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Cinque centimetri al secondo
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Cinque centimetri al secondo, Clint94

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Clint1994
view post Posted on 18/2/2012, 15:27




http://clint1994.altervista.org/5cmalsecon...t1994_0003.html

Buona visione :)


- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?
Vidi l'anime per la prima volta un anno e mezzo fa, più o meno, e la storia mi colpì, ma senza entusiasmarmi troppo. Un pò di mesi dopo, non so bene per quale motivo, mi è venuta voglia di rivederlo, e così ho fatto. Il risultato è stato che l'ho apprezzato molto di più della prima visione, che mi ha lasciato qualcosa e mi ha fatto venire voglia di trasporlo, anche perché era un soggetto perfetto per il contest.

- Parlaci delle scelte di cast e regia.
Il regista Yojiro Takita ha vinto l'Oscar due anni fa per Departures, film che ho visto e che ho trovato estremamente delicato. Ho pensato quindi che fosse adatto a dirigere il mio film. Masahiro Motoki è il protagonista di Departures ed era perfetto per il ruolo del protagonista adulto. I due ragazzi li ho scelti dopo una serie di ricerche sul web: avevano l'età e la faccia giusta per la parte.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?
L'ho scritto in pochi giorni, a ottobre. La curiosità sta nel fatto, come ho detto prima, che ho deciso di trasporlo solo dopo aver rivisto l'anime per la seconda volta, parecchi mesi dopo la prima visione. Ho pensato anche di americanizzare la storia, ma poi ho capito che non era il caso.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?
Non saprei davvero, è un film molto diverso dal genere che amo, ma penso che la storia mi colpirebbe. Gli darei 7,5 o 8 credo.

- Un pregio del tuo film?
E' breve ma intenso e ha una storia per me molto toccante. Penso sia anche facile identificarsi nel protagonista. E sono molto fiero della colonna sonora, che in questo caso è davvero fondamentale ^_^

- Un difetto del tuo film?
Forse la brevità, magari avrei potuto inserire più flashback sul rapporto tra Takaki e Akari. Ma secondo me va bene anche così.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?
Spero piaccia a Andrew, perché è un film simile ad alcune sue pellicole (Due Gocce sul Vetro, ma anche lo stesso Honey, I'm a tree, per certi versi), e a Nightbay. Potrebbe non piacere a Freddy, mi sembra lontano dalle sue corde. Spero piaccia anche a Hermetico, dato che per tutti i miei film che ha visto apparentemente non rientravano tra i suoi generi preferiti, ma poi gli sono piaciuti :P

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...
E' un film piccolo, che mi è costato pochissimo e che non ha a disposizione un gran numero di sale, quindi non ho ambizioni particolari.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?
E' il mio primo film sentimentale, di un genere completamente diverso dagli altri; è la mia terza trasposizione di un anime (dopo Darker than Black e Millennion), e per ora queste trasposizioni mi hanno portato fortuna; ed è il primo film in cui i protagonisti sono degli adolescenti (ma spero di farne qualcun altro in futuro), più o meno della mia età (in questo caso leggermente più piccoli).

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?
Non saprei, ma penso che a livello proprio di sceneggiatura, per come è scritto, sia una delle mie opere migliori. Ha anche una struttura particolare (nessuna scena molto lunga, ma più che altro piccole scene, accompagnate da musica o voce fuori campo).

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?
Nessuno.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Due gocce sul vetro per il genere e la storia, Ricordi di un vicolo cieco per le atmosfere e l'ambientazione. Un pò forse anche Blankets.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?
Nessuno in particolare...

- Il tema e/o il messaggio del film?
I due temi principali sono l'amore e il ricordo; il messaggio principale è quello di saper voltare pagina, non restare troppo attaccati al passato ma riuscire a guardare anche al presente e al futuro.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?
Gli direi che si legge in fretta e ha una bella storia, che potrebbe emozionare.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?
Film giapponese sentimentale dai tempi lenti... Non penso lo guarderebbe.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?
Non posso ambire a molto con questo film... Film e regia forse, ma sarà difficile.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?
La torre di Babele

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Troppi!

- Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo?
Recensire puntualmente i film del contest (e poi quelli che usciranno nelle sale virtuali) e portare avanti la nuova rubrica sulla storia delle case di produzione. E continuare a produrre, ovviamente.
 
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Andrew.
view post Posted on 19/2/2012, 13:00




Recensione della Chimera.

Clint tenta ancora una volta la trasposizione di un'anime, cosa che in passato gli è riuscita benissimo avendo dato vita a due dei suoi migliori film. Quest'anno ci riprova cambiando totalmente genere, gettandosi per la prima volta sul sentimentale. Ovviamente aveva già affrontato storie d'amore nei suoi film, ma questo volta non ci sono pistole o brutti ceffi. C'è soltanto una coppia di ragazzi innamorati e la loro storia tribolata.
Stanno insieme fin da quando sono ragazzini, ma lei si trasferisce in un'altra città e quindi sono costretti a separarsi. Il film si concentra molto sul viaggio intrapreso dal ragazzo per cercare di incontrarla un'altra volta, dimostrando tutte le vicessitudini che entrambi sono disposti a sopportare pur di riabbracciarsi. L'incontro è infatti molto toccante, così come è struggente il momento della separazione, che sarà definitiva. I due non si vedranno mai più, ognuno di loro si farà una vita e nel finale si incrociano per strada, senza però fermarsi. Sembra che entrambi siano riusciti ad andare avanti e lasciarsi il passato alle spalle, col dolore che si è trasformato in un dolce ricordo.
L'intero film è costruito con flashback su flashback in un intreccio particolare. Perchè la storia del viaggio è narrata dal Takaki adulto, ma durante il viaggio si inseriscono ulteriori flash del passato con i due ragazzi durante gli anni più felici del passato. Intreccio abbastanza originale che è servito a dare un tocco di classe alla sceneggiatura che tuttavia non manca di difetti derivati proprio da questa struttura. Infatti tutta la prima parte soffre di essere ripetitiva, si vedono una serie di scene slegate tra loro e commentate dalla voce fuori campo che spiega le varie situazioni o legge le lettere. Una voce fuori campo che ho trovato eccessivamente presente. A questa frammentazione delle scene si associa anche una brevità dell'intera storia che porta a dei passaggi troppo repentini. Ad esempio dopo la separazione alla stazione si passa direttamente al futuro e viene detto che i due non si sono più visti. Io mi sono chiesto il perchè. Con una storia d'amore così intensa è risultata una cosa tristissima e quasi fastidiosa, perchè se il film in un primo momento dimostra come la distanza non possa fermare l'amore, subito dopo si contraddice senza dare spiegazioni più approfondite.
Sono consapevole comunque del fatto che una storia del genere è abbastanza verosimile, perchè non si sa mai quali strade si prenderanno, ma ho trovato comunque la cosa meritevole di un maggiore approfondimento.

Le musiche sono ottime. Tutte molto simili tra loro, molto lente e malinconiche, adatte quindi alle scene.
Il regista non lo conosco, è famoso per il film Departures ma non avendolo visto non saprei dire se sia una scelta adatta. Sicuramente particolare, perchè probabilmente si poteva scegliere qualche nome più noto.
Stesso discorso per gli attori, che comunque hanno dato delle prove molto intense. Parlo ovviamente dei due ragazzi, che nelle scene della stazione hanno dato il meglio.
Locandina carina, ma dalla forma quadrata (è un vizio questo semestre? :)). Comunque a me piace di più la prima di quelle alternative.
Sito standard che contiene i classici link alle pagine. Da apprezzare l'impaginazione insolita, con lo sfondo in rosa.



