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Terra di nessuno
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Terra di nessuno, Nightbay Studios

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Nightbay
view post Posted on 8/11/2011, 19:49




E dopo aver litigato per due giorni con youtube... ecco il link:

www.nightbaystudios.com/terrahome.htm

Buona visione!
 
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Andrew.
view post Posted on 9/11/2011, 18:27




INTERVISTA DI HALLOWEEN

-Halloween contest 2011: siamo arrivati alla terza edizione di questo fortunato evento. Cosa ti ha spinto a partecipare quest'anno?

E’ uno degli appuntamenti maggiormente sentiti, da parte mia, essendo l’horror uno dei generi che prediligo. Spero di riuscire a farcela tutti gli anni, insomma.

-Il tuo film in quale dei sottogeneri dell'horror potrebbe inserirsi?

Quali emozioni conti di suscitare negli altri? Paura, ribrezzo, tentativi di suicidio o che altro?

Incastonerei il film nel sottogenere di quelli che creano inquietudine mostrando poco o nulla. Non so se qualcuno si spaventerà, ma credo che un certo senso di disagio la visione di questo film dovrebbe provocarlo.


-Quali sono i film che attendi di più tra gli altri contendenti? Quali quelli che ti attirano di meno? Te la senti già di fare qualche pronostico?


Vampires e In the woods sono quelli che mi incuriosiscono di più. Il primo per l’originalità del soggetto e perché i dettagli che abbiamo avuto col tempo hanno definito meglio che genere di film sarà. Il secondo… Beh, Nuno e Carpenter… Devo aggiungere altro?


-Pensi di vincere qualche premio nel contest? Oppure, quale ti piacerebbe vincere?

Non saprei. Credo sia un buon film, ma la concorrenza è agguerrita. Quale mi piacerebbe vincere? Quello per la colonna sonora, sulla quale ho impiegato grandi sforzi, stavolta.



Intervista per l'uscita in sala:


- Parlaci delle scelte di cast e regia.

Pupi Avati alla regia è stato il punto di partenza, avendo voluto ripetere la felice esperienza dello scorso anno con Re di carnevale. Per il cast, invece, ci siamo focalizzati su vari attori emiliano-romagnoli scegliendo i volti più adatti. L'unico outsider è il pisano Paolo Conticini, chiamato a interpretare un personaggio nato al di là dell'Appennino.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

So che i protagonisti ne hanno già parlato nella rubrica “Incontro con il cast”: gli scherzi a Conticini, l’apprendistato come carbonai svolto dagli attori…

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Atamàz ha spagellato un 7.5, dopo averlo visto.

- Un pregio del tuo film?

L’ambientazione e il contesto. Il romanzo di Baldini catapulta il lettore nel primo dopoguerra, immergendovelo completamente. Spero di essere riuscito a fare lo stesso.

- Un difetto del tuo film?

Forse ci mette un po’ a carburare. Le scene iniziali sono un po’ lente, ma non ho voluto tagliarle perché credo servano a delineare personaggi e contesto. Vedremo cosa ne penseranno pubblico e critica.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Sarei contento se piacesse a Tomcat, con il quale mi sento particolarmente legato, in questo Contest per via del fil rouge che unisce i nostri due film.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Il primo semestre è stato molto generoso con i miei film. In questa seconda metà dell’anno mi accontento di molto meno.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Non ci sono dubbi: è ambientato nel cortile di casa mia. Le scene iniziali si svolgono a Ravenna e il resto sull’Appennino le cui cime scorgo in lontananza dalla mia finestra. E’ la mia terra, la mia gente…

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?


Non lo metterei al primo posto, ma nella top 5 potrebbe rientrarci. Errori veniali, comunque, non credo ce ne siano.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Re di carnevale, senza dubbio.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Troppo facile: Antiqua gens.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Potrei venir lapidato per questo, ma… The Blair witch project.

- Il tema e/o il messaggio del film?

Non individuerei un messaggio, ma un elemento costante per tutta la durata del film c’è: si tratta della guerra, che segue per sempre chiunque l’abbia attraversata.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

Un bosco, quattro amici, un nemico invisibile che li assedia… Non siete curiosi di sapere come se la caveranno?

