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Archivio recensioni: La strana coppia, Fantàsia Pictures

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view post Posted on 2/9/2009, 10:52




LA STRANA COPPIA
(Fantàsia Pictures)

(il link al film lo sto cercando...)


Nel 1969 il duo Jack Lemmon/Walter Matthau creò, a partire da una commedia del grande Neil Simon, una delle più formidabili macchine comiche della storia del cinema, La strana coppia. Oggi, a oltre trent'anni di distanza, può essere ancora attuale e, soprattutto, divertente la vicenda dei due divorziati Oscar e Felix e della loro forzata convivenza? Il regista Reitman ci ha creduto e, bisogna dirlo, opportunamente aggiornata e riveduta, la commedia regge benissimo il peso degli anni e diverte oggi come allora. Certo la maschera da cagnone imbronciato di Matthau - cui il film è affettuosamente dedicato - è e sarà un ricordo indelebile nella memoria di ogni cinefilo, ma la prova recitativa della inedita coppia Crystal/Willis è da antologia e riesce a creare quel ritmo di "botta e risposta" essenziale per la riuscita di una commedia. Certo si tratta pur sempre di cinema "da camera", di teatro filmato, e quindi senza grandi guizzi creativi da parte del regista (che pure era partito con un film ad alto tasso di effetti speciali come Ghostbusters) ma l'utilizzo accorto di validissimi comprimari - su tutti il grande Macy - e di una sceneggiatura senza buchi ne rende la visione scorrevolissima e davvero divertente. Forse si poteva osare un po' di più arricchendo la storia e facendola uscire dallo spazio ristretto dell'appartamento di Oscar, ma la fedeltà alla commedia di Simon ha prevalso, premiata oltretutto al box-office. Un prodotto non rivoluzionario, quindi, che non resterà certo nella storia del cinema, ma un onesto prodotto che mantiene né più né meno di quel che promette. E non è poco.
MISTER HYDE

Veramente bello. E' questa la frase più adatta per il primo film della Fantàsia Pictures. La strana coppia, remake del film del 1968, mette in mostra le grandi doti recitative degli attori, unite ad un plot che fa divertire per tutta la durata del film. I personaggi all'inizio sono un po' troppi e complicati (soprattutto se un film lo si deve leggere più che vedere!), ma con il proseguire della storia, i dialoghi la fanno da padrone... e sono fatti veramente bene. L'unico problema del film stà nella storia, un po' troppo semplificata e banale. Così descrive il film del '68 il critico Mereghetti: " [...]Due gigioni che si rilanciano battute non bastano però a fare un film". Nonostante tutto però, i "gigioni" hanno il nome di Billy Cristal, che realizza una buona interpretazione, e... Bruce Willis, che compie un capolavoro, veramente da grande attore... è lui il trascinatore del film col suo carisma; il suo volto "imbronciato" sarà ricordato a lungo dagli spettatori di Cinematik, un grande.
CRISTIAN

Decisamente positivo il giudizio su questo remake che non inventa nulla ma che non fa rimpiangere l'originale. Atmosfera rinnovata e divertimento immutato. Tanto basta per non perderlo.
MERLINO

