Cinematik.it - Il gioco del Cinema


La guardia del corpo
Poll choicesVotesStatistics
77 [77.78%]
62 [22.22%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
80 [0.00%]
50 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 9)

La guardia del corpo, Clint94

« Older   Newer »
  Share  
uomo_d
view post Posted on 31/3/2014, 20:03




Attendiamo l'intervista!
Intanto l'ho finito di leggere. ^_^
 
Top
Clint1994
view post Posted on 31/3/2014, 21:57




- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?
Ho visto l'anime un anno e mezzo fa e l'ho apprezzato molto, ma era una serie lunghissima (70 episodi) e non ho mai pensato di farne una trasposizione. Però c'era una particolare sotto-trama, che occupava 4 episodi, che mi piaceva in particolare e allora ho pensato di isolarla e farne un film a sé stante, con le opportune modifiche, e trasformando così un personaggio decisamente secondario della serie nel protagonista del mio film.

- Parlaci delle scelte di cast e regia.
Il protagonista all'inizio doveva essere Colin Farrell, ma ho pensato che fosse troppo usato su Cinematik e Tom Hardy era altrettanto perfetto. Eva Green invece è stata la mia prima scelta. Il regista all'inizio doveva essere Sam Mendes, ma anche lui ho deciso di sostituirlo perché è inglese e perché l'avevo già usato in un mio film precedente, quindi ho optato per Forster che nei suoi film ha dimostrato di saperci fare sia con l'azione sia con storie più intimistiche.


- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?
No, non mi viene in mente nulla.


- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?
Preferisco non rispondere per non influenzare nessuno.


- Un pregio del tuo film?
Ha due bei personaggi, che instaurano un bel legame. E' molto scorrevole. E mi piace molto il finale.


- Un difetto del tuo film?
Diciamo che nella trama alcuni passaggi restano forse un po' oscuri e qualcuno potrebbe trovarci qualche forzatura, ma ciò che mi interessava non era tanto la storia, quanto la descrizione dei due protagonisti. La vicenda e i personaggi di contorno di fatto sono funzionali all'approfondimento dei due personaggi principali. Se guardate il film con questa chiave di lettura, alcune possibili critiche dovrebbero venire meno.


- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?
Mah, non so, spero piaccia un po' a tutti.


- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...
Non ho ambizioni particolari, dato che non ho speso molto: primo posto al BO, arrivare magari intorno ai 250 milioni.


- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?
Mi sono molto affezionati ai due protagonisti.


- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?
Non è il mio script migliore, ma credo che sia un buon lavoro.


- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?
Mah, potrei dire i noir ma in realtà è un film piuttosto diverso da L'ultimo sguardo e Lo sconosciuto n.89.


- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).
Ora come ora non me ne viene in mente nessuno.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?
Vedi sopra.

- Il tema e/o il messaggio del film?
Non ha un messaggio particolare, ma cerca di descrivere il legame tra due persone ormai alla deriva, che non hanno più nulla da perdere e si ritrovano ad affrontare i fantasmi del loro passato, scoprendo di avere molte più cose in comune di quello che pensavano e sostenendosi a vicenda, nonostante l'ostilità iniziale.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?
Atmosfere un po' oscure, bei personaggi, storia scorrevole e coinvolgente. Gli direi questo.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?
Mah, forse vorrebbe più azione.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?
Film, regia, attori (Hardy, Green e forse Hammer), sceneggiatura non originale.


- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?
Totò, probabilmente.


- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?
I soliti, Yesterday in primis.


- Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo?
Inutile fare false promesse, è un periodo particolare in cui non mi sento di dedicare troppo tempo a Ck. Comunque questo semestre ci sarò con questo film e come recensore.
 
Top
view post Posted on 2/4/2014, 16:16
Avatar

Produttore

Group:
Member
Posts:
6,246
Location:
Dorgali (NU)

Status:


Se non stacco troppo tardi, stasera lo leggo ;)
 
Top
uomo_d
view post Posted on 2/4/2014, 20:52




Il film in un tweet:
Un tipo che fa colazioni pesanti accetta di lavorare con una donna, e va contro tutti i suoi principi. Però sicuramente non lo farà mai più.