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Che la guerra del ’15-’18 è stata davvero terrificante e che questo film ne è un’originale testimonianza.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Punterei su regia, attore non protagonista (Ivan Bacchi) e colonna sonora.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

Lo scorso semestre andavo dicendo che non ci sarebbe stato un asso pigliatutto… Lascio perdere i pronostici.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

La risposta è sempre quella: L’inquisitore.
 
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Andrew.
view post Posted on 11/11/2011, 14:15




Recensione della Chimera.


La terra di nessuno è un luogo che sta al confine tra la morte e la salvezza, così dice uno dei protagonisti in una scena. E' il luogo dove si trovano i quattro militari che, di ritorno dalla guerra, hanno deciso di ritirarsi in un posto tranquillo per lavorare e fuggire dalla vita di città che sembra stargli troppo stretta dopo quello che hanno provato in guerra.
Il bosco sembra un luogo di pace dove potersi rilassare, ma rivelerà nascondere qualcosa di malvagio e oscuro che porterà i quattro uomini ad avere i nervi a fior di pelle. Martino è il primo a dare segni di nervosismo, forse è quello che è stato provato di più dalla guerra e i segni che questa gli ha lasciato sono visibili anche agli altri. Ma alla lunga anche gli altri inizieranno a provare la sua stessa paura e a capire che c'è qualcosa di sbagliato in tutto quello che stanno vivendo. Gli alberi sembrano avere dei volti, i succhiacapre intonano dei cori disturbanti, c'è un lupo con un occhio solo che vaga là intorno e un'intera famiglia sembra essere stata uccisa da qualcosa di indefinito. Dopo la scomparsa di Martino e Settimio, i due amici Enrico e Anselmo rimarranno da soli e ripenseranno alla guerra, che in fin dei conti è la protagonista del film.
Perchè la guerra sembra essere passata ma in realtà continua a vivere in ogni cosa, nei luoghi (l'aria che per la madre sembra essere più calda) e nelle persone. Il bosco sarà quindi per i protagonisti una seconda guerra, vissuta senza avere coscienza del nemico, che non vedono mai direttamente, ma in un continuo stato di angoscia, tensione e terrore.
E il finale, beffardo come pochi, arriva a rispondere alle domande che affliggono lo spettatore curioso. La guerra non è ancora finita e i quattro amici sono in realtà nella terra di nessuno, sono anime che vagano in un limbo di terrore dal quale è impossibile sfuggire e dal quale non ci aspettiamo più certe risposte che sarebbero ormai superflue.


Pupi Avati (di cui ho visto proprio ieri "La casa dalle finestre che ridono) è abile nel creare un crescendo di tensione che percepiamo sempre attraverso gli occhi dei personaggi, senza un uso eccessivo di effetti speciali o di scene d'azione, ma con scene che vogliono disturbare lo spettatore e dare un effetto estraniante. Durante la lettura c'è stato un desiderio di poter vedere di più, ma come ho già detto, il finale toglie questo desiderio.
Ottimi gli attori e il lavoro di caratterizzazione che è stato fatto. Nessuno spicca sugli altri, tranne probabilmente Accorsi e Pesce che verso il finale regalano un bel momento di riflessione.
Musiche ben scelte, sempre adatte alle scene. In alcuni casi mi è capitato che durassero troppo poco rispetto alla scena, ma vabè.
Locandina bella graficamente e molto in sintonia col soggetto. Sito standard.


Voto: 7,5 (8 al sondaggio)


E' uno di quei casi dove il finale riesce a elevare il film, che comunque di per sè non era male. Lasciava troppi dubbi e questioni irrisolte che vengono però spazzati via dalla rivelazione finale che ci fa cambiare totalmente il modo di vedere tutta la pellicola, che acquisisce un connotato metafisico e filosofico in grado di elevarne notevolemente il giudizio grazie alle riflessioni che ti spinge a fare sulla guerra e su quello che ha lasciato.

