Cinematik.it - Il gioco del Cinema

Top 100 - 2: Dante's Triangle, Magia Productions

« Older   Newer »
  Share  
canepa
view post Posted on 15/2/2008, 17:27




CRITICO DEL CINEFORUM
DANTE’S TRINAGLE – Recensione by Tomcat

DANTE'S TRIANGLE IL FILM
image

Ed eccoci al 2002, dove troviamo in vetta alla classifica “Dante’s Trinagle) della Magia Production e della Anarchie Studios. La Magia l’avevamo trovata anche la scorsa settimana con “Fuoco nelle viscere”, che non ha sortito buone recensioni, nonostante fosse uno dei top 3 del 2001. Questo è anche un Addio perché questa storica casa di produzione non la ritroveremo più nei tre incassi migliori degli anni a venire.
“Dante’s Triangle” rimase in sala per ben 17 settimane, dal 18 Maggio 2002 al 13 Settembre 2002; raggiungendo la vetta della classifica. Incassò la bellezza di quasi 627 Milioni di €Matik, con un guadagno di quasi 558 Milioni di €Matik.
Nella classifica di tutti i tempi ad oggi questa pellicola ha la medaglia d’argento.
“Dante’s” partecipò all’edizione summer dei CK Awards, dove Sharon Stone vinse come miglior attrice non protagonista ed il premio Kubrik. Seconda piazza come migliore film, come migliore sceneggiatura originale e come migliore locandina. Fincher si classificò 5° come miglior regista e Walken 4° come miglior attore protagonista. Mentre la Magia si accaparrò il premio come produttore dell’anno ed arrivò seconda come miglior sito produttore.
La pellicola ci narra la storia di diversi personaggi che hanno in comune la loro presenza nel deserto Californiano. Sono persone differenti, che il destino ha deciso di riunire in quell’angolo di inferno sulla terra che ha il nome di Dante’s Triangle.
Narratore della vicenda è Dante Sebastian (Walken), un commesso viaggiatore sui generis, che viene raccolto dal camionista Frank Peril (Vaughn), che gli da un passaggio. Sarà proprio il viaggiatore a narrarci la storia di malavitosi; cacciatori di taglie; studenti alla ricerca di notrietà, una donna delusa dalla vita e un viaggiatore di 24 anni che è molto più saggio di quanto ci si aspetterebbe.
La sceneggiatura scritta da Anarchie e curata per la versione italiana da Giannini, è una sceneggiatura veramente ben scritta che viaggia dritta come un treno facendo incrociare la vita di tutti i personaggi. Una sceneggiatura che procede con un ritmo tranquillo (ad eccezione di un inseguimento in macchina verso la fine), ma che non è mai banale ed è puntualizzata in maniera eccellente. Ci sono dei balzi temporali sulla trama della storia, ma sono stati realizzati in maniera di non far mai perdere il filo della vicenda nella sua complessità. Nonostante poi i personaggi in campo siano davvero tanti, riusciamo a percepirne il background e li assurge a personaggi quasi reali, anche se le atmosfere in certi punti sono surreali; forse questa surrealtà è dovuta all’ambientazione desertifica che ha caratterizzato molte culture a partire dalla bibbia, dove Gesù si ritirò nel deserto per meditare e affrontò le tentazioni del demonio. In questa sceneggiatura c’è il demonio, che invece di tentare si diverte a giocare con i destini dei quindici derelitti che si incrocieranno in quel triangolo di terra.
Una storia che ci mostra persone spietate, che vivono nella loro cattiveria senza curarsene. Uomini e donne che cacciano altri loro simili e hanno fede solo nel denaro. Ci sono uomini che vivono una vita che non è la loro per cercare di ingabbiare uomini senza morale. C’è un genio che sta per raggiungere una vetta che lo potrebbe far passare alla storia, ma che non riesce a raggiungerla. Insieme a lui ci sono coloro che hanno lavorato con lui e che dovrebbero essere amici, ma che d’improvviso tali non sono più in una girandola di morte, per impossessarsi di un qualcosa che potrebbe cambiare la loro vita; insomma si fanno prendere da una girandola di avidità.
