Cinematik.it - Il gioco del Cinema

IL BAMBOLAIO (retrospettiva festival di Roma), Tomcat Entertainment

« Older   Newer »
  Share  
canepa
view post Posted on 11/9/2009, 14:40




EMILZ
Punti di Forza:
Il primo film di Tomcat è stato preannunciato come uno degli esordi più attesi in Cinematik, soprattutto per le qualità delle recensioni scritte in questi mesi. “Il bambolaio” è una storia di azione e thriller allo stato puro. Il film percorre una strada a volte molto difficile, perché mantenere l’attenzione sul filo conduttore della storia non è cosa semplice anche nella sua linearità. Lo sceneggiatore seppur con qualche difficoltà (vedremo successivamente i motivi) riesce a rendere il film seguibile per tutta la durata della pellicola, e non è cosa da poco.
Lo sceneggiatore prende il giusto tempo per farci conoscere i personaggi, i diversi conflitti (classici) all’interno del distretto di polizia, garantiscono una presentazione efficace dei ruoli principali ma anche di quelli marginali o di secondo piano.
La scelta del cast è curata e azzeccata. Tutti faccioni da action-movie. Denzel Washington farà mai il cattivo, anziché il detective?
Sito da urlo!! Pieno di notizie e curiosità. Bellissimo.

Punti Deboli:
Come ben sappiamo “Il Bambolaio” è un’opera prima e risente molto della poca esperienza del produttore nell’orchestrare tutti gli aspetti di una sceneggiatura. Bisogna dire che Marco ha fatto un lavoro molto impegnativo e senza dubbio riuscito. La sceneggiatura però presenta una certa fretta di lavorazione, con parecchi errori di battitura. A parte questa osservazione semplicistica, dal punto di vista della storia, la trama fatica un pochino nei dialoghi e in alcuni personaggi troppo stereotipati e banali. Alcune scene, verso il finale, appesantiscono la vicenda rendendola macchinosa, ma soprattutto la scena conclusiva, nel modo in cui è stata pensata sembra già vista e appiccicaticcia. (Quel bacio finale…ehehe).

Per concludere posso dire che il produttore ha un’ottima potenzialità e nel tempo saprà sicuramente inserire ogni tassello nella giusta posizione.


Valutazione finale: 6+

TOMO
Finalmente assistiamo all'esordio di Tomcat, già considerato uno dei migliori critici di Cinematik e fresco vincitore del premio agli ultimi Ck Awards. Una delle frasi celebri con cui è stato etichettato il suo esordio fu: "Se scrive bene come recensisce siamo a posto!". Beh, partendo da questi presupposti estraggo subito l'unghia e dico che "Il bambolaio" è sì un esordio buono ma sicuramente inferiore a quanto ci aspettassimo da Tomcat (e quindi lo definirei una delusione). Non tanto per la trama molto semplice e poco sorprendente (se ci si ferma un attimo a fare due conti si capisce subito cosa accadrà andando avanti) quanto per gli errori di battitura e grammaticali presenti nello script, cosa che non mi sarei affatto aspettato. Il consiglio classico e banale che si fa a tutti i "nuovi" lo allungo anche a te, quindi: rileggi più e più volte lo script (e io intendo rileggerlo anche una decina di volte, perchè vi assicuro che un errorino ancora lo si scova), stai attento a errori come congiuntivi sbagliati, descrizioni mal scritte, accenti e d eufoniche (maledetto Zen!) ed evita di essere troppo ricercato nello script ma fai in modo di essere chiaro e semplice.
Tornando al film in sè, regia di Tony Scott senza infamia e senza lode, da buon mestierante quale è, e cast buono ma con personaggi troppo troppo troppo stereotipati, in cui nessuno spicca più degli altri. Corposa, ma non sempre azzeccata la colonna sonora (non sempre i brani sono adatti alla scena in cui sono inseriti, a mio parere) e buona la locandina. Un plauso, infine, alla realizzazione del sito, zeppo di curiosità e di sezioni e un in bocca al lupo di rito per i prossimi lavori di Tomcat, sperando che i pregi, in futuro, supereranno i difetti presenti in questo film.

VALINE
In generale ho sempre cercato di evitare di vedere film appartenenti a questo genere, però grazie a Cinematik mi ci sto avvicinando un po' di più.
Il film di Tomcat mi è sembrato scorrevole e chiarissimo nelle descrizioni con una trama interessante, differente da ciò che seguo di solito.

Il mio voto è 7, ma al sito, curatissimo nella maggior parte delle pagine e ben dettagliato, do un 8. Cambierei solo lo sfondo, e mi riferisco specialmente al colore.

GABRO
rece Il Bambolaio: Finalmente esce l'attesissimo film di Tomcat, ragazzo apprezzato e ben voluto da tutti per la sua partecipazione come recensore al cinema virtuale. Il Bambolaio è il suo debutto invece dalla parte di autore, scrittore. Tomcat propone un film molto classico, in thriller dotato di tutte quelle caratteristiche che questo genere chiede. I personaggi, la storia (si nota la struttura già preesistente) si susseguono in modo lineare e direi anche buono. Alcuni errori ci sono, ma ci sorvoliamo sopra, perché appunto opera prima. Finale scontatissimo, ma che fa da cornice a quanto ho detto prima. Un bel applauso al nostro amico Tomcat, per averci fatto passare delle ore buone che possono essere sicuramente migliorare! bravo! voto finale: 7

FREDDY K
Finito di vedere adesso. Mi è piaciuto molto, sia perchè amo i film di questo genere, sia perchè conoscevo e avevo apprezzato molto il fumetto da cui è (liberamente) tratto. Le scene sono descritte molto bene, la storia funziona e il cast è quello che credo ogni regista sogni. Peccato per qualche errore di battitura nello script, ma può capitare, e non influisce sul mio giudizio. Bella anche la colonna sonora. Il sito è fatto benissimo, ricco di curiosità e di informazioni. Un'ottima opera prima, spero di essere anch'io all'altezza quando toccherà a me...