 
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view post Posted on 13/11/2011, 19:01
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Critico

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E’ interessante notare come quest’anno i film del contest abbiano moltissime cose in comune: anche qui, come con In the woods, il bosco diventa un luogo inquietante che materializza le paure dell’uomo. E poi, come in Antiqua gens, il tema centrale è quello della guerra. Ovviamente il film che ne scaturisce è diversissimo dai due appena citati, lontano mille miglia sotto tanti aspetti.
Terra di nessuno ha per protagonisti quattro reduci di guerra che tentano di ritornare alla vita normale, provano anzi a ricostruirsi una vita, dopo che la fine della guerra ha lasciato un vuoto enorme nelle loro esistenze. Decideranno così di lavorare in una carbonaia sperduta nei boschi. In quei luoghi lontani dalla civiltà si renderanno conto che la guerra non li ha mai abbandonati e si è insinuata in loro come una malattia, condizionando le loro vite per sempre.
Il film ha un ritmo molto lento ed evita accuratamente lo spavento facile. L’atmosfera si fa via via più inquietante grazie a qualche piccolo dettaglio, qualche rumore sinistro, qualche ombra minacciosa. Il film non mostra mai nulla, ma riesce sapientemente a rendere quegli alberi e quel bosco maledettamente minacciosi e opprimenti. Si arriva poi a quel finale che non ti aspetti e che ricorda un po’ film come The others e Il sesto senso, in cui avviene un totale ribaltamento della vicenda che costringe lo spettatore a ripensare al film da un altro punto di vista.
E’ proprio questo riuscitissimo finale che dà un valore molto più profondo all’intera pellicola e ci riporta al titolo. E’ un film sulla guerra e sulla devastazione che essa porta, non solo fra le cose ma anche nell’animo umano.
Molto curata la caratterizzazione dei personaggi, i dialoghi tra di loro e i ricordi dal fronte. Ho apprezzato soprattutto Enrico e Adelmo, il loro rapporto fraterno e i loro modi opposti di affrontare la vita.
Il film ha un ritmo molto pacato e forse in alcuni punti avrebbe giovato qualche scossone per dare più brio alla vicenda. Va però riconosciuto a Nightbay di aver fatto una scelta e di averla perseguita fino alla fine.

Il film racchiude tutto lo stile di Pupi Avati, che quando si butta nell’horror percorre strade insolite e non convenzionali. Nel cast spiccano Accorsi e Stefano Pesce che danno vita a due gran bei personaggi.

Come sempre, nei film di Nightbay, la colonna sonora non delude. Musiche particolari e insolite che creano grande atmosfera.

Locandina essenziale e riuscita.

Terra di nessuno è un horror atipico, dal ritmo lento e che chiede, nella prima parte, un po’ di pazienza allo spettatore. Se si è disposti a superare questo piccolo scoglio, ci si troverà calati ben presto in una storia tesa e angosciante, che riserva anche un imprevedibile twist finale. 77/100
 
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Oren productions
view post Posted on 14/11/2011, 00:22




Ci si immerge nel film con un ritmo che parte molto lento per poi salire gradualmente fino ad arrivare ad essere molto coinvolti con le vicende che si susseguono.
Tutto si snoda sull'aspetto psicologico e traumatico che la guerra porta sul corpo e sulla mente degli esseri umani, soprattutto chi l'ha vissuta in prima persona, con tutti gli sforzi che può fare per ritornare alla propria vita, alla fine ci si rende conto che è impossibile, che la guerra ha cambiato tutto e che nulla sarà più come prima.
Nel film non c'è mai violenza vera e propria, tutti i protagonisti lentamente ed inspiegabilmente scompaiono, senza sapere esattamente cosa gli sia successo. Si creano molti punti interrogativi che poi spariscono con un finale che mi ha piacevolmente sorpreso.
A parer mio la figura del lupo con un occhio poteva essere sfruttata di più per creare momenti di tensione più alti, come ha fatto quando Martino l' ha visto fuori dalla capanna dopo la morte del corvo. O come è stato fatto con le Succiacapre, che hanno dato un atmosfera molto inquietante a tutta la storia.
I personaggi mi sono piaciuti, soprattutto Adelmo, anche i dialoghi e il modo di asprimersi dei quattro uomini, molto adatti al periodo in cui la storia si svolge. Le musiche andavano un po' strette con le scene finendo troppo presto, ma risultano adatte alle sequenze, soprattutto molto curate visto che sono state direttamente caricate sul Tubo dal produttore.
Anche la locandina mi è piaciuta molto
voto 8 pieno, dovuto al finale del film, altrimenti sarebbe un po' più basso.
 