Possiamo dire che quando su CK si dice Noir a Clint fischiano le orecchie? Colui che, vox populi, è ritenuto oggi il maestro del genere, tanto più dopo i trionfi ottenuti con "L'ultimo sguardo", torna nelle sale con il genere che lo ha reso una leggenda del gioco. Lo fa con "La guardia del corpo", titolo che richiama alla memoria una canzone tormentone che tutti gli uomini canticchiano sotto la doccia con ottimi risultati.
Si tratta della storia di Charlie, perfettamente interpretato da Tom Hardy e della bellissima Amelia, Eva Green. Diciamo subito che i due attori sono perfetti per le parti che sono state loro assegnate, e questo aiuta molto il film.
Charlie accetta di fare da guardia del corpo a Amelia, anche se non sembra affatto contento dell'idea. Fra i due sorge, come ci aspettiamo sin dall'inizio, un'inevitabile quanto però curioso coinvolgimento.
Clint è molto bravo nel costruire il rapporto fra i due e nel ricongiungere l'inizio del film con il suo svolgimento successivo e il piccolo colpo di scena del medico-ex fidanzato è riuscitissimo. Chapeau.
Il film è scritto bene, con buoni dialoghi, scene di azione alternate a scene più riflessive. Il risultato in tal senso è senz'altro buono.
Eppure...però...e qui ammetto forse di essere stato io uno spettatore disattento, e per questo pronto a ricredermi leggendo altre recensioni, ma ho trovato diversi passaggi un po' forzati se non poco calati nel film.
Il ruolo e l'influenza di Larrimer sono forse lasciati un po' troppo nella penombra, così come non ho davvero capito cosa spinga Grissom a farsi ammazzare e come conosceva così bene la storia di Charlie. Complessivamente questi due personaggi mi sono sembrati inizialmente molto interessanti ma poi la loro vicenda rimane un po' tronca.
Ho trovato poi un po' singolare che la guardia del corpo lasci così spesso da sola Amelia, al di là del suo appetito e del suo piacere nel passare del tempo alla tavola calda.
Sebbene poi, come già scritto sopra, il film mi sia piaciuto, arrivato alla fine mi è rimasto un po' un senso di incompiutezza. La stessa scena finale, nel momento in cui appare sicura la morte di Charlie, descritto appunto come cadavere, secondo me perde un po' di pathos, dato che non lascia spazio a dubbi circa chi sia l'uomo che spunta interrompendo l'attesa di Amalia.

Ad ogni modo l'opera ha molti aspetti positivi, dal cast che mi pare ottimo e privo di sbavature a una descrizione delle scene che ci dipinge perfettamente quel che ha in mente il regista a una colonna sonora pregevole, così come molto bella è la locandina.

Per onestà mi riservo ancora un po' di tempo prima di dare un voto definitivo, attendendo, magari, un'illuminazione su quelle che per me sono state zone d'ombra, da parte dell'autore e anche degli altri colleghi recensori.
 
Top
Clint1994
view post Posted on 3/4/2014, 18:49




Ti ringrazio per la recensione.
Diciamo pure che certe perplessità me le aspettavo e infatti ne ho parlato pure nell'intervista, quando mi è stato chiesto di indicare un difetto del film. Perciò intanto ti rimando a quella mia risposta.

Per ulteriori chiarimenti, preferisco aspettare qualche altra recensione ;)
 
Top
Andrew.
view post Posted on 7/4/2014, 15:14




Recensione della Chimera.

