La mafia uccide solo d'estate

La mafia uccide solo d'estate

Un film di Pif. Con Cristiana Capotondi, Pif, Ginevra Antona, Alex Bisconti, Claudio Gioé.
Commedia, durata 90 min. - Italia 2013. - 01 Distribution uscita giovedì 28 novembre 2013.

Arturo ha pochi anni e un segreto romantico che condivide con Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bambina che gli ha incendiato il cuore. Nato a Palermo, Arturo è stato concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero Michele Cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da quel momento e da che si ricordi la sua vita, spesa a Palermo, è stata allacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti.


Questo lo vorrei vedere, anche perchè adoro i servizi di Pif ne Il testimone (sebbene le ultime stagioni non siano al livello delle prime).

potrebbe essere interessante...

Mi ricordo di aver conosciuto Pif quando ancora era ragazzino. Frequentai, secoli fa ovviamente, un corso per "addetti al messaggio audiovisivo" che era organizzato da suo padre, regista in verità poco intraprendente, che ci portava sempre nel suo studio. Pierfrancesco era li a guardare, e smanettava con la telecamera e le cassette.
Questo film lo voglio andare a vedere, anche per la presenza nel cast di un amico (il tizio che spiega a Riina come funziona il telecomando del condizionatore).

sono entrato in sala senza aspettative: conosco il Pif de "il Testimone" e lo apprezzo parecchio, quindi avevo un po' timore del classico personaggio televisivo che passa al cinema riproducendo quello che fa in tv. invece "La mafia uccide solo d'estate" non solo non è da sottovalutare, bensì lascia l'amaro in bocca perché poteva anche puntare più in alto. in pratica Pif realizza un "vi racconto i venti anni di stragi mafiose come se avessi/aveste 5 anni" e per 3/4 è un racconto di formazione infantile dal punto di vista del piccolo di Arturo: la scrittura c'è e l'auto-narrazione ingenua (come ne "Il Testimone") funziona alla grande, probabilmente però Pif ha dovuto metterci la faccia e, sebbene Arturo sia modellato su di sé, non si rivela un attore eccelso - se si aggiunge che la co-protagonista è Cristiana Capotondi sul piano interpretativo non stiamo su alti livelli -.- e purtroppo ho trovato l'ultima parte un po' troppo svilente. il film fino al ritorno del personaggio di Flora/Capotondi costruiva un sistema molto felice nel contrappuntare la vita del piccolo Arturo agli orrori stragisti della Mafia: è ironico ma non perde per questo di credibilità, è irriverente (coi grandi boss) ma mai di cattivo gusto. è vero cinema "popolare", quello che manca in Italia.

Ne parlano tutti benissimo. Mi fa molto piacere e lo andrò a vedere, spero presto. In ogni caso è il miglior debutto in sala di quest'anno, e il Nastro d'Argento a Pif non glielo leva nessuno.

Visto al cinema, orgogliosamente. 6 euro che ho avuto il piacere di spendere, alla faccia di Zalone che vedrò in streaming.

Molto, molto carino. Alla fine Pif fa un film solo per parlare della mafia e omaggiare gli eroi che l'hanno combattuta, si vede che è questo che più gli preme, a dispetto di una storia d'amore tutto sommato molto semplicistica, senza grossi scossoni, volutamente messa come un contorno, compresa la parte comica, molto sobria e misurata (al massimo si sorride).
Nel finale mi sono anche commosso, per questo e per il fatto che in Italia ci vorrebbero più Pif e meno Checco, per me si becca un 8 pieno.

Non ho apprezzato da subito Pif ma a poco a poco lo sto rivalutando e questo film non è per niente male. Molto interessante, un 7 di cuore.

"Il testimone" mi è sempre piaciuto e quando posso, lo seguo.

Film da recuperare al più presto possibile.

e tra l'altro oggi è l'anniversario della morte di Impastato.

comunque nei mesi scorsi ho visto ampi spezzoni del film, non mi sembra male, anche se il finale lo trovo un po' troppo retorico, ma ci sta.

a me ha annoiato parecchio, di buono c'è l'intento sociale, ma preferisco il Pif televisivo, meno "costruito" a tavolino.