiva festival di Roma), World Enterteinment

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Andrew.
view post Posted on 9/9/2010, 12:40




L'avvocato di strada
World Entertainment


Link al film:
www.worldent.altervista.org/Avvocato.htm


Alcune recensioni:

CITAZIONE
Però, che bel debutto per World Entertainment! Ben diretto da un sempre bravo Demme il film è supportato da un cast di ottimi attori (un po' pochini a dire il vero) che appaiono perfettamente a loro agio nelle rispettive parti. La pellicola, di ormai classica ambientazione "legal/Grisham", pur non brillando per originalità riesce a dare al pubblico quello che si aspetta ed anche qualcosa di più, tanto che anche Tom Cruise riesce a riscattare l'opaca prestazione data con "Il Socio". Un esordio che costringe questa promettente casa di produzione a prestare molta attenzione in occasione della sua prossima uscita perché, a questo punto, ci aspettiamo da lei solo opere di prima qualità.
MERLINO

CITAZIONE
"Un legal thriller classico, impuntato su stereotipi semplici ma mai banali, impreziosito da ottimi attori e dal sempre efficace Demme. Un esordio di ottimo livello" ***1/2 Cadillac

CITAZIONE
Esordio in Cinematik per la World Entertainment con un classico legal-thriller tratto dall'ennesimo romanzo di John Grisham. Gli amanti (e anche i detrattori) del genere troveranno tutti gli ingredienti al loro posto: lo studio associato di avvocati ricchi&cattivi, il giudice severo ma giusto, l'avvocato scalcinato che però stravince ecc. ecc., tutti personaggi ormai stereotipati cui il cast aggiunge ulteriore ovvietà, con Tom Cruise e Morgan Freeman in ruoli che sembrano scritta su misura per loro. A onor del merito va però detto che la confezione del film è eccellente, senza momenti morti o cadute di ritmo e che - per fortuna - la vicenda è abbastanza lineare e priva dei complicati intrighi che spesso rendono confuse e difficili da seguire le storie di Grisham. Certo, tutto in questo film rimanda ad altri già visti, ma l'ambientazione tra i senzatetto della capitale americana cerca almeno di innestare un elemento di novità in un genere in cui, francamente, è difficile dire qualcosa di nuovo. Bravi e perfettamente funzionali Cruise e Freeman, mentre è un peccato che per i numerosi ruoli di contorno ci si sia affidati ad anonime comparse, anche per personaggi importanti come la moglie Claire, l'avvocato "pentito" Palma o il barbone protagonista della drammatica scena iniziale. Niente di nuovo quindi ma un onesto prodotto di genere, comunque nettamente sopra la media. MISTER HYDE

CITAZIONE
Per la seconda volta Tom Cruise si trova in una pellicola tratta da un romanzo di John Grisham; dopo Il Socio, L'avvocato di strada, thriller legale ambientato nel mondo dei senzatetto e degli enti di carità. La storia è discreta, in qualche modo originale, ma l'intreccio investigativo è abbastanza scialbo, senza i colpi di scena o i confronti a cui Grisham ci ha abituato in altri romanzi. Un plauso va a Morgan Freeman, come al solito posato e capace di vibrare nelle scene più toccanti, come nella scena finale; Cruise se la cava discretamente, ma sparisce davanti al coprotagonista e, comunque, non ha la profondità dei tempi di Jerry Maguire. Andatelo a vedere, vale la pena per il discorso finale di Freeman; per il resto...è un film godibile, non ci sono dubbi. FETCH

CITAZIONE
L’AVVOCATO DI STRADA di WORLD ENTERTAINMENT

L’avvocato di strada, primo film della World Entertainment sceneggiato da Gaetano Perrotta con la collaborazione dello stesso John Grisham si presenta in uno stile decisamente non male. La tematica della pellicola è interessante e di buon gusto, certo non mi aspettavo che si dilagasse in questo modo la vicenda, forse credevo che si arricchisse di più il concetto di razzismo nei confronti dei barboni, nel proseguo del film c’è un certo appiattimento nella storia senza mai ritrovarsi. Debbo dire però che il tentativo di riprendere l’attenzione nello spettatore c’è ma non in modo adeguato. Il montaggio del film è sufficiente non ci sono scene che lasciano il segno ma si tenta comunque di adoperare un linguaggio semplice ed intuitivo. Tom Cruise che impersona Michael Brock è abbastanza nel ruolo, la parte però non lo esalta come lo dovrebbe. Assente e impersonale, a mio parere è Morgan Freeman e il solito Tommy Lee Jones non mi piace molto nella sua interpretazione.
In riassunto Gaetano porta a termine un film caparbio con tematiche sociali importanti ma che si disperde un pò allontanandosi dall’obiettivo principale, buona comunque la struttura della sceneggiatura, sarà sicuramente una casa di produzione che entrerà nei grandi di Cinematik... sperando di vedere al più presto una sua prossima produzione lo invitiamo a sceneggiare un sua idea, in questo modo si capisce il vero talento dello scrittore.