Un uomo viene assoldato per proteggere una donna, ma non sa perchè. Premessa del film che costituirà il mistero principale dell'intera vicenda, quello attorno al quale si muovono i personaggi che appartengono al classico universo noir dove Clint ormai sguazza felice e sicuro.
Dopo un inizio un po' vacillante per via di troppi clichè gettati addosso allo spettatore (parlo anche di dialoghi un po' forzati e sentiti tante volte), la storia si fa sempre più avvincente grazie probabilmente alla magnetica presenza di Eva Green che cattura lo spettatore con la sua sensualità e fragilità messe insieme. Non si capisce bene se tra i due protagonisti scatta una scintilla d'amore e ne abbiamo conferma solo verso la parte finale, dove ciò diventa più chiaro. Non aiuta a tal proposito il carattere duro e freddo di Charlie che passa per il classico tipo tutto d'un pezzo, difficile da scalfire. In realtà anche lui nasconde un animo ferito da un passato burrascoso e pieno di rimorsi.
Il "cattivo" della situazione lo fa riemergere, ma finisce là il suo scopo, rivelandosi alla fine solo un mero mezzo per permettere ai due di cambiare.
La sceneggiatura ha le sue forzature, personaggi che agiscono in modo talvolta poco verosimile, talvolta esagerato, talvolta senza motivi apparenti. Mi son chiesto perchè il capo di Amelia volesse ucciderla a tutti i costi (bastava farle capire di dover tenere la bocca chiusa), perchè il "cattivo" si fa ammazzare così facilmente, e altri piccoli dettagli che però alla fine son di poco conto. La vera storia, quella del rapporto tra i due protagonisti, va più che bene e raggiunge il suo scopo.
Il finale sembra voler portare un po' di giustizia (Charlie è una variabile che si è inserita nella vita di Amelia, sacrificabile quindi per la felicità di lei), eppure è ugualmente malinconico.

Marc Forster è un regista che si è cimentato in film diversissimi tra loro, difficile giudicare quanto sia attinente in questo, diciamo che non si può dire che sia una cattiva scelta, anche se non è il primo nome che mi sarebbe venuto in mente con un film di questo tipo.
Ottimo il cast, come al solito. La Green ha il premio in tasca. A Clint decidere se vincere quello da protagonista o da non protagonista :P
Buone anche la colonna sonora e la locandina.

Voto: 7,3

Bel film, che mescola l'azione con i sentimenti giocando attorno al ruolo misterioso di una prostituta d'alto rango che sembra in pericolo di vita e un uomo che deve proteggerla, senza sapere però da chi o per cosa. La rivelazione non è di quelle che ti lasciano senza fiato, anche per via di un antagonista che in fin dei conti si rivela poco incisivo ai fini della storia ma quasi un pretesto per raccontarci del passato di lui. Questo, assieme a piccole forzature nella trama, non lo elevano tra i migliori film del semestre, ma ne fanno comunque un prodotto d'intrattenimento di qualità e non nascondo che il voto finale (un po' freddo) potrebbe subire rialzi nel corso del semestre in base a quanto della storia mi rimarrà dentro.
 
Top
uomo_d
view post Posted on 7/4/2014, 17:38




Vedo che anche Andrew ha avuto perplessità che ho avuto anche io.
Intanto ho messo 7 al sondaggio, anche se come voto in centesimi sarei orientato verso un 68, proprio per i motivi sopracitati.
 
Top
MadHatterPictures
view post Posted on 8/4/2014, 15:09




"LA GUARDIA DEL CORPO"

Dopo "L'ultimo Sguardo" film che ha vinto gli ultimi CK Award, Clint torna al cinema virtuale con un nuovo noir, stavolta, però privilegiando i personaggi alla storia. L'inizio è folgorante e tipico del noir: un gangster duro e abbattuto dalla vita deve fare da guardia del corpo ad una Dark Lady cinica e senza cuore, che è stata ingaggiata dal perfido Larrimer per un misterioso lavoro. Nonostante lo scoglionamento di Charlie (il duro), tra lui ad Amelia (la Dark Lady) nasce un qualcosa, qualcosa di molto ambiguo, perfetto per ogni noir che si rispetti. Amelia, cerca di far bene il suo lavoro, con Charlie a far da guarda del corpo. Fin qui tutto ok, la storia scorre via che è una meraviglia e i due personaggi principali sono davvero ben delineati, cosi come la loro relazione. Tutto è fatto talmente bene, che si perdona all'autore l'utilizzo un pò troppo massiccio di Clichè del genere, soprattutto nei dialoghi. Ecco però, dal momento in cui Amelia completa il lavoro per il quale era stata assunte, il film cambia.Mi è sembrato che la storia si perda un pò dentro delle forzature forse un pò troppo telefonate e frettolose, come il ritorno di Kenneth, ex fidanzato di Amelia, che viene inserito con un colpo di scena a regola d'arte, ma che poi poteva forse essere sfruttato meglio. O come lo stesso Larrimer, che fugge come un coniglio davanti all'incazzatissimo Charlie. Oppure come il perfido Grossman, il vero cattivo della storia, che continua a provocare Charlie, come se volesse per forza farsi ammazzare. Il finale, recupera invece lo smalto dell'inizio, e l'ho trovato molto bello, pur essendo un pò scontato è sicuramente in linea con la malinconia tipicamente noir del film e con la storia "umana" di Charlie.

