RECE FLASH by Tomcat: THE DORMITORY
E’ sempre un bene percorrere le strade già battute?The Dormitory, l’esordio della Oren Production è un teen - survival horror di stampo molto classico. La tipica storia del gruppo di ragazzi, che si trova in una situazione raccapricciante in cui deve sfuggire alla furia assassina di qualcuno e uno a uno i protagonisti ci lasciano le penne.
Tornando quindi all’incipit sotto il titolo, per far elevare un film del genere è necessario che ci sia qualcosa di nuovo; qui purtroppo di nuovo c’è ben poco. Si casca nelle solite cose che sono già state viste tante volte. Non voglio dire che il film sia pessimo, anzi si fa guardare, riuscendo a mantenere alta l’attenzione e la tensione, ma ci sono tante cose che concorrono a farlo diventare un onesto film di genere, ma che non riuscirà a farsi ricordare o diventare un caposaldo.
Vorrei anche aggiungere che come esordio non è affatto male, ma come per tutti gli esordi (mio compreso), risente di tanti piccoli errori, che con il proseguire della carriera scompariranno.
La regia viene affidata a Harlin, che con il genere ci sguazza, proprio questa pellicola mi ha ricordato “nella mente del serial killer”, ma che ricorda anche i vari venerdì tredici (per il lago e il cattivo indistruttibile). Tornando sul regista la scelta la trovo giusta e ragionata.
Venendo alla sceneggiatura, c’è da dire che è costellata di tanti errori: accenti inesistenti, cambi di tempi e errori di battitura; un vero peccato che con una maggiore attenzione potevano essere eliminati. Ma se questi alla fine li considero perfino errori veniali, ce ne sono altri che fanno scendere l’appeal sulla pellicola. Dicevo poche righe sopra che la tensione della pellicola è palpabile e il ritmo è giusto, ma questo viene vanificato, da dei personaggi, che oltre a essere stereotipati (i ragazzi sono arrapati e le ragazze sono ammiccanti), sono anche tratteggiati grossolanamente. Altra cosa che andava rivista sono i dialoghi che risultano artificiosi, specialmente quando i due ragazzi dicono in continuazione amico; uno slang usato, ma quando intorno a te, ci sono morti ammazzati e una presenza cattiva, non credo che verrebbe usata con tanta continuità.
Devo dire che ci sono anche situazione forzate come la perdita (rottura) dei cellulari e altre cose che sono tipiche di questo sottogenere di horror, che potevano essere evitate. Sul versante cast, se i giovani attori fanno quello che ci aspettiamo senza crollare in una recitazione brutta, mi chiedo perchè il film si svolga in inghilterra, se il cast è completamente americano; la vicenda poteva svolgersi in America, senza cambiare niente o al massimo poteva essere non citata dichiaratamente la location. Se si scegli di far svolgere un film in una data location, si dovrebbe cercare un cast, quantomeno autoctono. Cosa opinabile, ma è il mio modo di fare casting. Cosa che si può ovviare con un cast di star, che spesso cambiano nazionalità per esigenze filmiche; mi viene in mente Omar Shariff che da egiziano è stato il dottor zivago che era russo.
La locandina è studiata bene, ma graficamente è confusa e il titolo ha le ultime tre lettere che non sono ombreggiate come le precedenti.
Di pregevole fattura la colonna sonora molto inquietante che si amalgama bene con le scene, riuscendo a smussare anche alcuni difetti citati sopra.
Devo dire che anche il titolo non mi ha fatto saltare di gioia; sicuramente azzeccato per il film, ma non spicca. Anzi si poteva auspicare anche al titolo in italiano.
Concludendo posso affermare che per essere un esordio non è male. Anzi a livello di storia, seppur essendo una storia trita, ha i suoi momenti di tensione azzeccati, ma il tutto è falcidiato dalle manchevolezze, tipiche di un esordio.
Un film che io guarderei in home video, credo che non passerebbe alla storia, ma sarebbe un prodotto di intrattenimento come se ne sono visti tanti al cinema reale. Posso dire al produttore di perseverare, perchè tanti di noi, hanno iniziato con stenti, per poi divenire produttori pluripremiati; basti pensare a Laury che ha esordito più o meno come te e già dal secondo film ha dato una zampata, strappando il premio della giuria all’ultimo festival di Roma.
Voto complessivo: 58/100CITAZIONE (Oren productions @ 11/11/2011, 22:48)
Ti ringrazio per averlo letto e per il voto.
Purtroppo, come ho già detto, ho preso troppo alla leggera la questione, alla fine avrei dovuto rileggere tutto, ma non l'ho fatto.
rimedierò già con il prossimo,ovviamente, sugli errori nella scrittura, per gli altri difetti ci vorrà qualche film per migliorare.
ma la voglia c'è!
Ps: Riguardo ai corpi ammucchiati, sinceramente, già da quando Andrew me lo fece notare nella prima recensione, mi sono chiesto come mi sia venuto in mente di scrivere quella scena.
Effettivamente, quando si è mai visto un fantasma che porta le sue vittime in cantina?
Effettivamente non l'avevo notato all'inizio, ma non ha senso. Però credo che l'attenzione in quella scena, venga presa più dallo stuolo di morti.
Giustamente però se avessi fatto rimanere i morti seminati nel dormitorio, i ragazzi sarebbero scappati subito. Anche se c'è da dire che normalemtne in questo genere di film, i ragazzi si comportano in mnaiera imbecille; invece di fuggire dal pericolo, si mettono a investigare.
Ma voi se sentite rumori di catene nella vostar cantina o vedete gatti inchiodati a delle croci, vi mettete a indagare o scappate a gambe levate?