Recensione della Chimera.Che passi in avanti, Oren! Dopo un thriller e una commedia, il nostro nuovo acquisto ci prova con la fantascienza, di quelle che piacciono a lui (e anche a me ovviamente). Scommetto infatti che si sarà divertito parecchio nello scrivere.
Sapevamo che la storia narra del ritorno dei terrestri sulla terra. Non sapevo però che genere di film aspettarmi e per questo la curiosità era molto alta. Le prime scene col regnante sono molto belle e ci fanno comprendere in fretta la situazione dei terrestri costretti a fuggire dal pianeta e ormai vicini al tanto atteso ritorno.
La storia si incentra poi su un gruppo di soldati che hanno l'arduo compito di scendere per primi per verificare la situazione sulla terra.
Sono però solo dei soldati addestrati virtualmente, non hanno mai combattuto realmente e ciò renderà tutto più difficile. A complicare la situazione ci saranno bambini che si intrufolano in portelli perdendosi nella foresta e tradimenti di corte che minerannola situazione.
Il soggetto è semplice e funzionale allo scopo del film che non sicuramente quello di farci fare grandi riflessioni.
La sceneggiatura è ottima. La prima parte soprattutto è scritta davvero bene e rappresenta un grande passo in avanti per Oren che non ricordavo così pulito e attento nelle descrizioni nei precedenti film.
La seconda parte risente forse un po' della stanchezza, l'ho trovata infatti scritta in modo un po' frettoloso e con diversi errori.
Il film nel suo complesso è riuscito, tuttavia presenta diversi difetti o piccole ingenuità.
Parlando dei personaggi, alcuni sono riusciti bene (il regnante tra tutti) mentre altri si fa fatica a inquadrarli per bene. Parlo soprattutto del gruppo di soldati. Inizialmente ho fatto una fatica immane a cercare di capire chi stava parlando, perchè non ricordavo i nomi e gli attori associati e nella pagina del cast non si vedono le figure. Quindi per un bel pezzo sono andato avanti così. A poco a poco si inziano a intravedere i vari caratteri. Riley è quello stronzo. E' così per via del figlio che sta male, però questa spiegazione non mi è bastata e mi è parso troppo esagerato nella sua caratterizzazione, come se si volesse mostrarlo stronzo a tutti i costi.
Gli altri personaggi invece non rimangono impressi e restano sullo sfondo, senza che si riescano a percepire differenze sostanziali nelle loro caratterizzazioni. Di sicuro si percepisce che il capo è insicuro, che Kant è un'idealista ribelle, che Dana è una con le palle, che Jada è taciturna e che Hearl è un duro. Però se mi si chiedesse di dire di più su di loro, non ci riuscirei, perchè appunto non sono riusciti a colpirmi emotivamente.
Altro difetto è legato alle piccole forzature che si incontrano via via nella storia. Piccole, ma che nel complesso si fanno sentire e ne faccio un breve elenco:
-la malattia di Otix, il magnetismo. Dal punto di vista scientifico non sono riuscito a spiegarmela e non mi spiego com'è che diventa di colpo sano una volta sulla terra. Si poteva magari dargli una malattia respiratoria e dire che la percentuale di ossigeno nella nave era bassa;
-i ragazzi che si nascondono nella navetta: escamotage utile alla storia ma inverosimile. A parte che nell'hangar viene detto che ci sono tantissime navette, loro si infilano proprio in quella che parte e in un portello che si apre normalmente. Una nave spaziale dovrebbe avere delle misure di sicurezza che impediscono un accesso così semplice;
-I bambini una volta precipitati si allontanano dalla nave in direzione opposta rispetto ai soldati. Otix sapeva che suo padre era lì. Possibile che non gli sia venuto in mente di gridare aiuto? Al diavolo la possibile punizione, la sua amica era svenuta, qualsiasi bambino avrebbe chiesto aiuto in una situazione tragica come quella.