VOTO: **1/2 Recensione sviluppata da Emil “Griffith”

CITAZIONE
E’ uscito, nel cinema virtuale, la prima opera della “World Entertainment”, cioè “L’ avvocato di strada”, film tratto dall’omonimo libro di John Grisham, il più grande autore di legal- trillher. La sceneggiatura è buona, ma forse troppo simile a quella del libro (specie i dialoghi). La visione del film, è molto scorrevole, e qui un plauso va all’autore, che ha cercato di eliminare, quasi totalmente, la presenza del “legalese”, la lingua degli avvocati e degli uomini di legge. Bellissime e toccanti le “scene” girate nei ricoveri dei barboni. Il vero problema, secondo me, di questo film è il cast. Nessuno nega che sia un’ottima squadra di attori, ma … innanzi tutto, Tom Cruise nella parte del giovane avvocato è già stato visto (nel film “Il Socio”, di Pollack, anch’esso tratto da un libro di Grisham), Morgan Freeman, francamente, non lo vedo nella parte di Mordecai Green, nella quale, forse sarebbe stato meglio D.Washington. Nulla da dire per Glenn Close e T.L. Jones (che finalmente vediamo in un personaggio “negativo”). Altra grossa pecca del cast, è la mancanza di attori per alcuni ruoli fondamentali. DeVon Hardy, Hector Palma, Arthur Jacobs, avrebbero avuto “diritto” almeno ad una “faccia”. Diciamo quindi, che questo film, è un buon esordio per la “Wordl”, ma presenta alcune lacune, che ne potrebbero condizionare l’andamento sia nel Box Office, sia negli Awards.
**1/2
Katt.

CITAZIONE
IL PAGELLONE DI DAVIDE

CAST 7 - Quattro attori di prima qualità e dall’indiscutibile talento. Ma il voto poteva essere anche più alto se venivano affidati anche altri ruoli come quello del barbone nella sequenza iniziale o della moglie di Cruise.

LOCANDINA 5 – Unica nota stonata del lavoro. Una foto ristretta della Statua Della Libertà (e il film è ambientato a Washington!) che ha un senso logico narrativo ma che rende la locandina fortemente tirata via. Si potevano aggiungere anche i titoli a fondo pagina.

SOGGETTO 7 - Grisham è sempre un asso nella manica. I film tratti dai suoi romanzi possono piacere o no ma non sono mai banali per quanto riguarda una base narrativa dalla quale partire.

SCENEGGIATURA 7,5 – Ben scritto nei dialoghi e nella tecnica direttiva. Si riesce ad entrare senza troppe difficoltà nei meccanismi della storia anche se lo sceneggiatore non strafa, cosa che però avrebbe forse portato il soggetto a dimensioni alle quali non appartiene.

COMMERCIABILITÀ 8 – Non è il film che ha incassato di più in Cinematik e non lo sarà, e non è neanche il film più bello visto in Cinematik. Ma va preso atto che il film arriva da un produttore esordiente che è riuscito al meglio a farsi un nome nel gioco, umilmente e coraggiosamente. Il film è ancora nei cinema e punta chiaramente ad entrare nella top ten dei film più prolifici.

TOTALE: 34,5 / 50 - MEDIA VOTO: 6,90 - PROMOSSO!

COMMENTO FINALE: Il miglior esordio di Cinematik. Mai nel gioco un produttore centrò così bene il bersaglio al primo tentativo. Ne è piacevole causa una bella sceneggiatura e un soggetto che è pur sempre affascinante. Magari il cast manca di protagonisti in alcuni ruoli, ma le parti affidate a Cruise, Jones, Close e Freeman sono solide e ben strutturate. Bel film che entra di diritto nella storia del gioco per quanto è stato appoggiato positivamente e all’unanime sia dai "giovani" che dai "vecchi" di Cinematik.

CITAZIONE
LE INTERVISTE DI Mister Hyde
Le interviste ai produttori di Cinematik per conoscerli un po' meglio.

WORLD ENTERTAINMENT
Casa di produzione di recente fondazione, la World Entertainment è protagonista di uno dei migliori esordi di Cinematik; il suo primo film, L'avvocato di strada, tratto da un romanzo di John Grisham, pur senza fare gridare al capolavoro ha tutte le carte in regola per diventare un grosso e inaspettato successo. Conosciamo meglio Gaetano, il simpatico presidente della World Ent.

HYDE: Quando è nata la World Entertainment e come ti sei avvicinato a Cinematik?

WORLD ENT.: Beh...La World Entertainment è nata l'agosto scorso. Quindi è davvero una "neonata". Su Cinematik invece sono approdato per caso, come è accaduto per la maggior parte dei partecipanti. Poiché il cinema mi piace molto, navigando cercavo qualche sito interessante su qualche regista che più mi piace..e così ho finito per trovare Cinematik grazie al "vecchio" Yahoo, nella sezione Giochi..

HYDE: "L'avvocato di strada" è davvero un ottimo esordio: quali sono i prossimi progetti della tua casa di produzione?

WORLD ENT.: A dir la verità, ho messo "molta carne sul fuoco". 6 film da me proposti hanno fortunatamente passato la fase di sviluppo. Spero solo di trovare il tempo per realizzare questi progetti. Il prossimo film della World Entertainment sarà Fahrenheit 451 (dovrebbe uscire il prossimo 1 Dicembre), film che ho coprodotto con la Arcadia Productions, che appartiene ad un mio caro amico. A questo progetto in verità tengo molto e cercherò di fare del mio meglio per non sfigurare in confronto a quello di Truffaut. Altri film "prossimi": Quitters Inc. (in uscita il 15 Dicembre) e A volte ritornano (26 Gennaio), entrambi tratti da racconti di Stephen King, che è il mio autore preferito...

HYDE: C'è un regista (o più di uno) che consideri particolarmente importante e quali sono i tuoi film di culto?