Voto: 8

OVERLOOK
Devo dire che per la stasura della sua prima sceneggiatura Tomcat ha fatto un ottimo lavoro. Ha descritto con attenzione i movimenti di macchina, gli ambienti, le persone. Ottima la scelta del cast. Come dire…tutti avevano il ruolo giusto! Bravo anche nello sviluppo della storia che si presenta semplice e lineare. Carina la locandina. Ovviamente ci sono degli errori di distrazione ma…siamo esseri umani!VOTO:8 p.s. .continua così Tomcat,che vai alla grande

Dr.Strange
Il nuovo film di Tony Scott (il fratellino di Ridley) è l'opera prima del presidente della Tomcat Entertainment, Marco Garavaldi. Il bambolaio (il cui soggetto è ispirato a un albo di Nathan Never) è un thriller (genere che apprezzo molto) che segue la scia de Il silenzio degli innocenti e Seven (che adoro).
Il film è un buon prodotto, ben scritto (ma con qualche errore di battitura di troppo) e interpretato da un cast abbastanza affiatato, dove spiccano il "cattivo" interpretato da Tim Robbins e il gruppo degli investigatori: tuttavia devo dire di aver trovato indigesto il Sadusky interpretato da Val Kilmer (attore che non amo affatto), odioso come forse sperava l'autore dello script, che presenta qualche déja vu (i "litigi" tra gli agenti dell'FBI e i poliziotti della città vittima del serial killer, per esempio) ma che si "incastrano" bene con l'atmosfera del film. Buono il finale, ma che m'è parso un po' affrettato. Sceneggiatura buona (a parte gli errori di cui ho detto) e molto dettagliata nella descrizione dei movimenti di macchina e delle armi e dei mezzi di trasporto (cosa che mi ha colpito tantissimo), e regia di Tony Scott, regista ultimamente un po' discontinuo e che non è tra i miei preferiti (pur avendo visto e apprezzato un paio dei suoi film), adatta. Sito molto buono, meritevole di una candidatura ai prossimi Ck Awards e locandina nella norma, ma che purtroppo non mi è piaciuta. Un buon esordio, in definitiva, adatto a una serata spensierata.
Voto: 6+.

Existenz
Scusa Tomcat per il ritardo della recensione.....
cmq vedo che Tomcat esordisce alla grande con questa pellicola che ricorda Seven, Occhi di cristallo e i famosi film da serial killer americani.Pellicola ben scritta e dettagliata(descrizione perfetta, da sceneggiatore professionista), ma mal impaginata le descrizioni e i discorsi si uniscono troppo e alla lunga stanca leggere. Non male la trama, priva però del colpo di scena dell'assassino che si scopre nelle prime scene e di troppe descrizioni dal punto di vista investigativo. Malgrado questi errori il film regge, grazie anche all'aiuto di una buona colonna sonora. Buon esordio, continua così Tomcat!
Voto: 6,5

SNAKE
Film d'esordio di tomcat, film, tra l'altro, attesissimo e che, per questo, rischiava di lasciare un pò con l'amaro in bocca. Il film è sufficiente e questa è già una bella conquista, dato che molto spesso gli esordi coincidono con delle debacle clamorose dovute all'inesperienza. Il produttore dimostra invece alcune ottime doti. Innanzitutto, ed è la cosa più importante, ci sa fare come sceneggiatore, davvero le doti narrative di tomcat lasciano ben sperare per un futuro radioso qui a Cinematik. Altro fattore da non sottovalutare è la capacità di assimilare quanto c'è da apprendere dai film altrui: tomcat dimostra di saper leggere i film dei produttori più esperti con uno spirito critico davvero formidabile e i frutti li possiamo ampiamente notare in questo film d'esordio. Il bambolaio ha alcuni errori di battitura, ma ci fa vedere che tomcat SA come si scrive una sceneggiatura e questo è già un bel punto di partenza. Ho fatto troppi complimenti , passo alle critiche che purtroppo si riferiscono alla scelta del cast, a mio avviso raffazzonato nei ruoli cardine, eccezion fatta per Tim Robbins. Denzel Washington non è un attore che apprezzo e in ogni caso è troppo scontato in quel ruolo, mentre Val Kilmer è davvero impalpabile ( e lo dico da unico ammiratore del buon Val ). E' vero, Tony Scott ( che invece dirige discretamente ) esige la presenza di determinati attori, ma avrei preferito qualche scelta meno stereotipata. Anche qualche battuta rischia di scivolare nella tipica "americanata", ma nel complesso poteva andare peggio, da questo punto di vista. Il sito è eccellente per completezza e qualità, mentre la locandina è davvero bruttina, peccato. Complimenti a tomcat per questo suo esordio e l'augurio per una carriera lunga e prolifica a Cinematik.

