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Pulp Stories
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Pulp Stories, Clint94

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SaschaGranato
view post Posted on 29/5/2012, 23:50




RECENSIONE DELLA GRANATO PRODUCTION

PULP STORIES

Come promesso, ecco la mia recensione su Pulp Stories, ultima fatica della Clint Production. Ammetto che era da molto tempo che attendevo di vedere questo film. Mi incuriosiva in particolare l’omaggio al cinema di Tarantino, domandandomi come sarebbe stato possibile realizzare un film simile a Pulp Fiction senza cadere nel banale. La risposta arriva immediatamente, dopo le prime battute del film, e subito ci accorgiamo della netta distinzione fra questo omaggio e l’originale film diretto da Tarantino. Pulp Stories è un film completamente diverso. Direi che sono pochissime le analogie riscontrabili. E questo mi ha molto confortato.

Soggetto e sceneggiatura: il soggetto da quanto ho capito si ispira ad un fumetto italiano. In un certo senso si percepisce un’impronta europea in questa storia, a differenza di Cinque centimetri al secondo e Milleniom, ispirati entrambi a dei manga se non erro. Credo che Clint si sia trovato molto a suo agio durante la scrittura della sceneggiatura. Da un punto di vista narrativo, sono rimasto piacevolmente colpito dallo stile asciutto ed immediato dell’autore, che ha saputo così offrire maggior scorrevolezza alla lettura, senza mai appesantirla con descrizioni prolisse, o poco pertinenti ai fini del racconto. Questo pregio, di tanto in tanto, si scontra un po’ troppo brutalmente con alcune sequenze che avrebbero meritato una durata un pelino più lunga; in particolare mi riferisco all’inizio del film, quando Jack deve scovare l’amante… e non aggiungo altro. Ecco credo che in quel punto, qualche parolina in più avrebbe creato maggior empatia con le emozioni provate dal protagonista, ma si tratta in effetti di una semplice sottigliezza. Non posso non muovere una piccola critica per il classico metodo di scrittura che va di moda qui a cinematik, che continuo a reputare scomodo e poco ordinato.

Regia e Cast: Quello di Pulp Stories è un cast veramente ricco di stelle. Ogni attore credo ricopra perfettamente il proprio ruolo, e vorrei cogliere l’occasione per congratularmi con Travolta. La sua interpretazione è qualcosa di eccezionale, meritevole di una nomination agli Awards, e chissà che non arrivi. L’unica pecca consiste nell’assenza delle immagini che hanno complicato un po’ la lettura, ma niente di tragico. In merito alla regia, ammetto di aver apprezzato molto il lavoro di Rodriguez, dietro la cinepresa. Il suo stile è inconfondibile, anche se ho riscontrato alcuni tratti che esulano un po’ dalla sua concezione di cinema. Nel film prevale difatti un senso di profonda umanità e tragicità. Qualità lodevoli, ma che non ho mai colto nei suoi film. O per lo meno, mai in maniera così distinta. Questo non è certo un difetto, ma solo una semplice osservazione che desideravo fare.

Colonna sonora: Credo rappresenti l’unica vera pecca del film. Troppe canzoni, e troppi brani di LA Noire, che hanno purtroppo contribuito a far perdere di credibilità alcune scene del film. Avrei preferito piuttosto meno brani, ma più ricercati e adatti ad un film di questo genere.

Locandina e sito: Ho apprezzato molto la copertina; semplice ma diretta, così come è diretto il film. Anche il sito credo meriti una nota di merito, in quanto c’è tutto quello che serve.

Difetti: qualche difetto già credo di averlo indicato, ma in effetti non posso dare torto a Clint quando parlava di incongruenze narrative. Niente di serio e a dirla tutta, non si sente neanche la necessità di vedere un film dove ogni cosa è a suo posto. L’intreccio narrativo, in questo caso, non rappresenta il vero protagonista del film. Pulp Stories in realtà è un’opera semplice, e i soli protagonisti sono rappresentati dai personaggi.

Pulp Stories ha indubbiamente superato ogni mia aspettativa, ragion per cui augurano un in bocca al lupo a Clint per gli Awards.
PS: lo scontro finale è scritto in maniera impeccabile, sembra quasi di viverlo!!!