WORLD ENT.: Questa sì che è una bella domanda...E non è nemmeno facile rispondervi..Sono parecchi i registi che ammiro particolarmente. Devo dire però di avere un certo "affetto" per il grande Steven Spielberg(alcuni dei suoi films li conosco a memoria..si può dire che sono cresciuto con lui..). Altri registi che considero tra i maestri del cinema sono: l'insuperato e insuperabile Stanley Kubrick, il sontuoso Coppola, Martin Scorsese, Sergio Leone, Brian De Palma.Senza dimenticare però Hitchcock, Rossellini e Bergman. I miei film di culto sono: C'era una volta in America (che, con il grande De Niro, commuove sempre); Schindler's List, Il Padrino, L'Attimo Fuggente, Quei Bravi Ragazzi, Apocalypse Now e La Vita è Bella.

HYDE: Adesso parlaci un po' di te: dove vivi, quanti anni hai, quali interessi hai... qualcosa per conoscerti un po' meglio.

WORLD ENT.: Questa domanda è molto più facile...e la risposta sarà anche più breve perchè non c'è molto da dire sul mio conto. Il mio nome è Gaetano. Vivo in provincia di Napoli e sono da pochissimo iscritto all'Università(Scienze della Comunicazione). E devo dire che sto vivendo un periodo un pò triste..Sento terribilmente la mancanza dei miei compagni di Liceo(ogni tanto vado a trovarli..ciononostante continuo a soffrire di quella che io chiamo "la Sindrome del Pensionato"). Tra le mie "passioni", oltre il cinema, c'è anche la lettura. Leggo un pò di tutto, dai classici ai bestsellers. E poi a me piace molto scrivere. "Da grande" infatti vorrei tanto fare il giornalista..e attualmente sto collaborando con un giornale locale della mia zona. Per il resto..non ho molto da dire. Ops! Stavo dimenticando... ho 19 anni.

HYDE: Quanto tempo hai lavorato alla sceneggiatura del tuo primo film? I libri di Grisham solitamente sono dei bei mattoni voluminosi!

WORLD ENT.: A dir la verità, caro Hyde, non ci ho messo parecchio:si e no tre settimane.E poi il libro di Grisham da cui l'ho tratto, in edizione Miti è di sole 369 pagine. Sono un po' "sfaticato" quindi credo che non trarrò mai nessun film da un libro superiore a 500 pagine(e poi non ti nascondo che per questo film ho avuto qualche piccola difficoltà nel "ridimensionare" la storia... rischiava infatti di venire ancora più lungo).

HYDE: Non trovi che in Cinematik stiano prendendo il sopravvento i film tratti da romanzi, racconti o fumetti a scapito di soggetti originali?

WORLD ENT.: Sì...Forse è così... D'altronde io sono uno di quelli che preferiscono trarre un film da un bel libro piuttosto che scervellarsi su una storia originale. Anche se devo dire, con tutta sincerità, che i più bravi sono proprio quelli che le storie se le inventano:faticano molto molto di più, e forse è il caso di essere un po' più morbidi con questi, se per caso il loro film non va tanto bene... Non tutti i film da me proposti sono però tratti da libri:c'è ad esempio Matteotti, la cui sceneggiatura sarà originale.

HYDE: Come ultima domanda quella oramai solita: quale attore vorresti che interpretasse il tuo ruolo in un film?

WORLD ENT.: Quale attore... Boh... Poco fa ho detto che la mia vita è piuttosto normale (forse anche troppo) quindi credo che nessun buon attore accetti di interpretarla in un film. Robert De Niro è il mio mito, ma non ce lo vedo proprio nella parte di un ventenne della provincia di Napoli..Considerando come sarò (forse) tra una quindicina d'anni... penso che forse Tom Hanks vada benino..


INTERVISTA


-Secondo te perchè il tuo film merita di stare nella top 100 dei film più importanti di questi 8 anni di Ck?

Suppongo ci sia entrato per gli ottimi incassi ma, sono sincero, anche se ci sono molto legato perchè è il mio film d'esordio, "L'avvocato di strada" non è un film da top100, o perlomeno non lo è rispetto ad altri miei film, che magari non sono rientrati...
Oltre a questo sul film posso dire che ero ancora molto giovane e inesperto, ma che nonostante ciò il film fu accolto benissimo e mi lanciò nel gioco come nuovo "enfant prodige" e valida promessa per il futuro. ^_^


-meritava di stare più su secondo te?


No no, va benissimo così, anzi, come ti ho detto prima, non mi aspettavo tanto.


-Se hai un giudizio sui tuoi "vicini" di classifica (o se vuoi i link a quelli che non conosci ma vorresti leggere) scrivi pure!


Conosco quasi tutti i "vicini di casa" e ti dirò che, escluso l'altro mio film che è Fahrenheit 451, i miei preferiti sono Lightning Ray, Paradox e Black. Ottimi film che avrebbero anche meritato di ritrovarsi più su nella Top100 dei film di Ck. Un altro film, invece, che è forse troppo in alto... oltre al mio "avvocato", è Metal Gear II a parer mio, ma si sa che queste classifiche hanno criteri variegati e basati su numerosi fattori, pertanto giusto così.


-I tre film virtuali che secondo te tutti i cinematikini dovrebbero leggere?