Una sceneggiatura articolata che tiene attaccato lo spettatore allo schermo, che nel finale lo spiazza, in un crescendo di emozioni e con un grande tocco di stile; ma non sarà l’unico colpo di scena.
Una sceneggiatura che sembra filosofica grazie al viaggiatore che è un personaggio intrigante, che con la sua voce, ci conduce, come Virgilio, fece con Dante in questa piccola porzione di inferno.
Il regista Fincher fa il suo dovere egregiamente soffermandosi su particolari dell’ambientazione che danno spessore all’intera vicenda, rendendola viva.
Un cast vasto composto da attori conosciuti tutti molto bravi. Grandissima prestazione di Walken che nel ruolo dell’enigmatico viaggiatore è un portento. Vaughn nonostante abbia un ruolo importante nella vicenda è bravo, ma un gradino sotto Walken. Mi è piaciuto molto Wright (Mark), che con maestria rende benissimo il ruolo del giovane ragazzo che è molto più maturo della sua età anagrafica. Il compianto Chris Penn sguazza nel ruolo del malavitoso Rafael ed in questo è supportato da Ray Liotta che si conferma un grandissimo caratterista. Sharon Stone sempre magnifica nel ruolo della Femme Fatale, ricca e annoiata, ma con tanti scheletri nell’armadio. Morgan Freeman quasi invisibile e mi chiedo perché sia citato fra i protagonisti nella locandina; così come Paul Sorvino abbastanza invisibile. Bravi tutti i ragazzi chiamati ad interpretare l’eterogeneo gruppo di studenti sulla via della gloria.
La Cruz merita un discorso a parte: si sforza, ma con quel fisico non è assolutamente credibile come cacciatrice di taglie.
Script scritto in italiano corretto (salve rarissimi errori di battutura), impaginato a dovere. Il vero peccato è che alla prima visione dei personaggi non è associata ne la fotografia (ormai quasi uno standard; ma qui siamo ancora agli albori) e il nome dell’attore che lo interpreta; il che comporta il dover tornare ai titoli di testa o di coda.
Un altro dubbio che mi è preso è che nel sito viene citata una colonna sonora, però nello script non è presente nessun richiamo ad essa, salvo un paio di scene, dove viene detto che c’è una musica di sottofondo.
Passando al sito devo dire che è realizzato magistralmente, con la sezione Cast che riporta ottime foto dei protagonisti, con neme dell’interprete e del personaggio (purtroppo non tutti gli attori hanno una foto).
La colonna sonora già citata sopra, con anche la copertina del CD (molto bella); senza possibilità di ascoltarla ed è giustificatissimo dall’assenza dell’ADSL in quegli anni. C’è una sezione Trailer con lo stesso interessante, anche se molto breve.
Locandina molto bella e realizzata in ottima maniera.
La sezione dei premi e delle recensioni; che erano tutte allineate sul 7,5 ad eccezione di Cristian, molto più stretto e per concludere la versione inglese, che non ho potuto visionare a causa di alcuni firewall.
Concludendo “Dante’s Trinagle” è un film che mi sento di consigliare a tutti, perché è fatto bene, con un ottimo cast e una regia azzeccata. Una storia mai banale che procede tenendo incollato allo schermo lo spettatore, che si ritrova davanti alcuni colpi di scena assolutamente insapettati. Ulteriore nota positiva è il fatto che si tratti di una sceneggiatura originale, anche se credo che sia una trasposizione di una sceneggiatura in lingua inglese. Insomma un grande film che secondo me deve essere considerato un classico e che deve essere riscoperto.
VOTO: 8

