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La ragazza di carta
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La ragazza di carta, Nightbay Studios

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Nightbay
view post Posted on 26/2/2012, 23:42




Alla fine eccomi qua anch'io.

Buona visione!!

www.nightbaystudios.com/ragazzahome.htm
 
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view post Posted on 27/2/2012, 23:20
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Ho una voglia matta di leggerlo ma rimando a domani, ora sono stanco morto...
 
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Andrew.
view post Posted on 28/2/2012, 12:51




- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Ho deciso di scrivere la sceneggiatura, e di presentare il film per il L&S Contest, già mentre leggevo il libro di Musso, che mi ha appassionato tantissimo.

- Parlaci delle scelte di cast e regia.

Il casting non è stato semplice. Volevo gli attori giusti al posto giusto. Abbastanza semplice è stato scegliere il protagonista, che già mentre leggevo il romanzo mi appariva con il volto di Adrien Brody. Per il personaggio di Billie, invece ho passato in rassegna un’infinità di attrici… Alla fine l’ha spuntata la Roemer. Léa Seydoux è stata aggiunta dopo aver visto Midnight in Paris, Jada Pinkett Smith era un pezzo che volevo ingaggiarla e così ho fatto, mentre Eli Roth è stato un azzardo. Per la regia volevo invece un nome capace di abbinare momenti spensierati ad altri più seri, dato che la sceneggiatura lo richiede. Penso di aver visto giusto chiamando Neil Jordan.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

C’è la pagina sul sito.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Tra il 7,5 e l’8. E’ un film che al cinema mi piacerebbe.

- Un pregio del tuo film?

Non è la solita commediola romantica.

- Un difetto del tuo film?

E’ lungo, senza dubbio. Però io ci ho messo due ore a rileggerlo, nella fase di correzione degli errori. Mi sembra un tempo ragionevole.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Vorrei piacesse a World, che spero non ce l’abbia con me per la discussione sulle rubriche, e ad Andrew, che è sempre molto difficile da accontentare. Non so a chi potrebbe non piacere… A Clint, forse.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Spero vada bene, ma non ho grandi obiettivi. Le sale non sono poi molte…

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Per la passione che ho impiegato nello scriverlo. Il libro mi è piaciuto davvero tanto ed è stato un piacere trasporlo.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Si cerca sempre di migliorare. Credo di aver raggiunto un buon risultato.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Per certi versi mi ricorda il “Due perfetti sconosciuti” che ho scritto in coproduzione con Francesca della Overlook Production.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Forse proprio quel vecchio film con Heath Ledger. La coppia dei protagonisti è in qualche modo simile.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Mentre scrivevo, ogni tanto mi veniva in mente Elizabethtown.

- Il tema e/o il messaggio del film?

Mai perdere la speranza.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

E’ un film che diverte, sorprende e commuove. E poi c’è Sarah Roemer nuda (cit. Arc).

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Che è una classica commedia all’americana, con quel pizzico in più.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Non so se è in grado di puntare ai premi principali. Credo abbiano buone chance Eli Roth e Jada Pinkett Smith come non protagonisti, più la colonna sonora che ho molto curato.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?


Il favorito (quasi predestinato) è La torre di Babele. Stiamo a vedere.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Sempre "L'inquisitore" e "L'ombra del vento".
Ho deciso che nel 2013 non scapperanno.

- Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo?


Come dicevo altrove, da un mesetto a questa parte ho assunto un ruolo che mi impegna parecchio tempo e inevitabilmente ne ruberà a cinematik. La priorità rimarranno i film e le recensioni, seguiti dagli aspetti gestionali che mi sono assunto. Spero di ritagliare del tempo per il resto del forum.
 
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World ^_^
view post Posted on 28/2/2012, 13:48




CITAZIONE (Andrew. @ 28/2/2012, 12:51) 

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?


Vorrei piacesse a World, che spero non ce l’abbia con me per la discussione sulle rubriche, e ad Andrew, che è sempre molto difficile da accontentare. Non so a chi potrebbe non piacere… A Clint, forse.

Il film è da me molto atteso (come già ebbi modo di dire nei commenti allo Specialone e nei pronostici alla vigilia del Contest) e lo leggerò a breve.
Per quanto riguarda il resto, non ce l'ho assolutamente con te Night, mi dispiace solo che non si siano capite alcune mie "uscite", perchè vorrei che il compito ingrato del mastino spronatore lo facessimo un po' tutti, altrimenti c'è il rischio di lasciarsi andare e addio discussioni e commenti. Chiudo la parentesi con un gesto distensivo quindi, chiedendo solo questo: cerchiamo di remare maggiormente tutti nella stessa direzione, ok? Senza vedere solo il lato negativo dei "rimproveri" altrui... ;)

 
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view post Posted on 28/2/2012, 22:36
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Recensione di freddy_k