Non vorrei dire i soliti titoli, che sono sulla bocca di tutti e che quindi bene o male avranno già letto tutti o quasi... pertanto ti risponderò citando gli stessi titoli a me vicini di classifica che ho menzionato prima: se leggete Lightning Ray, Paradox e Black male non fate. ;)


-C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Al momento non ho più grossi rimpianti e progetti nel cassetto a lungo rimandati. Tutta roba abbastanza "fresca", che sono comunque ansioso di realizzare, ma comunque ti rispondo col progetto originale su Napoli a cui sto lavorando (a livello di brainstorming) già da qualche mese col buon Mascalzone Latino: tutt'altro che facile, spero che prima o poi veda la luce, anche perchè per me sarebbe qualcosa di completamente nuovo, oltre che un film abbastanza contraddittorio e spiazzante.

 
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World ^_^
view post Posted on 9/9/2010, 12:44




E' stato piacevole rileggere le vecchie recensioni (i critici più severi e stimati, all'epoca, avevano i nomi di Mister Hyde alias Pezzi, Merlino e Cesare; che conferivano anche dei piccoli premi personali ai film che più gli piacevano. ;) ), ma soprattutto l'intervista... com'ero "nuovo" e diverso io e com'era differente anche Cinematik!
 
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Merlino*
view post Posted on 9/9/2010, 18:56




CITAZIONE (World ^_^ @ 9/9/2010, 13:44)
E' stato piacevole rileggere le vecchie recensioni (i critici più severi e stimati, all'epoca, avevano i nomi di Mister Hyde alias Pezzi, Merlino e Cesare; che conferivano anche dei piccoli premi personali ai film che più gli piacevano. ;) ), ma soprattutto l'intervista... com'ero "nuovo" e diverso io e com'era differente anche Cinematik!

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Ottobre 2001

L'AVVOCATO DI STRADA


Esordio col botto per World Entertainment che appena arrivato ottiene pieno consenso sia da parte della critica che da parte del pubblico con l'ottimo L'AVVOCATO DI STRADA che riesce anche ad aggiudicarsi il Merlin Award per il migliore film presentato a Cinematik nel mese di Ottobre. Un solido legal/thriller con un buon cast al servizio di un grande regista. E brava la World Entertainment!



Era il premio del mio preferito de mese, difficile riproporre un premio del genere, coi tempi che corrono dovrei farlo semestrale. <_<
Poi a fine anno tra i vincitori mensili sceglievo quello annuale e purtroppo per World nel 2001 vinse Chicago 1871

 
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World ^_^
view post Posted on 9/9/2010, 19:09




Eh eh lo ricordo benissimo questo premio (ho ancora la gif e tutta la motivazione nella cartella del film, solo che non l'ho fornito a Andrew perchè sarebbe stato troppo)... :wub:
 
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Andrew.
view post Posted on 21/9/2012, 13:48




L'avvocato di strada, della World Entertainment, partecipa alla retrospettiva del festival di Roma 2012 dedicata ai film d'esordio dei cinematikini.

http://worldent.altervista.org/avvocato.htm

Link alla retrospettiva: http://cinematikcontest.altervista.org/fes...rospettiva.html


INTERVISTA A WORLD (che per ora è l'unico di quelli della retrospettiva ad aver risposto)


Il tuo film è stato selezionato per partecipare alla retrospettiva dedicata agli esordi dei cinematikini: và pure a ruota libera e ricorda le emozioni legate al tuo esordio in Cinematik...


L'esordio... e chi se lo dimentica! Ricordo che appena iscritto a Cinematik (era l'agosto 2001) ebbi subito mille idee di film da realizzare e nei primissimi mesi ne ho proposte parecchie in sviluppo (alcune pure irrealizzabili)... poi però mi sono preso il mio tempo e circa due mesi dopo l'iscrizione arrivò l'esordio con questo "L'Avvocato di strada", tratto da un romanzo di John Grisham. Allora non lo sapevo ancora, ma fu l'inizio di un vero amore... di una passione che dura tuttora e che mi ha accompagnato per tanti anni, aiutandomi e tenendomi compagnia nel mio processo di "crescita", nel determinare insomma la persona che sono oggi. Credo che questo discorso valga per tanti "veterani" del gioco come me... io sul serio sento di dover tanto a questo gioco, perchè Ck a me ha dato tanto anche in termini di emozioni, di rapporti umani e di crescita interiore. Quindi, sarà pure un semplice hobby, ma credo che la mia vita finora sarebbe stata molto più vuota se quel giorno d'agosto di undici anni fa non avessi scoperto Ck, per puro caso...

Era una Cinematik diversa? In cosa differiva (se differiva) dalla attuale?


Era diversa sì. Cominciamo col dire che quando mi sono iscritto io Cinematik non aveva nemmeno un anno di vita, avrà avuto sì e no dieci mesi alle spalle. Era una Cinematik molto più ludica e molto più da "fantacinema". In quanto gioco agli albori si vedevano cose anche molto fantasiose, tipo film dai cast improbabili dove i neoproduttori giocavano a immaginarsi in vesti di regista o addirittura d'attore (Pinox era spesso presente nei suoi film ), poi ovviamente il gioco si è evoluto, è divenuto più serio, più realistico, sicuramente più complicato e, per certi versi, "professionale". Il tutto tra alti e bassi, tra periodi in cui Cinematik ha visto alcune delle sue stagioni migliori ed altri periodi meno "partecipati". In tutto ciò sono spesso cambiati i "compagni di viaggio", con giocatori che si sono via via allontanati, a volte per tornare e a volte no. Ma in questi undici anni, tra le tante conoscenze e amicizie virtuali ne sono nate anche di vere, grazie ai raduni. Ecco, io non mi reputo un nostalgico a priori, non mi dispiace la piega che Ck sta prendendo produttivamente parlando, ma mi manca quell'amicizia che ci legava al di là dello schermo e, soprattutto, quella voglia di vivere il gioco come fosse un piccolo mondo a sè, con rubriche, notizie, interviste... tutto creato ad hoc incentrato sulla nostra attività di produttori: il tutto contribuiva a parlare di noi, ad alimentare questo sogno di fantacinema, conferendo a ciò che sempre più realismo, spirito di partecipazione e leale competizione.

