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Cortimatik: Quando sarai morto
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Cortimatik: Quando sarai morto

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Andrew.
view post Posted on 9/3/2010, 23:34




Per la categoria Corti Special
"Quando sarai morto"


http://andrewproduction.altervista.org/CK/...sarai_morto.doc


ATTENZIONE: Le recensioni non vanno postate qua! Poichè queste saranno anonime, dovrete mandarle a me tramite un mp nel forum (lo preferirei) oppure tramite email all'indirizzo [email protected]

Sarà comunque possibile commentare le recensioni altrui.
A tal proposito, se i proprietari dei corti vorranno "camuffarsi" e far confondere i sospetti, potranno commentare le recensioni altrui come un qualunque altro recensore. Sta a voi e alla vostra abilità riuscire a non farvi scoprire.

Pubblicherò tutte le recensioni che mi arriveranno una volta al giorno, verso la sera.

Buona lettura!








Dave:
CITAZIONE
Corto special di forte impianto teatrale, mi ha riportato alla mente le pieces di Edward Albee, l'autore di "Chi ha paura di Virginia Woolf?" e di "Storia dello zoo" del quale riprende la tematica del suicida, ma siccome non viene data nessuna fonte di provenienza mi viene da pensare che sia un'opera originale. Corto teatrale, dicevo, basato molto sui dialoghi e sui ribaltamenti di situazione vittima-carnefice che agiscono con efficacia per il ritmo per la storia; buoni sia Kevin Dillon che Bill Murray in un ruolo veramente cinico, mentre ho trovato poco adatto Jarmusch alla regia.

Aldus:
CITAZIONE
Letto tutto d'un fiato. Sicuramente il ritmo è molto calzante (direi da voto 10). Benissimo gli interpreti: non è che questo Bill Murray chiappi una statuetta quale miglior interprete? Dicevo, ritmo calzante quasi Tarantiniano (mi è venuto in mente four rooms in più punti), dove i dialoghi rappresentano il 90 % dell'intero corto. L'idea del suicidio e della psicologia inversa è eccezionale. Il finale non è assolutamente scontato. Imprecisioni: Tom diventa Grant a pagina tre (forse un refuso), uccide "in pensione"? (forse era "in servizio"). Voto complessivo: decisamente buono.

Emil:
CITAZIONE
La tensione è sfruttata bene, colpo di coda finale leggermente telefonato, alcuni dialoghi inutili e ridondanti. In finale più che sufficiente.

Andrew
CITAZIONE
Tanta tensione in questo corto. Fin dalla prima scena, molto suggestiva, si rimane con il fiato sospeso per sapere quale sarà la scelta di Tom. Si ucciderà o no?
Ben costruita la figura di Ray, un uomo ambiguo che non si capisce che ruolo abbia, se sarà veramente uno che gode a vedere la gente morire o uno che usa la psicologia inversa.
A mio avviso il corto perde quella carica suggestiva quando Tom scopre la verità e l’altro confessa. Diciamo che mi sarebbe piaciuto si scoprisse proprio alla fine, perché in questo modo il finale perde un po’ di carica. Però nel complesso è un ottimo corto, diretto e interpretato alla perfezione, uno dei migliori di quest’edizione.



Edited by Andrew. - 16/3/2010, 14:31
 
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Andrew.
view post Posted on 11/3/2010, 15:20




Tomcat:
CITAZIONE
Il corto è costruito bene e si fa guardare con grande attenzione. Dialoghi fulminanti che fanno passare l’attenzione da un punto ad un altro, non facendoti capire come finira. Però ha qualche problema: il protagonista cambia nome in un dialogo: da Tom diventa Grant. Inoltre una pistola non potrà mai
sparare a raffica salvo che non sia una pistola speciale. Peccato per questi due errori, che penalizzano la riuscita.
VOTO: 6.5

Clint:
CITAZIONE
Bellissimo questo corto, tutto impostato sui dialoghi e sul faccia a faccia, prima telefonico e poi reale, tra i due protagonisti, un poliziotto depresso che si vuole suicidare e un uomo ambiguo e misterioso che deve convincerlo a spararsi (o a non spararsi?). Per tre quarti del corto non si capisce quale siano le vere intenzioni di Ray, e ciò alza enormemente la tensione: e sono proprio la tensione e l'atmosfera i punti di forza di questo corto. Nei dialoghi, tutti molto realistici e ben fatti, scopriamo anche qualcosa sulla vita di Tom, il che permette allo spettatore di affezionarsi al personaggio. Straordinari i due interpreti: Kevin Dillon è bravissimo nel trasmettere prima i dubbi e poi la sicurezza del suo personaggio; ma Bill Murray è assolutamente eccezionale nel ruolo dell'ambiguo, misterioso e perverso sciacallo Ray. In conclusione, il soggetto, i dialoghi, la tensione e i due protagonisti con i rispettivi interpreti lo rendono uno dei migliori corti dell'edizione.