Voto: 60/100

ZEN
L'esordio di Tomcat è un lavoro riuscito a metà; di certo non è la peggiore delle opere prime, ma devo ammettere che gli errori di battitura e ortografici mi hanno lasciato spiazzato, visto chi ha scritto la sceneggiatura. Possibile che l'emozione abbia giocato un brutto scherzo al neo-produttore e ci si auspica che la prossima volta presti più attenzione. Consiglio da amico: una volta finita di leggere la sceneggiatura, lasciala decantare tre o quattro giorni senza riguardarlo e poi rileggilo da capo. Normalmente gli errori saltano fuori (o, almeno, la maggior parte di essi).
Passando alla pellicola vera e propria la mia non è sicuramente una bocciatura: si tratta di un thriller senza infamia e senza lode (ma del resto il numero di Nathan Never da cui era tratto, era debole già di suo), al servizio del quale è stato messo un cast che fa bene la sua parte, pur senza strafare. Ci sono un sacco di grossi nomi, ma nessuno emerge su tutti (forse indicherei Keitel, come il mio preferito, ma più per affetto che altro).
Il difetto peggiore della pellicola, alla fine, è che la trama gialla si disperde parecchio, impegnata com'è a dare uno spessore a ogni personaggio. Mossa apprezzabile, ma che doveva essere dosata con l'aspetto investigativo, per riuscire in pieno.
Bello il sito, pieno di informazioni interessanti e che vedo ben piazzato nelle nomination dei prossimi Awards. Locandina così così.
Alla fine un lavoro apprezzabile e un inizio adeguato. Ora c'è da rimboccarsi le maniche e darsi da fare con la prossima pellicola.

NORMAN
Il bambolaio - voto 6.5
Era un po' che non si vedeva un thriller a cinematik, ci ha pensato l'esordiente Tomcat Entertainment a riproporre il genere con un film che rielabora, efficacemente direi, un numero di Nathan Never, noto fumetto fantascientifico made in Italy della scuderia Bonelli. Dunque, un thriller se vogliamo anomalo in quanto l'assassino ci viene subito mostrato e i misteri che si dovranno dipanare sono altri, su tutti il modo in cui i poliziotti riusciranno ad arrivare al copycat del bambolaio. Numerosi sono i personaggi e le sottotrame risolte proprio nelle ultime pagine in maniera abbastanza plausibile, anche se con l'artificio di una confessione di un morto (leggetevi il film se non capite a cosa mi riferisco). Un discreto soggetto per un tema, quello del serial killer, abusato dal cinema di questi ultimi anni (anche se il filone pare essersi finalmente inaridito se non proprio esaurito), anche se non ricordo il tema di un copycat trattato sul grande schermo; devo però ammettere che non sempre la sceneggiatura sorregge adeguatamente il film, ad esempio ho trovato la parte investigativa approssimativa e non molto avvincente, probabilmente si è tentato di fornire personalità abbastanza ben delineate ai personaggi perdendo un po' il filo conduttore del film che è comunque l'indagine. Cito su tutte le scene in cui si assiste alla visita dei due federali a Kellerman, cui non viene chiesto praticamente nulla (manco dove fosse al momento della morte della ragazza e quando è stata l'ultima volta che l'ha vista) e la scena in cui i due investigatori visitano la palestra in cerca di indizi, anche questa una visita superficiale e poco credibile.

Ho trovato inoltre poco riuscita la scelta di rendere i pensieri dei personaggi con la voce fuori campo, è una soluzione comoda ma ormai obsoleta e fuori luogo in un film d'azione moderno (specie se alla regia c'è un fautore del cinema videoclip come Tony Scott), peggio ancora di quando i personaggi parlano da soli (ed anche qui qualche scena c'è e tradisce forse le origine fumettistiche della trasposizione).

Anche il finale con flashback che ci mostrano quel che un personaggio del film sta raccontando è una soluzione comoda, accettabile e vista spesso in telefilm ma al cinema mi lascerebbe insoddisfatto assai. Al limite la accetterei se il racconto fosse fatto in "prima persona", così è stato un nascondere parte del racconto per non fare calare la suspance.

Direi comunque che lo stile di scrittura è discreto, m'è parso che all'inizio sia fin troppo dettagliato e preciso nel dire in che punto si trova in un dato istante la macchina da presa, poi la scrittura si fa più fluida e facilmente leggibile pur non rinunciando ad una certa precisione. Dialoghi nella norma senza cadute ne picchi, in cui m'è parsa si sia posta una certa attenzione a caratterizzare i personaggi, non sempre magari riuscendoci perfettamente (ad esempio la storia tra Decroux e la Morris o è tratta in maniera troppo superficiale o è troppo "fuori campo"). Segnalo qualche errore e refuso di troppo (su tutti mancanza di apostrofi, "gli" al posto di li, troppe virgole omesse).

In prospettiva Ck Awards mi sento di dire che non vedo grandi possibilità per questo film, il gran numero di personaggi coinvolti impedisce a uno in particolare di emergere (forse tra tutti a convincermi maggiormente sono i personaggi più misurati, quelli interpretati da Keitel e la Lifford), forse la chances migliore ce l'ha il sito veramente ricchissimo di contenuti, con un bel po' di interviste, immagini (belle le locandine per i vari paesi europei, la tedesca la mia preferita), trailer, curiosità e qualche interessante elucubrazione (addirittura cenni di medicina forense). Non mi piace molto la locandina, fa pensare a un horror in verità, e Tony Scott, come detto, non mi ha convinto.

Un buon lavoro d'esordio con discreti margini di miglioramento, un discreto prodotto di intrattenimento che credo avrà maggior apprezzamento dagli appassionati di thriller.

La gaffe del film
CORDONNIER (con aria innocente) Dei serial killer. Ma perché ti innervosisci tanto? Non mi dire che il nostro Don Giovanni a colpito ancora...
DECROUX (guardando fuori dal finestrino) Più che altro a colpito lei?
Ti si era inceppata la h della tastiera?
Ho detto.