Voto 78/100
 
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view post Posted on 31/5/2012, 13:14
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CITAZIONE (Andrew. @ 29/5/2012, 10:41) 
Lancio io la prima pietra. -_-

Giuro che ci ho provato a farmi piacere i capolavori di Tarantino, mi ci sono messo di impegno, ma è più forte di me! :unsure: Anche Bastardi senza gloria, alla lunga ha iniziato ad annoiarmi. Mezz'ora in meno e sarebbe stato perfetto. Ok la smetto, altrimenti aggravo la mia posizione. :P
 
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Clint1994
view post Posted on 2/6/2012, 14:03




Ringrazio tutti gli ultimi recensori e comincio a rispondere. Non ho nulla da ribattere a Little Tin, quindi passo a Andrew.

CITAZIONE
I personaggi sono ovviamente il piatto forte di questo film. Personaggi a volte caricaturali, esagerati, pomposi, irreali, ma dannatamente fighi. Non si può non godere alle scene in cui c'è Romero che dà il colpo di grazia a Jack, o Robert che dà il perdono alle sue vittime. Tutto è portato all'estremo e questo rende la lettura divertente, mai noiosa, come del resto ci si aspetta da un film di Rodriguez chiaramente ispirato a Pulp Fiction.

Grazie, era esattamente quello che volevo ;)

CITAZIONE
Non so se è già stato detto da Clint o da altri recensori, ma per certi versi questo film è speculare a quello di Tarantino, in quanto ritroviamo alcuni elementi presenti nel primo: la coppia di innamorati che si chiamano per vezzeggiativi e che sono scatenati, la ricerca di un oggetto caro perduto, la scena iniziale con il protagonista che gioca con la vita del malcapitato di turno con fare epico, la coppia di scagnozzi che parla di una cazzata qualsiasi, il torturato su una sedia e probabilmente altre scene che non ricordo, ma nel complesso è chiara la citazione o l'omaggio.

Sì, gli omaggi, le citazioni e i riferimenti a Tarantino sono innumerevoli. Oltre a quelli relativi alla storia e ai personaggi in sé, che più o meno sono presenti anche nel fumetto, ne ho inseriti anche alcuni più difficili da notare: per esempio, il ragazzo di colore che non parla mai e viene ucciso da Robert si chiama Marvin, come il poliziotto torturato di Le Iene e il ragazzo che viene ucciso da Vincent Vega nella macchina in Pulp Fiction (tutti quelli che si chiamano Marvin nei film di Tarantino fanno delle brutte fini :P ); oppure la battuta che dice Chester quando viene colpito con il remo da Lester ("che botta cazzo, che botta cazzo, cazzo che botta!") è uguale a quella che dice Uma Thurman quando sniffa nei bagni del locale dove è andata con John Travolta.

CITAZIONE
Rodriguez riesce comunque a mettere del suo e fare un film che per certi versi si discosta dal genere di Tarantino. Scelta felicissima perchè ritroviamo alcuni elementi che lo hanno contraddistinto in film come Sin City, quali la voce fuori campo e i personaggi caricaturiali e pomposi, quasi da fumetto. E lo vediamo nella scena finale, con un Romero che sembra una sorta di super cattivo che resiste a numerosi colpi di martello in testa.

Sì è per questo che ho scelto lui invece di Tarantino! ;)

CITAZIONE
Inoltre ho trovato la storia dello scienziato pazzo un po' stonante con tutto il resto. Forse Ross necessitava di più spazio, magari vederlo in situazioni normali in moda da suscitare poi un po' di sorpresa quando manifesta la sua natura folle (un po' come è stato per Romero che invece è riuscitissimo come personaggio), invece si intuisce già dal discorso col capo della polizia che Kerr sta andando incontro a morte.

Beh, non è uno scienziato pazzo, è un poliziotto pazzo! :P Sì, forse sarebbe stato meglio far comparire Ross prima per creare la sorpresa, non ci avevo pensato.

CITAZIONE
Liam Neeson che non mi era mai capitato di vedere in questi panni e dopo il cattivo de La torre di Babele diventa qua un assassino "buono".

Beh ultimamente sta facendo parecchi film d'azione... Penso a "Io vi troverò" o "Unknown". E' anche per questo che l'ho scelto

CITAZIONE
Clint ci prova con una storia Tarantiniana fino al midollo, pescando a piene mani dalle vicende di Pulp Fiction (citato con diverse scene), ma rendendo il tutto più vicino allo stile di Rodriguez, come una sorta di esercizio di stile che non faticherei a immaginare nei cinema reali.
Un esercizio di stile che non si eleva a capolavoro perchè non tutti i personaggi hanno il giusto spazio e molti si riducono a macchiette sullo sfondo, ma che soddisfa la voglia dello spettatore che voleva vedere personaggi forti, scene esagerate, dialoghi grandiosi e pomposi, sangue e malvagità, insomma un pulp divertente, ironico e malsano che non annoia mai e di grande qualità.