Ricordi come fu accolto L'Avvocato di Strada da pubblico e critica?


"L'Avvocato di Strada" fu accolto benissimo dal pubblico (quasi 500 milioni di incasso) e piuttosto bene anche dalla critica, che lo accolse forse anche meglio di quanto meritasse (nel senso che oggi giorno verrebbe sicuramente ridimensionato), anche perchè credo che rappresentò un fattore di novità. Fui forse il primo, tra quelli della seconda generazione (quella che oltre a me vedeva Arc, Papele, Zen) a trovare una certa affermazione in termini di incassi e premi, in una Cinematik iniziale che era un po' troppo chiusa, coi "padri fondatori" forse gelosi della propria creatura e inizialmente non tanto aperti nei confronti dei cosiddetti "nuovi". Poi fortunatamente le cose sono cambiate e presto Cinematik non vide più quell'iniziale divisione in "fazioni" che l'aveva caratterizzata almeno fino al 2003. Il resto è "storia cinematikina" che andrebbe scritta e letta, perchè se Cinematik ha un valore oggi, questo risulterebbe ulteriormente accresciuto se si conoscessero le belle pagine scritte negli anni in questo gioco...

Da allora pensi di aver cambiato stile e di essere "maturato"?


Mi sono iscritto che avevo 19 anni, ora vado per i 31, ovvio che il tempo mi abbia visto crescere e maturare. il World degli inizi era ovviamente un "nuovo" pieno di entusiasmi e di voglia di sfondare, il che è avvenuto spesso grazie a blockbuster che hanno fatto incetta di incassi ai botteghini. In tutto questo inizialmente il mio stile era più semplice, più o meno uniforme a quello che era il modo di iscrivere nella Ck degli inizi. Poi, quando il gioco ha cominciato a diventare sempre più "serio" e professionale, la mia scrittura è diventata anch'essa molto più puntigliosa e descrittiva, con descrizioni accurate di ambienti e tanti movimenti di macchina (sarebbe piaciuta a Mastruccio, forse). Poi però credo di essere approdato da circa 3 anni a questa parte a un'altra fase, che mi spinge a porre di più sull'accento su ciò che voglio esprimere in termini di emozioni e riflessioni, e a cercare di essere meno prolisso nella scrittura. Di sicuro ci sono film dei primi anni che oggi forse non rifarei o farei diversamente, anche perchè nel frattempo anche i miei gusti cinematografici sono un po' cambiati...

Se lo rifacessi oggi, con l'esperienza che hai ora, lo rifaresti diversamente?


Cominciamo col dire che non c'è nessuno dei miei film che mi pento di aver fatto. Anzi, andando a ritroso e vedendo i miei film noto anche quante cose, maturando, sono cambiate nei miei gusti sia di lettore che di semplice spettatore di film. Tornando a "L'Avvocato di Strada", anche se sono contento di averlo fatto, ti dico molto semplicemente che oggi con tutta probabilità non farei un film del genere. Principalmente perchè all'epoca mi piacevano i legal thriller (sia a leggere quelli di Grisham sia nel vederli al cinema) mentre ora non mi attirano più di tanto, nè come lettore nè come spettatore. Sono i gusti che cambiano. Quando m'iscrissi a Ck, per esempio, ero ancora in piena fase Stephen King ora leggo altro e anche da spettatore vedo altro, quindi è normale che siano cambiati anche i soggetti letterari e i modelli "cinematografici" a cui ci si rifà, nel proprio piccolo.

C'è ancora qualcosa che manca nella tua carriera cinematikina? Qualche premio particolare, qualche soddisfazione in ambito critico...?

Sembrerebbe di no, ma anche sì. Mi spiego meglio: in ambito di premi non posso dire che mi manchi qualcosa, mi sento soddisfatto. Poi è ovvio che se arrivano, come riconoscimento di un lavoro ben fatto, la cosa può solo far piacere. Quello che manca è dato semplicemente dalla voglia di giocare ancora qui sopra, dall'idea che ci sono ancora tante storie che mi piacerebbe col tempo raccontare, rappresentare e fare in qualche modo "mie".

Propositi per il futuro: cosa deve aspettarsi Cinematik dalla World Entertainment?


Nè più nè meno di quello che ho già detto prima. C'è ancora tanto che vorrei dare a questo gioco, anche perchè pur raccontando storie che non sono pienamente farina del tuo sacco c'è tanto ancora da esprimere sulle proprie idee e sul proprio modo di intendere le cose e il mondo. Cinematik è bello anche per questo, dopotutto: ci permette di esprimere noi stessi e di essere nel nostro piccolo degli "autori" anche se molto probabilmente non avremmo mai avuto nè la possibilità, nè probabilmente il talento necessari per svolgere sul serio questa professione nella realtà. Dite che sia una magra consolazione? Forse sì, per me è già tanto pensare che ci sia spazio per un volo pindarico di fantasia che ci faccia evadere dalla quotidianità.


