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The last escape
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The last escape, winter 2005

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Andrewirus
view post Posted on 13/1/2008, 17:18





EMILZ
Tre produttori. Budget stratosferico. Personaggi cult. Curiosità a iosa. Last Escape potrebbe segnare l'inizio di una nuova era in Cinematik. Se il pubblico risponderà come sperano i tre produttori in futuro assisteremo ad altre tri-produzioni del genere.

Il film è interessante per la geniale abilità di unire due tra i personaggi che hanno segnato la storia del cinema: Mad Max e Jena Plissken. Se vogliamo la costruzione narrativa è abbastanza semplice, con un montaggio alternato a seguire le diverse vicende fino all'incontro tanto atteso. La scelta del cast è molto buona, senza grandi novità del resto, mentre tutto il contorno (sito, locandina, speciali) rende il film riuscito e completo.

Voto: 7.5



TOMCAT
L’attesa per questo film è stata molto grande; in primis per la riproduzione, che mette insieme tre case di produzione storiche (Carambola Pictures, Garagamella Pictures & Marinaro Bros) per quello che risultava un grande progetto e che questi tre affermati produttori di Cinematik, potevano porre un sigillo di garanzia.
La seconda ragione invece è figlia del battage pubblicitario, ben congeniato e diluito in modo da aumentare ancor di più quella curiosità già molto alta, trattandosi di un film che tratta di due personaggi cult come: Jena Plissken e Mad Max. Da segnalare poi la vera ciliegina sulla torta che avrà attirato una frotta di pubblico per vedere questo film: Il trailer realizzato magnificamente da Wolverine.
Last Escape è il sequel di 1997 Fuga da New York; un film targato 1981 che fu un bel successo e ben presto divenne un cult (Vi ricordate il brano dance del 2003 che era un remix del main theme del film?) e un prequel del bistrattato 2013 fuga da Los Angeles (altro grande cult).
Ma i tre produttori hanno deciso che riportare solo Jena (Snake in originale) Plissken poteva essere riduttivo e quindi ci hanno piazzato quel Max Rockatansky che portò alla ribalta mondiale il giovane Mel Gibson; se proprio vogliamo dirla tutta il film che lo fece conoscere in tutto il mondo fu “Mad Max –Oltre la sfera del tuono” (che poteva contare anche su una cattivissima Tina Turner); per poi far decidere di riportare alla ribalta anche i due film precedenti.
La storia è svolta in quel di Cleeveland, con la solita ambientazione cyberpunk (non tanto quella del genere letterario, ma quella presentata dal Gioco di ruolo di Mike Pondsmith “Cyberpunk 2020 – sul filo del rasoio; edito per la prima volta dalla defunta Stratelibri), di una America al collasso, sporca, cattiva e con il potere detenuto con una chiusura mentale da parte dei governanti.
Jena e altri due compagni si dedicano a rapinare i furgoni della polizia, che sotto la guida del capitano Bowman effettuano atti criminosi (e qui possiamo individuare la critica al sistema poliziesco USA spesso è molto più marcio di coloro che dovrebbe combattere; basti pensare ai fatti di New Orleans; non solo la polizia che spara sulla popolazione, ma il video in cui la polizia si diverte a massacrare un anziano afro, che era ubriaco e disarmato).
Mentre in Australia Max dopo aver dato la caccia ai responsabili della morte di sua moglie e suo figlio, capisce che il vero responsabile di tutto (almeno secondo il suo punto di vista) è Jena, che con il gesto eseguito nel primo film ha dato vita alla guerra per il petrolio.
Uscendo un attimo dallo script del film, anche qua possiamo leggere un attenta riflessione su un problema filosofico: Possiamo essere certi che i nostri atti, anche se compiuti a fin di bene, non possano ledere altre persone? Come potrebbero reagire queste persone? Ma soprattutto che la vita di ognuno di noi è una continua scelta, che in ogni caso produce una reazione, che in alcuni casi sarà Micro e quindi potrà passare inosservata, mentre in altri caso sarà Macro e produrrà reazioni tangibili, che innescheranno altre scelte, che al fine scateneranno un effetto domino.
Nel caso specifico del film il problema è svelato al pubblico e allo stesso Max da Nicole Fuentes, in cui capiremo che Jena è stata solo una pedina e il capro-espiatorio per giustificare una guerra volta solo al mero interesse delle nazioni (non vi ricorda nulla?).
Tronando al film, Max arriva in America e aiuta proprio quello che per lui è il suo più odiato nemico a fuggire dalla polizia, non rendendosi conto quello che lui definisce buono con la frase: “Di Questi tempi è facile chi sono i buoni e chi i cattivi” (la frase sarà l’incipit dell’intero film, tornando altre due volte) è proprio Plessken. Questa è una delle prime forzature del film, nel senso che: come è possibile che Max non abbia idea che quello è Plissken? Uno come Jena ha scatenato una guerra su scala mondiale e Max non ha mai visto una sua foto? Credo che una soluzione scenica del genere sia messa abbastanza gratuitamente al servizio della riuscita del film.
