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Visioni di morte
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Visioni di morte, Krueger Entertainment

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view post Posted on 10/12/2011, 02:27
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Andrew.
view post Posted on 10/12/2011, 11:48




- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Dopo il semi-flop di Torno a prenderti volevo rifarmi delle spese e trovare un soggetto più solido, dal momento che le maggiori critiche erano state per lo scarso approfondimento dei personaggi. Appena ho letto il romanzo di Koontz ho capito che era perfetto per raggiungere lo scopo. C'è voluto un anno per farlo uscire, ma meglio tardi che mai...

- Parlaci delle scelte di cast e regia.

Alla regia ho voluto Hooper fin da subito, poichè volevo un nome conosciuto nel genere, e poi il film per alcune tematiche si riallaccia a certi suoi lavori precedenti. Alison Lohman l'ho vista in Drag me to hell e mi ha convinto subito. Gli altri li ho scelti perchè fisicamente molto simili ai personaggi del romanzo (a parte Eckhart, il cui personaggio originale era basso, tozzo e occhialuto).

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

Vedi sito.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

7.5/8, perchè amo il genere.

- Un pregio del tuo film?

Fa paura, come ogni horror che si rispetti.

- Un difetto del tuo film?

Forse ci sono troppi dialoghi, ho cercato di tagliare il più possibile ma non volevo rovinare la storia...

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Spero piaccia soprattutto a Nuno e Nightbay, appassionati di Koontz come me. Potrebbe non piacere a Andrew e Hermes, che erano parecchio scettici quando l'ho proposto. Ma se piacesse a loro, sarei sicuro di aver fatto un bel film.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Mi piacerebbe che restasse in sala fino al L&S Contest, anche se la vedo dura. Come incasso vorrei raggiungere le nove cifre, e almeno il podio al Box-office.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Ci sono legato eccome. Innanzitutto mi ha fatto capire quant'è complicato fare un film di 100000 e passa caratteri, con tutto il lavoro di revisione e rilettura che c'è dietro (e la soddisfazione quando l'hai finito :D ). In secondo luogo perchè è il primo film tutto mio, sito e locandina compresi.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Senza dubbio lo ritengo migliore dei due precedenti, se poi lo sia davvero lo giudicherete voi.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Nessuno. Il primo era un road-movie con elementi splatter, il secondo un survival-thriller. Questo è tutta un'altra cosa.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Il primo che mi viene in mente è Dreamcatcher di Merlino, per le visioni.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Poltergeist per la scelta del regista e per alcuni elementi che hanno in comune, e poi The Gift di Raimi, la cui protagonista ha un "dono" molto simile a Mary.

- Il tema e/o il messaggio del film?

Non si può fuggire per tutta la vita, prima o poi bisogna fermarsi e combattere.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

Paura, tensione e una protagonista indimenticabile. Se vi piace il genere, questo è il film che fa per voi.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Se amasse l'horror, penso che lo apprezzerebbe.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Le proverei un po' tutte questa volta...

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

Difficile dirlo, questo semestre c'è una bella lotta. Mi piacerebbe parecchio vedere i premi equamente divisi.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Intensity, se mai riuscirò a farlo potrebbe essere il mio capolavoro.

- Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo?

Continuare a leggere e recensire e occuparmi dello Svilupper innanzitutto. Poi dare una mano nell'organizzazione del prossimo L&S Contest e, se riesco a trovare un soggetto adatto, parteciparvi anche come concorrente.
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 10/12/2011, 12:51