Ci rivediamo fra due settimane (data l’uscita di tre film al cinema virtuale), con “Omertà” della World Entertainment.
 
Top
Zio Carlo
view post Posted on 16/2/2008, 00:33




Gran bella analisi, Marco, per un film che fu uno dei primi a leggere su CK. Unico appunto che gli feci a suo tempo, quando lo lessi, è che gli attori scelti per fare gli studenti e Jeffrey Wright erano tutti un po' grandetti d'età per il ruolo (e Wright decisamente molto più grande...)
 
Top
Andrew.
view post Posted on 16/2/2008, 12:30




Dopo la delusione di "Fuoco nelle viscere", ci voleva proprio questo film, che reputo uno dei migliori cha abbia letto fino ad ora a Cinematik. E' una storia è raccontata da un uomo inquietante e misterioso (interpretato da un ottimo Walken), che avrebbe il compito di aprire gli occhi alla gente, sulla presenza del diavolo nella loro vita. E lo fa raccontando alcune vicende che si intrecciano, tre storie apparentemente separate, ma che si ritrovano ad essere strettamente connesse fra di loro, anche per colpa di coincidenze assurde. Il modo in cui viene raccontato il tutto mi ha fatto ricordare subito lo stile di Tarantino, anche perchè vengono a tratti ripresi tematiche tipiche dei suoi film, come gangester, cacciatori di taglie, il tutto contornato da alcuni dialoghi profondi e interessanti (come lo scambio di esperienze tra mark e grace al bar). Mi son subito chiesto: è stato forse un caso, che all'inizio del film viene torturato un tizio di nome Zed, così come accade alla fine di Pulp Fiction, dove Marcellus torturerà un Zed?
Insomma, essendo un'amante di film del genere, ho seguito con interesse lo svolgersi degli eventi, che a poco a poco convergono fino ad intrecciarsi fra di loro e fondersi in un'unica cosa.
Il finale è azzeccato, si è giocato sul colpo di scena che vede ribaltati i ruoli del viaggiatore (presunto diavolo) e frank, che si rivelerà poi il diavolo. Comunque, ammetto che sebbene non poteva esserci finale migliore, io l'ho intuito fin dalle prime scene che il vero cattivo potesse essere frank. O almeno, mi son detto: "Sarebbe troppo scontato un finale dove Il viaggiatore rivela la sua natura... io avrei reso Frank il cattivo, per un bel colpo di scena finale". E insomma, nel corso del film, vari piccoli indizi delle parole di Frank mi hanno conermato la cosa, rovinando un pò l'effetto di sorpresa, che non c'è stato.
Ma vabè, mi capita anche con i migliori film di avere presentimenti del genere, qundi non è per niente un difetto...
Il cast si fa di nomi grandi, forse anche un pò troppo. Alcuni artisti infatti hanno avuto ruoli marginali, come Freeman che mi è sembrato un pò sprecato. Ottima la Stone, come Walken e Wright, i migliori secondo me.

Concludo col dire che consiglio questo film a chiunque non l'abbia letto. Il primo posto in classifica del 2002 credo sia tutto meritato (anche se non ho letto gli altri), e sicuramente rimarrà uno dei miei preferiti, perchè scrivere una trama tanto articolata e complessa, rendendola piacevole e mai noiosa o incomprensibile, è davvero da applauso.
 
Top
canepa
view post Posted on 18/2/2008, 15:24




Andrew credo che ai prossimi awards, mi insidierai come miglior recensore!
POLLICE VERSO PER ANDREW!
 
Top
view post Posted on 7/4/2009, 17:02
Avatar

Produttore

Group:
Member
Posts:
6,246
Location:
Dorgali (NU)

Status:


Letto adesso. Era da un po' che avevo "puntato" questo film, fin dal mio primo periodo su Cinematik. Ma, per mancanza di voglia o altri motivi, non ero mai riuscito a leggerlo.

Ma passiamo all'analisi. La storia è all'apparenza semplice, con un commesso viaggiatore che racconta una storia (che in realtà sono tre) al camionista che gli ha dato un passaggio. La storia riguarda il Diavolo e tutto quello che fa per divertirsi con i poveri mortali. Tuttavia, man mano che si va avanti, si susseguono i colpi di scena, alcuni veramente incredibili, fino ad arrivare a un finale choc (così è stato almeno per me).
Buona la sceneggiatura, scorrevole e semplice da leggere (a parte il fatto che ogni tanto dovevo tornare indietro per rinfrescarmi la memoria sugli interpreti). Nonostante in certi momenti la storia sembri ingarbugliarsi, anche a causa di continui flashback e scene che si ripetono da più punti di vista, alla fine tutto si chiarisce.
Cast veramente ottimo, con molti grandi nomi, e attori che ben interpretano i loro personaggi: Walken, la Stone, Wright e Liotta su tutti. Regia di Fincher azzeccata per il genere. Locandina splendida, evocativa e molto inquietante, con gli occhi rossi di Walken e il fulmine sullo sfondo.