La storia poi continua ad evolversi con Max che entra a far parte della banda; ma la polizia non sta certo a guardare e quindi organizza una trappola per Jena e soci, che si concluderà con Max che consegnerà l’antieroe per eccellenza alla polizia, con la conseguente condanna a morte.
Adesso la vita di Jena è appesa ad un sottile filo che viene tenuto da Nicole Fuentes, la giornalista che si vede costretta a collaborare con Bowman, ma che dentro di se cova di smascherarlo (più per fame di scoop, che non per senso civico); che raccoglie le confidenze di Plissken in cui lui spiega il suo ruolo di capro-espiatorio.
La Fuentes poi trova Max e gli spiega come stanno in verità le cose e l’australiano riesce a salvare Jena dalla forca; anche in questo caso ritengo che Max abbia trovato le cose per salvare Plissken in maniera troppo facile (il furto dell’auto-pompa; il furto del fucile di precisione, che miracolosamente dopo un incendio devastante è ancora funzionante e preciso).
Un finale scoppiettante e pieno di azione vedrà Max salvare Jena nel più classico degli happy end, in cui il bene trionfa sul male e con i due antieroi, che escono di scena diretti in Australia.
Il film comunque non finisce qui, perché gli sceneggiatori dopo i titoli di coda ci svelano le sorti del capitano Bowman e di Texas O’Shady (almeno credo), entrambi prigionieri a L.A.
Gran bel lavoro dei truccatori, che si sono trovati a dover ringiovanire i due protagonisti ( ricordiamo che da Fuga da New York sono passati ben 24 anni e da Mad Max ben 26), anche se il lavoro più grosso è stato fatto su Gibson.
Il film è un degno terzo appuntamento per Jena e John Carpenter ci mostra di non avere perso la mano; atmosfere scure e degradate di Cleeveland, che si contrappongono a quelle inziali del deserto australiano solari e cariche di luce, ma con dentro sempre quel senso di vuotezza che solo un deserto può rappresentare.
Niente virtuosismi inutili con la Mdp, ma il sapiente utilizzo, mostrandoci sempre in dettaglio la vera essenza del film. Sicuramente se vogliamo guardare i primi due Mad Max che avevano quelle riprese sincopatiche fino all’eccesso, questo film è molto più simile al famoso “Oltre la sfera del tuono”.
Se escludiamo le forzature già sottolineate sopra, ma che comunque fanno parte di questo genere di film e in generale della filmografia Made in USA; il film è un bel prodotto, che farà gongolare di gioia i cultori dei due eroi (che poi possono essere definiti uno l’antitesi dell’altro: uno nichilista, anarchico e che agisce solo per se, mentre l’altro guidato dalla classica sete di vendetta, dopo aver perso i suoi cari), che li possono rivedere in azione in un prodotto che terrà attenti gli spettatori con una storia originale (forse più per Max, che non per Jena).
Il Cast è magnifico e non poteva non essere tale; è chiaro che su tutti i più visibili e bravi sono Kurt Russell (Jena), che in uno dei ruoli che lo ha reso famoso, si cala come sempre mostrandoci il suo lato nichilista e fuori dagli schemi; forse qui non ho trovato quell’auto ironia che ha contraddistinto il personaggio nei precedenti lungometraggi.
L’altro interprete: Mel Gibson (Mad Max); nonostante gli ultimi film girati, molto più mistici (non mi riferisco solo alla “Passione di Cristo”, ma anche a Brave Heart), dimostra che la stoffa dell’interceptor gli è rimasta incollata addosso come una seconda pelle.
Tutti gli altri interpreti hanno svolto il loro dovere in maniera egregia, ma mi sento di segnalare Michelle Rodriguez, questa volta molto meno action, ma che interpreta con bravura la determinazione che guida il suo personaggio. Nick Nolte, vecchia volpe del cinema ci offre una solida interpretazione del violento e lievemente psicotico Texas O’Shady.
Per quanto riguarda invece il rookie Fred Durst, sono sicuro che questa interpretazione lo porterà a rivederlo presto in azione e anzi un plauso va ai produttori, che hanno deciso di offrire un ruolo centrale nel film ad un esordiente.
Due piccole note, riguardano Ian Buchanan, che alberga nella mia mente, per il ruolo dello psicologo in Beautiful e di Harry J.Lennix, che fisicamente e visivamente ricorda molto il Leroy di Fame.
Il sito è ben fatto, con toni cupi, come lo è del resto il film. Una nota positiva è stato l’accreditamento dei doppiatori con tanto di voci udibili; una perla per questa mega produzione.
Il trailer era magnifico come già detto sopra e altrettanto lo è la locandina.
VOTO: 9




BIG D
Davvero gran bel film.
Cast assolutamente azzeccato e ambientazione da paura.
Mi è piaciuto davvero tanto.
Nota di merito per Kurt Russel davvero un'interpretazione magnifica (come sempre in questo ruolo).
Good + + + + + + +

P.S X Tomcat: la Stratelibri non è morta esiste e produce ancora solo che è stata incorpata alla Defcon Zero.