Tratto dal romanzo i Dean Koonitz, il film parla di una donna che, dopo un trauma infantile, acquista il dono di vedere il futuro. Purtroppo si parla solo di omicidi futuri che non potranno essere evitati. D'un tratto dovrà indagare su un serial killer e questo raffiorirà in lei dei ricordi molto brutti.
Vedendolo come un Thriller, non è male, ha un intreccio molto buono, il trucco di farci credere che l'assassino è una persona diversa da quello che lo è davvero, e l'aggiunta del paranormale da un tocco molto forte. Come horror però ho trovato una lacuna: il poltergeist alla fine era lei tramite inconscio? o qualcun altro? mica l'ho capito!
Non mi sarei aspettato il colpo di scena sull'assassino, ma lo sospettavo. Non tanto per la trama ma per l'attore che lo interpreta, forse era un po' scontato farlo fare a lui. Le musiche danno la suspance adatta e molta curiosità e il cast fa il suo dovere. Insomma il film mi è piaciuto molto, un giallo con degli elementi paranormali con un colpo di scena mica male, ma ho come l'impressione che si potesse fare di più.
Come nomination propongo miglior attrice protanosta alla Lohman e attore non protagonista a Eckhart
il mio voto è 6,5. 7 nel sondaggio ;)
 
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view post Posted on 10/12/2011, 13:08
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Intanto grazie mille per la recensione così veloce! :)

CITAZIONE (Little Tin Goddess @ 10/12/2011, 12:51) 
Come horror però ho trovato una lacuna: il poltergeist alla fine era lei tramite inconscio? o qualcun altro? mica l'ho capito!

era lei, ho cercato anche di farlo capire alla fine quando si rivedono le varie scene: i cani di vetro, la pistola, la scena dello specchio. Era lei che controllava tutto senza rendersene conto, in pratica aveva ragione il marito, che l'aveva capito subito. Lei però rifiutava sempre di crederci fino alla fine, quando finalmente se ne rende conto e usa i pipistrelli per uccidere il fratello.



 
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view post Posted on 13/12/2011, 12:07
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Visioni di morte è un film a metà strada tra il thriller e l’horror, molto asciutto, senza inutili fronzoli e che va dritto al sodo. Ricordo Torno a prenderti, l’unico film che ho visto di Freddy e devo dire che questa prova è su ben altri livelli.
Il film parla di Mary Bergen, una ragazza con il dono della preveggenza che collabora con la polizia per sventare gli omicidi o quantomeno per catturare i colpevoli. Lei e suo marito si troveranno a combattere contro un serial killer più ostinato del previsto, che porterà Mary a scavare nel suo torbido passato e a portare a galla una verità sconcertante. Il soggetto quindi è piuttosto classico: c’è il serial killer, ci sono gli omicidi, c’è il passato misterioso della protagonista e a condire il tutto anche un po’ di soprannaturale con tanto di poltergeist, ectoplasmi e chi più ne ha più ne metta. Insomma, un calderone pieno di tanti luoghi comuni che rischiava davvero di scadere nel banale. Per fortuna però, Freddy ha sapientemente mescolato tutti questi elementi e soprattutto ha dato grande ritmo alla pellicola, immergendo lo spettatore in una girandola di eventi, visioni e omicidi che non danno neanche il tempo di realizzare cosa stia veramente accadendo. Si gioca continuamente con il reale e il sovrannaturale, tanto che io stesso per ¾ della pellicola non sapevo se avevo davanti una classica storia di fantasmi o un giallo con un killer in carne ed ossa. Il tutto, come già detto, condito da un grande ritmo che non si perde in lungaggini o introspezioni inutili e va dritto al sodo. Ho trovato interessante anche la storia del poltergeist generato dalla stessa Mary. Sono questi secondo me, gli aspetti vincenti della pellicola. L’intreccio funziona, ma qualche dettaglio di troppo, svela troppo presto il colpevole e quindi il colpo di scena finale perde di forza. Ad esempio è troppo evidente che si voglia far passare Max come il serial killer, tanto che viene da pensare fin da subito che non sia lui il colpevole. Poi se si aggiunge che un personaggio (piuttosto famoso), dopo qualche scena scompare del tutto dal film, viene naturale pensare che lui centri qualcosa. Tra l’altro il personaggio di Alan somiglia moltissimo a Dexter. Comunque, oggi come oggi, è sempre più difficile sorprendere davvero gli spettatori, quindi anche se l’identità del colpevole era abbastanza telefonata, bisogna dire che le motivazioni che ci sono dietro rivelano un passato imprevedibile.