Fin dalle prime pagine dello script appaiono chiarissime le intenzioni del produttore, ossia quelle di omaggiare e di far "rivedere" alla generazioni attuali uno dei più grandi capolavori della commedia mai visti. Quel "La strana coppia" che, proprio grazie alla mitica accoppiata Lemmon/Matthau (che tristemente sono venuti a mancare a poca distanza l'uno dall'altro) ci ha regalato tantissime risate. Il pregio del film (che comunque non può, ma neanche vuole, competere con l'originale) è proprio quello di mostrarci come una commedia datata 1968 sia attualissima ancora oggi. Conosco l'originale a memoria, ma rivedere l'accoppiata Felix/Oscar battibecchare come due fidanzatini, mi ha nuovamente strappato più di una risata (su tutte la scena degli spaghetti spiaccicati sul muro). Merito anche del duo Bruce Willis/Billy Crystal che ha l'arduo compito di non far rimpiangere i loro illustri predecessori. Compito che gli riesce benissimo, forse proprio perchè sulla carta i due risultano davvero incompatibili in tutto e per tutto, come lo era la vecchia coppia. Ovviamente nè Willis, nonostante la sua aria rude e trasandata, può competere con l'indimenticabile "broncio" di Matthau, nè Crystal, che rappresenta la fragilità fatta persona , è paragonabile all'isterismo "femmineo" di Jack Lemmon, ma, considerando il fatto che praticamente il 98% di questo remake dipende dall'affiatamento dei due attori, si può dire che il risultato finale sia quello esattamente voluto dal suo produttore.
A partire da questa recensione, inoltre, avevo pensato ad un nuovo "esperimento" al quale lo stesso produttore può partecipare: se questo film venisse trasmesso in televisione, quale sarebbe la collocazione migliore per farlo vedere?
Secondo me sarebbe perfetto trasmettero su Canale 5 (o eventualmente su Rete 4) nel primo pomeriggio. Voi che ne pensate?

Tomo Vox

Papele intervista Davide su "La strana coppia"

CITAZIONE
1) Innanzitutto diamo il benvenuto a Davide. Per rompere il ghiaccio, dicci quello che ti pare. Possibilmente a proposito di te.

Beh, credo che dopo tanti anni di permanenza in Cinematik ci sia ben poco ancora da dire del sottoscritto... e forse quello che ancora non è stato detto è meglio che non si sappia! Posso dire che da qualche mese sono tornato a partecipare attivamente al gioco come da tempo non facevo più, inviando nuovi film allo sviluppo (oddìo, alcuni sono vecchi miei progetti "rimixati") e ricominciando a scrivere anche soggetti originali... certo che oggi la concorrenza di qualità è davvero dura e bisognerà vedere quanto un "vecchio" come me ha ancora da dire...

2) I mass-media hanno di recente riportato la notizia che ti sei risposato con un uomo. Non è mai arrivata smentita da parte tua, quindi possiamo farti gli auguri ufficialmente?

Gli auguri sono sempre bene accetti, ma parafrasando Mark Twain, che all'indomani della notizia della sua morte apparsa su alcuni giornali scrisse "le notizie sulla mia morte sono francamente esagerate", vorrei dire che la notizia di questo matrimonio è francamente esagerata! E' vero che mia moglie è un po' gelosa a volte delle mie serate tete-a-tete con Maurizio (serate in cui abbiamo visto nel corso degli anni film che voi umani non potete neanche immaginare!), ma è presto per parlare di un divorzio da lei e di un nuovo matrimonio!

3) La strana coppia è il terzo film ad essere presentato in questo cineforum, dopo Bloody Mary di Norman, e Dante's Triangle di Merlino. Due parole su questi due film che ti hanno preceduto.

Bloody Mary è stato il precursore, il primo, l'apripista... per cui il suo valore va giudicato anche al di là dei meriti effettivi del film. E comunque credo che, anche a distanza di anni, rivederlo non sia tempo perso; mi sembra che mantenga ancora quello che un film del genere promette, anche se è comunque indubbio che oggi scriviamo i nostri film un po' più dettagliatamente. Sai, agli inizi di Cinematik non si aveva ben chiaro come sarebbe dovuto essere un film, quanto lungo ecc. Ti basti pensare che molti di noi, compreso il sottoscritto, erano convinti che un film al mese fosse un ritmo giusto... Chi immaginava che certi film sarebbero rimasti nei cinema mesi e mesi, o che la scrittura delle sceneggiature e la realizzazione dei siti ci avrebbero così preso la mano!
Dante's Triangle è indiscutibilmente uno dei "cult" di Cinematik, e tanto di cappello ad Anarchie e a Maurizio che ha avuto il fiuto di scovare questo film e la capacità di tradurlo così efficacemente. Che dire? E' certo uno di quei film di cui ognuno può dire "mannaggia, avrei voluto scriverlo io!"

4) La strana coppia è stato il tuo primo film in assoluto a Cinematik. Cosa ne cambieresti se potessi riscriverlo daccapo oggi?