Voto: 73


Il film si sarebbe sicuramente giovato di un approfondimento maggiore di alcune parti della storia d'amore, che invece è condensata in scene che racchiudono frammenti del passato, evidenziati con numerosi flashback e voci fuori campo che in alcuni casi sono ridondanti. A pensarci bene, forse una maggiore linearità della storia avrebbe reso il film meno originale ma più compatto.
Tuttavia lo apprezzo per il semplice motivo che è riuscito a emozionarmi e questo conta molto. La storia mi ha toccato anche perchè per certi versi mi ha ricordato un po' una mia esperienza personale e forse anche per questo a fine visione mi ha lasciato un senso di tristezza e di nostalgia, perchè tifavo per l'amore dei due ragazzi che sembrava davvero invincibile. Finale maturo che ti colpisce come ti può colpire la dura realtà.


CITAZIONE
Il regista Yojiro Takita ha vinto l'Oscar due anni fa per Departures, film che ho visto e che ho trovato estremamente delicato. Ho pensato quindi che fosse adatto a dirigere il mio film.

Cercherò di preocurarmelo anche perchè la storia mi intriga.

CITAZIONE
Spero piaccia a Andrew, perché è un film simile ad alcune sue pellicole (Due Gocce sul Vetro, ma anche lo stesso Honey, I'm a tree, per certi versi), e a Nightbay. Potrebbe non piacere a Freddy, mi sembra lontano dalle sue corde. Spero piaccia anche a Hermetico, dato che per tutti i miei film che ha visto apparentemente non rientravano tra i suoi generi preferiti, ma poi gli sono piaciuti :P

E' vero, non ho potuto non pensare al mio vecchio film e anche per questo il film mi ha emozionato :)
Io comunque l'ho visto molto simile anche a Lontano da ogni cosa, specie per il finale.


CITAZIONE
Non saprei, ma penso che a livello proprio di sceneggiatura, per come è scritto, sia una delle mie opere migliori. Ha anche una struttura particolare (nessuna scena molto lunga, ma più che altro piccole scene, accompagnate da musica o voce fuori campo).

Hai riassunto bene la struttura particolare della sceneggiatura, anche se come ho già detto, io avrei preferito un approccio più classico e compatto. Se parliamo comunque di sola scrittura, è ovviamente scritto molto bene.


CITAZIONE
Non posso ambire a molto con questo film... Film e regia forse, ma sarà difficile.

Film e regia... e meno male che non puoi ambire a molto! :P Comunque se devo essere sincero secondo me ha le carte in regola per puntare al contest, meno probabile una vittoria agli awards (anche se potrebbe entrare in nominations).

 
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Clint1994
view post Posted on 20/2/2012, 13:25




Ringrazio Andrew e rispondo.

CITAZIONE
I due non si vedranno mai più, ognuno di loro si farà una vita e nel finale si incrociano per strada, senza però fermarsi. Sembra che entrambi siano riusciti ad andare avanti e lasciarsi il passato alle spalle, col dolore che si è trasformato in un dolce ricordo.

Akari è riuscita tranquillamente a lasciarsi il passato alle spalle, si è sposata e ha cominciato una nuova vita. Takaki ha avuto molte più difficoltà nell'instaurare una nuova relazione e il ricordo del passato, unito al vuoto della sua vita del presente, l'hanno reso una persona infelice. Solo nel finale anche lui riesce a superare questa fase e la telefonata alla donna con gli occhiali lascia presupporre che anche per lui sta iniziando una nuova relazione. Nel finale non è chiaro se la donna che Takaki incontra è davvero Akari. A lui viene il dubbio, si volta per guardare, ma sta passando il treno e poi lei è scomparsa. Non si sa quindi se era davvero lei. Il fatto però che sorrida e si allontani dimostra quello che dici tu, cioè che finalmente anche per lui il dolore si è trasformato in un dolce ricordo; ora ha il coraggio di guardare avanti.

CITAZIONE
Infatti tutta la prima parte soffre di essere ripetitiva, si vedono una serie di scene slegate tra loro e commentate dalla voce fuori campo che spiega le varie situazioni o legge le lettere. Una voce fuori campo che ho trovato eccessivamente presente.

