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Festival di Roma: Piazza Fontana
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Festival di Roma: Piazza Fontana, Tomcat Entertainment

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Atamàz
view post Posted on 26/9/2010, 01:42 by: Atamàz




Ho dovuto far passare un giorno, prima di scrivere questa recensione. Proprio non ce l’ho fatta a scriverla a caldo, perché un senso di oppressione e disgusto mi ha attanagliato per diverse ore, dopo la lettura. Non per il film, chiarisco subito nel caso le mie parole possano essere fraintese, ma per il contenuto. O meglio, per le sfaccettature e i retroscena che non conoscevo riguardo all’evento che diede il via a uno dei decenni più oscuri, se non il peggiore in assoluto, della storia della nostra Repubblica.
Insomma, sono cresciuto fin da bambino in un ambiente molto politicizzato (gattonavo a pochi mesi in un bar che era anche sezione di partito, giusto per rendere l’idea) e di queste tristi faccende ho sempre sentito parlare, anche fin troppo. Alcuni particolari e approfondimenti emersi in questo film, tuttavia, hanno tanto evidenziato quanto colmato diverse mie lacune e sono stato costretto a far passare un po’ di tempo per rimuginarci su e anche approfondire.
Nonostante questo periodo di meditazione, anche ora che mi siedo davanti alla tastiera per scrivere questa recensione fatico un po’ ad avere un approccio canonicamente cinematikino. Le pagine di questa pellicola, che ho stampato e che conserverò, credo vadano un po’ oltre a quelle che sono le ordinarie consuetudini del nostro gioco e per questo motivo faccio i miei pieni complimenti a Tomcat.
Tutto ciò premesso, ritengo che questo bel documentario sia stato montato con grande accuratezza, da parte dello sceneggiatore e del regista Alberto Castiglione, i quali si sono avvalsi dell’ausilio di un cast di primissimo ordine per dare un volto ai personaggi coinvolti nella vicenda. La spina dorsale del dossier è rappresentata dalla voce narrante di Orso Maria Guerrini e dai versi di Patmos di Pasolini, che citano una ad una le vittime della strage. Nel mezzo indagini e scomode verità su cui preferisco non dilungarmi.
Per quanto riguarda la sceneggiatura in senso stretto consiglio a Tomcat di non mettere il punto di fine periodo tra due battute inframezzate da descrizioni di scene, se la frase pronunciata dal personaggio è la stessa spezzata a metà. I puntini sono da preferire. Una rilettura poi sarebbe stata utile… Mi sono appuntato qualcosa e lo riporto: “strizzargli”, “cappelli”, “è il più importante”, “d’orata”, “mentra”. Refusi, per lo più, ma quando si legge dan sempre fastidio.
Un po’ di musica ogni tanto ci poteva stare.
Locandina particolare che forse è difficile immaginare nel cartellone di un cinema, ma che ho apprezzato.
 
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39 replies since 23/9/2010, 08:41   458 views
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