Me lo sono riletto proprio qualche settimana fa e l'ho trovato ancora molto divertente (merito di Neil Simon, sia ben chiaro!) ma è indubbio che molte parti sono un po' "tirate via" e che molti movimenti di macchina o cambi di scena non sono ben spiegati. Inoltre con la poca esperienza di allora non ebbi il coraggio di distaccarmi troppo dal testo originale. Ritorniamo al discorso di prima: le nostre prime sceneggiature non erano dettagliate come quelle di oggi, e davamo molto per scontato. Non voglio dire certo che fosse meglio, ma certo il tutto era più vissuto come un gioco, per cui sembrava assurdo perdere notti insonni per un gioco, no? Ma ovviamente tutto a questo mondo si evolve, e la professionalità dei nostri script è naturalmente aumentata.

5) Come ti è venuta l'idea di partire proprio con questo remake la tua avventura di sceneggiatore?

Come ho già avuto modo di dire, "La strana coppia" fu il primo film che presentai al defunto Virtual Producer, con lo stesso identico cast e, cosa strana, passò lo sviluppo al primo colpo! (a differenza di "A rock'n'roll Ghost Story", che fu bocciato...), così quando nacque Cinematik mi parve ovvio partire proprio con questo. Inoltre conosco il film con Lemmon/Matthau a memoria, per cui non è stato difficile adattarlo ai giorni nostri.

6) Il film è affettuosamente dedicato a Walter Matthau, protagonista anche del tuo (a detta di molti inquietante) avatar. Ricordiamo una succosa polemica riguardante proprio un director's cut (da te proposto e poi mai realizzato) in cui avremmo potuto vedere in un cameo nel tuo remake anche Lemmon, scomparso anch'egli poco dopo il suo "buddy". Che ruolo avrebbe avuto? E in generale, gradiremmo un tuo ricordo della magnifica e originale "strana coppia".

Inquietante? Inquietante il faccione bonario di Matthau? Boh! Ricordo la polemica cui ti riferisci, che nacque dal mio inserimento nel cast di Jack Lemmon, che contrastava con il regolamento che vieta (giustamente e ovviamente) di utilizzare attori defunti. Il mio caso però era un po' diverso perché ovviamente si ipotizzava che Lemmon avesse realizzato alcune scene, poi scartate, quando il film era stato girato, con lui ancora in vita. Infatti ci fu anche chi difese questa teoria, ma preferii disinnescare la bomba sul nascere e ritirare il film, non senza un po' di amarezza. Chissà, forse se avessi alzato la voce come Wolverine avrei ottenuto che venisse modificato il regolamento...
L'idea del "director's cut" nacque proprio dalla voglia di riscrivere con il senno di poi - e quindi con maggiore esperienza - una sceneggiatura che oggi appare, come già detto, un po' superficiale. Avrei voluto aggiungere alcune scene, descrivere meglio i movimenti di macchina, approfondire qualche dialogo... Lemmon avrebbe interpretato un altro inquilino del palazzo, rimasto solo dopo la morte del suo migliore amico con cui condivideva l'appartamento... in pratica un affettuoso omaggio alla strana coppia diciamo "originale". Peccato non avere potuto realizzarlo! Sarebbe stato un bel personaggio - e un omaggio a Walter Matthau.

7) Come hai scelto la coppia protagonista (che io trovo molto azzeccata)? E in cosa differenzieresti Willis/Crystal da Matthau/Lemmon, in generale e in particolare nell'intepretazione di Oscar e Felix?

Scegliere la coppia di attori per impersonare Oscar e Felix non è stato facile. Ricordo di avere riempito foglietti di appunti e nomi prima di arrivare a Willis e Crystal. Ho sempre pensato che gli interpreti ideali sarebbero stati John Belushi e Dan Aykroyd... ragazzi, una Strana coppia con loro sarebbe stato un capolavoro! Poi avevo pensato a un altro attore che amo molto, Steve Martin (che poi ho utilizzato in Bentornato Dio!), ma non riuscivo a mettergli qualcuno accanto... Alla fine si è affacciata l'idea un po' azzardata di Bruce Willis, che però pian piano mi ha conquistato, e pensando ad un suo possibile "contrario", il nome di Billy Crystal (altro attore guarda caso proveniente dal mitico Saturday Night Live) è arrivato quasi da solo. Senza false modestie anch'io sono soddisfatto della scelta. Certo il ricordo di Matthau e Lemmon è indelebile e Willis e Crystal non lo hanno certo imitati.