WORLD
Con questo suo film d'esordio TomCat s'è cimentato con un classico thriller su di un killer seriale. Ne è risultato un film robusto ma tuttosommato piuttosto convenzionale, privato soprattutto del colpo di scena finale sull'identità del serial killer, che noi infatti "vediamo" già nelle primissime scene del film.
Una scelta senza dubbio voluta, dettata forse dall'interesse di mostrare soprattutto la psicologia dei personaggi e le dinamiche esistenti tra loro. Ma anche su questo punto, psicologia dei personaggi e rapporti "di forza", non assistiamo a nulla di particolarmente nuovo... mi riferisco soprattutto alla classica rivalità tra FBI e Polizia locale e al finale stesso: un happy end che non mi ha convinto del tutto, pur non dispiacendomi eccessivamente. Al di là degli errori di distrazione e di battitura, subito evidenti, ritengo però che la sceneggiatura non sia stata scritta male, per essere opera di un esordiente. Se nella prima parte, a causa dell'introduzione dei vari personaggi, assistiamo a descrizioni un po' troppo particolareggiate; nel prosieguo le descrizioni diventano più snelle e il film diventa via via più scorrevole (ma da evitare per il futuro sono, a mio avviso, la vfc coi pensieri dei personaggi e i monologhi, che rendono troppo evidente la matrice "fumettistica").
Il cast è una corposa parata di star che, purtroppo, in un film quasi "corale" come questo non hanno molte occasioni per brillare. Eccezion fatta per Harvey Keitel e Tim Robbins, che comunque si sono impegnati nel dar vita a personaggi per loro non nuovissimi.
Ho apprezzato la scelta di Tony Scott. Da buon mestierante qual è (anche se discontinuo), dirige il traffico come meglio può.
Nella sua interezza il film, dunque, non mi è certo dispiaciuto. Certo, risente della difficoltà di poter dire qualcosa di nuovo in un sottogenere (quello dei killer seriali) nella quale si è forse già detto e mostrato tutto. Ma da un punto di vista "tecnico", nonostante qualche svarione qua e là, mi sento di promuovere la pellicola, che raggiunge senza troppi problemi la sufficienza e costituisce comunque un esordio nella media.
A questo punto si può solo proseguire e migliorare, e devo dire che le cose positive intraviste fanno ben sperare: per il futuro infatti consiglierei solo un po' di attenzione in più e una più accorta scelta dei soggetti da trasporre. 62%

ATAMAZ
Sono molto contento di recensire il primo film di Tomcat, un produttore che si è fatto conoscere prima come critico (e quindi come mio collega) che come coloro che stanno dall'altra parte della barricata. E questo credo proprio che gli abbia dato una dose di esperienza tale da far sì che Il bambolaio risulti essere una delle migliori opere prime mai realizzate.
Tolti i numerosi errori di grammatica e sintassi (concordanze, qualche "h" dimenticata e un paio di congiuntivi da brividi) che spero Marco nei prossimi lavori riesca a evitare (e per questo il consiglio è sempre lo stesso: rileggere, rileggere, rileggere), rimane un film che non ha nulla da invidiare alle opere dei produttori più navigati. Le accurate descrizioni delle varie scene e dei comportamenti dei personaggi denotano uno studio attento dei lavori altrui e capacità applicative non indifferenti. I dialoghi sono buoni e l'impianto di derivazione fumettistica non si nota affatto.
Passando al film in sè, ricordavo vagamente la storia per averla già letta tempo fa e devo dire che l'adattamento di Tomcat all'epoca odierna è stato decisamente ben realizzato. Si tratta di un poliziesco ben strutturato, sbilanciato nell'equilibrio forse un po' troppo verso i poliziotti e le loro vicende interne, ma che anche in questo ha la sua ragione, dato che conosciamo fin da subito il volto dell'assassino e perciò l'attenzione si sposta su come le forze dell'ordine riusciranno ad arrivare a lui. O a lei, per meglio dire.
Il cast d'eccezione lancia questo film tra i più ricchi e costosi della stagione, ma ne vale la pena, perchè da Denzel Washington a Carrie-Ann Moss, dall'insopportabile Val Kilmer all'inquietante Tim Robbins, tutti gli attori risultano in parte e autori di un'ottima prova corale (credo valga una nomination, almeno).
Per quanto non sia tra i miei preferiti, rispetto e apprezzo Tony Scott, perchè a vedere i suoi film non mi sono mai annoiato. La stessa cosa si può dire per Il bambolaio, quindi il lavoro del regista non può essere affatto bocciato. Non me la sento di sprecarmi in elogi, però, quindi mi assesto su una sufficienza piena.
La sceneggiatura, come ho detto, tolti gli errori citati si rivela di altissimo livello, ben coadiuvata da una colonna sonora all'altezza. La locandina mi piace, ma non riesco ad associarla mentalmente al film che ho visto. Il sito è vastissimo e gareggerà ai prossimi CkAwards con quello dell'isola del tesoro, per il premio (forse è addirittura in vantaggio).
Applausi per Tomcat, dunque. Di opere prime così se ne sono viste poche. Visto da qui, il futuro di cinematik è senza dubbio più roseo.