Quelle prime scene iniziali (che comunque sono abbastanza brevi) servono per mostrare il modo in cui Takaki e Akari hanno continuato a tenersi in contatto e preparano il viaggio di Takaki. La voce fuori campo è effettivamente molto presente, anzi, penso che in questo film sia quasi più importante dei dialoghi.

CITAZIONE
Ad esempio dopo la separazione alla stazione si passa direttamente al futuro e viene detto che i due non si sono più visti. Io mi sono chiesto il perchè. Con una storia d'amore così intensa è risultata una cosa tristissima e quasi fastidiosa, perchè se il film in un primo momento dimostra come la distanza non possa fermare l'amore, subito dopo si contraddice senza dare spiegazioni più approfondite.
Sono consapevole comunque del fatto che una storia del genere è abbastanza verosimile, perchè non si sa mai quali strade si prenderanno, ma ho trovato comunque la cosa meritevole di un maggiore approfondimento.

Ecco, questa è la parte della recensione che mi trova meno d'accordo, perché penso che si capisca, anche se indirettamente, cosa è successo dopo il loro addio. Nella lunga sequenza finale in cui Takaki ripensa a tutta la sua vita e contemporaneamente vediamo Akari adulta, tra i vari ricordi vediamo i due ragazzi che continuano a scriversi lettere. Poi un giorno Takaki apre la cassetta della posta e non c'è nessuna lettera. Insomma, per un periodo hanno continuato a scriversi, ma ormai erano troppo distanti (anche Takaki si è trasferito nel frattempo ed era ancora più lontano di prima), progressivamente hanno iniziato a scriversi sempre di meno, entrambi hanno conosciuto altri coetanei (si vede un ragazzo che si siede vicino ad Akari nel treno e Takaki che passeggia con una ragazza) e dopo un pò hanno perso i contatti. Insomma, mi sembra uno sviluppo abbastanza chiaro e realistico, anche se sicuramente triste. Come vediamo poi quando i protagonisti sono adulti, Akari ha ormai una vita propria, mentre Takaki continua a ripensare al suo primo amore e non riesce a essere felice.

CITAZIONE
Sicuramente particolare, perchè probabilmente si poteva scegliere qualche nome più noto.

Beh, di registi giapponesi adatti a dirigere una storia come questa non penso ce ne siano tanti di noti :P


Grazie di averlo letto :)



CITAZIONE
Film e regia... e meno male che non puoi ambire a molto! Comunque se devo essere sincero secondo me ha le carte in regola per puntare al contest, meno probabile una vittoria agli awards (anche se potrebbe entrare in nominations).

Sì sì, sono d'accordo, come film e regia intendevo al massimo una nomination. ;) Anzi, più che film e regia magari ha più chance come sceneggiatura. In ogni caso sarà difficile. Intendevo che non posso puntare a molto più che altro in riferimento alle categorie attoriali.
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 20/2/2012, 21:58




come ho scritto sul diario, il primo aggettivo che ho avuto per il film è stato "puccioso" nel senso buono del termine.
Perchè ha una delicata tenerezza nei confronti degli innamorati e si ha sempre la sensazione di stare ammirando qualcosa di fragile, che potrebbe rompersi alla prima folata di vento.
Perchè i protagonisti sono due ragazzi sognanti e pieni di speranze che mantengono fino all'ultimo
Perchè nonostante l'atmosfera fragile e la trama sdolcinata è un racconto che da un sacco di emozioni, ma è anche una storia sul primo amore.
quel primo amore che sei convinto sia anche l'ultimo, quell'amore che ti fa capire com'è veramente la vita.
Ma anche quell'amore che non sempre finisce bene, perchè la vita ancora non dipende da te, perchè si è ancora troppo piccoli per comprendere la vita.
E spesso le cose cambiano e non puoi farci nulla, a parte buttare il passato e lasciare tutto come un bellissimo ricordo della tua adolescenza.