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view post Posted on 14/11/2011, 19:52

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


E' sorprendente vedere come mai il film di Nightbay sia quello meno visto e recensito del Contest. Sorprendente perché è uno dei film migliori di questa edizione, e i complimenti al produttore non glieli toglie nessuno.

Per la terza volta, dopo Antiqua Gens e In the woods, ci troviamo di fronte a due elementi tipici di questo Contest: il bosco e la presenza di qualcosa di strano e inspiegabile nell'aria, qualcosa da cui è impossibile scappare. Quattro reduci dalla prima guerra mondiale si ritrovano sulle montagne per lavorare come carbonai, ignari della sciagura innominabile che sta per abbattersi sulle loro teste, il senso di qualcosa attorno a loro che non lascia loro scampo, che li tiene intrappolati in un inferno senza uscita. Non sono i Reietti di Nuno, né gli Orchi di Marco, ma qualcosa di ben più terribile e innominabile: è la morte stessa, nelle sembianze terribili del bosco che li blocca, con i suoi animali, e la guerra che in realtà non è mai finita, da cui è impossibile tornare immutati. Il film procede lento, con un uso parco degli effetti speciali, immergendosi negli odori e nei sapori del bosco, in una spirale che si conclude con una beffa atroce: forse, tutto ciò che abbiamo visto non è stata che l'ultimo sogno di quattro soldati morti... o forse l'inferno.

Il binomio Avati-Nightbay, insomma, funziona ancora, come e meglio di Re di Carnevale, e gli attori sono un gruppo affiatato che funziona alla perfezione. Quasi quasi mi secca che l'8 sia dovuto a semplici motivi "costituzionali"... potrebbe sempre nascerne una bella discussione: quanti di voi darebbero 10 a un film di genere? (Però, magari, ve la ripropongo meglio in altra sede).

Le musiche potevano durare di più, accidenti a te!

VOTO: 85/100 (obiettivamente, dargli di meno mi è sembrato impossibile).
 
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Andrew.
view post Posted on 14/11/2011, 21:44




CITAZIONE
Il binomio Avati-Nightbay, insomma, funziona ancora, come e meglio di Re di Carnevale, e gli attori sono un gruppo affiatato che funziona alla perfezione. Quasi quasi mi secca che l'8 sia dovuto a semplici motivi "costituzionali"... potrebbe sempre nascerne una bella discussione: quanti di voi darebbero 10 a un film di genere? (Però, magari, ve la ripropongo meglio in altra sede).

Non esageriamo :P
Io comunque un 10 non riuscirei a darlo a nessuno, nemmeno a me stesso col mio migliore film (ma il mio è un limite, lo so).
 
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Nuno Vox
view post Posted on 15/11/2011, 10:29




Regia: Nightbay si affida di nuovo a Pupi Avati. Scelta importante, ma felice. Il film è nelle corde di un grande regista che sa fare tutto, ma che a mio avviso rende sempre maledettamente bene con l’horror. 7,5
Sceneggiatura: Non scopriamo adesso le capacità di Nightbay, che si dimostra ancora una volta in forma smagliante (probabilmente nel suo anno migliore). La sceneggiatura è fondamentale, soprattutto in un film di questo tipo e Night non delude. 7,5
Soggetto: Film italiano che punta più sull’atmosfera che sullo splatter (in perfetto stile Avati). La storia è interessante e sa prendere per mano lo spettatore conducendolo lungo tutta la vicenda fino allo spiazzante epilogo. Non amo molto le tematiche belliche, ma stavolta ho apprezzato. 7
Cast: Spiccano Accorsi e Pesce, accompagnati da altri meno noti. Nel complesso scelte discrete (ma quello nella foto di Pesce a mio avviso non è lui....), anche se io qualche nome “importante” in più lo avrei messo. Comunque è riuscito a farmi piacere anche Pesce, che di solito mi rimane sempre un po’ indigesto e il che non è poco..... 6,5
Locandina: Mi piace. E chissà perché..... 7
Musiche: Un po’ corte, ma ben scelte. 7
Sito: Molto molto scarno. Lecito attendersi di più. 5,5
Voto complessivo: Un buon film. Forse un po’ lontano dal mio modo di vivere l’horror, ma devo ammettere che la storia mi ha preso abbastanza, il ritmo è ben cadenzato e la sceneggiatura sempre ben scritta. Lo spettatore riesce a empatizzare con i personaggi, ritrovandosi poi in un finale che non si aspetta, come piacciono a me. Peccato per la parte grafica (foto degli attori, sito ecc.) che fanno un po’ scadere il prodotto, senza comunque inficiare sulla valutazione. 7+
 