Frase del film:NICHELLE (arrabbiata) Stai mentendo Robert e lo sai che chi mente verrà perseguitato per tutta la vita dalle sue vittime. LO SAI VERO?Guardala... sta sanguinando perchè tu sei un piccolo maniaco, come lo era quel porco bastardo di tuo padre

NOODLES
“Il bambolaio” segna l’esordio della Tomcat Entertaiment a Cinematik, sebbene avessimo già saggiato le capacità di sceneggiatore di Tomcat a Cortimatik, in particolare nel poetico L’uccello.

Adesso ci presenta un thriller classicissimo, impostato sulla ricerca di un serial-killer, Jack “il Bambolaio”, che ritorna a uccidere dopo dieci anni. Le indagini portano alla possibilità di un copycat, ma noi lo sappiamo fin dall’inizio, poiché il film ci svela già al primo assassinio l’identità del killer.
La storia si sviluppa, quindi, in una doppia caccia: quella della polizia e dell’FBI da una parte e quella del reale Jack “il Bambolaio” dall’altra, intento a trovare e uccidere chi lo sta imitando.
“Il bambolaio” procede bene, non ha cali di ritmo, ma qualche caduta di tono sì.
La tensione non ha picchi, perché bene o male sappiamo come va a finire e la conoscenza dei volti dei serial killer, già ad inizio film, si mangia una bella fetta di suspense; unica vera sorpresa del film: l’incomprensibile (almeno all’inizio) rapporto fra Jack “il Bambolaio” e il detective Alex Murdoch.

La regia di Tony Scott supporta a dovere la pellicola. Il cast è una parata di stelle ma nessuna fra queste ha una parte “nuova”, tutti ruoli con lo stampino: così, ci sorbiamo il sempre più inespressivo e granitico Denzel Washington, il beffardo Val Kilmer e il grande capo Harvey Keitel, senza scordarci di Tim Robbins, che dà quando ha recitato in “Mystic river” è avvezzo ai ruoli da psicopatico; sprecate, secondo me, Susan Sarandon, Carrie-Anne Moss e Christopher Walken. Uniche sorprese: il bravo Jamie Denton e le sue due compagne, Tina Lifford e Kathryn Morris (anch’essa avvezza al ruolo) con la quale, Denton, ha una fulminea storia d’amore.
La vera e grande sorpresa del film rimane, comunque, la sceneggiatura di Marco Garavaldi: precisa, lineare, molto particolareggiata e, anzi, se c’è un difetto è proprio quello di perdersi a dover sottolineare ogni cosa che c’è sulla scena - la prossima volta consiglio un po’ più di sobrietà .
Il sito film è ottimo, con molti contenuti interessanti. Chiedo solo a Tomcat di non impostare mai più lo script in quel modo (cioè senza lasciare spazi fra i dialoghi e fra le descrizioni) perché leggerlo mi è costato molto a livello nervoso.

Per molte ragioni reputo “Il bambolaio” un esercizio di stile, la prova del nove di Garavaldi su uno script da lungometraggio. Principalmente per questo motivo penso che la prova sia riuscita e, ora, attendiamo Tomcat con un progetto più originale e più sentito.


Voto: 6
 
Top
Andrew.
view post Posted on 21/9/2012, 13:46




Locandina_Italiana_small

Il Bambolaio, della Tomcat Entertainment, partecipa alla retrospettiva del festival di Roma dedicata ai film d'esordio dei cinematikini.

http://tomcat75.altervista.org/Bambolaio/bambolaio.html


Link alla retrospettiva: http://cinematikcontest.altervista.org/fes...rospettiva.html
 
Top
Andrew.
view post Posted on 22/9/2012, 17:50




Parto subito duro dicendo che dopo due-tre settimane dalla visione del film, mi sono messo a scrivere la recensione e mi sono reso conto che non ricordavo quasi nulla del film, se non che si tratta di un thriller. Se da un lato è colpa della mia mente che inizia a farmi brutti scherzi, dall'altro è anche vero che il film non mi è rimasto impresso, non avendomi lasciato particolari emozioni.
Dopo averlo ripreso e aver dato un'occhiata veloce alla sceneggiatura, tutto ritorna a galla.
E' un thriller classico che parla di un probabile serial killer, sebbene si differenzia dai soliti per via del dubbio che ha la polizia, infatti è probabile che si tratti di un copycat. E infatti vediamo la storia da diversi punti di vista, compreso quello dell'assassino originale, trovata che mi è piaciuta perchè per una volta non abbiamo personaggi troppo stereotipati. Qua il killer è una donna che vuole emulare qualcuno e il vecchio serial killer vuole solo starsene in pace a godersi la vecchiaia. I poliziotti sono quelli forse meno sfaccettati, ma anche loro formano un gruppo ben amalgamato, con la perenne lotta tra polizia e fbi.
Riguardo la sceneggiatura ricordo alcune forzature nella trama, tipo il vecchio killer che va a casa della nuova assassina piuttosto stupidamente, oltre alle varie voci pensiero poco eleganti.
Gli attori li ho trovati tutti buoni per le parti affidategli e Tony Scott svolge egregemente il suo sporco lavoro.