Edited by Andrew. - 22/9/2012, 17:21
 
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Andrew.
view post Posted on 22/9/2012, 17:38




Intanto complimenti a World per la bella intervista, che svela momenti nostalgici del passato di cinematik.
Il produttore non è riuscito a portare Quanah, ma in un modo o nell'altro è riuscito a partecipare al festival con questo suo film d'esordio, che dicamolo subito: è di tutto rispetto.
Non sono un amante delle storie di questo tipo, l'avvocato è stata sempre una figura professionale per me antipatica e questo mi ha portato a evitare ancora oggi film e serie incentrate intorno a questa figura.
In questo caso però ho apprezzato questo protagonista per il cambiamento radicale che è portato a fare, passando dal difendere i ricconi, a difendere i poveri. Una sorta di Robin Hood moderno, dato che arriverà anche a rubare dei documenti rischiando personalmente di finire in carcere, pur di far giustizia e dare un posto dove stare a gente bisognosa e sfruttata. In questo percorso sembra perdere tutto, dal lavoro ben remunito alla moglie, ma in realtà è chiaro come la sua vita acquisti un valore di gran lunga superiore a quello che aveva prima e come lui si senta più soddisfatto e realizzato per la consapevolezza di fare qualcosa di utile.
La sceneggiatura rivela un World meno preciso e dettagliato rispetto a quello di oggi, ma è una sceneggiatura molto buona e tutt'oggi non sfigurerebbe, anzi. Un bel colpo quindi se si pensa che si tratta di un esordiente.
A proposito chiedo a World: era la prima in assoluto della tua vita o in passato scrivevi già di tuo?
Cast perfetto, dato che Cruise e Freeman sono gli attori "tipo" per questo genere di ruoli.
Difficile trovare difetti, che probabilmente sono insiti al tipo di storia: personaggi non proprio originali, trama che sa di già visto e poche emozioni dirette, con un finale prevedibile. Ma ripeto, sono difetti che sono legati al tipo di film.

Voto: 73
 
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view post Posted on 22/9/2012, 19:02
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Questo era uno dei film che mi suscitavano più interesse perché ero davvero curioso di sapere come aveva mosso i primi passi uno dei veterani del gioco, World. Devo dire che già dal suo esordio si intuiscono perfettamente le qualità del produttore che sarebbe poi diventato uno dei pilastri di CK. L’avvocato di strada è infatti un legal-thriller molto elegante e misurato che si preoccupa soprattutto di approfondire il cambiamento interiore del protagonista piuttosto che sorprendere con colpi di scena e complicati intrecci.
Un’inaspettata e imprevedibile esperienza traumatica vissuta dal protagonista Michael Brock, un giovane e ricco avvocato, gli stravolge completamente la vita cambiando del tutto la sua visione del mondo. Abbandona quindi il prestigioso studio legale dove lavora e inizia una battaglia per la tutela dei diritti degli emarginati, dei senzatetto, degli indigenti. Il colosso contro cui si dovrà scontrare è proprio il grande studio legale dove lavorava e ovviamente la battaglia non sarà semplice.
E’ un’opera sicuramente più acerba rispetto agli ultimi film di World, ma già si nota la grande attenzione del produttore per i personaggi e la loro caratterizzazione, da sempre uno dei suoi punti di forza. In questo caso si è concentrato quasi esclusivamente sul protagonista e ha creato un personaggio credibile e umano, per cui il suo drastico cambiamento di vita non risulta forzato.
C’è una grande attenzione agli aspetti più emotivi della vicenda, piuttosto che ai risvolti da thriller. Ci viene descritta una parte della società americana nelle sue pieghe più oscure, fatta di ipocrisie e contraddizioni. A livello di tematiche, quindi, il film, pur essendo un’opera prima, è piuttosto ambizioso.
La sceneggiatura, sotto l’aspetto formale, è forse più corretta (con le varie intestazioni…) ma sicuramente più fredda e meno personale. Ho notato qualche informazione di troppo (tipo i nomi dei personaggi anche se effettivamente spesso non ci sarebbe modo di conoscerli, il loro stato d’animo…) ma d’altronde è pur sempre un’opera prima e a parte tutto, anche oggi, un esordio del genere, così curato, raccoglierebbe moltissimi apprezzamenti imponendosi all’attenzione di tutti.
Il film ha un buon ritmo, seppur molto pacato, che conduce lentamente a un finale per certi versi consolatorio.
Il vero limite del film sta, secondo me, proprio nel soggetto e probabilmente nella fonte originaria.
Nonostante le tematiche molto ambiziose, la vicenda in sé, manca di mordente, è piuttosto prevedibile e poi ho avvertito una sorta di buonismo di fondo. Una semplificazione della realtà in cui c’è la casella dei buoni (i poveri, i senzatetto, i pochi “eroi senza macchia”) e c’è la casella dei cattivi (i ricchi, la maggior parte degli avvocati…). Una visione del mondo che non mi è piaciuta tanto, anche se, ripeto, indubbiamente pone delle questioni importanti e sotto gli occhi di tutti.

Ottima la scelta di Demme, che trovo adattissimo a un film di questo tipo. Meno riuscito il cast. Se la scelta di Cruise e Freeman è ottima per i ruoli che hanno (il primo in particolare non mi è antipatico come al solito, e solo questo è un gran risultato), lo è molto meno quella di Glenn Close e Tommy Lee Jones in ruoli così marginali. Ci sono poi troppi personaggi che rimangono senza volto, quindi il cast avrebbe necessitato di qualche aggiunta.