Capisco quello che vuoi dire, anche se vista la quantità di personaggi e di vicende era quasi impossibile dare a ciascuno il giusto spazio e quindi inevitabilmente qualche personaggio è rimasto un po' sullo sfondo.

CITAZIONE
Come ho scritto nella rece, è un personaggio di cui non ho capito l'utilità. Viene prima presentata come una ragazza forte a cui hanno ucciso la sorella e poi muore anche lei. Fine. Boh, secondo me o la si tagliava del tutto o la si ampliava, perchè così non trasmette molto.

Beh il suo personaggio funge da collegamento tra l'episodio in Messico e quello dedicato a Romero a Los Angeles. Romero non è che ce l'ha in particolare con queste due sorelle: ammazza Anna senza motivo, è solamente una delle tante vittime; poi viene a sapere attraverso la polizia che in città c'è anche sua sorella, che è stata interrogata e quindi magari potrebbe aiutare Kerr nell'indagine, così decide di uccidere anche lei. Sostanzialmente Kika serve per collegare i due episodi e per mostrare Romero all'opera. E poi ci tenevo a inserire la sua conversazione col portiere :P

CITAZIONE
Non ne ho parlato nella rece, ma effettivamente alcuni conti non mi tornavano, come la scena iniziale con Robert che uccide i due ragazzi. Poi i due si vedono più avanti nel film e non si capisce questo sbalzo temporale.
Sul fatto che in Pulp Fiction ci siano pure delle incongruenze... sei sicuro? Io non ne ho mai notate...

Beh, in realtà c'è una spiegazione: la prima scena andrebbe inserita a metà tra l'episodio in Messico e lo scontro tra Robert e Romero, cioè quando Robert torna a Los Angeles e attende che Nigai gli fornisca le informazioni su Romero. La grossa incongruenza che intendevo io è un'altra, ma siccome nessuno l'ha fatta notare per ora non la dico :P Per Pulp Fiction, ora non ricordo benissimo, ma se si prova a dare un ordine cronologico a tutti gli eventi, si fa parecchia fatica.

CITAZIONE
Secondo me il film può puntare a diversi premi. Ho intenzione (salvo uscita di altri film) di tifare per la vittoria di Rodriguez perchè è perfetto per il film, ma ci sono anche possibilità per gli attori (soprattutto non protagonisti) e cast, oltre che sceneggiatura e film, perchè no? L'unica cosa che potrebbe ridurre le possibilità di vittoria in queste categorie è la concorrenza interna nel caso in cui Clint farà uscire un altro film. Mi sentirei quasi di sconsigliarglielo, dato che questo potrebbe benissimo essere il suo film di punta che assieme al film sentimentale potrebbe anche fargli vincere il premio a miglior produttore.

Penso invece che farò uscire lo stesso Cowboy Bebop. Pulp Stories potrebbe avere chance per regia, cast e qualche attore (Travolta come non protagonista, magari), ma non penso che abbia possibilità di vincere come miglior film, dato che per ora i voti ottenuti sono tutti tra il 7 e l'8 (e altri film di questo semestre hanno ricevuto voti più alti). Al massimo potrebbe ottenere una nomination. E poi con due film avrei le stesse possibilità di molti altri di vincere il premio a miglior produttore... Quindi penso che farò uscire anche Cowboy Bebop l'ultimo weekend di giugno.
 
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Andrew.
view post Posted on 2/6/2012, 14:25




CITAZIONE
Penso invece che farò uscire lo stesso Cowboy Bebop. Pulp Stories potrebbe avere chance per regia, cast e qualche attore (Travolta come non protagonista, magari), ma non penso che abbia possibilità di vincere come miglior film, dato che per ora i voti ottenuti sono tutti tra il 7 e l'8 (e altri film di questo semestre hanno ricevuto voti più alti). Al massimo potrebbe ottenere una nomination. E poi con due film avrei le stesse possibilità di molti altri di vincere il premio a miglior produttore... Quindi penso che farò uscire anche Cowboy Bebop l'ultimo weekend di giugno.

Sì, è comprensibile, ma te lo dicevo anche perchè l'ultima settimana di giugno è un periodo brutto per far uscire un film, io ne ho avuto esperienza in passato e il film fu un po' snobbato perchè ci sono quelli precedenti da leggere. Ma spero non sia il tuo caso.
 
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Clint1994
view post Posted on 4/6/2012, 14:15




Proseguo con le risposte passando a Hermetico

CITAZIONE
Attendevo molto questo Pulp Stories perché è un film di cui si parlava da diverso tempo e anche il trailer mi era piaciuto molto. Premetto subito che tutto ciò che dirò di positivo sul film vale doppio, perché io il pulp lo digerisco solo a piccole dosi!

