| RICORDI DI UN VICOLO CIECO by Clint94
Nell'anno della retrospettiva orientale, non poteva mancare un film asiatico a questo festival di Roma. Nightbay ci propone una pellicola sentimentale che non avrebbe affatto sfigurato al Love & Smiles Contest, una storia d'amore dolce, intelligente e delicata che non può non conquistare gli spettatori. Protagonisti della storia sono due giovani appassionati di cucina che si conoscono lavorando nel medesimo ristorante, ma che poi, all'apice della loro relazione, si separano: Iwakura, desideroso di autonomia, si trasferisce a Parigi, mentre Setchan resta a Tokyo nel locale dei suoi genitori. Entrambi riusciranno a riempire il vuoto lasciato dalla partenza dell'altro: Iwakura conoscerà e aiuterà Madeleine, un'eccentrica ragazza francese, mentre Setchan si legherà al giovane e sensibile Misawa. La morte della madre rappresenterà per Iwakura l'occasione per tornare finalmente a Tokyo e rivedere Setchan. La trama è tutto sommato semplice, ma ho apprezzato la struttura a flashback, che la rende più curiosa e interessante: infatti assistiamo all'evolversi del rapporto tra Iwakura e Setchan da una parte attraverso il racconto che Iwakura fa a Madeleine, dall'altra attraverso i ricordi di Setchan che sfoglia il suo diario. In questo modo ripercorriamo i momenti salienti del loro rapporto, un rapporto che all'inizio si limita all'amicizia e all'aiuto reciproco, ma che poi sfocia in amore profondo. La progressione del rapporto tra i due protagonisti è resa molto bene e i dialoghi tra di loro, per quanto forse un po' lontani dalla mentalità occidentale perché troppo filosofici e poco concreti, sono molto interessanti e portano a riflettere sulla giovinezza (“Sentirsi soli anche se si ha una casa in cui tornare, anche se si è amati... forse è questa la giovinezza”: mi ha colpito molto come frase), sull'importanza di crearsi una vita propria, di seguire la propria strada, di essere autonomi, oltre che ovviamente sull'amore, la lontananza e tutte le sue conseguenze. Ecco, come ho detto forse nel complesso i dialoghi sono poco verosimili secondo la nostra mentalità, nel senso che Iwakura e Setchan parlano quasi sempre di argomenti complessi e quasi mai di argomenti più semplici (tranne che la cucina), e forse lo stesso Iwakura è descritto come un ragazzo troppo saggio e buono, ma alla fine non ci si fa nemmeno tanto caso, perché le riflessioni sono molto intelligenti e la storia rapisce l'attenzione dello spettatore. Per questo si possono perdonare anche alcune cose un po' prevedibili (il fatto che Jean Paul avesse un'amante è facilmente intuibile, il rapporto tra Setchan e Misawa è descritto in modo un po' superficiale, lo stesso finale è un po' scontato, ma è anche molto “desiderato” dallo spettatore). Mi sono piaciuti invece tanti piccoli dettagli: i dialoghi sulla cucina, che è un po' il contesto che unisce tutti i protagonisti; le figure dei due coniugi fantasmi che vivono nella casetta di Iwakura (la scena in cui anche Setchan finalmente li vede è una delle più belle del film); il lavoro di Madeleine, che è capace di raccontare l'essenza della vita di una persona tramite un semplice scatto fotografico (ed è bellissima l'immagine che Iwakura dà di lei: al volante, con una sigaretta in una mano, con il viso rivolto in cerca di una risposta e la mente proiettata indietro verso una fuga. Una sola immagina che davvero riesce a catturare l'essenza della personalità di Madeleine). Insomma, per quanto i difetti non manchino, nel complesso il film è riuscito a coinvolgermi, a farmi affezionare ai personaggi (Iwakura, Setchan e Madeleine non li scorderò facilmente), a non annoiarmi mai, e anche ad emozionarmi (nel momento del primo bacio tra Iwakura e Setchan, o quando Setchan vede la coppia di fantasmi, o nel finale). Lo script è scorrevole e privo di errori: non dura troppo né troppo poco e si arriva alla fine con un senso di soddisfazione. Buone le scelte di cast: Nightbay punta su attori semisconosciuti, ma sono tutti in parte, soprattutto i tre protagonisti, ovviamente. Molto belle anche le musiche: senza dubbio è la miglior soundtrack che ho mai sentito finora in un film di Night, se escludiamo la coproduzione con Andrew. Il brano che accompagna la scena in cui Setchan vede i fantasmi è eccezionale. Concludo dicendo che per ora è uno dei migliori film del festival e forse il migliore tra quelli di Night che ho letto finora. I miei complimenti.
VOTO: 8-
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