Complessivamente un bell’esordio quello di World, molto curato ed elegante, a cui però manca quel guizzo emozionale in grado di trascinarti. Probabilmente ciò è legato al soggetto di partenza, già di per sé non troppo coinvolgente. 66/100
 
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Andrew.
view post Posted on 22/9/2012, 20:20




CITAZIONE
Nonostante le tematiche molto ambiziose, la vicenda in sé, manca di mordente, è piuttosto prevedibile e poi ho avvertito una sorta di buonismo di fondo. Una semplificazione della realtà in cui c’è la casella dei buoni (i poveri, i senzatetto, i pochi “eroi senza macchia”) e c’è la casella dei cattivi (i ricchi, la maggior parte degli avvocati…). Una visione del mondo che non mi è piaciuta tanto, anche se, ripeto, indubbiamente pone delle questioni importanti e sotto gli occhi di tutti.

Da notare come sia cambiato da questo punto di vista World, dato che nei suoi ultimi film questa distinzione si fa molto sfumata.
 
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view post Posted on 22/9/2012, 20:26
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Critico

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CITAZIONE (Andrew. @ 22/9/2012, 21:20) 
CITAZIONE
Nonostante le tematiche molto ambiziose, la vicenda in sé, manca di mordente, è piuttosto prevedibile e poi ho avvertito una sorta di buonismo di fondo. Una semplificazione della realtà in cui c’è la casella dei buoni (i poveri, i senzatetto, i pochi “eroi senza macchia”) e c’è la casella dei cattivi (i ricchi, la maggior parte degli avvocati…). Una visione del mondo che non mi è piaciuta tanto, anche se, ripeto, indubbiamente pone delle questioni importanti e sotto gli occhi di tutti.

Da notare come sia cambiato da questo punto di vista World, dato che nei suoi ultimi film questa distinzione si fa molto sfumata.

E' vero, anche ripensando al recente The good thief.
 
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view post Posted on 23/9/2012, 13:43
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Cinefilo Ad Honorem

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i miei complimenti per l'intervista. Qua sul forum ormai siamo in pochi a poterci capire. :(
 
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view post Posted on 23/9/2012, 16:45

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Il buon giorno si vede dal mattino, dice un vecchio proverbio. Vale anche per le persone. Ho letto questo film e poi l'intervista, e credo di poter essere uno dei tanti giocatori di CK a ringraziare Dio che Gaetano ha iniziato a giocare, ormai undici anni fa; e ancora di più a ringraziarlo perché è ancora qui, quando invece tanti suoi colleghi, bravi quanto lui, si sono persi per strada oppure hanno scelto di percorrerne un'altra (Emilz e Papele, ad esempio, per la seconda categoria; Zen e Merlino per la prima).

Il film, tratto da un romanzo di quel John Grisham più volte adattato da Hollywood (Il rapporto Pelican, L'uomo della pioggia, La giuria), è di sicuro appello commerciale sul pubblico, ma è anche scritto molto bene, un'opera di denuncia sia delle condizioni dei senzatetto, sia delle beghe del mondo degli avvocati. Certo, chi non conosce le procedure legali si perde, ma se si è disposti a passarci sopra si passano attimi di cinema davvero gustosi, nobilitati da un'ottima regia (quel Demme che ci ha regalato la perla del Silenzio degli innocenti) e da un cast di buon livello, Cruise, attore che non amo ma che questi ruoli li fa bene, e il "Babbo Natale" nero Freeman su tutti.

Certo, poi lo script ha tutti gli errori di un esordiente. Intanto, il cast non è completo: a parte i due protagonisti e le due illustri comparse Tommy Lee Jones e Glenn Close, gli altri sono senza volto. Poi, nei dialoghi e nelle didascalie ci sono troppi puntini, troppe pause non necessarie. In terzo luogo, mancano le musiche. Insomma, si vede che è l'opera di un esordiente.

Ma, torno a dire, un esordiente di razza, che adatta un buon libro e confeziona un buon prodotto, buono per una serata rilassante. Non gli si può chiedere di più.

VOTO: 7/10.
 
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mastruccio
view post Posted on 23/9/2012, 19:07




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
L'esordio della World Entertnaiment a Ck è davvero una sospresa. Tratto da un libro del celebre John Grisham, specialista nei legal-thriller, la vicenda umana dell'avvocato Michael Brook riesce ad essere abbastanza coinvolgente, anche se non del tutto. Probabilmente perchè non sono un appassionato del genere, ma forse anche perchè in fondo non vi è nulla di nuovo nella prima pellicola di Gaetano, compresi gli attori, tutti già visti in ruoli simili al cinema reale.
In ogni caso, il film è godibile, riesce a far riflettere sulla condizione sociale della povera gente negli States, e non ci si annoia mai.
Buoni ma, come detto, già visti sia Tom Cruise che Morgan Freeman, per non parlare di Tommy Lee Jones, che in carriera avrà recitato non so qualte volte il ruolo del poliziotto. Alla fine escono tutti un po' troppo stereotipati.
La regia di Demme è felice, anche se avrei gradito qualche movimento di macchina, taglio di inquadratura, descrizione di scena in più.
Purtroppo, anche se sono citati alla fine dei credits, non riusciamo ad ascolare i brani della pur piccola colonna sonora.
Complessivamente però, il film, seppur con i limiti di un esordio, riesce a farci vedere un certo talento, ancora acerbo, ma pronto a spiccare il volo.
VOTO: 66/100
P.S. La bellissima intervista è veramente un piccolo racconto di vita, e testimonia quanto speciale e coinvolgente sia questo gioco, capace di accompagnare e far crescere chi lo vive nella giusta maniera.
P.P.S.S. Capisco il perchè oggi hai maturato una scrittura diversa. Ma allora perchè hai scritto che hai difficoltà a leggere film con tante descrizioni tecniche? Anche tu hai cominciato utilizzando metodi convenzionali.
 
