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L'uomo che cadde sulla terra

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Andrew.
view post Posted on 22/10/2009, 14:08




CITAZIONE
Davide Pezzi riadatta per il festival una storia che io sinceramente non conoscevo. Infatti non ho neanche visto il film che uscì negli anni ’70 se non sbaglio. Sicuramente cercherò di recuperare, perché la storia mi piace molto. Si sa, ormai Davidone è un maestro nelle trasposizioni, riesce sempre a scegliere degli ottimi soggetti. Questo in particolare mi è piaciuto assai. Da un pianeta sconosciuto, Newton un alieno molto simile all’uomo fa la sua comparsa (appunto cade) sulla nostra terra. Si spaccia per un britannico e con le sue super-idee riesce a racimolare i soldi per una missione molto delicata (non lo dico – andate a leggerlo). Però, Newton dovrà tenere i conti con gli umani che lo cambieranno per sempre (un classico che mi ricorda altri film di fantascienza).
Questo film è scritto molto bene, sia nei contenuti che graficamente (ci vuole Davide per farmi leggere uno script eccezionale). La trama avvincente si lascia leggere fino alla fine. Una fine malinconica, triste.
L’inizio del film è molto veloce, ci sono dei salti temporali molto larghi, forse questo è il suo difetto principale. Cast ottimo, ma solo una piccola nota da rilevare: la regia. Brian De Palma proprio no ce lo vedo. Forse perché troppo conosciuto, io avrei optato per un nome diverso, ma credo sia una sottigliezza questa.
In finale, un ottimo film, coinvolgente che andrà sicuramente bene sia al festival che a Cinematik.
Un bellissimo festival quest’anno! Complimenti.
VOTO: 8

Gabro


CITAZIONE
La recensione di Emilz.

Più che un film di fantascienza questo è un film sul nostro modo di essere, poco interessati al cambiamento seppur qualcuno lo propone con grande fermezza. "L'uomo che cadde sulla terra", metafora sottile tra chi è in grado di porre un rimedio e chi è schiavo del rimedio. Il nostro Newton è un "uomo" speciale, di grande intelligenza, ma soprattutto è in grado di mettere fine alle sofferenze del genere umano. La vita di questo Newton è misteriosa e lentamente riusciamo a capire la vera identità di quest'uomo così malinconico e <lontano> dalla visione del mondo. Newton si renderà presto conto, però, che camuffarsi da uomo ricco e stabilire un cambiamento attraverso le tecnologie è limitante, perchè la razza umana conosce escamotage di difesa unici come la tela di un ragno. In questa tela il nostro Newton rimarrà intrappolato per sempre, lontano da ciò che gli è caro. Un film cupo, triste, si rimane intrappolati come il personaggio principale nell'idea di aver trovato finalmente la soluzione.
Forse si rimane un pò distanti da questo personaggio, Newton, e in qualche modo era più appassionante mantenerlo in dubbio come nella prima parte del film. Quando cominciamo a capire chi è veramente la trama della pellicola si appiattisce un pò. In complesso rimane un film corposo e interessante. Ottima la scelta del cast.