Voto: 8.5
 
Top
Clint94
view post Posted on 10/4/2009, 13:49




DANTE'S TRIANGLE by Clint94

SOGGETTO: Bellissimo. Tre storie intrecciate tra loro che si svolgono in mezzo al deserto raccontate da un misterioso Viaggiatore a un camionista. Al centro di tutto, c'è il Diavolo. Tenendo conto che la storia non è tratta da niente, bisogna complimentarsi con lo sceneggiatore per l'originalità e la fantasia.
SCENEGGIATURA: Insieme al soggetto uno dei punti forti del film. Lo script coinvolge, tiene incollati allo schermo, ha un buon ritmo, non annoia mai. Il montaggio è ottimo e le tre storie si intrecciano tra loro più che bene: seguirle non è semplicissimo, anche a causa dei continui sbalzi temporali, ma neanche impossibile. Il colpo di scena finale (che però non è l'unico, anche se è quello più ad effetto), poi, è la ciliegina sulla torta: da alcune battute di Frank è anche intuibile, ma capirlo è davvero difficile. Nota positiva è anche l'ambientazione desertica, descritta in modo suggestivo e coinvolgente. Nel corso della lettura, il film mi ha ricordato per più aspetti “I soliti sospetti” di Bryan Singer: entrambi, seppur in modo diverso, danno una convincente rappresentazione del Male, incarnato da Keyser Soze nel film di Singer e dal Diavolo in persona in “Dante's Triangle”: un confronto tra Frank e Verbal credo che si potrebbe fare.
Detto questo, passiamo ai difetti. È vero che le tre storie si incrociano molto bene tra loro, ma alcuni collegamenti sono un po' inutili: penso al legame familiare tra Caesar e Buster, che è un po' fine a sé stesso. Le vicende di alcuni personaggi nell'ultima parte, poi, non sono molto chiare: in particolare non si capisce molto la motivazione che spinge Henry ad uccidere Kat, e lo stesso personaggio di Henry sembra quasi essere dimenticato dall'autore, visto che dopo l'omicidio non si sa ciò che gli succede; la soluzione sulla morte di Christian e il modo in cui la si viene a scoprire non mi ha convinto moltissimo, e le dinamiche di alcuni eventi non sono chiarissime (penso alla morte di Norman). Inoltre, io avrei dato più spazio al presente, al rapporto tra il Viaggiatore e Frank, che in fin dei conti appaiono solo nelle prime scene e nel finale.
PERSONAGGI E CAST: Il cast è un'altra nota dolente. Infatti alcune scelte sono apprezzabilissime, ma altre davvero incomprensibili. Walken, Vaughn, Rhames, Liotta, Penn e soprattutto Sharon Stone sono perfetti nei loro ruoli (quest'ultima ha vinto, meritatamente, l'Award come non protagonista); Jeffrey Wright è fuori età, ma ci si può soprassedere. Però la Cruz è del tutto fuori parte, Morgan Freeman è anche adatto al ruolo di David ma compare in una scena sola ed è un po' sprecato, e quasi tutti gli attori che fanno gli studenti potrebbero interpretare professori (l'anno prima dell'uscita di “Dante's Triangle”, Noah Wyle aveva interpretato un professore in “Donnie Darko”!). Insomma, una parte del cast è perfetta, l'altra è piuttosto sballata. Parlando dei personaggi, sono pochi quelli veramente a tutto tondo, ma ognuno a suo modo ha qualche particolarità. Il Viaggiatore ossessionato dal diavolo e Frank sono sicuramente fatti bene e restano impressi, ma se avessero avuto più spazio sarebbero potuti essere veramente memorabili. Le interpretazioni di Walken e Vaughn meritano comunque una menzione. Molto belli poi i personaggi di Mark e Cathy, due persone disilluse, sole e solitarie, che sembrano non avere niente in comune: il colpo di scena riguardante loro due non è meno spiazzante di quello finale. Più stereotipati gli altri personaggi: emergono un po' più sugli altri Caesar (Ray Liotta), Rafael (Chris Penn) e Norman (Ving Rhames). In generale, comunque, il mondo descritto e rappresentato da quella fetta di deserto chiamata Dante's Triangle è dominato da personaggi che si azzannano a vicenda, anche quelli che sembrerebbero migliori, anche tra amici. E nessuno si salva.
REGIA: Adatta la scelta di Fincher e buona regia. Alcuni stacchi, alcuni fermo immagine e alcune inquadrature sono una bella dimostrazione del suo lavoro.
SITO E LOCANDINA: Completi entrambi, la locandina non mi entusiasma tantissimo, ma è sicuramente ben fatta.
CONCLUSIONE: Per concludere, “Dante's Triangle” è un film intrigante, appassionante, coinvolgente ed originale, ma che per colpa dei difetti elencati non ha mantenuto del tutto le aspettative. Anche in questo caso, le aspettative altissime non hanno giovato. Certo è un gran bel film che merita una visione, ma non è il capolavoro che mi aspettavo.