8 ) Il film fu il tuo primo numero uno e, a quanto purtroppo ho constatato, ricevette poche recensioni (io ne ho scovate solo due). Come lo collocheresti tra i tuoi stessi film, per gradimento?

Sai, all'epoca eravamo in pochi a giocare e ancora meno, ovviamente, i recensori e i critici. Se intendi il gradimento che ha avuto in Cinematik credo che abbia lasciato un bel ricordo di sé. Cristian ha per molto tempo ripetuto che era il suo film preferito tra quelli del sottoscritto. Inoltree sono sempre state così poche le commedie che quelle poche vengono salutate con piacere, credo. E' ovvio che, per quanto riguarda gli incassi, il film sembra un mezzo flop, ma occorre tenere presente in quanti pochi eravamo all'epoca a votare e il diverso "peso" dei voti.

9) E da questa riproposizione al cineforum cosa ti aspetti?

Sarei contento che chi non l'ha mai visto - tra i nuovi - avesse voglia di perdere una mezz'oretta e gli desse un'occhiata. Credo che sia divertente ancora oggi, anche se non rispetta più forse gli standard attuali delle sceneggiature di Cinematik.

10) Al tuo film seguirà la riproposizione di La giungla d'asfalto di Cesare, per la serie "remake". Qualche parolina da spendere sul lavoro di "aggiornamento" fatto dal tuo collega sul capolavoro noir del '50?

Ho sempre detto che Cesare è il miglior sceneggiatore di Cinematik e lo ribadisco. Il suo non è un semplice remake, perché non dobbiamo dimenticare che all'origine c'è un bellissimo romanzo. Giungla d'asfalto è stato a mio parere un po' sottovalutato o forse addirittura snobbato, e certo la scelta di Tom Hanks come protagonista non lo ha aiutato, ma resta un grande film che spero otterrà, riproposto oggi, quel gradimento che avrebbe meritato.

11) Per molti tuoi film si può comunque parlare di "remake", in senso lato. Fiori per Algernon, Lo strano caso di Jekyll e Hyde, Bentornato Dio!, erano tutte storie già portate in versioni più o meno famose su schermi "reali". Quanto son contati per te quei "precedenti" effettivi (se li avevi visti)?

Mmhhh, non sono d'accordo. Un remake è il rifacimento di un film, vedi Ocean's Eleven, remake di Colpo Grosso, o Delitto perfetto remake dell'omonimo film di Hitchcock. Se invece parliamo di film tratti da romanzi, magari da dei classici, credo che il termine "remake" sia improprio. Nessuno direbbe che il Dracula di Coppola è il remake del film di Fisher con Christopher Lee, per esempio! Andiamo per ordine:
- Fiori per Algernon è tratto da un racconto (nemmeno da un romanzo) e negli anni '70 ne fu tratto un film, che vidi vent'anni fa, assolutamente infedele al testo se non nell'idea di fondo, ma nel complesso un bel film. Ne è stato anche tratto un TV-movie un paio d'anni fa con Matthew Modine, non disprezzabile ma che certo non passerà alla storia. Questo l'ho visto un anno dopo aver fatto il "mio" e quindi certo non mi ha influenzato, e se poi qualcuno l'ha per caso visto (ogni tanto lo danno in Tv col titolo - assurdo! - di "Un cuore diviso in due"!!!) si può rendere conto da solo di quanto poco abbia a che fare col film di Peter Weir.
- Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde appartiene alla casistica dei film tratti da classici della letteratura. Non vorremo dire che Amleto di Branagh è un remake di quello di Zeffirelli, spero? In questo caso gli innumerevoli film tratti dal libro di Stevenson hanno contato davvero poco o niente per la mia versione, in quanto ho cercato di realizzare un film che fosse - una volta tanto - fedele al testo, e quindi eliminando governanti o fidanzate varie, assolutamente assenti nel racconto originale, e immergendo la vicenda nel suo vero contesto, quella Londra vittoriana che ha prodotto anche la tragica storia di Elephant Man (guarda caso ancora di Lynch).
- Bentornato Dio è tratto da un romanzo, ma qui ammetto che in parte si tratta di un remake, in quanto il libro di Corman non è certo un "classico"; inoltre, pur restando più fedele al libro rispetto al film con John Denver, ho preso alcune cose anche dal film, operando una sorta di sintesi tra il libro e il vecchio film. E comunque le differenze tra il "mio" film e quello vecchio sono enormi.