Voto: 62

Edited by Andrew. - 23/9/2012, 23:46
 
Top
view post Posted on 22/9/2012, 19:15
Avatar

Critico

Group:
Moderator
Posts:
2,860

Status:


Il bambolaio è il film d’esordio di Tomcat, un thriller di stampo classico senza grandi pretese se non quella di intrattenere con un buon intreccio e un pizzico di suspense.
La storia ovviamente parte con il tipico omicidio, questa volta però l’assassino è una donna di cui vediamo fin da subito il volto. Dopo qualche scena scopriamo subito che l’assassina è un copycat di un famoso serial killer del passato, il cosiddetto bambolaio, che riuscì a fuggire alla polizia e tutt’oggi è ancora libero. Seguiamo quindi le indagini di Mark e Laura due detective di Boston che vengono subito affiancati dall’FBI, in particolare dagli agenti Desmond (equilibrato e ragionevole) e Sadusky (un’autentica testa calda).
L’indagine a dir il vero è piuttosto semplice e si arriva presto alla risoluzione dell’enigma, che ahimè si rivela fin troppo prevedibile e scontato. E’ proprio questo il difetto principale del film. Non ci sono scoperte sconvolgenti, colpi di scena, virate improvvise della trama, è tutto tremendamente lineare e siccome stiamo parlando di un thriller, questo non è certo un difetto da poco. Sapere fin da subito l’identità del copycat e del bambolaio non aiuta certo la suspense che latita durante tutto il film. Il copycat viene fatto fuori in maniera piuttosto innocua e anche il bambolaio viene arrestato in maniera troppo semplice e affrettata. Viene da chiedersi come abbia fatto il serial killer a sfuggire alla polizia per così tanti anni.
Solo sul finale c’è un piccolo colpo di scena, ma è piuttosto secondario e certo non stravolge l’impostazione della storia che è chiara fin dall’inizio.
I personaggi sono ben tratteggiati seppur senza importanti approfondimenti. Certo, il clichè sull’eterna rivalità tra FBI e polizia è ormai un po’ stantio e Sadusky è quasi insopportabile, ma è un aspetto che in un film del genere ci può anche stare.
La sceneggiatura è scritta molto bene, con grande attenzione (a volte forse eccessiva) ai dettagli e ai movimenti di macchina. Qualche tecnicismo di troppo ha appesantito ulteriormente la lettura, è evidente che Tomcat doveva ancora trovare il suo equilibrio e il proprio stile personale, ben più fluido seppur meticoloso.

Buona la regia di Tony Scott. Ottimo il cast, davvero ben assemblato, forse il migliore della retrospettiva (peccato per la Sarandon, davvero sprecata).

Si è capito quindi che il film non mi ha convinto a pieno. C’erano dei buoni spunti (il metodo di uccisione del bambolaio è molto inquietante e poteva essere reso meglio, come anche la sua terribile infanzia che purtroppo viene appena accennata) ma il film prende un’altra strada, quella che si concentra esclusivamente sulle indagini e purtroppo l’intreccio e la componente mistery sono prevedibili e privi di mordente. 58/100
 
Top
mastruccio
view post Posted on 23/9/2012, 22:12




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
"Il bambolaio", film d'esordio di Tomcat, tratto da un fumetto, è un film senza alcun dubbio particolarmente ben curato nella fase di pre-produzione. Si vede chiaramente, anche dalla incredibile completezza del sito, che c'è dietro molto lavoro di ricerca, allo scopo di acquisire quella conoscenza necessaria di terminologia medico-legale e poliziesca, per rendere il lavoro il più possibile realistico. Quindi complimenti all'autore per questo studio preparatorio.
Peccato, però, che il film non riesca per intero ad appassionare lo spettatore, e si perda nel corso della storia in situazioni abbastanza scontate e scene, a dire il vero, poco entusiasmanti e non perfettamente coerenti con il genere.
Partiamo dal presupposto che se in un thriller veniamo a conoscere l'identità dell'assasino già alla prima scena, la tensione narrativa, fino al raggiiungimento del climax, deve necessariamente concentrarsi sull'indagine degli investigatori e, soprattutto, sull'azione che essi devono sviluppare per evitare che il serial killer uccida di nuovo. Scontato che almeno altri due morti usciranno fuori, ma alla fine, proprio all'ultimo secondo viene scoperto e... fine del film.
Nel "Bambolaio", invece, quasi tutto si concentra sull'annoiante classico incontro/scontro tra FBI e polizia locale, sulle indagini su un vecchio serial killer, di cui, ancora una volta, conosciamo subito l'identità, e dalle cui antiche gesta il copycat ha tratto spunto per il suo modus operandi. Tutto qui, e il veramente blando colpo di scena finale, in cui scopriamo che un poliziotto ha coperto il vecchio serial killer perchè gli ha fatto uccidere la moglie, non aggiunge adrenalina alla sfittica conclusione del film. Peccato.
Evidentemente era già assai poco avvincente il fumetto.
Per quanto riguarda la sceneggiatura, chiaramente l'inesperienza di Tomcat, al suo esordio, lo ha indotto a numerosi errori, anche di battitura e grammaticali, e a scrivere delle sequenze non riuscite (ad esempio quando sentiamo troppi pensieri dei personaggi con la V.F.C.).
I personaggi sono stereotipati, non hanno spessore e risultano freddi. Gli attori quindi, anche se molto popolari e specialisti per questo genere di pellicole (si pensi a Denzel Washinghton), non si fanno affezionare allo spettatore. Ho letto il film un paio di settimane fà, e sinceramente non mi è rimasto in mente nessun personaggio particolare.
La regia di Tony Scott, anche se di mestiere, non affascina più di tanto, mancando assolutamente di dettagli di inquadrature e movimenti di macchina.
Ancora una volta, non abbiamo avuto la possibilità di ascoltare le musiche della colonna sonora, malgrado vi fosse l'indicazione del titolo del brano, ma non il link. Evidentemenete questi film della retrospettiva sono veramente vecchi e quindi si è perso il link alle musiche.
In definitiva, come esordio può essere sicuramente considearato passabile, ma non certamente vincente.
Tomcat ha poi riscattato ampiamente questo mezzo passo falso.
VOTO: 62/100
 