VOTO: 7/8
 
Top
view post Posted on 10/3/2011, 15:04

Attore/Attrice

Group:
Member
Posts:
3,748
Location:
bologna...

Status:


Sapete com'è, ogni tanto riprendo i vecchi progetti. E così, dopo aver ripreso in mano CKastle, eccomi a riprendere una mia idea. Senza scadenze fisse, leggerò un vecchio film di CK, e ve lo ripresenterò. Ed eccomi ripartito da un must delle prime annate del nostro gioco.

DANTE'S TRIANGLE (2002)

image

Regia: David Fincher
Interpreti: Christopher Walken, Vince Vaughn, Sharon Stone, Jeffrey Wright, Penelope Cruz, Ray Liotta, Morgan Freeman, Paul Sorvino, Ving Rhames, Noah Whyle, Chris Penn, Bridget Fonda, Connie Nielsen, Guy Pearce, Nicky Katt, Wilmer Valderrama, Robert Pastorelli

Avete presente il mio diavolo, John Mallkovich, nei Racconti di Hoffman? Be', in confronto al Diavolo di questo film è un dilettante. Un commesso viaggiatore (Christopher Walken) legge a un camionista (Vince Vaughn) una storia che dovrebbe insegnare qualcosa sul diavolo, e coinvolge un vagabondo (Jeffrey Wright) e un'annoiata stangona (Sharon Stone) che si rimorchiano a vicenda, un gruppo di studenti di cui uno ha fatto la scoperta del secolo, e un boss criminale (Chris Penn) e il suo braccio destro (Ray Liotta) che hanno appena compiuto una vendetta su un infame e ora sono inseguiti da due cacciatori di taglie (Ving Rhames e Penelope Cruz). Non male come ingredienti, eh? Tutti loro si perderanno nel caldo accecante del deserto ma soprattutto nell'inferno in terra delle loro anime, pedine di un gioco al massacro condotto dal più grande giocatore di sempre (Dio a parte), il Diavolo appunto.

Spietato, lucido e disperato, il film è una risata satanica sull'impotenza dell'uomo di fronte ai suoi demoni, che sono soprattutto dentro di lui ma anche fuori non scherzano. Una chiarezza metafisica da Bergman all'americana per cui Fincher è il regista perfetto, un cast di attori stupendi (ma la Cruz mi sembra un po' sprecata, sinceramente), una sceneggiatura impeccabile: il film ha solo meritato, strameritato, il maggior incasso dell'anno.
Agli Awards, invece, gli è andata peggio: la Stone ha vinto il premio come Miglior Attrice non Protagonista solo perché gnocca, il film ha vinto giustamente l'allora Premio John Belushi per il Miglior Thriller/Horror, ed è arrivato secondo per Miglior Film, Sceneggiatura Originale e Locandina, quarto Walken per il Protagonista e quinto Fincher per la Regia.
 