Ma se non ti piace il genere pulp, come mai attendevi tanto il film?
CITAZIONE
Pulp fiction, dopo l’episodio con Uma Thurman, l’ho abbandonato perché mi annoiava a morte. Kill Bill mi è piaciuto, il secondo invece sono arrivato a stento alla fine. Questa premessa è solo per dire che non sono propriamente un fan del genere.
Pulp stories però ha il pregio di cambiare spesso ritmo e capire quando è il caso di “tagliare corto”. Non ci sono quindi le derive tipiche di alcuni film di Tarantino, quando rischi di sorbirti venti minuti di dialoghi non-sense (sì, lo so cosa state pensando… lapidatemi pure! :P ).

Ok, se Andrew scaglia la prima pietra, io scaglio la seconda :P

CITAZIONE
Come già detto però, ci sono anche delle sottotrame fini a se stesse e che non portano a nulla (è il caso di Kika e di sua sorella, ma anche la storia di Nick e Lula l’ho trovata molto più debole rispetto alle altre).

Mah, io difendo comunque il personaggio di Kika e ti rimando alla risposta che ho dato a Andrew. L'episodio di Nick e Lula, non so se sia il più debole (può essere), però è sicuramente più slegato rispetto agli altri.

CITAZIONE
La vfc a me non ah disturbato molto; l’ho trovata ben inserita, soprattutto considerante il genere a cui appartiene il film.

Ecco, di questo sono contento. Mi sembra che in generale solo Mastruccio abbia criticato la vfc.

CITAZIONE
Ne cito una su tutte: la canzone di De Andrè che, abbinata a quelle immagini, ha acquisito un fascino sottilmente inquietante.

Sì, anche perché nessuno si aspetterebbe di sentire De André in un film pulp di Rodriguez, giusto? :) Quella scena l'ha citata anche Andrew, penso che la candiderò per i chips come miglior scena musicale.

CITAZIONE
Pulp Stories è un film pulp fatto apposta per chi non digerisce il pulp. È veloce, adrenalinico, esagerato, divertente, spassoso e mai pesante o eccessivamente non-sense. Certo, se si cerca l’approfondimento dei personaggi o il coinvolgimento emotivo nelle loro storie, è meglio guardare altrove, ma Pulp Stories chiarisce fin dalle prime scene che il suo scopo è quello di intrattenere, con un film ignorante e pulp quanto basta.

La prima definizione è bellissima! :B):
Grazie, hai colto quello che è lo spirito del film e ne sono contento!


 
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Clint1994
view post Posted on 4/6/2012, 14:38




Rispondo anche a Sascha

CITAZIONE
Pulp Stories è un film completamente diverso. Direi che sono pochissime le analogie riscontrabili. E questo mi ha molto confortato.

Di analogie ce ne sono parecchie (vedi tutte quelle citate da Andrew nella sua recensione, per esempio), ma sicuramente sono anche due film molto diversi.

CITAZIONE
Regia e Cast: Quello di Pulp Stories è un cast veramente ricco di stelle. Ogni attore credo ricopra perfettamente il proprio ruolo, e vorrei cogliere l’occasione per congratularmi con Travolta. La sua interpretazione è qualcosa di eccezionale, meritevole di una nomination agli Awards, e chissà che non arrivi. L’unica pecca consiste nell’assenza delle immagini che hanno complicato un po’ la lettura, ma niente di tragico.

Ti ringrazio per i complimenti a Travolta, la sua era probabilmente l'interpretazione su cui puntavo di più.
Mi dispiace molto per l'assenza delle immagini, invece...

Comunque, per la cronaca, questo è John Travolta nei panni di Romero:

travolta_bald_420jpg-420x0

CITAZIONE
In merito alla regia, ammetto di aver apprezzato molto il lavoro di Rodriguez, dietro la cinepresa. Il suo stile è inconfondibile, anche se ho riscontrato alcuni tratti che esulano un po’ dalla sua concezione di cinema. Nel film prevale difatti un senso di profonda umanità e tragicità. Qualità lodevoli, ma che non ho mai colto nei suoi film. O per lo meno, mai in maniera così distinta. Questo non è certo un difetto, ma solo una semplice osservazione che desideravo fare.

Beh, penso che questo sia dovuto al fatto che il film, per quanto affidato alla regia di Rodriguez, di fatto l'ho scritto io.