ATTENZIONE SPOILER

Visto questo pomeriggio, purtroppo con un po' di interruzioni. A un anno da Con le donne ho chiuso, Nightbay torna alla commedia sentimentale, nonostante in quest'ultimo film ci sia ben di più. Già dalla durata si intuisce che in questa sua ultima fatica c'è parecchia carne al fuoco, ma per fortuna è tutta cucinata a dovere. La trama: un famoso scrittore si trova nel periodo peggiore della sua vita: la donna che ama lo ha lasciato, ha appena perso tutti i suoi soldi dopo un investimento sbagliato e, soprattutto, non riesce più a scrivere una riga. L'incontro con una misteriosa ragazza bisognosa del suo aiuto e l'affetto dei suoi due più cari amici gli permetteranno di tornare a galla e di ricominciare a vivere (e a scrivere). La storia, come ho già detto, è parecchio lunga e complessa: oltre alla storia principale, infatti, vi sono anche parecchie sottotrame, per fortuna tutte ben descritte e senza buchi: magari si poteva parlare un po' di più del passato di Milo, che al contrario di quello di Tom e Sarah è limitato ad alcuni vaghi accenni. Ho apprezzato molto invece, tra le varie sottotrame, quella della "caccia al libro", veramente appassionante e ricca di suspense. Pieno di sorprese il finale: a parte la verità su Billie, che rovescia completamente tutte le certezze avute fino a quel momento, mi ha sorpreso parecchio l'amore sbocciato tra Milo e Carol, avvenimento parecchio inaspettato dato che in precedenza non veniva dato praticamente nessun segnale che ciò potesse accadere: si comportano sempre da amici, e anche le loro liti non fanno sembrare che ci sia del tenero tra loro.
Nonostante la lunghezza e la complessità della trama la sceneggiatura si legge velocemente e riesce a "prendere" lo spettatore in maniera efficace, gli errori sono pochi e quasi non si notano. Mi è piaciuta la scelta di Neil Jordan, regista poliedrico e per me adattissimo a dirigere una storia del genere. Brody è uno dei miei attori preferiti, e questo personaggio tormentato e depresso gli si addice parecchio. Buona anche le scelta della Roemer, e piacevole sorpresa Roth nel ruolo di Milo, alcuni dei suoi dialoghi con Sarah/Pinkett-Smith sono tra i migliori del film. Colonna sonora che mi ha lasciato soddisfatto a metà: alcuni brani non mi hanno colpito molto, altri invece si. Su tutti Moonlight Sonata di Beethoven, pezzo che associo sempre a un altro film (indovina quale?), e che qui si sposava perfettamente alla scena a cui era abbinato. Sito graficamente semplice ma con buoni contenuti, locandina ben fatta anche se si vede un po' troppo la "sovrapposizione" dell'immagine di Brody.

In conclusione, La ragazza di carta è un film che mi ha divertito, commosso e appassionato, e sono felice che le mie aspettative non siano rimaste deluse.

Voto: 8
 
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Oren productions
view post Posted on 1/3/2012, 23:56




Una vera maratona riuscire a leggerlo tutto d'un fiato, ma ce l'ho fatta.
La ragazza di carta parte come un film drammatico, per poi prendere risvolti fantastici e comici, con un pizzico di dramma dove viene raccontata la vicenda di Carol. Aggiungendoci il colpo di scena finale totalmente in'aspettato.
Posso dire che è un film che coinvolge ed appassiona, la storia ti prende totalmente, mentre la mente fa i vari calcoli per prevedere il finale, in che modo Billie e Tom resteranno insieme?
Tra tutti i modi che il produttore potesse scegliere, ha scelto il più incredibile anche se paradossalmente il più logico.
Il film mi è piaciuto molto, il legame tra i tre amici, l'incredibile odissea del libro. Tutti intrecci perfettamente descritti ed amalgamati nella storia in modo perfetto.
Nightbay confeziona una commedia sentimentale riuscita e scorrevole nonostante la lunghezza non indifferente.

Veniamo all'unica pecca che ho riscontrato, premetto che la cosa e causata dal mio soggettivo punto di vista della vicenda.
Tutto si svolge come se fosse una storia fantasy, l'intero film convince lo spettatore di stare osservando qualcosa di magico. Una ragazza da favola che viene appunto da una favola, caduta da un libro.
Nel momento in cui si scopre la verità, la magia cade, scompare, lasciando lo spettatore (almeno così ha fatto con me) Stupito per il gran colpo di scena, ma un pizzico deluso perché si aspettava l'altro evento magico che rimetteva insieme i due amati.
Questa è ovviamente la sensazione che ho provato io.
Ottima la colonna sonora anch'essa ben inserita nel film, mentre la copertina non mi ha colpito.
Ottimo il sito, ricco di informazioni anche se un po' spartano nella grafica.

Voto 80/100. Bellissimo film, coinvolgente e magico, quasi fino alla fine.
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 2/3/2012, 10:21




l'ho visto con 2 giorni di interruzione ed ho aspettto un po' per fare una recensione, ma qui posso dire che il film mi è piaciuto molto.
L'idea che un personaggio di un libro esca da questo è una cosa piuttosto usata, ma Night sfrutta bene quest'idea e Billie è un personaggio molto simpatico. Nel film si esalta anche limportanza degli amici nella vita, che possono aiutarti quando si è in momenti di crisi, anche la più cupa. Tom l'ha fatto con loro, anche commettendo reati, e loro hanno ricambiato.
Oren ha detto che il finale l'ha un po' deluso, io peso che proprio essendo reale si può capire il messaggio del film, che non è solo "mai perdere la speranza" ma anche "gli amici si vedono nel momento del bisogno" e soprattutto sono pronti a tutto per tirarti su da una brutta crisi, e soprattutto che se si fa qualcosa di buono, questo verrà ricambiato.
Buona la regia, di Neil Jordan ho visto solo Intervista col Vampiro e anche qui si fa vedere come anche una cratura "fantastica" può avere un'umanità. Bravissimo Brody come sempre e Sarah Roemer l'ho trovata fantastica! Roth e Smith fano la loro porca figura.
Per le cose tecniche, la locandina non mi pare "alla Jordan" è più da commedia romantica, però è carina. Ottimo il sito. Enrico ha fatto benissimo il suo lavoro!

voto 8
 
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World ^_^
view post Posted on 2/3/2012, 13:23