Top
canepa
view post Posted on 24/9/2012, 17:14




Più o meno tutti i nuovi spettatori ed i vecchi, concordano sulle mancanze di un esordio in un genere preferito dal sottoscritto, ma che è stato sicuramente scelto non troppo con attenzione. All'epoca ero parecchio convinto dello scontro classico fra FBI e polizia locale e nel fumetto originale non c'era nemmeno (ricordo che è tratto da un Nathan Never, quindi è stato completamente stravolto). La scelta di mostrare subito il killer era mutuata dal fumetto e non mi ero posto il problema che una scelta così, deve essere supportata da una sceneggiatura che tiene alto e vivo l'interesse. Cosa che nel film manca.
Un esordio con le manchevolezze classiche e forse un po troppo supponente. Anche se ad oggi ancora non ho raccolto grossi premi, sono felice che i recensori, concordino che almeno da quell'esordio sono un po migliorato.
Sulla colonna sonora, ancora non ero preparato ai link su Youtube e nessuno lo faceva; però ho messo il link al brano che composi appositamente per il film.
 
Top
World ^_^
view post Posted on 28/9/2012, 09:22




Minirecensione: Il Bambolaio (Tomcat Entertainment)

L'ho "riguardato" anche perchè, sinceramente, non lo ricordavo più molto bene.
Il film d'esordio di Tomcat è in effetti un apprezzabile tentativo di realizzare su Ck un thriller abbastanza convenzionale su un assassino seriale. In tal caso la scelta del compianto Tony Scott è stata allo stesso tempo "comoda" (visti i suoi precedenti) ma anche particolarmente azzeccata.
Siamo agli inizi della carriera produttiva di Tomcat quindi non meraviglia uno spessore dei personaggi non ancora approfondito a dovere, con netta distinzione tra "buoni" e "cattivi".
Cast ancora un tantino ingenuo, con molte star, alcune delle quali davvero non usate come meritano (penso a Susan Sarandon e Christopher Walken un tantino "sprecati").
Alla fine, un buon prodotto di genere, di sicuro non inferiore a tanti altri lavori reali di Scott. Per quanto riguarda Tomcat da allora di strada ne ha fatta, gli manca solo qualche premio, ma la differenza rispetto a questo esordio è evidente.

Voto complessivo: sostanzialmente quello dato all'epoca, 6.3
 
Top
Little Tin Goddess
view post Posted on 29/9/2012, 10:42




il primo film di Tomcat è un thriller del compianto Tony Scott, suo regista preferito.
La storia è piuttosto lineare e non c'è nulla di sbagliato, o almeno quasi nulla. L'unica cosa è che avrei evidenziato di più i demoni del "vecchio" bambolaio e la sua lotta interiore. Tony Scott come regista ce lo vedo molto, alla fine era un tipo molto "pulp" ma non lo ava molto a vedere. Alcune star hanno ruoli un po' troppo piccoli per i loro nomi.
Tuttavia, quest film fa vedere che Tomcat ci sapeva fare e col tempo ha coltivato il suo talento.
voto 6,5
 
Top
canepa
view post Posted on 1/10/2012, 17:44




Rispondo agli ultimi due recensori ringraziandoli.
Anche loro si sono allineati a quanto detto dagli altri e non ho da eccepire niente.
Effettivamente come diceva Gaetano, forse mi mancano parecchi premi all'attivo, ma sono felice che nelle recensioni appaia un mio miglioramento.
Forse come diceva qualcuno manca ancora all'appello una storia che possa piacere a tutti.
 