Tobe Hooper fa un ottimo lavoro alla regia e dirige una pellicola finalmente all’altezza del glorioso passato del regista. La Lohman è molto brava e anche il suo personaggio mi è piaciuto molto. Butler fa un buon lavoro, ma il suo personaggio mi è sembrato un po’ piatto. Eckhart forse un po’ sacrificato in un ruolo secondario.

Le musiche sottolineano molto bene soprattutto i momenti di tensione.

Sito semplice e pulito, ma ricco di curiosità. La locandina mi è piaciuta, anche se sembra un po’ spartana, perché mi ricorda le locandine di molti horror degli anni 80.

Visioni di morte è un film che non punta certo sull’originalità, non vuole reinventare nulla e ciò è chiaro fin dalle prime scene; raccoglie in sé tantissimi clichè del genere horror, ma li mescola in maniera sapiente creando un film che scorre via piacevolmente intrattenendo alla grande. Qualche indizio di troppo rovina parzialmente la sorpresa finale. Comunque un horror divertente e accattivante che dimostra la grande crescita del produttore. 72/100
 
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view post Posted on 13/12/2011, 15:44
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Grazie mille per la recensione e felicissimo che il film ti sia piaciuto! :)

CITAZIONE
Ricordo Torno a prenderti, l’unico film che ho visto di Freddy e devo dire che questa prova è su ben altri livelli

Era proprio quello che volevo sentire da te! :P

CITAZIONE
L’intreccio funziona, ma qualche dettaglio di troppo, svela troppo presto il colpevole e quindi il colpo di scena finale perde di forza. Ad esempio è troppo evidente che si voglia far passare Max come il serial killer, tanto che viene da pensare fin da subito che non sia lui il colpevole. Poi se si aggiunge che un personaggio (piuttosto famoso), dopo qualche scena scompare del tutto dal film, viene naturale pensare che lui centri qualcosa. Tra l’altro il personaggio di Alan somiglia moltissimo a Dexter

Nel romanzo c'erano altre possibili soluzioni ma venivano scartate quasi subito e riguardavano personaggi già morti, quindi non ho ritenuto opportuno inserirle. Sul vero colpevole, anche nel libro era semplice da individuare, ho preferito concentrarmi di più sull'elemento spavento... Michael C. Hall lo volevo a tutti i costi, e non credo che le cose sarebbero cambiate tanto con un altro attore. E poi Dexter certe cose non le farebbe mai :rolleyes:

CITAZIONE
Eckhart forse un po’ sacrificato in un ruolo secondario.

E io che pensavo che il suo fosse uno dei personaggi migliori...

CITAZIONE
Le musiche sottolineano molto bene soprattutto i momenti di tensione.

Contento anche per questo, era proprio ciò che volevo.
 
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Andrew.
view post Posted on 14/12/2011, 17:31




Recensioni della Chimera.