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Arcadia1983
view post Posted on 15/11/2011, 11:24




Regia: Pupi Avati torna a lavorare con Nightbay, dopo Re di Carnevale. Anche qui un buon lavoro da parte del regista romagnolo, che dirige con mano sicura e senza sbavature una storia non facile (è un horror di stampo classico, in cui tutto viene suggerito piuttosto che mostrato, una scelta azzardata, appunto).
Sceneggiatura: Se la regia di Avati è buona, è anche merito della sceneggiatura, che a parte l'incipit lunghetto (ma va bene così), si segue con interesse. Bello il finale.
Soggetto: Un horror italiano molto d'atmosfera. Scelta che mi è piaciuta.
Cast: Nel complesso ben scelto, anche se (se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo) Mescolini poteva anche non starci (come Ferrini). Dei quattro protagonisti, ho apprezzato molto Bacchi, così come Conticini è un po' una sorpresa (ma ammetto di avere qualche pregiudizio). Accorsi e Pesce sono bravi.
Locandina: Bella, come già stato fatto notare somiglia a quella di In the woods, ma sono entrambe valide.
Musiche: Un po' brevi, ma belle, molto d'atmosfera.
Sito: Semplice.
Voto complessivo: 7
 
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view post Posted on 15/11/2011, 11:43
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Recensione di freddy_k

SOGGETTO 7.5: Dopo Re di carnevale, ecco un altro horror di Nightbay tratto da Eraldo Baldini, scrittore che si serve delle leggende popolari per spaventare i lettori. Qui abbiamo quattro reduci della Grande Guerra che, non riuscendo a tornare alla vita normale dopo tutti gli orrori a cui hanno assistito, decidono di affittare un bosco in mezzo alle montagne per fare i carbonai. Ma già dopo il loro arrivo cominciano a rendersi conto dell'atmosfera malsana che regna su quei luoghi, e che li porterà a metterli uno contro l'altro. Se da un lato questo film si può accostare, come tema e come periodo, ad Antiqua Gens di Tomcat, le ambientazioni e soprattutto la straordinaria somiglianza dei finali mi ricordano un altro film, questa volta reale: Shadow di Federico Zampaglione (lo conosci Night?)
SCENEGGIATURA 8: Complimenti a Night per essere riuscito a trasmettere alla perfezione la paura dei quattro protagonisti e soprattutto la straordinaria atmosfera di minaccia che arriva dal bosco. Ottime le descrizioni delle apparizioni del lupo, delle metamorfosi degli alberi e veramente inquietante il canto degli uccelli.
REGIA E CAST 7.5: Pupi Avati per un film del genere è un'ottima scelta, la sua bravura nel creare tensione crescente, anche senza che avvengano fatti veri e propri, lo rende perfetto per la regia. I quattro protagonisti forniscono un'ottima interpretazione, soprattutto Accorsi, attore che apprezzo molto.
MUSICHE 8.5: Forse la cosa migliore del film, veramente inquietanti. Stavo leggendo il film ieri notte, al buio e con le cuffie, e più di una volta mi hanno procurato brividi autentici. Mezzo punto in più per la bravura di Night nel renderle "a misura di scena".
SITO E LOCANDINA 7.5: Sito bello graficamente ma ridotto all'essenziale come contenuti, davvero ben fatta la locandina, con lo stesso bosco di quella del film di Nuno :P

VOTO: 8- (8 al sondaggio)
 
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Laury1994
view post Posted on 15/11/2011, 14:00




Regia 7,5
Conosco Pupi Avati per altri film, ma ho letto che in passato ha girato horror provinciali molto apprezzati. Per quello che ho visto qui credo sia stata una scelta interessante e azzeccata.

Sceneggiatura: 8,5
Nightbay è molto bravo a immergere lo spettatore nelle atmosfere dei suoi film e anche in questa occasione sembra davvero di stare nel bosco insieme ai quattro protagonisti, di vivere le loro paure e di condividere la loro tensione. Forse anche la lunga e lenta premessa, in fondo, contribuisce a questo legandoci ai personaggi. Finale inaspettato, che fa tornare indietro a riflettere su tutto il film.