Il cast è scelto benissimo con Tom Hardy assolutamente in parte, e secondo me adattissimo a interpretare personaggi noir (molto Ellroy). La Green è superba e secondo me è una delle assolute candidate alla vittoria della statuetta ai prossimi Award.

Forster è a suo agio con questo tipo di film e fa bene il suo lavoro, con movimenti adatti al genere e quasi mai banali.

La colonna sonora supporta bene le scene.

Insomma, il film è ben fatto e scorre bene. E il rapporto dei due protagonisti è sicuramente avvincente e ben gestito. Peccato per la gestione di alcune piccole cose, che inficiano in negativo sul voto finale.

VOTO: 7
 
Top
view post Posted on 8/4/2014, 18:17
Avatar

Critico

Group:
Moderator
Posts:
2,860

Status:


Dopo l’incetta di premi agli scorsi Awards, Clint torna nelle sale con un altro noir, sicuramente meno riuscito del precedente ma comunque altrettanto avvincente.

Soggetto & sceneggiatura: il soggetto è semplice ma funzionale e pesca a piene mani dai cliché del genere (la guardia del corpo, il gangster, la dark lady…). Ci sono però meno sparatorie del previsto e si privilegia la dimensione intima dei protagonisti, il loro tormentato passato. Centrale è il rapporto che si instaura tra Charlie e Amelia, ed è anche la cosa più riuscita del film. Il modo in cui si relazionano, quel qualcosa di irrisolto che c’è tra i due e che si manifesta soprattutto con ciò che non si dicono, è l’aspetto più curato del film e anche quello pi avvincente. Perché se entrambi sono personaggi che rispondo pienamente ai topos tipici del noir, è anche vero che sono caratterizzati così bene (con le loro fragilità) che viene naturale seguire con estrema partecipazione la loro avventura. Ed è anche in virtù di questo che il drammatico finale assume una forza ancora maggiore (bella la riflessione conclusiva di Charlie: tutti nel film dicono di voler morire, ma nessuno lo vuole veramente). C’è poi l’intreccio legato alla vicenda principale, il mistero da sciogliere, ed è proprio qui che il film mostra il fianco. I contorni della vicenda, anche una volta spiegati, rimangono piuttosto fumosi e poco chiari. Il punto più fragile del film è proprio il confronto (se così si può chiamare) tra Grissom e Charlie. Un confronto che serve unicamente a spiegarci per bene il passato del protagonista ma non fa luce sul mistero intorno ad Amelia e Larrimer. Tutto si risolve con la più classica delle sparatorie in cui però non si possono non notare comportamenti strani a cui non è facile dare una spiegazione (perché Grissom invita con tanta facilità Charlie nella sua stanza? Perché sapeva tutto di lui? E Larrimer, potente boss, che se ne va in giro da solo? Che rapporto c’era tra lui e Grissom? Perché chiedere ad Amelia di identificare Grissom per poi ucciderla? Era forse in tranello per vedere se la donna si ricordava la faccia dell’assassino?). Tanti i punti poco chiari che fanno pensare che davvero la vicenda fosse solo un mero pretesto per raccontare i due protagonisti e il loro rapporto. Lo script è come sempre molto curato, nelle inquadrature, nelle immagini da restituire allo spettatore e anche in un film “minore”, Clint si dimostra come sempre insuperabile da questo punto di vista.
Regia: coraggiosa la scelta di Clint di prendere un nome non troppo grande, con un tratto ancora non molto distinguibile. Forster, indubbiamente, il suo mestiere lo sa fare e la scelta ci sta, magari però visto il tenore quasi “raffinato” della pellicola avrei scelto qualcun altro.
Cast: Tom Hardy ed Eva Green sono ad ora gli attori da battere ai prossimi awards e credo che lo rimarranno anche a fine semestre. Entrambi perfetti per i ruoli, in particolare mi è piaciuta la Green anche per il suo personaggio. Hawke un po’ troppo “di lusso” per il ruolo.
Musiche: buone, mai troppo protagoniste. Fanno il loro dovere e accompagnano al meglio le scene.
Sito e locandina: sito basic, fa il suo dovere.
Voto conclusivo: La guardia del corpo è un noir riuscito per metà. Da una parte l’eccellente caratterizzazione dei due protagonisti, il loro enigmatico rapporto e la confezione del film (le suggestive inquadrature), dall’altra l’intreccio e il mistero principale da svelare, poco incisivo e che si risolve in maniera un po’ troppo confusa. Un film “minore” nella filmografia di Clint, che fa comunque il suo sporco dovere, ma manca l’occasione di poter ambire a qualcosa di più per i motivi sopra elencati. 71/100
 