12) Chiudiamo con il classico giuramento di fedeltà da fare a Cinematik. Mi raccomando, sii teatrale!

(Davide mette una mano sul Regolamento di Cinematik e alza l'altra mano): Giuro di fare tutto quanto in mio potere per proteggere Cinematik e per farlo crescere e prosperare, nella buona e nella cattiva sorte!

 
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view post Posted on 2/9/2009, 12:35




Qualche altra rece trovata sul vecchio forum... ;)

"La strana coppia" è il secondo film che vidi della Fantasia quando approdai a Cinematik. Non avevo visto il film con Lemmon e Matthau (se non alcuni pezzi quando ero piccolo, per poi recuperarla qualche mese fa), ma ero memore dell'interpretazione vista a teatro da parte di Zuzzurro & Gaspare e che mi colpirono molto i dialoghi serrati e l'immediatezza delle battute.
Posso quindi affermare che lessi questo script tutto d'un fiato e che apprezzai molto il modo in cui il nostro Pezzi riuscì a renderlo meno teatrale, trovai inoltre l'inedito duo Crystal - Willis semplicemente perfetto (di Crystal siamo tutti a conoscenza delle sue doti da comico brillante, ma non dimentichiamoci che anche Bruce Willis ha dato prova di attore comico in film come "Appuntamento al buio" di Blake Edwards e in "La colazione dei campioni"); i comprimari erano volti noti, e molto cari ai giocatori di Ck e ciò porta altri punti a favore al nostro buon vecchio zio Davide. Personalmente però non avrei affidato la regia a Reitman, autore comunque di pregevoli pellicole, ma avrei preferito Harold Ramis che vedo più a suo agio in film del genere.
In sostanza "La strana coppia" è un film fresco e divertente, che confesso di rileggermi ogni tanto, continuando a farmi delle sonore risate.

Voto:7

DAVE

P.S: Anche secondo me Dan Aykroyd e John Belushi sarebbero stati una strana coppia coi fiocchi.

A diversi anni dalla sua uscita, "La strana coppia" mantiene ancora intatta la sua freschezza e la riuscita della pellicola.
La storia di due amici diversi, ma legatissimi, è sicuramente nelle corde di noi tutti e la bravura di Neil Simon è riconosciuta. Davide Pezzi traspone la pellicola riuscendo a togliergli un pò della patina teatrale, anche se levarla del tutto risulta ovviamente impossibile. La coppia è ben affiatata e se Billy Crystal è una garanzia, la scelta di Bruce Willis, al periodo, non era sicuramente altrettanto certa.
Il contorno del cast è composto da spalle all'altezza e di lusso. Locandina simpaticissima e, sorpresa! sorpresa!, errori di battitura e impaginazione. Ma a vederli oggi si ritorna ai primi passi del nostro gioco e quindi sono perdonabilissimi e, anzi, fanno pure tenerezza.
Complimenti per l'ottimo prodotto, Davide.