Arcadia:
CITAZIONE
Bel corto, preciso e dettagliato e dal finale per nulla banale, e con una tensione che non cala per tutto il tempo, per quanto sia semplicemente dialogo (alcuni dei quali molto lunghi), dialoghi tra l'altro tutti molto realistici. Buonissima la prova dei due attori protagonisti, mentre la regia di Jarmusch mi è parsa in linea con la sceneggiatura.



Edited by Andrew. - 16/3/2010, 14:31
 
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Clint1994
view post Posted on 11/3/2010, 16:55




CITAZIONE
Però ha qualche problema: il protagonista cambia nome in un dialogo: da Tom diventa Grant. Inoltre una pistola non potrà mai
sparare a raffica salvo che non sia una pistola speciale.

Grant è il cognome di Tom, c'è scritto anche nella trama sul sito di cortimatik. Comunque non credo che i due errori da te segnalati siano così rilevanti da andare ad inficiare sul giudizio complessivo di quello che è un corto a mio avviso riuscitissimo, teso, carico di tensione, con due straordinari protagonisti.
 
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Aldus Pictures
view post Posted on 11/3/2010, 17:09




Non credo che gli errori possano essere determinanti per il giudizio finale. Si fa una critica, si sviscera il corto e diamo la nostra opinione su quello che va e quello che non va. l'importante è votare il complesso del corto, poi è ovvio che quando si andranno a paragonare gli uni con gli altri si dovrò scegliere evidenziando le cose buone e le cose meno buone (sceneggiautra, interprete, regia).
 
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World ^_^
view post Posted on 11/3/2010, 23:26





CITAZIONE
Però ha qualche problema: il protagonista cambia nome in un dialogo: da Tom diventa Grant. Inoltre una pistola non potrà mai
sparare a raffica salvo che non sia una pistola speciale.

Ohibò, questa della pistola è buona! Non sono un armiere ma per il mestiere che faccio un po' ne capisco e per sparare a raffica una pistola non necessariamente deve essere "speciale", ci sono pistole la cui pressione prolungata sul grilletto porta al tiro a raffica anzichè colpo singolo. Ora, sinceramente non so se la pistola di questo corto sia di questo tipo ma non mi sembra una cosa così "strana", ecco. Poi, chissà il produttore avrà controllato forse...

Non avevo fatto caso al cambio di nome, così sono andato a riguardarlo e ho notato che solo una volta c'è questo refuso... insomma, un po' poco per farlo notare come una cosa "tanto grave" secondo me...
Per il resto ho già detto la mia nella rece (non vi dico qual è eh eh), aggiungo solo che il fatto che sia molto dialogato l'ho trovato molto funzionale proprio alla costruzione della tensione, essendo poi tutto giocato sul "braccio di ferro" che si viene a creare tra le due psicologie.
Sto pensando a chi potrebbe appartenere... e se fosse Nuno?
 
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Andrew.
view post Posted on 11/3/2010, 23:52




Per la pistola aspettiamo Tomcat a chiarirci le idee. Ma in ogni caso, come dice Aldus, se qualcuno l'ha fatto notare, dubito che ne terrà conto al momento del giudizio finale.
 
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World ^_^
view post Posted on 12/3/2010, 09:30




CITAZIONE (Andrew. @ 11/3/2010, 23:52)
Per la pistola aspettiamo Tomcat a chiarirci le idee.

Sì, appunto ci dica anche lui la sua, visto che di armi ne mastica (a quanto pare). Per quel che so io comunque l'obiezione l'ho già smontata... ci sono pistole, non necessariamente "speciali" (che poi che vuol dire speciali?), che possono sparare a raffica.
 
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emilgollum
view post Posted on 12/3/2010, 12:44




Ragazzi è fiction chissenefrega della verosimiglianza delle pistole. Quando mai nel cinema ci sono stati così attenti.
 
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World ^_^
view post Posted on 12/3/2010, 12:54




Eh, appunto, dillo al recensore-Rambo! :D
 
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Andrew.
view post Posted on 14/3/2010, 14:26




Francis
CITAZIONE
Caaaa...Ma chi è che scrive così? Terrificante. Il mio quarto corto preferito di quest'edizione, con due protagonisti in gran forma e un umorismo nero inimitabile, VOTO: 8.

Noodles
CITAZIONE
Jarmusch c'entra poco. Il corto è un dialogo che all'inizio sembra vertere sul suicidio e poi va a parare su una sorta di critica alla violenza della polizia. Insomma, non si capisce bene che volesse dire l'autore. Il finale, con un ribaltamento di fronte, era prevedibile ma funzionale.

m15o:
CITAZIONE
E’ un gioiellino. Il termine calza a pennello, secondo me; somiglia, in molti spunti a un altro gioiellino del cinema reale: Le iene di Tarantino. Me lo ha ricordato nella regia, quindi nelle inquadrature, e nei personaggi. Ma forse lo ricordo troppo poco per poterne essere veramente convinto. La lucida “follia” dalla quale ci sentiamo avvolti, con una storia altamente ricca di scosse e colpi di scena, è una sensazione che alla fine appaga lo spettatore. Possibile sorpresa.