La ragazza di carta - Nightbay Studios

Soggetto & Sceneggiatura: Prendendo le mosse da un romanzo del francese Guillaume Musso, la Nightbay si cimenta nuovamente in terreni ad essa congeniali, con una commedia sentimentale agrodolce fortemente tendente al fantastico.
La storia è quella di uno scrittore che non riesce a risollevarsi dalla deludente conclusione della sua precedente storia amorosa (a tal proposito geniale incipit che con pochi estratti giornalistici, info prese da internet e un video da youtube, riassume efficacemente l'epilogo della storia passata di Tom), quando gli capita improvvisamente in casa la protagonista dei suoi romanzi, sbalzata nel mondo reale da una frase lasciata a metà in seguito a un errore tipografico.
Il film si dipana così, dapprima lentamente, poi in maniera sempre più coinvolgente e concitata, tra toni da commedia "leggera" e più serie riflessioni su temi come l'amore, il rapporto tra creatore e creatura fino ad un epilogo spiazzante al massimo, che spariglia tutte le carte viste fino a quel momento.
Realizzato da un veterano come Nightbay lo script mostra subito tutto il suo brio e la sua scorrevolezza, procedendo sempre - di colpo di scena in colpo di scena (penso ad esempio al passato di Carol) - con assoluta verosimiglianza fino alla sua parte migliore, rappresentata secondo me dal parallelo tra Roma e Parigi, con Billie che affronta la sua improvvisa malattia e le rocambolesche vicissitudini dell'ultima copia rimasta del libro "difettoso".
Ciò che funziona principalmente è l'immedesimazione coi personaggi e con le loro situazioni, che seppure bizzarre o fantastiche sono vissute con totale e plausibile "sospensione dell'incredulità" da parte dello spettatore.
Il finale spiazzante di cui parlavo prima, invece, arriva improvviso come una doccia fredda e, a differenza di quello che comunemente si pensa, l'ho trovato un colpo di scena abbastanza nocivo per la riuscita stessa del film. La brusca rivelazione della realtà dei fatti, con Tom che scopre che Billie non era sul serio l'eroina del suoi libri improvvisamente piovutagli addosso potrà avere incontrato l'approvazione di parecchi fan del realismo tout court, ma io personalmente l'ho vista come un brusco risveglio dall'atmosfera favolistica cui s'era assistito fino a quel momento. E, paradossalmente, le spiegazioni "realistiche" profuse nello spiegare la vera storia di Billie (e persino la sua malattia) sembrano alla fine risultare, cinematograficamente parlando, meno "credibili" di ciò cui si era assistito fino a quel momento. Ma questo è un punto su cui tornerò dopo, per il resto si può dire che tecnicamente anche stavolta Night ha fatto un gran bel lavoro, lavorando benissimo su descrizioni, movimenti di macchina, studio delle scene e descrizione psicologica dei personaggi.

Regia: Considerata la filmografia di Neil Jordan la scelta regista non mi sembra sbagliata ma nemmeno convincente al cento per cento. Questo perchè Jordan, a parte film drammatici e thriller ha avuto interessanti incursioni nell'horror e nel cinema fantastico a tinte dark o gotiche. Alla fine del film, considerato anche l'epilogo inaspetto che porta a rivedere un po' il tutto, su Jordan alla regia di una commedia sentimentale appena appena toccata dall'elemento fantastico (più che altro come atmosfera) sono un po' meno convinto.

Personaggi & Cast: Ottimo cast per personaggi tratteggiati con cura. Devo dire che mi sono piaciuti tutti, a partire dal protagonista Brody, che dimostra d'avere il perfetto physique du role, senza dimenticare l'assoluta importanza nella pellicola di Sarah Roemer, la cui ironia da sola spesso tiene in piedi magnificamente la scena. Brava come sempre la Pinkett Smith, sempre credibile anche se c'è da dire che le tocca il personaggio più tragico e allo stesso tempo meno "approfondito" del film (mi spiego meglio: senza uscire dalla sua trama principale il film riesce a mostrarci adeguatamente il suo passato, anche se la carne al fuoco è di quelle così "scottanti" che, nonostante tutto, sembra che del suo personaggio si sappia comunque un po' poco). Molto bravo anche Roth, che da sciupafemmine impenitente si converte. Storco un po' la bocca solo per il gioco dei camei un po' eccessivi: se la maggior parte di loro comunque alla fine "ci sta", sinceramente i due mariachi Tarantino-Rodriguez li ho trovati abbastanza gratuiti.

Colonna sonora, locandina & sito: Colonna sonora scelta con cura, e si vede. Tanti i brani che mi sono piaciuti e che ho trovato al posto giusto nel momento giusto, unica nota stonata forse la troppa varietà dei generi musicali messi in campo: si va infatti dal classico al rock, dal pop al rythm & blues, al jazz. Locandina che sinceramente non rende appieno merito al film e a ciò che ci si appresta a vedere, sito buono.