CITAZIONE
Colonna sonora: Credo rappresenti l’unica vera pecca del film. Troppe canzoni, e troppi brani di LA Noire, che hanno purtroppo contribuito a far perdere di credibilità alcune scene del film. Avrei preferito piuttosto meno brani, ma più ricercati e adatti ad un film di questo genere.

Come ho detto, è una colonna sonora piuttosto azzardata, che può non piacere. Però non direi che ci sono troppi brani di LA Noire: ce ne sono solo due, se non sbaglio!

CITAZIONE
PS: lo scontro finale è scritto in maniera impeccabile, sembra quasi di viverlo!!!

Voto 78/100

Ti ringrazio :)
 
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Andrew.
view post Posted on 4/6/2012, 15:56




CITAZIONE
Di analogie ce ne sono parecchie (vedi tutte quelle citate da Andrew nella sua recensione, per esempio), ma sicuramente sono anche due film molto diversi.

Già, anzi secondo me sono delle vere citazioni e i due film potrebbero essere "speculari" per le tante cose in comuni.


CITAZIONE
Pulp Stories è un film pulp fatto apposta per chi non digerisce il pulp. È veloce, adrenalinico, esagerato, divertente, spassoso e mai pesante o eccessivamente non-sense.

Bella frase sì, ma i film pulp sono spesso così anche nella realtà, eh.
 
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view post Posted on 4/6/2012, 16:31
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CITAZIONE (Clint1994 @ 4/6/2012, 15:15) 
Proseguo con le risposte passando a Hermetico

CITAZIONE
Attendevo molto questo Pulp Stories perché è un film di cui si parlava da diverso tempo e anche il trailer mi era piaciuto molto. Premetto subito che tutto ciò che dirò di positivo sul film vale doppio, perché io il pulp lo digerisco solo a piccole dosi!

Ma se non ti piace il genere pulp, come mai attendevi tanto il film?

Perchè ho visto alcuni film di Rodriguez (tra cui Planet terror e Machete) che mi sono piaciuti molto, perchè il cast era enorme e perchè il film non era diretto da Tarantino. :P

CITAZIONE
Pulp Stories è un film pulp fatto apposta per chi non digerisce il pulp. È veloce, adrenalinico, esagerato, divertente, spassoso e mai pesante o eccessivamente non-sense.

Bella frase sì, ma i film pulp sono spesso così anche nella realtà, eh.

Diciamo che più che il pulp in sè, non digerisco molto Tarantino e certe sue peculiarità.
 
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view post Posted on 4/6/2012, 18:42
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Recensione di freddy_k

SOGGETTO & SCENEGGIATURA: Attendevo con ansia questo nuovo film di Clint, sin da quando ne avevo sentito parlare per la prima volta alcuni mesi fa. Sono un grande fan di Tarantino e Rodriguez, e avendo adorato sia Pulp Fiction che Sin City, ero proprio curioso di vedere questo film. Dopo la visione, devo dire che l'attesa è stata ben ripagata. Pulp Stories è un gran bel frullato di situazioni assurde, personaggi uno più stravagante dell'altro e ottime scene d'azione, soprattutto il combattimento finale tra Giusti e Romero, davvero ben fatto. Ottimo anche il modo in cui le varie storie e i personaggi delle medesime si intrecciano l'uno con l'altro, dando vita a un film che scorre veloce e diverte dall'inizio alla fine. Menzione d'onore anche ai dialoghi: veloci, affilati e a tratti parecchio divertenti. Un paio di cose, però, mi sono piaciute meno: alcune situazioni vengono lasciate in sospeso (Chester e Lester che spariscono di scena senza che si sappia che fine facciano, idem per il poliziotto in balia del capo psicopatico), e ho trovato un po' debole la motivazione che spinge a uccidere Romero e il suo complice. Il finale mi ha lasciato parecchio con l'amaro in bocca, ricordandomi un po' quello de Il grande silenzio, ma quest'ultima è un'opinione del tutto personale.
REGIA E CAST: Rodriguez è la scelta giusta per la regia di questo film: del resto, guardando lo stile, potevano dirigerlo solo lui o Tarantino. Infatti non mancano gli omaggi al regista di Knoxville, su tutti quello dei killer vestiti di nero e coi nomi fittizi (e uno di essi è interpretato proprio da Tarantino stesso). Ottimo il cast, con tutti i nomi Giusti (ok, questa era pessima :P), su cui svettano Neeson nel ruolo del killer spietato ma con precisi codici morali, e un Travolta che più folle non si può, il suo Sebastian Romero supera in bastardaggine perfino il Castor Troy di Face/Off. Mi è piaciuto pure il personaggio di Rourke, peccato che esca di scena troppo presto. In mezzo, una lunga serie di personaggi secondari ottimamente caratterizzati, dalla giovane coppia di innamorati ai due scagnozzi pasticcioni Chester e Lester.
MUSICHE: Altro lato positivo del film, molto variegate e ben amalgamate con le varie scene.
SITO E LOCANDINA: Sito ridotto all'essenziale, un po' un peccato. La locandina invece mi è piaciuta molto.