Soggetto: 8
Se si parte proprio da questo finale, e percorrendo a ritroso il film cogliendone l’essenza, ritengo che il soggetto sia tra i migliori che ho visto su Cinematik.

Cast: 6
Probabilmente il difetto di questo film. I personaggi sono figure validissime, ma proprio non ce li vedo Accorsi, Conticini, Pesce e Bacchi a interpretare un film così.

Locandina: 7,5
Stesso voto dato alla locandina di “In the woods”. :D In meno ci sono i caratteri (più belli quelli di Nuno), i più c’è la figura inquietante del lupo lassù in alto. Il caso è beffardo, comunque…

Musiche: 7,5
Belle e perfettamente in linea con l’atmosfera, anche se a volte risultano un po’ tronche.

Sito: 6
C’è il minimo necessario

Voto complessivo: 7,5
Non raggiunge l’8 solo per il cast. Capisco che Nightbay abbia voluto attori emiliano-romagnoli, ma a me sono risultati poco credibili. Il film però è di altissimo livello, capace di spaventare senza “facili” salti sulla sedia e senza versare una sola goccia di sangue. Eccezion fatta per il finale, ma quella è un’altra storia…
 
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canepa
view post Posted on 15/11/2011, 18:35




RECE FLASH by Tomcat: TERRA DI NESSUNO
Anche il terrore si può nascondere sull’appennino.


Da un paio d’anni, ho trovato qualcuno che mi tiene buona compagnia, nel proporre film italiani (di generi e non). Questo qualcuno è Enrico e la sua Nightbay Studios. Lo scorso anno fu la volta di “re del carnevale” con alla regia uno dei più sottovalutati registi di genere misterioso che abbiamo in Italia: Pupi Avati. Siccome la squadra vincente non si cambia, Enrico ha riproposto Avati alla regia e ha concesso all’ex protagonista un cameo (Marescotti). Quindi il prossimo anno avremo nuovamente Avati e un cameo di Accorsi? Speriamo.
Se la squadra non si cambia, anche la location rimane la medesima: appennino tosco emiliano. Location naturalmente bella e ricca di leggende.
Aggiungendo qualcosa, che mi ero scordato nell’intervista della mia pellicola, che un film cinematikino con cui legarlo è sicuramente terra di nessuno. All’inizio pensavo che il titolo avesse ben poco a che fare con la vicenda, ma alla fine (diciamo la prima volta più o meno a metà), si riesce a capire il perchè e questo è sicuramente un punto a favore. La sceneggiatura è costruita in maniera ragionata, permettendoci di conoscere gradualmente i protagonisti. Una scelta che li rende vivi e reali; così come i dialoghi sono reali, ma al tempo stesso, studiati per risultare verosimili al tempo in cui si svolge la vicenda. Sui personaggi devo dire che un’altra cosa che li rende vivi è che ognuno ha il suo carattere, che non è o nero o bianco, ma ha tutte quelle sfumature di grigio, che sono proprie delle persone che ci circondano.
Leggendo dei succiacapre, non puà che non venire in mente, agli estrimatori di HPL, i famigerati coprimulghi, che annunciavano la morte prossima di qualcuno.
La storia è un concentrato di tensione, anche senza mettere in campo mostri o scene gore (anche se i suoi morti li conta), come dicevo prima che porta all’aumento di tensione gradualmente, fino a portarla a livello di “nervi a fior di pelle” e con la conclusione scioccante e vincente, che fa emergere una leggera nebbia di incertezza, per poi spazzarla via a effetto.
Io non mi ero immaginato per niente questa conclusione e anzi, avevo il sospetto che il personaggio di Settimio, avesse qualcosa a che fare con le situazioni inquietanti.
La locandina è molto bella e centrata sulla storia, ma come dicevo per il film di Nuno, sembra che il Keiser, abbia ancora colpito, facendo realizzare a due produttori una locandina con la solita immagine.
Un grande cast seppur formato non certamente da star, se non Accorsi. Attori che riescono a convincere e a me ha sorpreso molto positivamente Conticini, che dopo tante parti “stupide”, qui mette in scena un personaggio serio. Ma anche gli altri tre protagonisti sono tutti bravi: Accorsi, con il personaggio più equilibrato e colui che è il mediatore del gruppo. Pesce che dopo tanta televisione, si ritrova sul grande schermo con un personaggio ingombrante e con un carattere difficile e Bacchi, che ha il personaggio più debole a livello psicologico. Un film corale, che mette in campo un poker di buoni attori, ma senza farne emergere nessuno sugli altri.
Sotto il versante della soundtrack, le musiche sono parecchio evocative e si sposano a meraviglia con le scene.
Concludendo, Nightbay, porta nuovamente sui grandi schermi un film “piccolo” (nell’accezione più lusinghiera del termine), che riesce a tenere sulla corda lo spettatore, per poi dargli una sferzata in faccia. Con fermando oltre alla bravura del regista emiliano, anche la bravura di questi quattro attori.
Voto complessivo: 76/100
 