Ci ha impiegato quasi un anno Freddy a completare questa pellicola, la terza della casa di produzione, che per tradizione dovrebbe rappresentare quella della consacrazione a produttore cinematikino. Si può dire che lo sia. Grandi passi avanti infatti rispetto alle pellicole precedenti, sebbene queste deficitavano più per il soggetto breve, che per la stesura nel suo complesso.
Visioni di morte è un thriller mescolato spesso con l'horror, da una costruzione piuttosto classica, con un serial killer e qualcuno che deve impedirgli di fare altro male. Questa volta però la protagonista non è un poliziotto ma una veggente che se nella prima parte sembrerà una semplice spettatrice degli assassini, nella seconda diventerà parte integrante di quelli, entrando in gioco di persona e rischiando la propria vita. E' evidente fin da subito che la componente soprannaturale sia presente nel film, scelta che potrebbe far storcere il naso agli amanti dei thriller di vecchio stampo, ma che risulta per me coraggiosa perchè permette anzi di rinnovare il genere con elementi nuovi. Inoltre arricchisce il film di scene molto cariche emotivamente, come quella dentro il bagno con lo specchio che gronda sangue, ma in generale tutte le visioni sono visivamente (:P) ben congegnate.
Ma nonostante ciò, rimane un thriller classico che si deve piegare alle leggi del cinema che prevedono un gioco con lo spettatore che è chiamato a indagare assieme ai personaggi per la ricerca dell'assassino tra quelli che abbiamo conosciuto, cercando di coglierlo di sorpresa con il colpo di scena finale.
Non vorrei peccare di presunzione nel dire che il colpo di scena era prevedibile, però era effettivamente pensabile. Per tutto il film infatti ci vengono dati degli indizi grandi quanto una casa per farci credere che l'assassino potrebbe essere Max (il passato da alcolista, l'aggressività, i tagli sulle mani, la pistola a suo nome) al punto tale da farmi dire "Non può essere lui, sarebbe troppo scontato e quindi ridicolo. Quindi se non è lui, è Alan".
Quello del fratello è un bel personaggio e lo scoprire che era effettivamente lui l'assassino mi è piaciuto. Però mi ha sorpreso il fatto che dopo le scene iniziali, scompare praticamente dal film e ce lo ritroviamo solo nel finale. Sarebbe stato più interessante vederlo in scena e alimentare qualche sospetto anche su di lui, in modo tale da metterlo in continua contrapposizione con Max, oppure venire a sapere qualcosa sul loro passato prima che fosse lui a raccontare per filo e per segno tutta la sua storia.
Poi non ho capito una cosa: chi era il primo assassino, quello che hanno ucciso e che ha fatto il nome di Mary? Perchè la conosceva?
A parte queste piccole perplessità, la sceneggiatura è comunque ben fatta, non si dilunga troppo, i dialoghi sono sempre credibili e i personaggi riescono a ritagliarsi ognuno la propria parte, anche quelli secondari come Lou o Patmore.

Di Tobe Hopper ho visto solo Non aprite quella porta, la sua è una filmografia improntata decisamente all'horror, ma sebbene questo sia un thriller mi sento di condividerne la scelta perchè ci sono molti elementi (come il poltergeist) che combaciano col suo stile.
Ottimi gli attori, sicuramente tra tutti spicca Alison Lohman che potrebbe avere anche qualche chance in vista dei prossimi awards per un personaggio interpretato molto intensamente. Fa un buon lavoro anche Butler, ma il problema suo (così come di Hall) è che non spiccano particolarmente. Il primo perchè sembra essere la "spalla" della protagonista, il secondo perchè si vede troppo poco. Potrebbero però ottenere qualche nomination tra i non protagonisti.
Ottime le musiche, distribuite equamente in tutto il film e sempre adatte alle scene.
La locandina mi sa di retrò, di Dario Argento, non so perchè. Comunque è sufficiente nell'obbiettivo di darci un'idea chiara del film col quale avremo a che fare.


Voto: 7+

Visione piacevole di un thriller che sfrutta costrutti forse un po' vecchi per sorprendere lo spettatore troppo smaliziato di oggi, ma che nonostante ciò non annoia, anzi ci fa stare spesso in tensione grazie all'irruzione coraggiosa nell'horror puro e alla descrizione di un rapporto macabro e malato (quello tra fratello e sorella) che risulta invece molto interessante, sebbene meritasse maggiori approfondimenti.
Di sicuro un passo in avanti per Freddy che questa volta ha scelto un soggetto più impegnativo e stimolante per lo spettatore.
L'unico consiglio che mi sento di dargli è di provare a cambiare genere, non definitivamente, ma magari alternando altri generi a quelli prediletti, modo che gli consentirebbe di crescere ulteriormente.