Voto: 7.5

CITAZIONE
Per me è di vitale importanza che la prima cosa da capire sia il vero significato del titolo: "L'uomo che cadde sulla Terra". Non "L'uomo che scese sulla Terra" oppure "L'uomo che atterrò sulla Terra". Uomo e Cadde, sono queste le due parole chiave del titolo e del film. Uomo, perchè per quanto Newton sia un alieno è in tutto e per tutto un uomo: nelle fattezze e nell'animo (in fin dei conti il luogo da cui proviene non è altro che il nostro stesso Pianeta già giunto però sull'orlo della catastrofe). Cadde, e io lo sostituirei anche con "Sbattè", perchè i suoi tentativi di salvarsi e di salvarci cozzano appunto con ciò che siamo, con la realtà alla quale apparteniamo. Poi ci sono i "veri" uomini: Bryce, Mary-Lou, Farnsworth, Peters. Questi personaggi potrebbero essere facilmente identificabili con una frase pronunciata dallo stesso Bryce: "Vede, signor Newton, io sono una specie di cliché quello dello scienziato disilluso. Un po' come lo scrittore cinico o l'attore alcoolizzato..." Ed è quello che sono, dei classici cliché, purtroppo abitudinari in questi genere di film. Già, perchè per quanto la storia narrata sia indubbiamente profonda e ben scritta (anche se ci sono degli errori di battitura e delle frasi troncate), la morale di fondo la si può trovare in un filone già visto negli anni '50 (periodo chiave per i film di fantascienza a sfondo morale): "Ultimatum alla Terra", "Destinazione... Terra", "L'ultima spiaggia", ma anche quelli più catastrofici come "Tarantula" o "Godzilla", che mettevano in guardia l'uomo sull'uso delle armi atomiche. Tutti utilizzavano un elemento esterno e razionale per criticare l'uomo dall'interno, così come fa "L'uomo che cadde sulla Terra". Non voglio parlare di film uscito "fuori tempo massimo", perchè non sarebbe giusto e non sarebbe giusto soprattutto perchè è importante che ci venga ricordato che il destino del Pianeta è nelle nostre mani. Ma forse, in un mondo cinico e disilluso come il nostro, non è più questo il metodo giusto (per quanto, ripeto, nobile e profondo). Inevitabile e forse per questo troppo didascalico il paragone con Gesù: entrambi sono scesi sulla terra non per salvarci, ma per ammonirci e metterci in guardia ed entrambi non sono stati ascoltati da noi poveri sciocchi. Ecco, forse sotto questo punto di vista il personaggio di Peters è quello che più di tutti mi ha convinto e ha reso bene il paragone con i tempi che corrono. Peters non è una persona cattiva, non vuole realmente fare del male a Newton studiandolo. Al contrario, lo teme e vuole tenerlo sotto controllo. Insomma, rappresenta perfettamente ciò che proviamo dal giorno in cui qualcosa arrivato dall'alto ha cambiato la vita di noi tutti: paura.

Tomo

CITAZIONE
C'è un pessimismo intrinseco nella storia che la Fantàsia ci propone, che poteva essere l'elemento che rovinava la pellicola. L'uomo caduto sulla Terra, in una metafora cristiana un pò semplice, cerca di portare i propri cambiamenti e di migliorare la nostra condizione tramite l'elemento che gli è più congeniale (la tecnologia), ma andando a sbattere contro i limiti in un campo nel quale non ha potere, quello dell'umano, dei sentimenti, del proprio io(. Very Happy). E l'uomo che cadde sulla Terra, allora, cade di nuovo, per non rialzarsi più, fallendo, scoprendo che, come tutti noi umani, anche lui potrebbe non essere in grado di portare la rivoluzione tanto desiderata. Si sapeva che non sentivo particolarmente la mancanza di un nuovo rifacimento della pellicola, però la realizzazione di Davide non mi è dispiaciuta. Pur non essendo un film epocale e vivendo, in certi momenti, di alcuni cliché un pò retrò, mi è piaciuto, non ha annoiato e tanto basta.

Zen

CITAZIONE
AMNESIAQ'S REVIEWS FOR DUMMIES:

"L'UOMO CHE CADDE SULLA TERRA"

"L'uomo che cadde sulla terra" è un gran bel film, diciamola tutta. Mi ha fatto venire voglia di rivedere la pellicola con David Bowie (e non casuale la perfetta scelta di Jonathan Rhys-Myers e di "Space oddity", vero Davide? Very Happy ). Una scrittura fluida (forse qualche errore di battitura, ma tant'è...), una storia amara. Un film che coinvolge, senza troppi fronzoli, ma con un messaggio schietto: l'uomo è portato a distruggere ciò che non conosce. Newton è la vittima di un "sistema", quasi del tutto folle e squilibrato, e come (non) è giusto che sia soccomberà. Possono fare davvero poco i pochi terrestri fidati, dal basso della loro solitudine (sia morale che fisica), a cominciare da Mary-Lou, che tenta di sopperire all'assenza della famiglia, per continuare con Bryce, il quale incarna la speranza della Terra, disillusa ma viva, che alla fine non può far altro che chinare la testa di fronte al muro di diffidenza creato dagli umani. Cast pressochè senza sbavature, con Hugh Laurie mio personale candidato a miglior attore non protagonista per i Ck Awards.