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canepa
view post Posted on 15/11/2011, 19:15




CITAZIONE (Laury1994 @ 15/11/2011, 14:00) 
Cast: 6
Probabilmente il difetto di questo film. I personaggi sono figure validissime, ma proprio non ce li vedo Accorsi, Conticini, Pesce e Bacchi a interpretare un film così.

Io invce ho apprezzato la scelta di Nightbay, perchè lo spirito del gioco è proprio quello di proporre ciò che in realtà ancora non è stato proposto.
Ti pongo un esempio: Qualcuno su CK scrive un film italiano (una commedia), in cui c'è Bob De Niro che fa la corte alla Bellucci, che è figlia di Placido. Come avresti giudicato il Cast?
Eppure il film è stato fatto e nessuno si sarebbe immaginato mai di vederlo.
Bisogna tenere anche conto della versatilità degli attori. Un'altro esempio che mi viene in mente è che tutti avrebbero bocciato un film drammatico con Ezio Greggio che fa una parte appunto drammatica. Ma anche qui e con buoni risultati di critica, il film è stato fatto.

Poi ognuno è libero di pensarla come vuole. Non mi arrogo certo di essere il tenutario del sapere (anzi), ma credo che sia giusto allargare il nostro pensiero e non farci frenare dai pregiudizi.
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 15/11/2011, 21:37




un altro bosco, un altra storia.
Stavolta il nemico non sono degli indigeni o degli orchi delle fate, ma il bosco stesso, e si sa che con la natura è molto difficile vincere, se non impossibile. Nightbay descrive questo horror molto metilicosamente, tanto da far venire una certa ansia al lettore.
Buoni gli attori, Accorsi è sempre stato un attore versatile e anche gli altri sono buonissimi.
il mio voto, anche qui, è 7
 
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Nightbay
view post Posted on 20/11/2011, 10:23




Ringrazio tutti per le recensioni, tutte positivissime (quasi troppo).
Sono contento che soprattutto il finale sia piaciuto e abbia sorpreso, perchè temevo che qualcuno potesse "nasarlo" in corso di lettura. Non ho visto "shadow" di Zampaglione, Freddy, ma ora mi hai incuriosito e credo lo recupererò. Pensavo invece che qualcuno accostasse il finale a quello di Lost, dato che a me lo ha ricordato parecchio.
Forse, come ha detto Hermetico, qualche scossone in più non avrebbe guastato, ma ho seguito la fonte originaria (consiglio a tutti di leggere qualcosa di Baldini, che merita in maniera assoluta). Del resto, nel romanzo come nella sceneggiatura, l'intento era quello di trasmettere l'angoscia dei quattro reduci e di far passare quella terribile sensazione di trovarsi in una trincea, con un anonimo nemico di fronte e una battaglia imminente, o addirittura di trovarsi nella terra di nessuno, persi e circondati dalla morte. Ma qualche balzo sulla poltrona si poteva anche inserire, è vero.
Sulla scelta degli attori, criticata da Laury, Tomcat ha già risposto per me, in maniera esauriente. E poi Accorsi ha già girato un film che ha qualche attinenza con questo, pur non essendo un horror: http://vimeo.com/10232044 Ne consiglio la visione.

Andrew, piaciuto "La casa dalle finestre che ridono"?
 
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16 replies since 8/11/2011, 19:49   1124 views
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