P.P.S: Ma perché il seguito in Italia si chiama 1999-Fuga da Los Angeles, quando n realtà si svolge nel 2013...mha traduttori di merda






ZEN
Last Escape segue il solco tracciato da Vega Brothers: due personaggi leggendari messi uno di fronte all'altro (anche se spesso collaboreranno) in una sola pellicola. E dei Vega Brothers ha lo stesso effetto: quell'amarcord, quella commozione che noi tutti proviamo nel rivedere delle figure da noi amatissime tornare sugli schermi.
Jena Plissken ormai si è dato alle rapine. Mad Max ha ucciso tutti quelli che potevano avere avuto a che fare con la morte di moglie e figlio...e ora tocca a colui che reputa essere il responsabile primario della cosa: Jena stesso.
Un incontro/scontro che si evolve lungo un film di due ore e quindici (e che forse poteva godere di qualche taglio, qua e là) ben sviluppato, pur se con qualche difetto. Alcune forzature (su tutte il primo incontro tra i due protagonisti, con Max che ignora l'identità di Jena) che indeboliscono uno script altrimenti scorrevole, anche se piendo di MAIUSCOLE (scherzi a parte, ma perché? ).
Dal punto di vista del casting mi ha fatto un pò sorridere vedere il 55enne Kurt Russel e il 50enne Mel Gibson ancora fare gli arzilli che si menano e sparano come avessero 25 anni. Il primo dei tre produttore che fiata per Indiana Jones 4 o Rocky 6 ci pensi su.
Interessante la scelta di Ian Buchanan nei panni di Solomon Bowman e mi ha fatto piacere rivedere in azione Nick Nolte. Dimenticabile (come sempre, del resto), l'interpretazione di Michelle Rodriguez e la sua mono espressione. Ci rivediamo ai Raspberry, Michelle.
Sito pieno di informazioni, con un trailer di Wolverine di sicuro effetto e una colonna sonora raffinata, ma con troppi pezzi sconosciuti (anche se la possibilità di scaricarli aiuta molto). Locandina fumettosa, ma molto bella, in sicura cinquina per gli awards.
Film simpatico, nulla di più di un pop corn movie, ma che contando sul carisma dei due protagonisti strapperà votoni, soldoni e premioni. Complimenti ai tre produttori!



FREDDY_K
Uno dei più bei film da me visti (almeno finora) su Cinematik.

Con queste poche parole posso cominciare a descrivere questo "kolossal" in cui appaiono forse i due eroi per eccellenza della fantascienza d'azione: Mad Max e Jena Plissken.

Russell e Gibson fanno ancora la loro bella figura con un'ottima interpretazione, quasi oscurando gli altri attori, nonostante nel cast siano presenti grandi nomi come Nolte e Keith Carradine.

La sceneggiatura è molto ben fatta, considerando anche la difficoltà nell'inserire nel contesto gli avvenimenti passati dei due personaggi in maniera verosimile, operazione direi riuscita in pieno. Unico neo forse l'impostazione dello script: quella scritta gialla su schermo nero può risultare un po' fastidiosa per la lettura, ma è un difetto marginale che nulla toglie alla bellezza del film.

Il sito è molto ricco, pieno di informazioni su regista e cast, e comprende anche le schede delle precedenti avventure di Jena e Mad Max; anche le curiosità sono molto carine, non perdetevi l'intervista tripla stile "Le Iene" ai tre produttori Dave, Papele e Wolverine.

Voto: 9



EXISTENZ
Last escape mi è piaciuto molto, carpenter si muove tranquillamente in queste storia che rispecchia molto da 1997:fuga da new york. Le scene d'azione sono ottime e gli attori, compreso il cantante dei Limp Bizkit sono perfetti. Non male le musiche rock-metal, e l'ambientazione futurista squallida e pessimistica. Complimente a Dave,Wolverine e a Papele.
Voto:8
Da notare l'epilogo dopo i titoli di coda