Bravissimi gli attori, tutti e tre azzeccati, e il sito è molto carino con tutto quel rosa.
il mio voto è 8
 
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Clint1994
view post Posted on 21/2/2012, 11:25




Grazie anche a Little tin.

Quella che hai descritto è proprio l'atmosfera che ho cercato di creare con questo film, quindi mi ha fatto molto piacere leggere il tuo commento. Non ho nulla da ribattere :)

 
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view post Posted on 21/2/2012, 23:24
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5 Centimetri al secondo racconta la storia di un amore adolescenziale, di quelli che ti rimangono nel cuore e che fatichi a dimenticare anche da adulto. Il protagonista del film è infatti Takaki, un uomo che vive ancora nel ricordo di quell’amore lontano, che il destino ha troncato in maniera brusca.
Attraverso un lungo flashback riviviamo l’adolescenza di Akari e Takaki, due ragazzi che passano moltissimo tempo insieme e finiscono per innamorarsi. La sorte però ci mette il solito bastone tra le ruote e i due sono costretti a separarsi. Rimarranno in contatto attraverso una fitta corrispondenza finchè Takaki non deciderà di andare a trovare Akari facendo un lungo viaggio in treno. Si ritroveranno per poche ore e quella sarà l’ultima volta che si vedranno. Akari, crescendo, troverà la forza di voltare pagina, mentre per Takaki sarà molto più difficile.
La trama è quindi molto semplice e rischierebbe anche di annoiare ma Clint ha sapientemente creato una sorta di struttura a scatole cinesi con flashback all’interno di altri flashback, rendendo il ritmo del racconto più movimentato e accattivante. Questo è sicuramente uno degli aspetti migliori del film.
La vicenda è raccontata con molta delicatezza e non si può provare affetto e tenerezza per il povero Takaki durante il suo “rocambolesco” viaggio. E’ la prima volta che il ragazzo va fuori città e una serie di imprevisti lo fanno sentire sperduto e senza speranza. Molto bella anche la scena dell’incontro dei due alla stazione. E poi ovviamente c’è il tanto atteso primo bacio che, come in ogni dramma sentimentale che si rispetti, sarà anche l’ultimo.
La prima parte del film è quasi tutta raccontata dalla voce fuori campo, che sia di Takaki adulto o di Akari, e devo dire che il risultato finale mi ha lasciato un po’ perplesso. E’ vero che la voce fuori campo, in un film così breve, è un espediente utilissimo e quasi obbligato, ma in questo caso mi è sembrata eccessiva tanto che spesso ho avuto la sensazione che il film potesse essere semplicemente ascoltato, sorvolando sulle immagini perché tutto ciò che conta era già condensato nella voce fuori campo dei due protagonisti.
Poi, da quando Takaki decide di andare a trovare Akari, il film dà il meglio di sé e la voce fuori campo diventa molto meno invasiva.
Rimane infine quella mia insopportabile resistenza verso certa filmografia orientale e alcune sue tematiche. Ho trovato infatti che sotto certi aspetti, il romanticismo e il sentimentalismo fossero troppo accentuati, quasi forzati. Per quanto il primo amore adolescenziale possa essere indimenticabile, ho trovato un po’ esagerato lo smarrimento esistenziale di Takaki, che non riesce a realizzarsi come uomo e continua inesorabilmente a vivere nel ricordo di quell’amore. E’ sicuramente un’idea iper-romantica, ma un po’ troppo per i miei gusti. Forse qualche scena in più che si fosse concentrata sul rapporto tra i due adolescenti, avrebbe poi giustificato lo “stato depressivo” di Takaki. Ma, come ripeto, di base c’è una mia resistenza verso un certo modo di fare cinema “alla orientale”. Non a caso io non digerisco neanche gli anime sentimentali.