Considerazioni finali e voto complessivo: Attraverso un tocco leggero e uno stile di scrittura asciutto ma allo stesso tempo coinvolgente e "simpatico" (capace cioè di creare empatia), che ormai dopo tanti anni posso dire di conoscere bene, Nightbay ha realizzato un altro dei suoi bei film. Una commedia sentimentale che, a ragione, rimarrà nei ricordi di non pochi "spettatori", tuttavia credo che gli sia mancato qualcosa per osare e poter dire qualcosa in più. Sarà stata la doccia fredda finale di cui ho già parlato, o forse semplicemente il modo in cui ci si è arrivati ma l'epilogo che manda all'aria l'intero impianto fantastico fino a quel momento messo in piedi così bene da Night mi ha lasciato un senso di amarezza in bocca, con una incredibile (ma chissà perchè proprio per questo credibilissima) commedia amorosa fantasy che alla fine si è rivelata essere "soltanto" una commedia romantica. Spero di essere riuscito a spiegare i motivi della mia parziale "delusione", anche perchè ripeto il film in generale non mi è affatto dispiaciuto (il voto sta a dimostrarlo) e mi ha intrattenuto con estremo piacere per tutta la sua durata.
Non è un caso se mi viene da paragonarlo a Honey, I'm a tree - personalmente a questo punto il suo principale competitor in questo Contest - perchè i due film, forse, si avvicinano più di quanto non sembrino, trovando alla fine una differenza sostanziale proprio nell'approccio al lato fantastico. Seppur basato su un fatto totalmente incredibile, il film di Andrew fà sì che lo spettatore non si interroghi al riguardo e lo conduce per mano a un finale commovente che sicuramente aggiunge un altro carico di "incredulità sospesa" a quanto già visto, nel film di Night invece il realismo che irrompe nelle scene finali ha l'unico difetto principale di spiazzare a tal punto lo spettatore da lasciargli in gola tutta l'emozione e l'empatia creatasi. Per questo motivo prinicipalmente piazzo il delizioso film di Night un gradino leggermente più sotto.

Voto complessivo: 7.4
 
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Andrew.
view post Posted on 2/3/2012, 14:18




Recensione della Chimera

La ragazza di carta era il film più atteso di questo contest, inutile negarlo, e quest'attesa era legata al soggetto molto fantasioso e affascinante che non può lasciare indifferente nessuno, soprattutto noi cinematikini che abbiamo una passione per la scrittura. Chi non ha mai sognato dunque che i propri personaggi possano prendere vita e comparirti davanti? Quando si tratta poi di una bella ragazza nuda che ti piomba addosso da una vetrata in piena notte, le cose si fanno ancora più interessanti.
La storia ha per protagonista uno scrittore che ha perso la voglia di scrivere a causa di una delusione amorosa e che intraprenderà un viaggio per cercare di sistemare le cose con la sua ex, aiutato proprio dal personaggio del suo libro che ha preso vita e che lo accompagnerà in questa avventura. Alla fine, inevitabilmente, i due si innamoreranno a dispetto del fatto che appartengono a due mondi diversi.
Accanto a questa storia ce ne sono altre più piccole ma non meno importanti che riguardano altri personaggi, Carol e Milo con la loro storia d'amore, il passato drammatico della poliziotta, e la loro avventura alla ricerca del libro. E' stata questa la parte che mi è piaciuta di più, perchè il libro che passa di mano in mano e che contiene i pensieri di chi lo trova l'ho trovato davvero affascinante e degno di una storia a sè. Anche perchè questa odissea del libro sembra essere poco sfruttata, o meglio, sembra risolversi in modo semplice e non si capisce il motivo per il quale gli autori si siano concentrati su di esso e su quelle pagine che venivano scritte. Ho avuto l'impressione che forse dal passaggio dal libro al film si sia perso qualcosa in questo senso, perchè non mi spiego altrimenti questa scelta.
La sceneggiatura è lunga, l'ho dovuta leggere in due giornate diverse, ma era probabilmente inevitabile riuscire a scrivere di meno, proprio per il fatto che la storia è molto articolata e nella sua linearità incontra più volte sottotrame che ne accrescono la complessità e lo rendono del tutto paragonabile a un film reale.
Ho trovato infatti molto piacevole e divertente la lettura, i personaggi sono tratteggiati in modo impeccabile e risultano credibili in ogni situazione. I dialoghi infatti hanno i giusti tempi e in più di un occasione portano al sorriso. Non mi è piaciuto molto il finale invece, per una serie di motivi: l'ho trovato troppo frettoloso nel modo in cui vuol dimostrare in una serie di scene molto rapide la fase di innamoramento tra Tom e Billie, cosa che ritengo fondamentale nel film e che avrebbe meritato maggiore cura (magari anche a scapito della parte iniziale dove si poteva tagliare qualcosa per evitare di renderlo troppo lungo). Inoltre il sapere che la donna era reale è una cosa che mi ha deluso un po' perchè in fondo sarebbe stato molto più dolce e romantica una storia "impossibile", ma anche perchè c'è un senso di spiazzamento nello spettatore, dato che non si riesce più a inquadrare Billie e il suo carattere, non si capisce se la ragazza era realmente così o se era tutta una recita e non si capisce se lei fosse realmente innamorata oppure no. Ma comunque è una cosa molto soggettiva, immagino che ci sarà sicuramente qualcuno che avrà apprezzato la spiegazione più razionale.
E in ogni caso, la scena finale è comunque molto intensa e carica di emozioni, l'ho trovata molto simile alla bellissima scena finale di Midnight in Paris (forse era una citazione?).

Parlando della regia, leggendo pensavo che il nome di Woody Allen sarebbe stato molto più adatto a questo film piuttosto che a quello dello scorso contest, dove forse Nightbay poteva aspettare prima di "giocarselo". Tuttavia ritengo Neil Jordan una buona scelta, sicuramente meno scontata. Non posso giudicarlo in pieno dato che di suo ho visto solo Intervista col vampiro, ma una spulciata alla sua filmografia lo mostra come un regista che ha affrontato un po' di tutto, dal dramma al fantastico, quindi va sicuramente bene per questo film.
Mi è piaciuto molto il cast, in particolare Adrien Brody che ho trovato molto originale come scelta e poi lo adoro come attore. Sarah Roemer è altrettanto brava e dà vita a un personaggio simpatico e spiazzante.
Originali anche le scelte di Eli Roth e della Smith, che mostrano quanto il casting sia stato molto meticoloso.
La colonna sonora è scelta bene, mentre non mi è piaciuta la locandina dove si notano troppo i margini tagliati delle foto. Sito standard.