 
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view post Posted on 14/12/2011, 18:30
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E adesso rispondo anche allo scettico numero 2! :P

CITAZIONE
Inoltre arricchisce il film di scene molto cariche emotivamente, come quella dentro il bagno con lo specchio che gronda sangue

Ci ho messo un'ora per scriverla, felice che ti sia piaciuta!

CITAZIONE
Però mi ha sorpreso il fatto che dopo le scene iniziali, scompare praticamente dal film e ce lo ritroviamo solo nel finale. Sarebbe stato più interessante vederlo in scena e alimentare qualche sospetto anche su di lui, in modo tale da metterlo in continua contrapposizione con Max, oppure venire a sapere qualcosa sul loro passato prima che fosse lui a raccontare per filo e per segno tutta la sua storia.

Ero consapevole del fatto che Alan apparisse poco, ci ho pensato parecchio a trovare un modo di inserirlo maggiormente ma, per quanto mi sia sforzato a pensarci, non ho trovato nessuna soluzione decente...

CITAZIONE
Poi non ho capito una cosa: chi era il primo assassino, quello che hanno ucciso e che ha fatto il nome di Mary? Perchè la conosceva?

Nemmeno nel romanzo danno una spiegazione di questo, si limitano alle ipotesi fatte da Max, cioè che abbia letto il suo nome sui giornali. Diciamo che era un personaggio messo lì per dare il via alla storia e per spiegare quello che fa Mary...

CITAZIONE
Ottimi gli attori, sicuramente tra tutti spicca Alison Lohman che potrebbe avere anche qualche chance in vista dei prossimi awards per un personaggio interpretato molto intensamente. Fa un buon lavoro anche Butler, ma il problema suo (così come di Hall) è che non spiccano particolarmente. Il primo perchè sembra essere la "spalla" della protagonista, il secondo perchè si vede troppo poco. Potrebbero però ottenere qualche nomination tra i non protagonisti.

La Lohman sicuro al 100% che la inserisco. Butler penso di no, in effetti il suo è uno dei personaggi meno riusciti. Poi sto pensando seriamente a Eckhart come non protagonista (strano che tu non l'abbia nominato) e a Hall come miglior cattivo ai Golden Chips...

CITAZIONE
La locandina mi sa di retrò, di Dario Argento, non so perchè. Comunque è sufficiente nell'obbiettivo di darci un'idea chiara del film col quale avremo a che fare.

E' la prima che faccio, cercherò di migliorare alle prossime...

CITAZIONE
L'unico consiglio che mi sento di dargli è di provare a cambiare genere, non definitivamente, ma magari alternando altri generi a quelli prediletti, modo che gli consentirebbe di crescere ulteriormente.

Tranquillo che lo farò, a cominciare dal L&S Contest ;)
 
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Andrew.
view post Posted on 14/12/2011, 18:59




CITAZIONE
La Lohman sicuro al 100% che la inserisco. Butler penso di no, in effetti il suo è uno dei personaggi meno riusciti. Poi sto pensando seriamente a Eckhart come non protagonista (strano che tu non l'abbia nominato) e a Hall come miglior cattivo ai Golden Chips...

Il personaggio mi è piaciuto per il carattere, ma lui impatta veramente molto poco sulla storia e sui personaggi (tagliandolo, le cose non cambierebbero quasi di nulla) per cui secondo me avrebbe meno possibilità rispetto agli altri due in vista awards.

CITAZIONE
- Un difetto del tuo film?

Forse ci sono troppi dialoghi, ho cercato di tagliare il più possibile ma non volevo rovinare la storia...

Io non l'ho notato.


CITAZIONE
- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Il primo che mi viene in mente è Dreamcatcher di Merlino, per le visioni.

Anch'io ci ho pensato leggendolo, sono molto simili.
 
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view post Posted on 14/12/2011, 23:23
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CITAZIONE
CITAZIONE
- Un difetto del tuo film?

Forse ci sono troppi dialoghi, ho cercato di tagliare il più possibile ma non volevo rovinare la storia...

Io non l'ho notato.

