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Festival di Roma: L'incredibile vita di Robert Cardine
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Festival di Roma: L'incredibile vita di Robert Cardine, Destiny Production Films

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Atamàz
view post Posted on 23/9/2011, 23:26 by: Atamàz




La recensione del film di un cinematikino esordiente… Croce e delizia di un navigato recensore, sempre felice di vedere film di nuovi autori e sempre in difficoltà nell’evidenziarne i difetti…
Ma veniamo al dunque.
L’incredibile vita di Robert Cardine è un film di fantascienza dal tono piuttosto drammatico, con la tragedia della morte della moglie che influenza in maniera devastante la vita del protagonista. A nulla valgono i tentativi dell’amico Marcus di fargli voltare pagina. Poi ecco la svolta: un misterioso professore che offre a Cardine la possibilità di cambiare il corso degli eventi.
La premessa è ottima e devo dire che per buona parte della pellicola sono stato decisamente preso dalla vicenda, arricchita dalla comparsa del personaggio di Retznik, decisamente inquietante. Poi, però, al momento di tirare le fila, la sceneggiatura traballa e mostra i difetti di cui parlavo in premessa, dovuti principalmente all’inesperienza. Ci sono moltissimi interrogativi lasciati irrisolti e alcune forzature che tolgono verosimiglianza agli avvenimenti. Quando si guarda un film di questo genere, la sospensione dell’incredulità dello spettatore è d’obbligo, ma qui ci sono eventi e dialoghi che risultano piuttosto incomprensibili.
Non voglio tuttavia apparire più duro del dovuto. Il film, come ho detto, mi ha appassionato per buona parte della proiezione, e questo non si può certo dire di qualsiasi pellicola che passa davanti ai miei occhi. Consiglio però al produttore di rileggere il film, una volta terminata la scrittura. Balzeranno così subito all’occhio le incongruenze e si avrà anche l’occasione di correggere qualche errore di ortografia e/o sintassi, che non fa di certo male.
Riguardo agli aspetti artistici, la prova di Simone Martinelli dietro alla macchina da presa si può dire sufficiente, anche se credo che Sean Penn e Natalie Portman si sarebbero trovati più a loro agio con un regista più esperto. La professionalità di attori del loro calibro comunque non si discute e la loro prova è di indubbio valore.
Qualche dubbio, infine sul titolo, che lascia più presagire un film d’avventura che non un fantadramma come questo.
Chiudo con l’immancabile in bocca al lupo al produttore per il prossimo lavoro (Strangers è una sfida mica da ridere) e con l’augurio di una lunga vita piena di futuri successi.
 
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19 replies since 20/9/2011, 15:17   1120 views
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