Web  Top
Andrew.
view post Posted on 10/3/2011, 16:45




https://cinematik.forumfree.it/?t=25199031

Qua trovi le recensioni.
Io lo considerai il miglior film di cinematik, non so se oggi a distanza di tre anni riconfermerei il pensiero (forse andrebbe rilettto). In ogni caso rimane uno dei miei preferiti.
 
Top
Clint1994
view post Posted on 10/3/2011, 17:13




A me piacque, ma senza entusiasmarmi eccessivamente. Insomma, c'avevo trovato anche alcuni difetti e nel complesso mi aspettavo un pò di più, soprattutto considerando le altre recensioni che ne parlavano come di un capolavoro. Comunque l'ho letto un bel pò di anni fa, ora non me lo ricordo moltissimo. Non lo metterei però nella mia top 10 dei film di cinematik
 
Top
view post Posted on 10/3/2011, 18:56
Avatar

Cinefilo Ad Honorem

Group:
Member
Posts:
26,550

Status:


c'era già il topic, dai... accorpateli.
 
Web  Top
view post Posted on 10/3/2011, 21:55
Avatar

Produttore

Group:
Member
Posts:
6,246
Location:
Dorgali (NU)

Status:


Il mio commento, datato 7/4/2009:

CITAZIONE
Letto adesso. Era da un po' che avevo "puntato" questo film, fin dal mio primo periodo su Cinematik. Ma, per mancanza di voglia o altri motivi, non ero mai riuscito a leggerlo.

Ma passiamo all'analisi. La storia è all'apparenza semplice, con un commesso viaggiatore che racconta una storia (che in realtà sono tre) al camionista che gli ha dato un passaggio. La storia riguarda il Diavolo e tutto quello che fa per divertirsi con i poveri mortali. Tuttavia, man mano che si va avanti, si susseguono i colpi di scena, alcuni veramente incredibili, fino ad arrivare a un finale choc (così è stato almeno per me).
Buona la sceneggiatura, scorrevole e semplice da leggere (a parte il fatto che ogni tanto dovevo tornare indietro per rinfrescarmi la memoria sugli interpreti). Nonostante in certi momenti la storia sembri ingarbugliarsi, anche a causa di continui flashback e scene che si ripetono da più punti di vista, alla fine tutto si chiarisce.
Cast veramente ottimo, con molti grandi nomi, e attori che ben interpretano i loro personaggi: Walken, la Stone, Wright e Liotta su tutti. Regia di Fincher azzeccata per il genere. Locandina splendida, evocativa e molto inquietante, con gli occhi rossi di Walken e il fulmine sullo sfondo.

Voto: 8.5

 
Top
view post Posted on 30/4/2013, 12:09
Avatar

Critico

Group:
Member
Posts:
2,860

Status:


Data la penuria di uscite ho deciso di leggermi per curiosità uno dei film più belli della storia di CK, essendo arrivato secondo nella Top 100. Catturato dalla locandina, dal titolo e dall’importanza dello script nella storia di CK, mi sono immerso nella lettura.

Dopo un inizio un po’ pacato in cui, come dice Frank “non succede niente”, il film ingrana la quinta e dà il meglio di sé sfoggiando un intreccio praticamente impeccabile che ti tiene letteralmente incollato allo schermo fino ai titoli di coda.
Al di là del sicuro fascino che può avere questo inferno sulla Terra in pieno deserto USA, ciò che davvero colpisce è il divertente intreccio di storie che si svelano lentamente, come scatole cinesi, disseminando piccoli e grandi colpi di scena. Quelli che crediamo mafiosi sono in realtà ex poliziotti, un gruppo di innocui amici si trasforma in un covo di potenziali assassini, uno sbandato scopre di aver fatto sesso con sua madre e il camionista che crediamo essere una vittima è in realtà il burattinaio dietro questo caotico affresco, il Diavolo in persona.
E proprio come il diavolo, anche gli spettatori assistono divertiti a questa girandola di eventi senza però entrare mai in forte empatia con i tantissimi personaggi. E’ questo infatti l’unico grande limite che impedisce al film di innalzarsi a capolavoro. I protagonisti sono talmente tanti e lo spazio riservato alle loro storie, talmente concentrato, che non c’è tempo per emozionarsi davvero (nonostante la durezza di certe scene, l’incesto in primis). Alcune svolte narrative e alcuni colpi di scena li ho trovati un po’ forzati, figli soprattutto della voglia di sorprendere a tutti i costi (la morte di Christian non è chiara, né tantomeno le reazioni dei suoi amici).