Voto: 8.5 (8 al sondaggio)
 
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Clint1994
view post Posted on 7/6/2012, 16:52




Ringrazio anche Freddy e rispondo, anche se ho poco da ribattere.

CITAZIONE
Un paio di cose, però, mi sono piaciute meno: alcune situazioni vengono lasciate in sospeso (Chester e Lester che spariscono di scena senza che si sappia che fine facciano, idem per il poliziotto in balia del capo psicopatico), e ho trovato un po' debole la motivazione che spinge a uccidere Romero e il suo complice.

La situazione di Chester e Lester rimaneva in sospeso anche nel fumetto iniziale e penso sia giusto lasciarla aperta... Devono scappare perché hanno perso dalla valigia i resti di Doug, ci riusciranno? Chissà... Penso sia giusto che la parte dedicata a loro si concluda con una sorta di beffa divertente.
Quanto a Kerr, è evidente che viene torturato e ammazzato da Ross, quindi lì si sa benissimo che fine fa. Romero e Ross uccidono proprio senza motivo, perché pensano che il più grande grado di libertà sia la libertà d'omicidio. Non hanno bisogno di un movente, uccidono per pura follia.

Non ho nient'altro da ridire, grazie ancora ;)

 
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Oren productions
view post Posted on 17/6/2012, 23:10




Con immenso ritardo, arrivo anch'io ha recensire il nuovo film di Clint. Mi scuso, ma non ho trovato molto tempo in queste settimane. Oggi pomeriggio però, mi sono messo di buona voglia e sono riuscito a divorarlo tutto d'un fiato.

Pulp Stories è un film molto corale. Questo genere di pellicole non mi piacciono molto, ma devo dire che i vari intrecci di tutti i personaggi (Quanti ce ne sono?) e di tutte le storie, sono riusciti ad appassionarmi fin dalle prime scene. La storia per quanto venga vista da varie "angolature" è abbastanza semplice, e si fa seguire accendendo sempre l'interesse. Tra tutti, mi sono piaciuti molto "Biscottino e cucciolo", perfect Tommy, ma soprattutto Il grande Travolta, che porta a casa una prestazione stellare. Il suo personaggio mi è piaciuto molto infatti, complesso e mentalmente spostato allo stesso tempo. Quello che mi è piaciuto meno e quello di Giusti. Non saprei perché, ma l'ho trovato sempre molto lineare, era ben caratterizzato ma con poche sfaccettature, molto statico.

Molto bella la scena della sparatoria all'interno della casa della Gang, così come il combattimento finale, dove a dir la verità tifavo per Robert. Molto belli anche i siparietti di Chester e Lester, che vengono lasciati in un finale molto comico che si accosta benissimo ai due personaggi.

In conclusione è un ottimo film che può dire la sua in qualche categoria, anche se non ha speranza secondo me per i premi principali. Però intrattiene molto bene e merita ampiamente il "prezzo del biglietto"

Voto 7.3
 
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Clint1994
view post Posted on 22/6/2012, 11:50




Ringrazio anche Oren, non ho praticamente nulla da ribattere...

Il personaggio di Robert Giusti in effetti è abbastanza classico, sì, anche se penso abbia qualche caratteristica originale che lo distingue dai soliti killer dei film (per esempio il discorso che fa prima di uccidere le sue vittime). Quanto al finale, penso che tutti facessero il tifo per Robert invece che per Romero :P

Grazie della recensione
 
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Atamàz
view post Posted on 25/6/2012, 13:36