Top
Sunset Boulevard Films
view post Posted on 9/4/2014, 10:12




la storia a me è parsa piuttosto originale, ma non dico per la trama visto che l'uomo tutto d'un pezzo che deve fare da guardia del corpo a una donna è una delle trame più usate, ma per i film romantici. E' originale appunto perché non c'è amore fra i due protagonisti, ma solo senso del dovere, onore e amicizia, e anche una punta di rimorso avendo entrambi avuto un passato liscio. Il rapporto fra i due è di certo quello riuscito meglio nel film e anche i personaggi, in singolo, sono descritti bene, nei loro difetti e nelle loro fragilità, nelle loro debolezze e nei loro principi, instaurati da brutti ricordi. Sinceramente non l'ho visto come un noir con i soliti cliché, ma più come un thriller di quelli fatti bene. Ovvio poi ci sono le loro pecche, come il finale troppo "di fretta" che si risolve in una sparatoria, ma penso che il fulcro del film non sia la storia ma il rapporto d'amicizia fra Charlie e Amelia. E qui il film dà il suo meglio.
Di Forster ho visto solo "il Cacciatore di Aquiloni" e mi è piaciuto, e forse ci sta per una storia così intima. Buono il cast, solo un po' Hawke non ce lo vedevo. Musica presa dall'anime (che da quanto ho visto su Wiki parla di tutt'altro). Ok il sito.
voto 7
 
Top
mastruccio
view post Posted on 10/4/2014, 09:27




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Dopo la grande abbuffata di Awards, Clint decide di proseguire sullo stesso solco tracciato da "L'ultimo sguardo" e "Lo sconosciuto n. 89", realizzando un altro film noir che trae spunto da una storia non sua, estrapolata da un anime, ma che viene sviluppata in modo che potremmo definirlo praticamente un originale.
"La guardia del corpo" appartiene a quel genere di film che predilige l'intensità dei rapporti umani rispetto alle tipiche scene action, che peraltro non mancano. Infatti l'autore si concentra sui due protagonisti, il gangster Charlie e la "pupa" Amelia, descrivendo in modo coinvolgente il percorso che li vede via via sempre più uniti e affiatati, fino all'epilogo finale che chiude la storia, ed arricchendoli di un background ricco e sfaccettato, con dolorosi episodi del passato che riemergono grazie all'ausilio di puntuali flash-back.