Difficile trovare un’interpretazione che spicchi su tutte. E’ uno di quei film in cui conta più il lavoro di squadra che la singola interpretazione. Il cast è ben scelto, tranne la Cruz e Pearce, un po’ sprecati. Buona anche la scelta di Fincher, anche se per il tipo di intreccio e per l’ambientazione viene subito in mente tarantino.

Dante’s Triangle è un gran bel film che punta tutto esclusivamente sull’efficacissimo intreccio, che ammalia e ipnotizza lo spettatore immergendolo in un meccanismo a orologeria praticamente perfetto. Emotivamente però si rimane piuttosto freddi e ci si limita ad assistere divertiti allo spettacolo. Tecnicamente ineccepibile, peccato per la totale assenza di una colonna sonora. Bel film quindi, ma nei miei 2 anni di permanenza ho letto script migliori che meriterebbero sicuramente il secondo posto. 77/100
 
Top
Andrew.
view post Posted on 30/4/2013, 12:16




CITAZIONE (Hermetico @ 30/4/2013, 13:09) 
Bel film quindi, ma nei miei 2 anni di permanenza ho letto script migliori che meriterebbero sicuramente il secondo posto. 77/100

I posti della top 100 sono stati assegnati prendendo in considerazione diversi parametri tra i quali anche soldi e premi vinti ai ck awards.
E' indubbio comunque che una classifica del genere andrebbe continuamente aggiornata.
Ne parliamo, Pap? Se vuoi faccio io, con l'aiuto di qualche volontario.
 
Top
view post Posted on 30/4/2013, 12:44
Avatar

Cinefilo Ad Honorem

Group:
Member
Posts:
26,550

Status:


CITAZIONE (Andrew. @ 30/4/2013, 13:16) 
CITAZIONE (Hermetico @ 30/4/2013, 13:09) 
Bel film quindi, ma nei miei 2 anni di permanenza ho letto script migliori che meriterebbero sicuramente il secondo posto. 77/100

I posti della top 100 sono stati assegnati prendendo in considerazione diversi parametri tra i quali anche soldi e premi vinti ai ck awards.
E' indubbio comunque che una classifica del genere andrebbe continuamente aggiornata.
Ne parliamo, Pap? Se vuoi faccio io, con l'aiuto di qualche volontario.

Io la rifaccio volentieri ma bisognerebbe prima rifare la Hall of Fame, quella sì troppo datata e sballata a mio avviso. serve ovviamente il vostro impegno nei recuperi, per ogni cosa (so che non vedete l'ora di finirci voi in queste classifiche, ma poi chi pretendete che vi legga se l'atteggiamento vostro verso i vecchi è questo? discorso generico, eh).

Un'altra cosa che potreste fare voi autonomamente, chi più chi meno, è compilare delle vostre classifiche dei film preferiti, qui sul forum, sui vostri siti ecc. perchè tra i parametri della vecchia top 100 c'erano delle classifiche stilate da Nuno, Cristian e Merlino (ovviamente datate, voi potreste darmi qualche "dato statistico" in più).
 
Web  Top
emilgollum
view post Posted on 30/4/2013, 13:33




Che poi Dante's Triangle è stato adattato da una sceneggiatura in inglese del nostro gioco cugino americano...
 
Top
25 replies since 15/2/2008, 17:27   223 views
  Share