Voto: 75

E' probabilmente un 8 al sondaggio, anche se voglio aspettare qualche altro giorno prima di decidere. Di sicuro è il film migliore di questo contest per via di una sceneggiatura molto ricca e complessa e un soggetto quanto meno da nomination ai prossimi awards. Non mi ha convinto il finale, che se fosse stato meno frettoloso avrebbe fatto ottenere un voto pieno al film.



 
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Andrew.
view post Posted on 2/3/2012, 14:35




CITAZIONE
- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

Il favorito (quasi predestinato) è La torre di Babele. Stiamo a vedere.

Noto che tutti quanti nelle interviste lo date per favorito. Mah, io ci terrei a dire che non credo in questo successo assicurato, anzi, non sarà un film da awards come non lo è stato Il pianeta degli dei. Ma comunque vi ringrazio per la fiducia.

 
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Nightbay
view post Posted on 2/3/2012, 16:57




Ringrazio tutti per le belle recensioni e comincio a rispondere agli appunti mossi, concentrandomi per ora sul finale:

CITAZIONE (freddy_k @ 28/2/2012, 22:36) 
Pieno di sorprese il finale: a parte la verità su Billie, che rovescia completamente tutte le certezze avute fino a quel momento, mi ha sorpreso parecchio l'amore sbocciato tra Milo e Carol, avvenimento parecchio inaspettato dato che in precedenza non veniva dato praticamente nessun segnale che ciò potesse accadere: si comportano sempre da amici, e anche le loro liti non fanno sembrare che ci sia del tenero tra loro.

CITAZIONE (Oren productions @ 1/3/2012, 23:56) 
Posso dire che è un film che coinvolge ed appassiona, la storia ti prende totalmente, mentre la mente fa i vari calcoli per prevedere il finale, in che modo Billie e Tom resteranno insieme?
Tra tutti i modi che il produttore potesse scegliere, ha scelto il più incredibile anche se paradossalmente il più logico.
...
Veniamo all'unica pecca che ho riscontrato, premetto che la cosa e causata dal mio soggettivo punto di vista della vicenda.
Tutto si svolge come se fosse una storia fantasy, l'intero film convince lo spettatore di stare osservando qualcosa di magico. Una ragazza da favola che viene appunto da una favola, caduta da un libro.
Nel momento in cui si scopre la verità, la magia cade, scompare, lasciando lo spettatore (almeno così ha fatto con me) Stupito per il gran colpo di scena, ma un pizzico deluso perché si aspettava l'altro evento magico che rimetteva insieme i due amati.
Questa è ovviamente la sensazione che ho provato io.

CITAZIONE (Little Tin Goddess @ 2/3/2012, 10:21) 
Oren ha detto che il finale l'ha un po' deluso, io peso che proprio essendo reale si può capire il messaggio del film, che non è solo "mai perdere la speranza" ma anche "gli amici si vedono nel momento del bisogno" e soprattutto sono pronti a tutto per tirarti su da una brutta crisi, e soprattutto che se si fa qualcosa di buono, questo verrà ricambiato.

CITAZIONE (World ^_^ @ 2/3/2012, 13:23) 
La ragazza di carta - Nightbay Studios
fino ad un epilogo spiazzante al massimo, che spariglia tutte le carte viste fino a quel momento.
...
Il finale spiazzante di cui parlavo prima, invece, arriva improvviso come una doccia fredda e, a differenza di quello che comunemente si pensa, l'ho trovato un colpo di scena abbastanza nocivo per la riuscita stessa del film. La brusca rivelazione della realtà dei fatti, con Tom che scopre che Billie non era sul serio l'eroina del suoi libri improvvisamente piovutagli addosso potrà avere incontrato l'approvazione di parecchi fan del realismo tout court, ma io personalmente l'ho vista come un brusco risveglio dall'atmosfera favolistica cui s'era assistito fino a quel momento. E, paradossalmente, le spiegazioni "realistiche" profuse nello spiegare la vera storia di Billie (e persino la sua malattia) sembrano alla fine risultare, cinematograficamente parlando, meno "credibili" di ciò cui si era assistito fino a quel momento.
...
credo che gli sia mancato qualcosa per osare e poter dire qualcosa in più. Sarà stata la doccia fredda finale di cui ho già parlato, o forse semplicemente il modo in cui ci si è arrivati ma l'epilogo che manda all'aria l'intero impianto fantastico fino a quel momento messo in piedi così bene da Night mi ha lasciato un senso di amarezza in bocca, con una incredibile (ma chissà perchè proprio per questo credibilissima) commedia amorosa fantasy che alla fine si è rivelata essere "soltanto" una commedia romantica. Spero di essere riuscito a spiegare i motivi della mia parziale "delusione", anche perchè ripeto il film in generale non mi è affatto dispiaciuto (il voto sta a dimostrarlo) e mi ha intrattenuto con estremo piacere per tutta la sua durata.
Non è un caso se mi viene da paragonarlo a Honey, I'm a tree - personalmente a questo punto il suo principale competitor in questo Contest - perchè i due film, forse, si avvicinano più di quanto non sembrino, trovando alla fine una differenza sostanziale proprio nell'approccio al lato fantastico. Seppur basato su un fatto totalmente incredibile, il film di Andrew fà sì che lo spettatore non si interroghi al riguardo e lo conduce per mano a un finale commovente che sicuramente aggiunge un altro carico di "incredulità sospesa" a quanto già visto, nel film di Night invece il realismo che irrompe nelle scene finali ha l'unico difetto principale di spiazzare a tal punto lo spettatore da lasciargli in gola tutta l'emozione e l'empatia creatasi. Per questo motivo prinicipalmente piazzo il delizioso film di Night un gradino leggermente più sotto.