Il cast ridottissimo fa comunque un ottimo lavoro. I due adolescenti sono credibili, teneri e spontanei, in particolare Kai Inowaki. Scelta ottima anche quella di affidare la regia a Yojiro Takita, di cui ho visto Departures…. o meglio, l’ho visto per metà perché poi mi sono vergognosamente addormentato. :unsure:

Le musiche mi sono piaciute molto. Perfette per esaltare le atmosfere del film e mai invadenti.

Riguardo la locandina ho preferito la prima di quelle alternative. Sito essenziale ma completo come al solito.

5 Centimetri al secondo è un film sentimentale che sicuramente conquisterà ogni inguaribile romantico. A me sono piaciute alcune scene (riuscitissime ed emozionanti) e la struttura “complessa” che ha reso la vicenda di per sé estremamente lineare, molto piacevole da seguire. Clint ha dimostrato di saperci fare anche con film puramente sentimentali e sarebbe ancora più interessante vederlo all’opera con storie più ambiziose. 72/100
 
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SaschaGranato
view post Posted on 22/2/2012, 19:12




questo film mi incuriosisce molto, appena troverò un pò di tempo lo vedrò sicuramente
 
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Oren productions
view post Posted on 22/2/2012, 23:46




Un lungo flashback è il mezzo usato da Clint per raccontarci questa tenera e triste( fn troppo in alcune sequenze) storia.
Akira e Takaki sono due adolescenti, arrivati entrambi in una nuova scuola, si uniranno sempre di più, fino a diventare essenziale l'uno per l'altro. Il destino li porterà nuovamente a separarsi per poi non ritrovarsi mai più.

Una storia molto toccante, con delle atmosfere molto belle, aiutate indubbiamente dalla perfetta scelta della colonna sonora, che ci fa immergere nell'atmosfera del dolcissimo primo amore che tutti abbiamo provato.
Il film scorre inizialmente senza annoiare, ma senza nemmeno colpire particolarmente, tutto cambia dall'inizio del viaggio di Takaki, che emoziona e porta lo spettatore all'interno della storia. Infatti ci ritroviamo a sperare che questo benedettissimo treno arrivi in fretta a destinazione, e che soprattutto, la ragazza lo abbia aspettato. E cosi è, i due innamorati si rincontrano ahimè per l'ultima volta.
Da qui in poi, l'epilogo finale che ci porta a capire che i due ragazzi (prima Akira in realtà) sono andati avanti con le loro vite come nella realtà facciamo tutti.
Molto bello il colpo di scena finale, che lascia quel dubbio che forse chissà, i due ragazzi oramai adulti si siano rincontrati anche solo per un fugace istante, nuovamente sotto quell'albero di ciliegio dove tutto ebbe inizio, segno che, ciò che sono stati i due ragazzi non finirà mai, anche se già non esiste più.

In conclusione, non amo i film sdolcinati, ma è innegabile che cinque centimetri al secondo trasmette delle emozioni, è questo ne fa sicuramente un film riuscito.
Ottimo il sito, semplice ma ricco di informazioni

Voto 75/100
 
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Andrew.
view post Posted on 23/2/2012, 20:19




Una domanda a Hermes, di cui ho letto l'interessante recensione. Il voto "basso" (tra virgolette perchè ormai per i nostri standard tutto quello che è sotto il 7,5 è un voto basso :P) dipende più dal fatto che non digerisci il cinema orientale o da quell'aggettivo che hai usato solo nell'ultima frase della recensione, cioè che è un film poco ambizioso?
 
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view post Posted on 23/2/2012, 21:35
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CITAZIONE (Andrew. @ 23/2/2012, 20:19) 
Una domanda a Hermes, di cui ho letto l'interessante recensione. Il voto "basso" (tra virgolette perchè ormai per i nostri standard tutto quello che è sotto il 7,5 è un voto basso :P) dipende più dal fatto che non digerisci il cinema orientale o da quell'aggettivo che hai usato solo nell'ultima frase della recensione, cioè che è un film poco ambizioso?