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canepa
view post Posted on 27/9/2012, 17:07




Leggendo l'intervista di gaetano, emerge veramente un grosso attaccamento al gioco e fa molto amarcord (nel senso buono del termine).
Condivido tutto quello detto da Gaetano e la riprova è il rapporto di amicizia che ho stretto con alcuni giocatori ancora presenti e altri che ci guardano dall'esterno.
Forse il grosso rapporto di amicizia nasceva anche dai raduni, dove avevamo modo di conoscerci anche di persona e associare un volto ed una voce a qualcuno che non conoscevi e che magari ti eri immaginato diverso.
Oggi questo manca, perchè non ci troviamo più dal vivo.
Ma devo dire che Ck in alcuni periodi era anche un bello scambio di vedute, alcune volte anche con litigate, ma con rispetto. Anche se queste litigate hanno anche portato ad allontanamenti. Però io anche le fracciate o i rimproveri (se si possono chiamare così), li ho sempre vissuti con serenità, senza mai abbandonare veramente il gioco.
Forse perchè ci sono parecchio attaccato anche se non ho ricevuto grossi premi o soddisfazioni (ma di questo ne parlo domani nell'intervista che posterò; mi cospargo il capo di cenere per non averlo ancora fatto).
Devo dire che con alcuni di voi ho condiviso momenti bui della mia vita, trovando anche interlocutori telefonici; quindi lunga vita a CK.
Magari domani posto anche la recensione.
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 29/9/2012, 19:37




l'esordio della World è un bel film legale, in un certo senso tranquillo ma piuttosto confusionario nella stesura.
Grisham mi piace molto come autore, perchè fa vedere il lato umano dei protagonisti, ma qui sembra il tipico scontro fra "bene" e "male" anche se in senso legale.
Tuttavia la storia è bella, l'avvocato che dopo un trauma si mette ad aiutare i poveri, ma in alcune parti mi sono persa e e non mi sono molto appassionata alla storia.
Anche se dobbiamo dire che World adesso è migliorato di molto, e non boccio per nulla il film che mi sembra abbia un bel messaggio, perciò il mio voto è 6
 
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canepa
view post Posted on 1/10/2012, 17:42




RECE by Tomcat: L’AVVOCATO DI STRADA
IL PRIMO LEGAL THRILLER DI CK?

Uno dei pochi legal thriller che abbia mai visto su Ck e credo forse sia addirittura il primo. Una sceneggiatura che per essere un esordio già presentava una grande stoffa. Script scritto correttamente, buona impaginazione, nessun errore. Insomma se il buongiorno si vede dal mattino...
Forse se si deve vedere qualcosa che mi è balzato agli occhi è che personaggi che appaiono 2 volte (il poliziotto) hanno un volto come quello di TL Jones, mentre altri (mi viene in mente il capo di Cruise) nonostante appaiono di più, non hanno l’interprete.
Devo dire che però la pellicola non mi ha convinto fino in fondo; non tanto per la sceneggiatura, anche se devo dire il vero che l’ho trovata un po freddina per il tema trattato. Il problema della riuscita completa della pellicola a mio avviso risiede nel soggetto e per la precisione nel finale dello stesso. Spesso i film tratti da Grisham, mettono in gioco colpi di scena in più parti della pellicola, con doppi giochi o ragioni nascoste. O almeno ci sono delle bellissime arringhe degli avvocati davanti alle giurie. Qui il tutto si risolve si con arringhe, ma davanti al giudice e con i soli avvocati, buttando giù la costruzione precedente della storia. Storia che a dire il vero non è che porti sta gran ventata di novità, perchè è un avvocato che si ravvede del suo far soldi senza sporcarsi mai le mani e che si butta nella mischia per la nobile causa.
I personaggi sono ben costruiti con Cruise e Freeman sono quelli che la fanno da padrone con due belle interpretazioni con Cruise che ritorna a fare l’avvocato per una storia di Grisham dopo il socio del 1993.
La regia di Mann seppur forte di un solo film similare è buona e senza sbavature.
La locandina non mi è piaciuta, ma ormai è noto che non amo i faccioni dei protagonisti, specialmente se lo sfondo è nero e buona parte della stessa è occupata da scritte.
I brani della colonna sonora non sono molti e sono brani celeberrimi, anche se a mio avviso quello dei Queen è quello che meno si adatta alla scena.
Fra le tante 3 anni dopo questa pellicola in USA ne hanno fatto un film per la TV
Concludendo Questa pellicola è un bel legal thriller che si fa guardare con interesse e mette in scena una storia interessante che ci mostra il lato spietato della ipocrita America; ma che è parco di colpi di scena come altre pellicole del genere. Ha ben pochi film dello stesso tipo con cui confrontarsi su CK, ma rimane un esordio veramente convincente che già mostrava le potenzialità del produttore.
Voto complessivo: 65/100
 
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15 replies since 9/9/2010, 12:40   2397 views
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