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| I PONTI DI MADISON COUNTY
Regia di C. Eastwood
Con M. Streep, C. Eastwood
Drammatico
Qualche diario è tutto ciò che è rimasto del grande amore anni ’60 tra Meryl Streep, italiana sposata a un soldato americano, e Clint Eastwood, fotografo in giro per lo Iowa a immortalare i suggestivi ponti coperti del titolo. E’ durato solo pochi giorni: il tempo dell’assenza del marito, andato coi figli a una fiera di bestiame. Ma fu ricco di intensità, passione irrefrenabile, voglia e bisogno di infrangere la noia, grande sfoggio di poesia psicofisica soft per gentildonne dalla commozione ispirata dai rimpianti. Lui vorrebbe che fuggissero insieme, lei ha il senso del dovere: finisce che le lacrime della coppia si fondono a un metaforico acquazzone. Un’attrice straordinaria e un cow-boy crepuscolare al quale sfugge la differenza tra lo sguardo intenerito/innamorato e la fissità emblematica resa mitica da Sergio Leone. La regia, di Clint stesso, corre salda sui binari del cinema classico: amore maiuscolo, melodramma che non si concede all’enfasi ma sa far scattare la commozione che sovrasta le lungaggini della trama. Molti anni dopo, i figli inconsapevoli leggeranno della rinuncia materna e ne faranno tesoro. (Guzzano)
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