Zen


IL CRITICO DEL CINEFORUM
La strana coppia – Recensione by Tomcat
Cimentarsi con un remake è sempre un operazione rischiosa ed in special modo per chi come la Fantàsia Pictures che ha deciso di riproporre una pietra miliare della cinematografia comica. Ma perché è considerata un operazione rischiosa? Perché in primis si rischia di scontentare il pubblico che aveva apprezzato il film originale; basti pensare a Nikita ed al suo corrispettivo a stelle e striscie Nome in codice Nina. E secondo, perché si rischia che se un il remake piace, il merito è del primo film e se non piace il produttore ed il cast può essere accusato di aver sciupato un opera interessante e bella. In questo caso premetto che secondo me la fantasia Picture e il cast hanno effettuato una nuova grande trasposizione, che porta sicuramente lustro a quella che in principio fu una commedia di Neil Simon. Correva l’anno 1968 e Neil Simon portò sugli schermi questa divertente commedia con due attori principali, fenomenali (Jack Lemmon e Walter Matthau); poi venne il telefilm dal 1970 al 75 che sostituì Lemmon con Tony Randall (una faccia molto nota per la televisione) e Matthau con Jack Klugman (che ricorderete sicuramente nella serie tv Quincy).
Nel 2001 arrivò il turno del film della Fantasia Picture, che resistette nelle sale per 6 settimane, guadagnando circa 9 milioni di €M.
La pellicola tratta della convivenza forzata fra due amici, che sono uno l’antitesi dell’altro; se uno è maniacale per l’ordine ed è una perfetta casalinga (quello appena abbandonato dalla moglie e come dargli torto, anzi alla signora avrebbero dovuto fare un monumento per averlo sopportato per 12 anni); l’altro disordinato fino a pensare che l’entropia universale, si espandeva grazie al suo contributo.
La convivenza diverrà tanto difficile fino a far scoppiare la coppia; ma che alla fine si riappacificherà con il buon Felix (L’ordinato), che trova una donna che lo ospiterà (la donna che poco prima scappò da Oscar [il disordinato] proprio per la presenza di Felix).
Possiamo ammettere che Reitman guida la storia in maniera ordinaria, senza dare troppo spazio all’ambiente, ma concentrando la sua regia sulla forza comica dei due interpreti.
Per Storaro devo dire che l’ambientazione del film non l’ha certo aiutato; se non forse nell’unica scena all’aperto (quella a Central Park); per il resto una prestazione per questo grandissimo del cinema molto al di sotto del suo solito.
Ma proprio questi interpreti ritengo siano la forza di questa pellicola; sostituire Matthau e Lemmon non è uno scherzo e se la scelta di Crystal forse è scontata; la scelta di Willis è altre sì stata più rischiosa; ma è stata vinta dal produttore; comunque dobbiamo anche ricordarci che Willis non è sempre stato un “Lone Warrior”; ma anzi la sua carriera iniziò sotto gli auspici comici della fiction “moonlightin” al fianco di Cybill Shepard.
Crystal riesce ad interpretare con maestria (come d’altronde è ogni suo personaggio) un nevrotico casalingo petulante ed insopportabile. Mentre Willis tornava alle origini con un ruolo spiccatamente comico (che poi riprenderà in FBI protezione testimoni); con convinzione e con una grande prova. Gli altri interpreti sono solo un ricco contorno, solo quelli maschili che attualmente sono tutti volti noti e apprezzati professionisti (sicuramente una scommessa nel 2001); mentre l’unico ruolo femminile è affidato ad una Kelly Preston che purtroppo per lei non ha avuto certamente la fortuna dei colleghi maschietti; rimanendo a fare la comparsa e che forse ha avuto più visibilità solo in Gerry mcguire.
La locandina è veramente azzeccata e convincente graficamente, con colori accesi. Il sito contiene solo la sezione cast e regista.
Una commedia che secondo me se uscisse oggi avrebbe forse più fortuna di allora e che sotto la patina ridanciana, ci mostra il rapporto fra due amici che è idilliaco finchè ognuno è a casa propria; ma che risulta fatale nella convivenza e l’attitudine degli amici menefreghisti che son buoni solo a criticare Oscar, che è l’unico che ha veramente cercato di aiutare un amico nel momento del bisogno.
VOTO: 7 Tomcat

 
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