Detto ciò, e rimarcando la ormai assodata bravura di Clint nel saper destreggiarsi come nessun altro collega negli ambienti noir, dobbiamo però far notare che lo script, pur ricchissimo di dettagli di inquadratura e descrizioni di atmosfere e ambientazioni, mostra parecchie grosse forzature, alcune abbastanza inverosimili, fatte notare dai miei predecessori e che quindi non ripeto, e una quantità fin troppo evidente di situazioni che sanno troppo di "clichè", e quindi, alla fine, di "già visto". Se nei precedenti noir di Clint ho assecondato l'uso a piene mani di stereotipi di genere, per questo ulteriore noir mi sento di denunciare una certa stanchezza, e un'assenza di novità e sperimentazione che diano nuova linfa ad un filone che, alla lunga, sta diventando piuttosto uguale a sè stesso.

Di Marc Forster ho visto "Neverland" e "007-Quantum of Solace", due pellicole totalmente diverse fra loro. La sua regia è apprezzabile, ma ho notato una certa freddezza nei tagli di inquadratura che qualche perplessità me l'hanno fatta sorgere. Tutti quei dettagli tecnici dei piani e dei campi, non inseriti nelle descrizioni drammaturgiche, ma scritti come meri tecnicismi di ripresa, fanno sì che, in certi momenti, sembra di leggere solo una sceneggiatura cinematografica e non un film cinematikino, malgrado l'ottima colonna sonora ricca ed adeguata. Probabilmente è una scelta che Clint ha fatto per dare al film un taglio duro e freddo, ma alla lunga la lettura risulta leggermente appesantita.

Il cast è buono, e si avvale delle ottime interpretazioni dei due protagonisti, Tom hardy ed Eva Green, sicura candidata nella cinquina ai prossimi Awards.
La locandina fa pienamente il suo dovere con una bella grafica e il sito non è nulla di insolito e nuovo, ma risulta funzionale.
Voto: 70/100
Dei "noir" di Clint, questo è certamente quello di tono minore, forse il capitolo, per il momento, conclusivo di un ciclo che gli ha dato enormi soddisfazioni. Un nuovo film di questo genere da lui tanto amato, se mai vorrà realizzarlo (ci sono dubbi?), dovrà però avere più freschezza, percorrere strade diverse e, perchè no, sperimentali. Ne ha le capacità e l'inventiva.
 
Top
Andrew.
view post Posted on 10/4/2014, 13:21




Ho letto pareri un po' esagerati, come chi parla di "film minore" o di "conclusione di un ciclo" (secondo me Clint si incazza se gli dite di concludere il ciclo noir).
 
Top
emilgollum
view post Posted on 10/4/2014, 13:26




CITAZIONE (Andrew. @ 10/4/2014, 14:21) 
Ho letto pareri un po' esagerati, come chi parla di "film minore" o di "conclusione di un ciclo" (secondo me Clint si incazza se gli dite di concludere il ciclo noir).

non vedevano l'ora di dirlo!
 
Top
view post Posted on 10/4/2014, 13:38
Avatar

Critico

Group:
Moderator
Posts:
2,860

Status:


CITAZIONE (Andrew. @ 10/4/2014, 14:21) 
Ho letto pareri un po' esagerati, come chi parla di "film minore" o di "conclusione di un ciclo" (secondo me Clint si incazza se gli dite di concludere il ciclo noir).

E' vero che "film minore" è un'etichetta antipatica ma con la stessa schiettezza con cui ci chiediamo ogni 3x2 di stilare classifiche e dare voti (a film nostri o di altri), allo stesso modo, senza inutili ipocrisie, ci sta il sottolineare che un film, paragonato ad altri, è meno riuscito. Clint è reduce da L'ultimo sguardo e viene anche naturale paragonare i due film, considerando anche che appartengono a uno stesso genere/filone. E tra i due secondo me c'è un bel salto, pur continuando a considerare La guardia del corpo un film più che buono.
Voglio dire, nella filmografia di ognuno ci sono pellicole più o meno riuscite, convincenti.
E poi c'è la maledizione del vincitore degli awards... il semestre dopo è sempre quello più critico. :ph34r:

Sulla chiusura del ciclo noir non sono d'accordo neanche io. Un genere può essere declinato in mille modi diversi, contaminato con altri generi, quindi non vedo l'esigenza di fare una pausa col noir. Semplicemente può capire di scegliere storie meno efficaci.
 
Top
28 replies since 29/3/2014, 00:29   358 views
  Share