CITAZIONE (Andrew. @ 2/3/2012, 14:18) 
Non mi è piaciuto molto il finale invece, per una serie di motivi: l'ho trovato troppo frettoloso nel modo in cui vuol dimostrare in una serie di scene molto rapide la fase di innamoramento tra Tom e Billie, cosa che ritengo fondamentale nel film e che avrebbe meritato maggiore cura (magari anche a scapito della parte iniziale dove si poteva tagliare qualcosa per evitare di renderlo troppo lungo). Inoltre il sapere che la donna era reale è una cosa che mi ha deluso un po' perchè in fondo sarebbe stato molto più dolce e romantica una storia "impossibile", ma anche perchè c'è un senso di spiazzamento nello spettatore, dato che non si riesce più a inquadrare Billie e il suo carattere, non si capisce se la ragazza era realmente così o se era tutta una recita e non si capisce se lei fosse realmente innamorata oppure no. Ma comunque è una cosa molto soggettiva, immagino che ci sarà sicuramente qualcuno che avrà apprezzato la spiegazione più razionale.
E in ogni caso, la scena finale è comunque molto intensa e carica di emozioni, l'ho trovata molto simile alla bellissima scena finale di Midnight in Paris (forse era una citazione?).

Sapevo che il finale sarebbe risultato sorprendente e inaspettato perché proprio quello è stato l’effetto che ha avuto su di me quando ho letto il romanzo. Credo sia quasi impossibile prevederlo e questo è il motivo per cui l’ho trovato a suo modo geniale. La spiegazione logica alla quale, ormai, non pensi più perché hai dato per appurato il contesto magico.
Capisco anche che questo aspetto possa non piacere e sono più che legittime le rimostranze mosse, ma credo che Agnese abbia centrato il punto sotto il quale ho personalmente incapsulato il tutto. La verità dimostra quanto Milo fosse legato al suo amico e quanto lavoro abbia fatto per lui, per aiutarlo a uscire dal baratro in cui era piombato. Allo stesso modo dimostra come Carol conoscesse bene Tom, unica a essersi resa conto del fatto che l’uomo che le aveva salvato la vita ha cambiato la propria ragione di vita. Sposta insomma il senso generale del film da quella storia d'amore che è certamente il filone principale della trama, facendo emergere la forza dell'amicizia, dell'importanza di quelle persone con cui sei cresciuto e per le quali faresti qualunque cosa, come loro la farebbero per te.
Questo è il motivo per cui mi è piaciuto tanto il coniglio che Musso ha tirato fuori dal suo cilindro. Non l'avessi gradito, l'avrei modificato come ad esempio ho fatto con Il principe della nebbia. Ma del resto, come ha detto Andrew, credo sia abbastanza soggettivo.

Mi spiace invece se non sono riuscito a mettere bene in luce l'evoluzione del rapporto amoroso di Milo e Carol (come segnalato da Freddy) e soprattutto quello di Tom e Billie (come detto da Andrew). Sono elementi disseminati granello per granello lungo il corso del film, ma forse qualche taglio ha nuociuto al percorso delle due coppie. Sulle scene rapide che vogliono dimostrare l'innamoramento di Tom e Billie però faccio una precisazione: ci sono due scene musicali, ambientate a Parigi, che seppur scritte in poche righe, avevano l'intenzione di mostrere una forte carica emotiva, ma soprattutto lo scopo di consolidare la sensazione percepita fino a quel momento, ossia che Tom aveva voltato pagina con Aurore e che l'oggetto del suo amore era ormai divento Billie.
Ma può essere che l'impressione risultante sia stata effettivamente quella di voler affrettare le cose.

CITAZIONE (Andrew. @ 2/3/2012, 14:18) 
E in ogni caso, la scena finale è comunque molto intensa e carica di emozioni, l'ho trovata molto simile alla bellissima scena finale di Midnight in Paris (forse era una citazione?).

Mi sa che è stato Allen a citare Musso... ^_^

CITAZIONE (Andrew. @ 2/3/2012, 14:18) 
E' stata questa la parte che mi è piaciuta di più, perchè il libro che passa di mano in mano e che contiene i pensieri di chi lo trova l'ho trovato davvero affascinante e degno di una storia a sè. Anche perchè questa odissea del libro sembra essere poco sfruttata, o meglio, sembra risolversi in modo semplice e non si capisce il motivo per il quale gli autori si siano concentrati su di esso e su quelle pagine che venivano scritte. Ho avuto l'impressione che forse dal passaggio dal libro al film si sia perso qualcosa in questo senso, perchè non mi spiego altrimenti questa scelta.

Qui ti do ragione in pieno.
Spiegare il perchè Bonnie D'Amico inizia a utilizzare il libro come diario meritava almeno dieci pagine di sceneggiatura e ho deciso di bypassare il tutto facendolo passare come un'idea estemporanea della ragazza.
E sul fatto che la vicenda si risolva in modo semplice... Be', il libro passava di mano ancora 5 volte, prima di farsi ritrovare da Milo. Ho interrotto la catena al libraio di New York.

Ringrazio in generale per i complimenti. Sono lieto che in linea di massima il film vi sia piaciuto.
 