Meglio così, vuol dire che ho fatto un buon lavoro. Nel libro c'erano dialoghi veramente chilometrici...
 
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Clint1994
view post Posted on 15/12/2011, 21:19




VISIONI DI MORTE by Clint94

Al suo terzo film, ci si aspettava da Freddy una svolta, che è arrivata. Dopo due pellicole discrete (io ho visto solo la prima, in realtà), il produttore sardo doveva riuscire a fare un film più convincente, più impegnativo, di più ampio respiro, e ci è riuscito. “Visioni di morte” è un thriller molto classico, che abbonda di stereotipi, ma che alla fine svolge pienamente il suo compito di intrattenere e divertire, con una storia macabra a tratti piuttosto paurosa. La protagonista è Mary Bergen, una veggente che aiuta la polizia nelle sue indagini, per fermare serial killer e impedire delitti. Mi ha ricordato il personaggio di Cate Blanchett in “The Gift” di Sam Raimi, che ha più o meno lo stesso dono e aiuta la polizia nello stesso modo. Dopo aver contribuito alla cattura di un assassino, Mary comincia ad avere visioni terribili, che la rimandano al suo confuso passato, e in particolare a un episodio rimosso dell'infanzia. Intanto, un efferato serial killer fa strage di giovani donne. La trama non ha nulla di nuovo, ma corre ad un ritmo indiavolato e lo spettatore non ha proprio il tempo di annoiarsi, perché praticamente a ogni scena succede qualcosa, tra visioni orribili, delitti, indagini e riflessioni sulla natura del dono di Mary. Alla fine si finisce per appassionarsi alla vicenda, che, per quanto poco originale e non proprio imprevedibile, riesce a divertire. L'idea di fare della protagonista una veggente e di inserire le numerose visioni è interessante, anche se mi ha fatto subito pensare a “The Gift”. L'intreccio è abbastanza ben congegnato, per quanto classico, ma riesce a coinvolgere. Si cerca anche di depistare lo spettatore mettendo sotto una luce sospetta Max, il marito di Mary (e in effetti, con tutti i possibili misteri che potrebbe nascondere, in particolare la questione delle passeggiate notturne e del ferimento del dito, fa strano pensare che non nasconda davvero nulla), ma il colpevole è un altro. L'identità dell'assassino è abbastanza facile da capire, anche perché il personaggio di Alan scompare dopo un quarto di film e, considerando anche che è interpretato da un attore come Michael C. Hall, un suo ritorno in scena nella veste del killer era prevedibile. Ciò non toglie che sia un personaggio molto inquietante, e forse lo è ancora di più nei flashback finali, quando è interpretato da Asa Butterfield. La protagonista all'inizio faticavo a inquadrarla, perché mi sembrava un personaggio abbastanza contraddittorio: tutti dicono che è buona e dolce, ma in diverse occasioni si comporta in modo aggressivo (penso alla seduta con l'analista). Alla fine non è fatto male come personaggio, però ho avuto come l'impressione che sia un po' sfuggita al controllo dell'autore. Alison Lohman comunque offre un'ottima performance e credo possa ambire a una nomination, considerando che è la protagonista assoluta e regge su di sé quasi l'intero film. Le parti in cui si lamenta del dono-che-in-realtà-è-una-maledizione, però, le ho trovate abbastanza patetiche e scontate: insomma, non c'è un film in cui il protagonista sia contento del potere che si ritrova, ma va sempre a finire che tutti dicono che si tratta di una maledizione! :P Tra i personaggi secondari, ho apprezzato il giornalista interpretato da Aaron Eckhart, cinico e furbo, ed è ben fatto anche il personaggio di Patmore. Gerard Butler è in parte, ma il suo personaggio è effettivamente tra i meno riusciti. I dialoghi di cui parlava Freddy nell'intervista non sono troppo lunghi, però a volte li ho trovati poco realistici, nel senso che spesso i personaggio parlano del passato come se gli altri non lo conoscessero: è evidente in alcuni punti che certe battute sono messe apposta per spiegare delle cose allo spettatore. A livello di storia, non mi ha convinto molto la scena della tavola di oujan, che dà tutte le risposte che i personaggi stanno cercando: mi è sembrata una soluzione troppo facile per far procedere la storia. Inoltre, non mi è chiara una cosa: immagino che sia stato Alan a lasciare la pistola col nome di Max sulla scena del delitto e a scrivere sul biglietto che Max vuole uccidere la regina della parata, perché appunto voleva far ricadere la colpa sull'odiato marito della sorella; ma poi quando lo incontra lo accoltella per ucciderlo. Insomma, se voleva incolparlo, perché poi cercare di ucciderlo? Inoltre, nella conversazione finale tra Mary e Alan, a un certo punto Mary chiede perché Alan non l'ha uccisa quando erano da soli in albergo, ma in realtà se avesse voluto Alan avrebbe avuto praticamente vent'anni se non di più di tempo per uccidere la sorella. Come mai non ha provato a ucciderla in passato, quando erano più giovani, dopo aver fallito a undici anni?
In ogni caso, lo script è più che buono. L'incipit mi è piaciuto molto, perché catapulta subito nel bel mezzo dell'azione e allo stesso tempo ci presenta i personaggio e le loro funzioni. È scorrevole, non annoia mai, si fa leggere con interesse fino alla fine.
Le musiche sono quasi tutte tranne dall'anime Higurashi (che, tra l'altro, è da un pezzo che vorrei vedere) e sono abbastanza adatte alle scene, però alcune si ripetono troppe volte (penso a quello tratto da Elfen Lied).
È un film nel complesso ben fatto, che pecca forse di poca originalità e di alcune ingenuità a livello di trama, ma si può dire tranquillamente che Freddy ha fatto un buon lavoro.

