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Festival di Roma: L'uomo che cade
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Festival di Roma: L'uomo che cade, World Entertainment

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Andrew.
view post Posted on 4/10/2010, 14:38 by: Andrew.




Recensione della Chimera.


L'uomo che cade. Mi sono chiesto più volte prima di leggere il film cosa potesse rappresentare questo titolo. E' riferito all'uomo che si gettò dalle torri gemelle, evento che è stato poi riprodotto (non so se nel romanzo o anche nella realtà) da un'artista, che si appende a testa in giù, un modo come un altro per esprimere il suo dolore.
Il film narra le vicende di Keith, impiegato in uno dei uffici delle torri, sopravvissuto al disastro.
Si è voluto raccontare questo tragico avvenimento dal punto di vista delle persone comuni, di quelli che sono sopravvissuti ma che hanno dovuto imparare a convivere con il dolore. Le loro vite hanno subito un cambiamento che ne condizionerà le azioni e i bisogni.
L'ex moglie di Keith si troverà a rivolere il marito nel suo letto, per tornare a quella sensazione di famiglia e sentirsi nuovamente normale. Il piccolo Justin cercherà le sue risposte come i bambini sanno fare, inventandosene di sue. Keith intraprende una storia d'amore con un'altra sopravvissuta, anche lei bisognosa di un contatto umano per sentirsi nuovamente felice.
Accanto a queste storie assistiamo con una regressione anche alle vicende del gruppo di kamikaze che preparano l'attentato. E' stato fatto il tentativo di mostrarli nel loro lato più umano, senza giustificarli, ma rendendoli quasi come persone normali, con i loro dubbi, le loro paure.
Per tutto il film è evidente questa lotta di idee, da un lato gli americani che condannano il gesto definendolo ingiustificabile, dall'altro personaggi che cercano quasi di giustificarlo (esemplare è il discorso tra Nina e il compagno). Il risultato è nullo. Non abbiamo risposte chiare, perchè probabilmente non ne esistono e non esiste una sola verità. L'unica cosa che rimane di certo è il dolore che accomuna tutti, di qualsiasi nazionalità.
La sceneggiatura ha il pregio di riuscire a sintetizzare gli intrecci e le vicende in modo sempre elegante e mai prolisso. Non è molto lunga, però contiente delle scene davvero evocative che grazie alle musiche diventano commoventi. Forse in qualche punto verso la fine si esagera un pò nel voler emozionare e si notano refusi appartenenti al libro (come quando si elencano i mestieri o le nazionalità dei morti nelle foto: come facciamo a capire che sono camerieri da una foto?), ma è una cosa di poco conto nel complesso.
Il finale mi ha spiazzato, lo ammetto. Che tutto quanto non sia mai accaduto, che Keith in realtà sia morto nel crollo delle torri? Sarebbe una conclusione interessante, e sono curioso di saperne di più o di sentire altri pareri.
Gus Van Sant è un regista molto attento a scrutare nell'animo dei suoi personaggi. Ricordo il bel Paranoid Park ma anche Last Days. La trovo una scelta vincente.
Il cast si basa su bravi attori, tra cui spiccano Schreiber e la Farmiga. Mi domando il perchè è stato scelto il primo, non perchè sia una cattiva scelta, ma perchè l'ho sempre accostato a ruoli minori o poco drammatici (l'ultimo suo film che ho visto è stato Wolverine, ma probabilmente è una mancanza mia quella di non conoscere la sua filmografia completa).
La locandina riprende quella del libro, bella.

Voto: 8

Come commento finale non mi dilungherò, mi limito a dire che "L'uomo che cade" è l'esempio di film che vorrei sempre vedere a Ck. Non si dilunga troppo (e questo è un passo avanti anche per Gaetano) ma in più di un'occasione mi ha fatto venire la pelle d'oca. Certo, bisogna ammettere che la tragedia stessa, solo a pensarla, è in grado di farti commuovere. E infatti, curiosamente, il punto di maggiore commozione nel film l'ho avuto quando la moglie guardava in tv il telegiornale che riportava la cronaca degli eventi. E' stato un pò come rivivere quel giorno tanto assurdo dove ero a casa e guardavo incredulo il televisore.


CITAZIONE
Be', guarda, credo che per tutti noi che abbiamo vissuto l'11 settembre 2001, parlare dell'undici settembre equivale a parlare anche un po' di noi, metterci un pezzetto di noi stessi. Io per esempio nella rievocazione di alcune scene ho risentito quel terrificante senso di stupore che ho provato nel momento in cui, accendendo la tv, vidi a reti unificate le scene degli aerei che penetravano nelle Torri.

Ecco, manco a farlo apposta ho scritto sopra quello che dici tu. Credo che tutti più o meno abbiamo provato le stesse cose.

CITAZIONE
Paura, no. Probabile che ci siano critiche discordanti, anche in virtù del finale che ho fortemente cambiato ma che a me personalmente piace. Anzi, ti dirò che eventuali critiche le apprezzerei nella misura in cui starebbero a significare che perlomeno il film non ha lasciato indifferente chi lo ha letto.

Ah, quindi il finale è opera tua? Magari alla fine ci dici com'era quello originale. Devo ancora capire se questo del film mi è piaciuto :P

CITAZIONE
Comincio dal difetto: il tono dimesso, volutamente "raffreddato", accompagnato da uno svolgimento non lineare, con un continuo ritorno al passato e al giorno della tragedia. Il pregio è che, nonostante questo tono volutamente freddo, o forse proprio per questo, il film dovrebbe emozionare ma soprattutto far riflettere. E poi che è un film "worldiano" abbastanza diverso dal mio solito: ci sono non pochi dei temi che ho già affrontato nei miei film recenti, ma con uno stile più asciutto e meno ricco, che spero sarà gradito soprattutto da chi a volte vede un eccessivo manierismo in quello che è il mio modo di scrivere.

Sono d'accordo con questa auto-analisi. Lo stile più asciutto secondo me ha aiutato parecchio.

CITAZIONE
Non nego che una vittoria non mi dispiacerebbe, ma c'è una gran bella concorrenza e ho comunque vinto il Festival dell'anno scorso. Io penso che però potrei avere le mie chances per la sceneggiatura, il che mi farebbe molto piacere, visto che da un bel po' il premio mi manca in bacheca, anche agli Awards.

La vittoria quest'anno sarà meno scontata di quanto avevo previsto, vuoi per film che hanno sorpreso positivamente, vuoi per altri che hanno sorpreso negativamente. L'uomo che cade però ha mantenuto le aspettative vincenti che gli avevo dato, ora come ora punterei su di lui. Ma sono il primo ad aver recensito, magari agli altri non piacerà :P
 
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