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Andrew.
view post Posted on 2/3/2012, 18:45




CITAZIONE
E sul fatto che la vicenda si risolva in modo semplice... Be', il libro passava di mano ancora 5 volte, prima di farsi ritrovare da Milo. Ho interrotto la catena al libraio di New York.

Sì, avevo immaginato qualcosa di simile, perchè tutta questa situazione mi aveva dato l'impressione di un film dentro il film, cioè il diario potrebbe benissimo rappresentare un film a sè quasi del tutto scollegato dalla trama principale. Mi ha persino fatto venire voglia di viaggiare e far scrivere un diario dalla gente che incontro, se lo farò mai ti citerò come quello che mi ha dato l'illuminazione :P


CITAZIONE
Mi spiace invece se non sono riuscito a mettere bene in luce l'evoluzione del rapporto amoroso di Milo e Carol (come segnalato da Freddy) e soprattutto quello di Tom e Billie (come detto da Andrew). Sono elementi disseminati granello per granello lungo il corso del film, ma forse qualche taglio ha nuociuto al percorso delle due coppie. Sulle scene rapide che vogliono dimostrare l'innamoramento di Tom e Billie però faccio una precisazione: ci sono due scene musicali, ambientate a Parigi, che seppur scritte in poche righe, avevano l'intenzione di mostrere una forte carica emotiva, ma soprattutto lo scopo di consolidare la sensazione percepita fino a quel momento, ossia che Tom aveva voltato pagina con Aurore e che l'oggetto del suo amore era ormai divento Billie.
Ma può essere che l'impressione risultante sia stata effettivamente quella di voler affrettare le cose.

In tutto il film c'è sempre il sospetto di un amore che potrebbe sbocciare tra i due, ma questo amore sboccia solo nel finale e lo fa in modo per me un po' troppo veloce, quasi riassuntivo.

 
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view post Posted on 2/3/2012, 19:25
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Finalmente ho finito di leggere il film più atteso del contest. Un film ricco, ricchissimo di tante cose, tanti temi, tanti risvolti per cui definirlo una semplice commedia è decisamente riduttivo.
La storia di partenza non è molto originale, ma il suo svolgimento lo è sicuramente. Seguiamo le peripezie di Tom, uno scrittore, che in seguito alla fine della sua storia con Aurore, non trova più la forza di reagire, di impossessarsi della sua vita e soprattutto di scrivere l’ultimo capitolo della trilogia. Nel bel mezzo di una notte, però, Billie, la protagonista dei suoi romanzi, farà capolino in carne e ossa nella vita disastrata di Tom, e la rivolterà come un calzino. Sarà proprio grazie all’aiuto della stravagante Billie e di un rocambolesco viaggio in Messico, che Tom riuscirà a finire il suo romanzo e soprattutto guarirà dalla depressione ritornando ad amare.
A questa storia, già abbastanza ricca di suo, va aggiunta una corposa sottotrama riguardante Milo e soprattutto Carol. Sono proprio le scene che hanno la poliziotta per protagonista, quelle in cui il film assume toni decisamente drammatici e tratta temi piuttosto duri. Ovviamente quando una commedia si addentra in tematiche quali la violenza e lo stupro, lo fa inevitabilmente con una certa leggerezza e superficialità, ma bisogna dire che il personaggio di Carol è estremamente riuscito e credibile, pur non essendo certo quello principale.
Poi c’è la storia d’amore tra Tom e Billie (perché è ovvio fin dall’inizio che tra i due nascerà una storia), classica e prevedibile ma sorretta da due personaggi per cui è impossibile non provare simpatia. Billie è travolgente con il suo fare finto ingenuo, mentre Tom risulta assolutamente autentico nel modo in cui vive il suo dolore. Ecco, se c’è una cosa in cui questo film non ha rivali è la cura dei personaggi, davvero riusciti.
Il ritmo della pellicola è buono, nonostante la durata decisamente “monstre” per una commedia, ma io avrei tagliato tutta la parte sul lungo viaggio del libro. Per quanto interessante, ho avuto la sensazione che tutte quelle scene allentassero non poco la tensione emotiva legata al rapporto tra Billie e Tom, che stava entrando proprio nel vivo.
E poi c’è il finale. E devo ammettere che sono uno di quelli che non ha apprezzato questo brusco e traumatico ritorno alla realtà. Mi sono sentito quasi (uso un termine forte) “preso in giro”. Per tutta la durata del film c’è questa meravigliosa atmosfera fantastica e iper-romantica, a cui poi si aggiunge la lotta contro il tempo per evitare “il tragico destino dell’amata”. Tom sconfigge i propri demoni, salva la sua Billie che non è destinata al mondo degli umani. Trova anche la forza di lasciare definitivamente Aurore. E poi cosa scopro? Che era tutta una gigantesca messa in scena. Billie esiste davvero e ha recitato perfettamente una parte (se non fosse che guarda caso anche lei era gravemente malata senza saperlo). Anche la povera Carol ha fatto il giro del pianeta, correndo dietro a un libro, perché Milo non ha avuto il coraggio di dirle la verità. Insomma si è capito, ci sono rimasto male. Il finale mi ha deluso ed è un peccato perché La ragazza di carta aveva tutte le carte in regola per vincere la sfida con l’altra testa di serie del coste, ovvero Honey I’m a tree.

Curiosa la scelta di Neil Jordan, che non è certo il primo nome che viene in mente per una commedia del genere. Se poi ripenso a un film come Breakfast on Pluto, mi rendo conto che la scelta è sicuramente coraggiosa ma comunque azzeccatissima. Ottimo anche il cast, con una serie di attori assolutamente in parte che avranno moltissime chance di vincere premi su premi. Mi riferisco ovviamente a Brody, alla Roemer e alla Smith.