VOTO: 7
 
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view post Posted on 15/12/2011, 22:33
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E rispondiamo anche a Clint:

CITAZIONE
Le parti in cui si lamenta del dono-che-in-realtà-è-una-maledizione, però, le ho trovate abbastanza patetiche e scontate: insomma, non c'è un film in cui il protagonista sia contento del potere che si ritrova, ma va sempre a finire che tutti dicono che si tratta di una maledizione! :P

Prova tu ad avere tutte quelle visioni raccapriccianti come se fossi lì davanti e provassi dolore fisico, e poi vienimi a dire se non è una maledizione! :D

CITAZIONE
Inoltre, non mi è chiara una cosa: immagino che sia stato Alan a lasciare la pistola col nome di Max sulla scena del delitto e a scrivere sul biglietto che Max vuole uccidere la regina della parata, perché appunto voleva far ricadere la colpa sull'odiato marito della sorella; ma poi quando lo incontra lo accoltella per ucciderlo. Insomma, se voleva incolparlo, perché poi cercare di ucciderlo?

La pistola la lascia apposta, quello si, però lui non scrive nulla: i poliziotti leggono solo le risposte della tavola ouija, e avendo già trovato la pistola danno per scontato che l'assassino sia Max... E Alan accoltella Max perchè in quel momento si trova tra lui e la sorella, suo principale bersaglio.

CITAZIONE
Inoltre, nella conversazione finale tra Mary e Alan, a un certo punto Mary chiede perché Alan non l'ha uccisa quando erano da soli in albergo, ma in realtà se avesse voluto Alan avrebbe avuto praticamente vent'anni se non di più di tempo per uccidere la sorella. Come mai non ha provato a ucciderla in passato, quando erano più giovani, dopo aver fallito a undici anni?

Questa in effetti è colpa mia, nel libro la spiegazione c'era, ma mi sono dimenticato di inserirla: in pratica, Alan avrebbe voluto uccidere la sorella subito dopo che lei era guarita spacciandolo per un incidente, ma poi lei aveva cominciato a manifestare i suoi poteri e lui aveva desistito, per semplice curiosità di vedere cosa sarebbe successo. In più, lei aveva dimenticato tutto, quindi per lui non costituiva più alcun pericolo...