VOTO: 8,5/10

CITAZIONE
Prima che leggessi questo film mi sono chiesto tra me e me come sarebbe stato. Per un attimo la mia mente malata ha elaborato un film in cui un uomo precipitava per tutta la durata del film sulla terra e che poi alla fine si sarebbe schiantato. Peccato che non è stato così altrimenti il film sarebbe stato un capolavoro.
Comunque L'uomo che cadde sulla Terra(ma non si fece male) è un bel film. Intrigante, la parte iniziale, poi quando si scopre che il protagonista è un alieno, sono rimasto inizialmente deluso, pensavo un qualcosa di diverso, ma la morale che viene spiegata alla fine, pessimista al punto giusto l'ho trovata molto piacevole. "Non meritiamo di essere salvati..."
La regia di De Palma non mi è sembrata adatta, manca il suo virtuosismo nelle riprese e non mi sembra il suo stile. In conclusione è un film piacevole, scritto con un buon stile e non annoia, l'unica pecca sono l'assenza dei titoli di coda, cosa che mi dispiace perchè non so se la storia è originale o tratta da un libro.

voto:7.5

eXistenZ


CITAZIONE
L'uomo che cadde sulla terra - voto 7.5
Altro film di fantascienza un po' fuori dal nostro tempo, narra le vicende di uno strano extraterrestre che si insinua nella nostra società, si arricchisce in fretta, dato la superiorità della sua razza sulla nostra, e investe tutto il suo capitale nella costruzione di un'astronave per il ritorno a casa. Ma gli umani non staranno a guardare, sarà smascherato prima da quelli che gli sono più vicini (potremmo definirli amici, se la freddezza dell'alieno non ci lasciasse un minimo dubbio) e poi dai piani alti, CIA ed FBI, che si sbizzarriranno con analisi mediche sullo strano paziente, causandogli dolore e danni irreparabili. Il film si svolge molto rapidamente, ha la caratteristica fondamentale di essere estremamente freddo e distaccato, non si crea empatia con nessun personaggio, di certo non con l'alieno tenuto sempre a una certa distanza, così simile agli umani ma così poco umano nelle reazioni e nel comportamento che ci rende impossibile l'identificazione. Ma nemmeno con i due amici di Newton si riesce a creare una qualche complicità, la distanza a cui l'alieno li tiene inevitabilmente da se è la stessa che sente lo spettatore rispetto a loro, forse per la descrizione degli eventi così rarefatta, così essenziale. Nonostante tutto ho trovato il film piacevole da seguire e godibile, la vicenda, pur non essendo particolarmente arzigogolata, avvincente e sorretta da un'ottima sceneggiatura, scorrevole, lineare e che bilancia perfettamente descrizioni e dialoghi.

Ottima la regia di De Palma, anomalo all'apparenza per il tipo di film (nonostante abbia tentato un'escursione nella fantascienza con il non riuscitissimo Mission to Mars, che a me comunque è pure piaciuto) ma che lascia il segno con alcune sequenze significative ed efficaci (nomination come miglior regista d'obbligo agli imminenti Awards). Jonathan Rhys-Meyer non ha nemmeno bisogno del trucco per sembrare un alieno ed è una scelta perfetta, come il resto del cast tutto assolutamente all'altezza (pur non essendoci nessun altro personaggio oltre al protagonista a "bucare" lo schermo). Locandina che trovo azzeccatissima ed efficace nella sua semplicità ed è anch'essa una delle papabili in vista degli oscar semestrali cinematikiani.

In conclusione un film forse non splendido ma che, insieme al quasi contemporaneo Atmosphere, ha riacceso in me la voglia di vedere e leggere una fantascienza non banale, non fracasssona, magari anche poco "credibile" ma interessante e che consenta di vedere io nostro pianeta d'acqua da punti di vista "alieni". Un merito non da poco, via.

La scena del film
Newton con uno strattone si libera della presa e lascia la stanza. Il campanello del forno suona. Mary-Lou si gira con le guance coperte di lacrime e toglie i biscotti dal forno. Li fa scivolare dalla piastra su un piatto. Poi getta il piatto per aria. In ripresa super-rallentata si vedono il piatto e i biscotti girare lentamente nell'aria, come dei dischi volanti. Poi improvvisamente si vede il piatto a velocità normale infrangersi al muro con fragore.

Ho detto.

Norman

 
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view post Posted on 17/6/2015, 09:00
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Ma in attesa di nuovi script a nessuno viene in mente di leggere un gran bel vecchio film, di tanto in tanto?
 
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Merlino*
view post Posted on 17/6/2015, 12:25




Sì, un paio negli ultimi mesi me li sono fatti e recensiti e stavo pensando proprio in questi giorni di andare alla riscoperta di un'altra mia mancanza.
 
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2 replies since 22/10/2009, 14:08   260 views
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