Colonna sonora come sempre curatissima, che spazia dai brani più raffinati a quelli più pop e da classifica.

Locandina ben fatta, ma fa troppo “commedia romantica” e non rende giustizia alla complessità del film. Sito essenziale ma curato come sempre.

La ragazza di carta è un riuscito incrocio tra commedia e dramma. C’è la leggerezza, il divertimento, il tono da fiaba ma allo stesso tempo non manca l’approfondimento dei personaggi, della loro psicologia, senza contare le numerose scene intense ed emozionanti. Purtroppo (mi spiace dirlo) c’è anche un finale che nel suo brutale realismo, finisce per rendere tutto molto meno credibile. 77/100
 
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view post Posted on 3/3/2012, 18:23

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


24/02/2012

Ok, e con questo ecco il secondo film a cui dò 9 nel giro di una settimana. E non me ne frega un cazzo se è un voto dato di fretta, a mente annebbiata da un pomeriggio stancante, con la prospettiva di un altro film da leggere e recensire di corsa entro stanotte. Condivido l'entusiasmo del pubblico che si alza in piedi ad applaudire regista e attori, mentre faccio l'occhiolino alla Roemer che sorride nella mia direzione. Le ho promesso un ruolo dopo il nostro incontro ravvicinato (non prima, sia ben chiaro: sono un seduttore, non uno sporco maiale!), e per la miseria manterrò la promessa.

Dunque, andiamo con ordine. Già le storie che incrociano realtà e fantasia come questa mi interessano, anche Hope è impostato su un binario simile. Essendo poi reduce da poco (un mese massimo) dalla visione di Midnight in Paris, con cui questo film ha più di un punto di contatto (e anche un'attrice in comune, Lèa Seydoux) non potevo non farmi prendere dalla stessa sensazione magica quando ho cominciato a leggere. Ho seguito quindi con partecipazione le vicende del povero Tom, in depressione per una rottura sentimentale e con il conto in rosso, seguito dal personaggio preferito dei suoi libri e dai suoi migliori amici Milo e Carol, con discussioni in mezzo sul valore della vita vera e letteraria. Perché tanti, tantissimi sono i temi del film: la volontà di andare avanti nonostante tutto, l'amicizia e l'amore come valori fondamentali in cui credere per quanto la vita possa colpirti, la necessità della fantasia per esprimersi e per amare, che è poi la capacità di mettere in gioco le proprie qualità e talenti su un sentiero assolutamente personale (la fantasia appunto).

Un film che sarebbe perfetto per Woody Allen, per l'ultimo dico, quello di Midnight in Paris e Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, ma che è invece affidato alla mano abile e scaltra di un'altra vecchia volpe, Neil Jordan. Bravissimi tutti gli attori, da Adrien Brody a Sarah Roemer, da Eli Roth (che commenta anche un divertente cameo degli amici Tarantino e Rodriguez) a Jada Pinkett Smith.

Poi, certo, qualcuno potrebbe dire che certi aspetti del film potevano essere approfonditi, come il rapporto Milo-Carol non molto sviluppato sul lato sentimentale (il matrimonio è un po' una sorpresa), oppure il passato tormentato dei tre amici. Io posso anche essere d'accordo, ma voglio essere onesto: non sono grandi difetti, io non ne avverto la grande necessità e il film si regge benissimo così.

VOTO: 90/100. Una spanna sotto Cinque centimetri al secondo, si posiziona al secondo posto nelle mie votazioni del Contest.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 4/3/2012, 11:39




Attendevo molto il nuovo film di Nightbay: la trama mi piaceva (era secondo nella mia Top 5) e poi mi piacciono le storie con protagonisti degli scrittori (sarà perché volevo diventarlo anche io). E devo dire di non essere rimasto deluso: il film appassiona fin da subito, riesce a far entrare in sintonia lo spettatore con Tom (la narrazione della relazione tra Tom e Aurore è raccontata bene, in maniera veloce ma non superficiale), le sue tribolazione, il rapporto con gli amici (a cui il film dedica un'ampia porzione, a mio parere giustamente perché così riesce a creare dei personaggi a tutto tondo e non dei semplici caratteri, forse l'unico che può essere definito tale è Barros, ma è giusto che sia così), il rapporto che si crea con Billie/Lilly (fulgida Sarah Roemer in ogni scena), dialoghi per nulla banali e un'atmosfera che non viene meno per tutta la pellicola (lunga, ma non per questo noiosa, anzi, più si procede con la lettura più si è invogliati a sapere di più, anche perché ogni "colpo di scena" - vedi appunto, l'agnizione Billie/Lilly, è dosato bene e non è per nulla gratuito). Ah, simpatica la scelta di dare un piccolo "cameo" a Kiko Mizuhara, la protagonista di Ricordi di un vicolo cieco (peraltro la vicenda del bookcrossing è raccontata davvero bene e in maniera per niente banale ed è anche un bel modo per far capire quanto i libri sono importanti senza indulgere in momenti snobistici o simili). Qualcuno potrebbe aver da ridere sul fatto che non si dedichi molta attenzione a riflessioni sulla scrittura e simili (anche se Tom lo si vede spesso scrivere), o quanto meno a derive metatestuali (visto che apparentemente Billie è un personaggio di Tom e cose del genere), ma è giusto che sia così, visto che la storia non nasce per questo. Finale molto bello e simpatico, che m'ha ricordato (per impostazione) il recente Midnight in Paris.

Voto: 8
 
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20 replies since 26/2/2012, 23:42   1556 views
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