Direi entrambe le cose. Sicuramente c'è una componente soggettiva, ma poi c'è anche il fatto che la storia è molto "piccola" e non lo dico in senso dispregiativo, è più che altro una constatazione. Racconta il ricordo del primo amore attraverso uno svolgimento piuttosto breve che non va a fondo più di tanto. E poi, siccome molte sfumature del cinema orientale non riesco a coglierle, mi sono chiesto: ma se una storia del genere fosse stata raccontata da un film italiano, come l'avrei valutata? E quindi sono arrivato al voto. :)
 
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SaschaGranato
view post Posted on 24/2/2012, 00:15




Un film nostalgico e poetico, capace di toccare le corde emotive dello spettatore. La durata breve del film non compromette il risultato finale, ma al contrario, contribuisce a rendere più compatto il racconto. La sceneggiatura è scorrevole e le descrizioni non appesantiscono la lettura. La colonna sonora credo sia un pò troppo mielosa per i miei gusti, ma si tratta di un'opinione del tutto personale. Avrei apprezzato qualche dialogo in più. Credo che avrebbe conferito maggior spessore ai personaggi, ma credo che il film, così come è stato sviluppato, è assolutamente buono.

Voto un 7!
 
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SaschaGranato
view post Posted on 24/2/2012, 16:46




CITAZIONE
Una domanda a Hermes, di cui ho letto l'interessante recensione. Il voto "basso" (tra virgolette perchè ormai per i nostri standard tutto quello che è sotto il 7,5 è un voto basso ) dipende più dal fatto che non digerisci il cinema orientale o da quell'aggettivo che hai usato solo nell'ultima frase della recensione, cioè che è un film poco ambizioso?

reputare una valutazione bassa tutto ciò che è inferiore al 7.5 credo sia sbagliato. anche perchè ho notato che difficilmente un film ottiene un 8.5 o 9 Generalmente tutti i film hanno la media del 7.
 
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Clint1994
view post Posted on 24/2/2012, 16:49




Ringrazio tutti gli ultimi recensori e vado a rispondere, iniziando da Hermes.

CITAZIONE
La trama è quindi molto semplice e rischierebbe anche di annoiare ma Clint ha sapientemente creato una sorta di struttura a scatole cinesi con flashback all’interno di altri flashback, rendendo il ritmo del racconto più movimentato e accattivante. Questo è sicuramente uno degli aspetti migliori del film.

Sono d'accordo con te. Se avessi mantenuto la trama lineare, sarebbe stato tutto troppo prevedibile e forse anche un pò noioso, mentre questa struttura penso che serva anche a mantenere più alta l'attenzione e a coinvolgere di più (infatti non ero molto d'accordo con la critica di Andrew, che preferiva una maggore linearità).

CITAZIONE
La prima parte del film è quasi tutta raccontata dalla voce fuori campo, che sia di Takaki adulto o di Akari, e devo dire che il risultato finale mi ha lasciato un po’ perplesso. E’ vero che la voce fuori campo, in un film così breve, è un espediente utilissimo e quasi obbligato, ma in questo caso mi è sembrata eccessiva tanto che spesso ho avuto la sensazione che il film potesse essere semplicemente ascoltato, sorvolando sulle immagini perché tutto ciò che conta era già condensato nella voce fuori campo dei due protagonisti.

Effettivamente hai ragione, nella prima parte le voci fuori campo sono quasi più importanti delle immagini. Ma mi servivano per introdurre i personaggi, spiegare la loro situazione, fornire un'idea del loro legame e soprattutto preparare la spina dorsale del film, ossia il viaggio di Takaki.