Top
canepa
view post Posted on 1/10/2012, 18:10




INTERVISTA
che posto da solo perchè in ritardo clamoroso.
Era una Cinematik diversa? In cosa differiva (se differiva) dalla attuale?
Era una cinematik parecchio diversa. C’erano parecchi produttori e di film ne uscivano di più.
Anche se devo dire che, come ho già detto, la mia iscrizione risulta essere del 2004, ma era dal 2003 che osservavo il forum e il gioco. Poi ho passato parecchio tempo senza produrre, infatti il mio esordio è del 2006. Dicevo che erano peirodi in cui c’era chi bazzicava il forum attivamente, senza produrre, ma dedicandosi ad altro. C’era chi produceva parecchio e c’era parecchia bagarre con discussioni parecchio accese, che hanno perfino portato all’uscita di scena di alcuni produttori. Però c’era anche un gran bel rapporto di amicizia che veniva coltivato anche dai raduni, dove riuscivamo a conoscerci dal vivo. Di tempo ne è passato e CK c’è ancora, con i problemi di sempre e pochissimi produttori; ma a mio avviso la questione è sempre stata figlia delal complessità del gioco, la richiesta di tempo per parteciparvi e dal mutamento delle situazioni di vita reale, che cambia inesorabilmente e può portare ad accantonare CK, se non si è dotati di costanza.
Ricordi come fu accolto Il Bambolaio da pubblico e critica?
Il mio primo film aveva sulle spalle l’attesa del mio essere il migliore recensore. Molti amavano le mie recensioni e qualcuno si aspettava che il film fosse proprio all’atezza di quelle (vedi rece di TOMO e di altri). Quindi la mia tensione era tanta; c’era la voglia di non fallire e non deludere le aspettative. C’era il fatto che almeno da due anni ero nel gioco, ma non avevo prodotto niente. Quindi emozioni a palla. Proprio il bambolaio è stato la partenza con il blockbuster (Thriller – Cast di attori noti, etc.), ma la riuscita è stata quella che è stata e oggi riguardando il film avevano ragione tutti. Un esordio così, così, che non mi fece vincere il premio di migliore esordiente (andò ad Overlook).
Da allora pensi di aver cambiato stile e di essere "maturato"?
Come dicevo l’esordio fu un tentativo di blockbuster e dopo mi sono sempre buttato in progetti particolari che avrei voluto vedere al cinema, ma che non hanno mai acchiappato tutto il pubblico di CK. Maturato di sicuro, sia come persona, che come produttore. Ho scelto temi particolari che hanno affascinato alcuni, anche se la costante è l’errore grammaticale e di battitura. Lo stile di base è lo stesso, anche se ho sempre cercato di adattare lo script alla regia e in alcuni casi ci sono riuscito.
Insomma credo di essere un produttore alla Malick, che fa film con il contagocce e che raccolgono qualcosa, ma che mi rendono felice di aver emozionato prima qualcuno e poi qualcun’altro.
Se lo rifacessi oggi, con l'esperienza che hai ora, lo rifaresti diversamente?
Forse non lo rifarei. Questo perchè già ci misi parecchio impegno per cambiare la storia e adattarla ai nostri tempi. E poi la scelta di mettere in campo subito tutto è una scelta difficile e che deve essere gestita, mettendo sull’altro piatto della bilancia qualcosa che tenga viva l’attenzione dello spettatore. Quindi l’ho fatto così e non me ne pento se non per l’aver sprecato alcuni attori, anche se Walken, ha fatto di peggio essendo protagonista e non (andate a vedervi Hairspray).
C'è ancora qualcosa che manca nella tua carriera cinematikina? Qualche premio particolare, qualche soddisfazione in ambito critico...?
Di premi ne ho presi ben pochi e in categorie per così dire minori, le maggiori soddisfazioni sono sempre venute dall’Halloween contest, Snuff su tutti che meraviglio con la regia di Deodato e l’interpretazione della Ferrari (tutti e due in cinquina agli awards), ma che per una strana combinazione è uno dei miei film che ha incassato di meno. Sul versante critico mi manca l’aver messo d’accordo tutti almeno una volta. Ma credo di essere un produttore che ama fare film quasi di nicchia, con storie che al cinema relae non si vedrebbero e non ama usare star (salvo proprio il bambolaio).
Propositi per il futuro: cosa deve aspettarsi Cinematik dalla Tomcat Entertainment?
Tutto il tempo libero che ho per stare dietro al calendario (sempre in ritardo cronico), partecipare al forum e dopo tanti anni essere in pari con le recensioni e magari ripartecipare al premio come miglior critico.
Per il versante produttivo: un film entro la fine dell’anno (Moon e me, di cui parlerò nello specialone a cui devo ancora rispondere); salterò nuovamente il contest di Halloween, ma cercherò di esserci al L&S.
Magari portare nel 2013 sugli schermi “La tigre bianca”, la coproduzione con Arcadia e quella con World.
 
Top
view post Posted on 4/10/2012, 16:48

Attore/Attrice

Group:
Member
Posts:
3,748
Location:
bologna...

Status:


LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


L'ho visto una settimana fa, ormai, ma la visione è ancora fresca e non devo fare appello a nessuna clemenza della mia memoria.

Il film si commenta, in realtà, in poche parole. E' l'opera di un esordiente, e si capisce bene vedendo come resti molto vicino alle leggi di un genere senza provare mai a inserirvi un briciolo di originalità, evidentemente timoroso di fare il passo più lungo della gamba (cosa che per un esordiente è sempre saggia). E bisogna dire che costituisce un perfetto esempio di cinema di genere, con gli attori e il regista tipico di storie del genere (Tony Scott, Washington, Val Kilmer) e una parata di guest star (Carrie-Ann Moss, Christopher Walken, Susan Sarandon, Harvey Keitel, Tim Robbins) a fare da sontuosa cornice. Ritmo e dialogo semplicemente perfetti, il film tiene lo spettatore col fiato sospeso fino all'ultimo, e costituisce una piacevole visione.

Non va oltre questo, appiattendo le psicologie e il gioco dei personaggi nell'alveo di un'azione incessante e qualche volta sprecando le guest star, ma come esordio, così come quello di Gaetano, era più che buono, e i successivi sviluppi del produttore l'hanno condotto verso ben altri risultat.

VOTO: 65/100 (6 al sondaggio).
 
Web  Top
Arcadia1983
view post Posted on 6/10/2012, 14:02




sostanzialmente sono ancora del parere che ebbi all'epoca della sua prima uscita, dopo la rilettura: un onesto prodotto di genere che vuol divertire (ci riesce), con un cast adatto (anche se alla fine dei conti la Bonet e McGill sono sprecati) e un altrettanto adatto regista (Scott jr. ci stava su questi film). Un film, insomma, non memorabile, ma divertente e da film del genere non si può pretendere altro:

Voto: 6
 
Top
canepa
view post Posted on 8/10/2012, 09:01




Ringrazio anche gli ultimi recensori, che mi hanno concesso una sufficienza sul mio esordio. Niente da eccepire, anche se McGill sprecato, alla fine non lo vedo, perchè anche all'epoca non è che fosse sta grande star (Anche se io lo ammiro).
La cosa che più mi inorgogliosisce è che, seppur abbia raccolto molto poco a livello di premi, tutti sostengono che sono migliorato e che ho lasciato qualcosa in tutti voi.
Grazie.
 
Top
12 replies since 11/9/2009, 14:40   2526 views
  Share