Mistery:
CITAZIONE
Ritmo serrato per questo bel corto. Dialoghi convincenti e decisivi per l'effetto calamita su chi legge. Pochissimi e non determinati difetti formali (le pistole che sparano a raffica si chiamano pistole-mitraglaitrici e non sono molto adatte alla scena, ma è un peccato veniale così come due refusi...) nel descrivere una situazione. Un faccia a faccia alla "Hit la sfida"...
VOTO 8-

Yaniano:
CITAZIONE
Quando sarai morto è un buon corto incentrato su quest'uomo che vuole e non vuole suicidarsi e che chiama una sorta di agenzia di assistenza per i suicidi. Sulla figura dell'operatore di questa agenzia, interpretato ottimamente da Bill Murray, si snoda tutto il corto e ne viene fuori una figura controversa, forse perversa, comunque affascinante.

Tomo:
CITAZIONE
Ottimo ritmo fino alla fine. C'è poco da fare, i duelli verbali ai limiti della tensione funzionano sempre e stavolta giocano con l'effetto "Telefono amico" visto da un'ottica diversa e perversa. Pecca sul finale, a metà tra il beffardo/rivincita e il carnefica che diventa vittima. In fondo, Tom ha ragione di dire che viviamo in un mondo di merda. Mi sarebbe piaciuto se alla fine si fosse comunque suicidato. Avrebbe guadagnato punti. Buoni gli attori e, ma sì, anche la regia.



Edited by Andrew. - 16/3/2010, 14:32
 
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m15o
view post Posted on 14/3/2010, 21:06




CITAZIONE
Le iene di Tarantino.

Da ignorante, l'avrei visto bene alla regia.
 
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emilgollum
view post Posted on 15/3/2010, 17:58




Anche in questo caso recensioni fin troppo ottimistiche, l'idea è un pò vecchiotta e anche la risoluzione finale è intuibile.
 
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Andrew.
view post Posted on 16/3/2010, 14:49




Domande al produttore:

-Com'è nata l'idea di questo corto?
-Parlaci delle scelte di cast e regia.
-Come ti sono sembrati i risultati? Ti aspettavi qualcosa di più?
-Cosa ne pensi dell'edizione anonima? La rifaresti in futuro?
 
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World ^_^
view post Posted on 17/3/2010, 01:32




CITAZIONE (Andrew. @ 16/3/2010, 14:49)
-Com'è nata l'idea di questo corto?

Scritto "last second" prima della scadenza del termine, è la trasposizione di un racconto letto qualche tempo fa, di un autore di cui al momento non ricordo nemmeno il nome, contenuto in una antologia di racconti mistery trovato su una bancarella a Bologna...

CITAZIONE
-Parlaci delle scelte di cast e regia.

Composto quasi esclusivamente da dialoghi, con botte e risposte tra i due personaggi. Volevo qualcuno che sapesse rendere un semplice incontro/scontro tra psicologie in un ambiente chiuso. Mi sono balzati in mente vari nomi per la regia, ma l'unico su cui mi sia soffermato un po' di più prima di scegliere Jarmusch (scelta che cmq considero ancora abbastanza azzeccata) è il regista di "The Nig Kahuna".
Per il cast mi piaceva l'idea di un Murray, ambiguo, che fosse ironico ma anche inquietante e un po' "schifoso". Kevin Dillon mi sembrava una faccia adatta.

CITAZIONE
-Come ti sono sembrati i risultati? Ti aspettavi qualcosa di più?

mmm.. sì e no. Sapevo che si trattava di un corto di quelli che non conquistano subito, però, considerando che sulla carta in pochissimi (o forse nessuno) l'avrebbe giudicato mio, mi sarebbe piaciuto un piazzamento un tantino più alto. Ma anche in questo caso sono soddisfatto e mi fa piacere di aver sorpreso positivamente.

CITAZIONE
-Cosa ne pensi dell'edizione anonima? La rifaresti in futuro?

Come già detto nell'altra risposta: sì, mi è piaciuta. E lo rifarei. Mi ha fatto sbellicare soprattutto la certezza con cui alcuni di noi hanno indicato gli autori dei vari corti :lol: .
Questo, e lo dico senza polemica sul serio, a dimostrazione che alla fine è stato un bel esperimento, quasi disintossicante per tutti noi, dal momento che ognuno di noi, nessuno escluso, si è ormai fatto delle idee un po' "preconfezionate" sugli altri. Questa edizione di Cortimatik ci ha invece dimostrato che ognuno dei nostri "colleghi" può essere molto più interessante e sorprendente di quel che pensiamo.

 
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Tu? Sì‚ io.
view post Posted on 17/3/2010, 09:18




La verità sta in mezzo (tiè, mi ci metto io per una volta :P)
Cortimatik ha evitato giudizi preventivi, verissimo, ma anche i giocatori hanno cambiato stile per non rendersi risconoscibili e, toh, se i complimenti sono arrivati, evidentemente il merito è di entrambe le cose.
 
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16 replies since 9/3/2010, 23:34   252 views
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