CITAZIONE
Poi, da quando Takaki decide di andare a trovare Akari, il film dà il meglio di sé e la voce fuori campo diventa molto meno invasiva.
Rimane infine quella mia insopportabile resistenza verso certa filmografia orientale e alcune sue tematiche. Ho trovato infatti che sotto certi aspetti, il romanticismo e il sentimentalismo fossero troppo accentuati, quasi forzati. Per quanto il primo amore adolescenziale possa essere indimenticabile, ho trovato un po’ esagerato lo smarrimento esistenziale di Takaki, che non riesce a realizzarsi come uomo e continua inesorabilmente a vivere nel ricordo di quell’amore. E’ sicuramente un’idea iper-romantica, ma un po’ troppo per i miei gusti.

Mah, non saprei. Forse si può considerare eccessivo lo stato di Takaki adulto e il modo in cui il ricordo del primo amore influenza ancora la sua vita, ma penso che dipenda un pò dalla diversità della cultura e un pò da come il singolo personaggio vive quel sentimento. Ogni essere umano vive l'amore in modi diversi e Takaki, forse per una sensibilità superiore alla media, lo vive così. Ha idealizzato Akari al punto da non riuscire a creare un legame stabile con nessun'altra. Poi la sua condizione di smarrimento può dipendere anche da altri fattori, per esempio i continui trasferimenti che ha dovuto sopportare da ragazzo.
CITAZIONE
Forse qualche scena in più che si fosse concentrata sul rapporto tra i due adolescenti, avrebbe poi giustificato lo “stato depressivo” di Takaki.

Ecco, questa è la frase che mi ha lasciato più perplesso in tutta la recensione, nel senso che dirmi di concentrarmi di più sul rapporto tra i due ragazzi, in un film che è tutto incentrato sul rapporto tra i due ragazzi, è come dire che il film è stato un fallimento! :P A parte gli scherzi, non capisco cosa intendi, perché l'intensità del legame tra Takaki e Akari penso sia fin troppo evidente.

CITAZIONE
Scelta ottima anche quella di affidare la regia a Yojiro Takita, di cui ho visto Departures…. o meglio, l’ho visto per metà perché poi mi sono vergognosamente addormentato.

Al rogo!!! :D

Quanto alla questione dell'ambizione, mi sembra chiaro che questo è un film volutamente piccolo e semplice (storia non complicata, breve, con due personaggi e tre attori...). Dopo tre pellicole lunghe e ambiziose (Millennion in primis, ma anche Il grande silenzio e tutto sommato anche Giorni di guerra) penso che un film più piccolo e meno impegnativo, ma comunque sincero e con tematiche importanti, come è appunto Cinque centimetri al secondo, ci potesse stare. Poi non so se questo suo essere piccolo e semplice si possa considerare un limite.


Ho apprezzato molto la recensione di Oren, soprattutto la riflessione sul finale. Non ho nulla da ribattere, ma lo ringrazio e sono felice che il film gli sia piaciuto e gli abbia trasmesso delle emozioni.

Infine ringrazio anche Sascha. In effetti ci sono pochi dialoghi, è un film incentrato più sulle immagini e sulle riflessoni fuori campo dei protagonisti.
 
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Andrew.
view post Posted on 24/2/2012, 16:53




CITAZIONE (SaschaGranato @ 24/2/2012, 16:46) 
CITAZIONE
Una domanda a Hermes, di cui ho letto l'interessante recensione. Il voto "basso" (tra virgolette perchè ormai per i nostri standard tutto quello che è sotto il 7,5 è un voto basso ) dipende più dal fatto che non digerisci il cinema orientale o da quell'aggettivo che hai usato solo nell'ultima frase della recensione, cioè che è un film poco ambizioso?

reputare una valutazione bassa tutto ciò che è inferiore al 7.5 credo sia sbagliato. anche perchè ho notato che difficilmente un film ottiene un 8.5 o 9 Generalmente tutti i film hanno la media del 7.

Ovviamente scherzavo. Mi riferivo al fatto che siamo diventati così bravi (?) che ormai è raro trovare un film con una valutazione più bassa del 7.
 
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SaschaGranato
view post Posted on 24/2/2012, 16:57




hahaha scusa non avevo capito
 
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37 replies since 18/2/2012, 15:27   1634 views
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