Dopo la parentesi romantica del L&S Contest, Clint torna su terreni che conosce bene e sui quali corre veloce come un treno. Pulp Stories è un gran bel prodotto, che mi viene da etichettare come un film di Rodriguez che rende omaggio all’amico Tarantino. C’è dentro un po’ tutta la filmografia dei due registi e non si può dire che non sia un male, se non in quella sensazione di deja vu che di tanto in tanto riaffiora davanti a situazioni proprio non nuovissime.
La struttura della pellicola è molto interessante, con i personaggi che compaiono e scompaiono per poi ritrovarsi quando giunge il momento di dipanare la matassa delle loro storie, vite e (spesso) morti. Credo che Clint sia stato aiutato dalla fonte originaria, in questo, ma la sceneggiatura è comunque ben scritta e il ritmo non permette mai di lasciar calare la soglia dell’attenzione.
L’esasperazione dei caratteri dei personaggi, di casa quando si parta di Rodriguez, è ben resa da attori calibro 90, un cast sontuoso che in fin dei conti non stona in un film che per certi versi mi ha ricordato Sin City (altra pellicola dal cast overpowered). Scorrendo i titoli di coda e ricordando le varie scene, credo che Liam Neeson sia quello che spicca di più e che abbia le maggiori possibilità come solista, insieme forse a John Travolta. Ma son convinto che, in fin dei conti, sarà la sinfonia a prevalere.
Rodriguez, è evidente, si lega in un binomio inscindibile con quanto abbiamo visto, risultando Pulp Stories un abito praticamente cucito sulla sua misura. Credo abbia buone possibilità di arrivare in nomination, agli awards.
Le musiche sono chiaramente in “Tarantino style”, spesso in contrasto con le scene che scorrono sullo schermo. Non sono male, ma devo confessare che difficilmente comprerei il CD.
Della locandina mi piacciono solo le scritte, ma quelle, almeno, parecchio.
Sito che più standard non si può. Peccato per le immagini degli attori che non si vedono.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 30/6/2012, 14:13




ed ecco anche le quattro parole sul film di Clint.

Regia: Robert Rodriguez. Regista discontinuo che spesso - a onta del talento che comunque c'è - ha realizzato film un po' così, almeno a leggere in giro, perché quelli che ho visto (El Mariachi, Desperado, Dal tramonto all'alba, Sin City, Planet Terror, Machete) mi sono piaciuti: non sono capolavori assoluti o film su cui riflettere, ma sono godibili. Pulp Stories è appunto un film godibile, anche grazie alla regia di Robert, che magari non esagera coi virtuosismi (cosa che ho apprezzato) ma che tiene il ritmo fino alla fine.
Sceneggiatura: Ottima come sempre con Clint. Personaggi classici del genere ma che vengono descritti con perizia e qualche dettaglio "curioso" che li rende originali (Romero che ascolta i cantautori italiani, per esempio, come anche le sue allucinazioni, molto ben rese in fase di sceneggiatura) e dialoghi abbastanza simpatici (anche se il dialogo tra Hegel, Marx e Nietzsche è troppo evidentemente tarantiniano, ma va bene così). Fra gli episodi, il mio preferito è quello che vede protagonisti Gordon-Levitt e Evan Rachel, forse perché comunque esce un po' dagli schemi.
Soggetto: Tratto da un fumetto che adocchiato, storie noir sullo sfondo di LA. Film del genere hanno sempre la mia attenzione.
Cast: Ottimo, magari alcuni (Cooper, Vaughn, Shannon) soffrono del poco tempo a disposizione, ma gli altri sono delle gran facce e fa sempre piacere rivederle (Rourke, Neeson, Travolta). Direi che la nomination come Miglior Cast ci sta.
Locandina: Carina, in linea col film.
Musiche: Ben scelte, ringrazio Clint per avermi fatto conoscere la canzone di De André che non conoscevo.
Sito: Semplice, va bene così.
Voto complessivo: 7,5 Un divertente film "pop". Fossero tutti così.
 
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World ^_^
view post Posted on 4/7/2012, 17:34