-La questione dell'evitare di scendere sulla terra: inizialmente si dice che le radiazioni sono scese, perchè poi si dice che sono ancora alte? E poi se alla Esperanza rimanevano solo 50 anni di vita e se in 600 anni non hanno trovato pianeti abitabili, come speravano di avere una qualche possibilità di sopravvivenza nello spazio? Non sarebbe stato più razionale scendere sulla terra e cercare di sopravvivere là o almeno di fare "rifornimento"?.
-Riley che si uccide: perchè non decidere di tentare di ritrovarlo, anche rimanendo da solo sulla terra, anzichè farsi fuori? Fin quando non si trova un cadavere, la speranza di un padre dovrebbe essere sempre alta.
Insomma, come ho detto sono forse piccole cose ma che nel complesso rendono la storia un po' troppo forzata.
La scelta di Emmerich è stata buona, perchè è il regista adatto a questo genere di storie, sempre attento alla spettacolarità delle immagini unite al dramma umano.
Anche il cast è stato scelto bene. Mi sono piaciuti Forster e Ruffalo. Gli altri sono stati altrettanto scelti bene, nomi perfetti e non troppo altisonanti, ma probabilmente penalizzati un po' dalla sceneggiatura che ce li mostra non caratterizzati in maniera completa.
La colonna sonora è ottima, funzionale alle scene (credo che un brano l'abbia usato anch'io per il mio film).
La locandina mi è piaciuta, così come il sito. Anche se su quest'ultimo si sarebbe dovuta sistemare la pagina del cast dove non si vedono le immagini (nè con mozilla nè con ie) e la pagina delle curiosità che è assente.
Voto: 70Penso che i film di puro intrattenimento siano tra i più difficili da fare. Perchè non hai delle storie commoventi o emozionanti da usare e quindi devi concentrarti il più possibile sui personaggi e sulla trama, cercando in tutti i modi di divertire chi guarda il film. Se poi a guardarlo è qualcuno a cui non vanno giù certi tipi di film, la cosa si fa ancora più dura. E anche se hai fatto un buon lavoro, sei sicuro di partire sempre svantaggiato rispetto ad altri film più "seri".
Fatta questa premessa, si può dire che Oren è riuscito in parte nel tentativo. Il film ha una trama solida, forse non delle più originali, ma di quelle che incuriosiscono e ti spingono a continuare a guardare per sapere come va a finire.
Purtroppo ci sono anche delle piccole ingenuità nella trama che inficiano il lavoro complessivo e i personaggi non sono riusciti a restare impressi come avrebbero dovuto. Errori che sicuramente col tempo andranno a scomparire, dato che ci siamo passati tutti.
Vorrei rispondere a Mastruccio riguardo il finale con i bambini.
Al di là della loro mancata ricerca, che ho criticato anch'io, non mi sento di criticare a priori il fatto che possano essere i nuovi adamo ed Eva. Chi lo dice che una cosa già usata diverse volte al cinema, non possa continuare a essere usata, se in maniera opportuna? Perchè altrimenti potrei dirti che l'uomo che perde la memoria e si trova coinvolto in un delitto è anche più abusata come situazione, no?
A me in questo caso non è dispiaciuta la scelta. Vedere l'astronave che abbandona la terra senza speranza e i due bambini che trovano un eden dando una speranza alla rinascita della vita è stato bello.
Certo, si può discutere sulla verosimiglianza della situazione, ma quello è un altro discorso.
CITAZIONE
- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?
Questo è sicuramente quello che mi è piaciuto di più scriverlo. Mi ci sono buttato senza che fosse in programma ed è stato molto entusiasmante.
Ecco, ho avuto la conferma a quanto ho scritto all'inizio
CITAZIONE
- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?
Anche qui nulla, come è già stato detto ha dei lontani legami con Wall-E, ma sono sottigliezze
Effettivamente, e rispondo anche alla discussione che ne è nata, dire che questo film abbia cose in comune con Wall-E è come dire che Cawboy Bebop abbia cose in comune con Casablanca. Sono due film completamente diversi per genere, uniti solo da una situazione che hanno in comune.