CITAZIONE
Le musiche sono quasi tutte tratte dall'anime Higurashi (che, tra l'altro, è da un pezzo che vorrei vedere)

E cosa stai aspettando ancora? :P

Edited by freddy_k - 16/12/2011, 13:01
 
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Clint1994
view post Posted on 16/12/2011, 15:25




CITAZIONE
Prova tu ad avere tutte quelle visioni raccapriccianti come se fossi lì davanti e provassi dolore fisico, e poi vienimi a dire se non è una maledizione!

Sì beh in questo caso ovviamente è comprensibile; il mio era un discorso più generale. Più che altro volevo dire che riflessioni sul dono-maledizione ci sono in tante storie, e quindi anche in questo caso non c'è molta originalità.
CITAZIONE
La pistola la lascia apposta, quello si, però lui non scrive nulla: i poliziotti leggono solo le risposte della tavola ouija, e avendo già trovato la pistola danno per scontato che l'assassino sia Max... E Alan accoltella Max perchè in quel momento si trova tra lui e la sorella, suo principale bersaglio.

Capisco. Ma allora la tavola di ouja aveva detto qualcosa di sbagliato, dicendo che Max avrebbe sparato alla regina della parata? E poi, non so, quest'idea che Alan voglia incolpare Max non è chiarissima, non viene approfondita; a questo punto, si poteva anche evitare.

CITAZIONE
Questa in effetti è colpa mia, nel libro la spiegazione c'era, ma mi sono dimenticato di inserirla: in pratica, Alan avrebbe voluto uccidere la sorella subito dopo che lei era guarita spacciandolo per un incidente, ma poi lei aveva cominciato a manifestare i suoi poteri e lui aveva desistito, per semplice curiosità di vedere cosa sarebbe successo. In più, lei aveva dimenticato tutto, quindi per lui non costituiva più alcun pericolo...

Ok, ora è chiaro.

CITAZIONE
E cosa stai aspettando ancora?

Non so, è una di quelle visioni che ti dici sempre di fare, ma poi per un motivo o per l'altro decidi sempre di rimandare...
 
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view post Posted on 16/12/2011, 18:26
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CITAZIONE
Capisco. Ma allora la tavola di ouja aveva detto qualcosa di sbagliato, dicendo che Max avrebbe sparato alla regina della parata? E poi, non so, quest'idea che Alan voglia incolpare Max non è chiarissima, non viene approfondita; a questo punto, si poteva anche evitare.

Non lo dice la tavola, lo dice Patmore. La risposta della tavola era esattamente: "Vuole uccidere la regina". Sono i poliziotti che, credendo già che Max sia l'assassino (avevano appena trovato la pistola), la interpretano in quel modo ;) Per il resto, diciamo che ad Alan non gliene fregava niente se Max veniva arrestato; il suo obiettivo era che la polizia si concentrasse su qualcuno che non fosse lui...
 
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Clint1994
view post Posted on 16/12/2011, 20:38




CITAZIONE (freddy_k @ 16/12/2011, 18:26) 
CITAZIONE
Capisco. Ma allora la tavola di ouja aveva detto qualcosa di sbagliato, dicendo che Max avrebbe sparato alla regina della parata? E poi, non so, quest'idea che Alan voglia incolpare Max non è chiarissima, non viene approfondita; a questo punto, si poteva anche evitare.

Non lo dice la tavola, lo dice Patmore. La risposta della tavola era esattamente: "Vuole uccidere la regina". Sono i poliziotti che, credendo già che Max sia l'assassino (avevano appena trovato la pistola), la interpretano in quel modo ;)

Aah, ok. E' che se non ricordo male nello script si dice che stanno leggendo il biglietto, quindi pensavo che anche il nome di Max fosse stato letto. :)
 
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23 replies since 10/12/2011, 02:27   1311 views
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