Pulp Stories - Clint94 Production

Soggetto & Sceneggiatura: Clint gravita ancora nel mondo dei fumetti (dove tra l'altro ha tratto sempre soggetti ottimi) e questa volta si da interamente al sottogenere "pulp", riuscendo a quanto pare nel suo sfizio di declinare in una forma lievemente diversa la sua passione per il genere action/noir/poliziesco, che tanto lustro ha dato alla sua carriera. In questo caso direi che l'operazione è, però, solo parzialmente riuscita, perchè se è vero che lo "svolgimento" di tale soggetto è come al solito ottimo (sceneggiatura da consumato veterano di Cinematik, che ormai sa bene quali corde toccare e soprattutto come, è proprio l'idea di rivitalizzare il sottogenere, con fin troppo evidenti rimandi al tarantiniano Pulp Fiction (addirittura nel titolo) e ad altri film di Rodriguez (Sin City su tutti, anche se fortunatamente con esiti molto più realistici e apprezzabili) a lasciare più di qualche dubbio. A parte il titolo già citato (i titoli sono importanti, perchè sono programmatici e ti indicano già dove si andrà a parare, in questo caso non si sarebbe potuto optare per un titolo meno "sgamato"?), anche tutto il resto, dal carattere dei personaggi, all'andamento episodico e "spezzettato" ai monologhi pre-esecuzioni strizzano troppo l'occhio al capolavoro tarantiniano, così come l'incastrato Rourke non può non riportare alla mente facili assonanze col suo personaggio in "Sin City".
Volontà di omaggiare, quindi, e fin qui nulla di male... quel che si perde però è un po' l'originalità di un'operazione "revival", arrivata leggermente fuori tempo massimo, a dieci o vent'anni di distanza dagli illustri "termini di paragone". Con ciò non vorrei far intendere che il film non mi sia piaciuto, anzi tutt'altro, l'ho trovato un'ennesimo tassello di valore nella filmografia sempre più articolata e "matura" di Clint (che, poche storie, da Millennion in poi fa sempre scelte autorevoli e interessanti, persino quando non pienamente riuscite, come nel caso del recente Cinque centimetri al secondo), più che altro balza all'occhio la già menzionata evidenza dello "omaggio", che rende inevitabile una certa sensazione di deja vù. A parte questo, e tornando sull'aspetto più tecnico della sceneggiatura, Clint ritorna sul terreno che gli è più congeniale e si vede; pertanto, anche se non so come andrà a finire nella concorrenza interna che nascerà con Cowboy Bepop, posso già affermare che lo script potrebbe tranquillamente ambire alla nomination per la sceneggiatura non originale.

Regia: Rodriguez. La scelta meno "sgamata" ma comunque ugualmente telefonata, per dirigere un film tarantiniano-rodrigueziano, alla regia del quale però prendere direttamente Tarantino sarebbe stato "anacronistico", vista la successiva evoluzione dell'autore (per il momento l'unico che su questi lidi è riuscito a stargli dietro, utilizzandolo adeguatamente, con una plausibile scelta "evolutiva", è stato Andrew col suo amaro Hurt'n'Home). Tutto ciò per dire che alla fine si ha sempre più l'impressione che Rodriguez sia diventato l'epigono di Tarantino, su cui far cadere la propria scelta quando si ha intenzione di fare il Tarantino della prima ora e ovviamente l'idea di prendere lo stesso Tarantino risulta impercorribile. La scelta non è inadeguata, ma è persino troppo prevedibile. Sebbene la regia efficace ma non invasiva sia sicuramente un punto a favore di questo film, Clint avrebbe potuto osare e prendere qualcuno di completamente diverso, conferendo così anche al film un alone leggermente "diverso". Se per esempio ci fosse stato un Sam Raimi, quello, per intenderci di Pronti a morire e Soldi Sporchi?

Personaggi & Cast: Autentico punto di forza di un film corale. Cast "cazzuto", anche se indulge un tantino troppo nei riferimenti di cui parlavo prima, soprattutto nelle scelte di Rourke e Travolta. Eppure sono scelte che "ci stanno", inutile negarlo... anche se personalmente ho apprezzato soprattutto Liam Neeson nel ruolo di Robert Giusti. A mio avviso nomination assai probabile per il buon vecchio Liam, mentre quasi sicura (e meritata) anche la candidatura per la miglior squadra d'attori...

Colonna sonora, locandina & sito: Soundtrack accurata, si nota che c'è dietro un bel lavoro e una scelta dei brani tutt'altro che scontata (De Andrè non me lo sarei mai aspettato),pertanto potrà avere anch'essa le sue chances. Locandina che, in tutta sincerità, ho trovato un po' scialba, oltre al difetto che rimane davveo poco impressa, sito esauriente, ma in questo caso siamo lontani da certi lavori ben più accurati dello stesso Clint (e che ho già visto molto più "in vena" nel sito nuovo fatto per Cowboy Bebop)

Considerazioni finali: Pulp Stories è Clint che giustamente omaggia un'altra faccia del cinema d'azione (inteso in senso ampio, dal poliziesco al western, da lui tanto amato), solo che stavolta il nume tutelare è niente meno che Quentin Tarantino, cui Clint si avvicina prendendo il "fratellino minore" Rodriguez. Il risultato è sicuramente ben oltre la media, da produttore che sa il fatto suo e che alla fine può dirsi sicuramente stra-soddisfatto per questa operazione, quel che rimane è l'impressione di aver visto un film proveniente dagli anni '90, persino un po' nostalgico (e in effetti il film è molto più amaro del film pulp tarantiniano). A tal punto che ritengo quasi con certezza che la cosa sia voluta, altrimenti vorrebbe dire che non avremmo capito nulla nè del film, nè del tipo di cinema che sta a cuore a Clint.

Voto complessivo: 7.4
 
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29 replies since 18/5/2012, 18:55   2434 views
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