DR.STRANGE
La prima (e si spera non ultima, anche se è già difficile coprodurre in due, figuriamoci in tre) triproduzione della storia di Cinematik riunisce (come in un Team-Up di fumettistica memoria) due dei personaggi simbolo del cinema d'azione statunitense degli anni '80: Snake (in italiano, Jena) Plissken e "Mad" Max Rockatansky, naturalmente interpretati da Kurt Russell e Mel Gibson.
Devo ammettere che non conoscevo affatto i film con protagonisti questi due personaggi, per cui, prima di gustarmi questo Last Escape, ho dovuto conoscerli un po' per poterne parlare con cognizione di causa. E devo dire la verità: il film risulta molto godibile e i due personaggi sono stati ben delineati. Jena è un anti-eroe disincantato (qui è un bandito), che ne ha viste di cotte e di crude nel corso della sua vita, mentre Max è un uomo rabbioso, disposto a tutto pur di vendicare la morte della moglie e del figlio (a proposito: ben inseriti i flashback sui precedenti film dei due protagonisti), ma che non nega il suo aiuto a nessuno (mi è piaciuto il momento in cui salva Jena, per esempio.) Sinceramente, ho preferito Russell a Gibson, non solo perché il personaggio di Jena è più vicino alle mie corde (permettetemi l'espressione), ma anche e soprattutto perché non amo particolarmente l'australiano. Il resto del cast se la cava con molto mestiere: su tutti, ho apprezzato Ian Buchanan nei panni di Bowman (ma il finale dopo i titoli di coda non l'ho capito), mentre ho trovato un po' fuori parte la Rodriguez, non perché non sia adatta al tipo di film (lei rappresenta al meglio lo "stereotipo" ragazza-sexy-e-tosta), ma proprio perché non ce la vedo nei panni di una semplice giornalista, ma forse sarà un problema mio. Comunque i suoi "duetti" con Morgan (interpretato dal leader dei Limp Bizkit, Fred Durst) li ho apprezzati particolarmente.
La regia di Carpenter è molto buona, mentre lo script di Clerici e Russo è molto professionale e preciso, forse un po' freddino proprio a causa della precisione dello script, ma nel complesso lo si apprezza: le scene d'azione sono descritte molto bene e le battute (come quella sui buoni o i cattivi) sono fulminanti: gli sceneggiatori hanno poi ripreso alcune delle battute storiche di Jena, e questo particolare l'ho apprezzato. Locandina da urlo, da nomination, e sito bellissimo. Un buon film, dunque, adatto per una bella serata disimpegnata. Ma un dubbio m'è rimasto: cos'è la "derapata"?
Voto: 7.



MORGANA
Non sono una fanatica né di Mad Max, né di Jena Plissken, lo ammetto. Il che potrebbe farvi pensare che se qualcuno scrivesse "Saranno famosi 2" entrerei in un brodo di giuggole, ma mi tocca smentirvi. In realtà amo sia Fuga da New York, sia Interceptor. Solo che i due protagonisti non sono mai entrati nel mio cuore come (per restare in tema di attori) Jack Burton o Martin Riggs.
Questo "Last Escape" è sicuramente un tentativo sincero e ci ho letto dietro tanto affetto e amore per i due protagonisti, il che penso sia fondamentale per un'opera del genere. Ma il suo problema è che la storia alla fin fine è banalotta e con troppi buchi di sceneggiatura per prendermi completamente (gli stessi che hanno indicato i miei più blasonati predecessori). Ora, sul momento la cosa mi ha un pò urtato i nervi, ma poi vi ho riconosciuto quello spirito da film anni '80 (perché potete dire quello che volete, ma negli anni '80 gli action erano su questo stile qui, signora cara...) che in parte mi ha fatto rivalutare il tutto.
E quindi dico che è un film simpatico e divertente, per una serata. Ve lo guardate e vi divertirete e potrete anche versare una lacrimuccia nel vedere i due eroi andarsene via verso un futuro incerto. Ma, e ci tengo a precisarlo, temo che sia anche un film che cade presto nel dimenticatoio.
Tanto rumore per nulla? No, il sito e la locandina sono molto belli. E complimenti per il trailer, che ammetto mi ha molto emozionata.



DON GABRO CORMICIONE
Eccome! per recensire questo filmone! Scusate il ritardo ma tra siti da costruire, lavoro, cazzeggiare ecc. ecc. ecc. non ho moltissimo tempo!
Ma andiamo a leggere questa "attesa"? recensione! (ma come sono patetico!)...



Produzione cinematografica: 9 ½

Allora, il film è entrato in programmazione con 300 sale (BUM! come diceva Pap) ed è costato ben 164.450.000 euromatik (ari-BUM! sempre Papele)... dati che mettono paura! Ma andiamo a vedere cosa è successo per la prima settimana nel box-office...

con 57.358.907 ek si aggiudica la terza posizione...non male, non male...

Inizialmente devo dire di essere rimasto sorpreso nel vedere queste cifre...ma si sa questa è una Tri-produzione coi contro-bip!
Metto questo voto molto alto, perchè i produttori hanno dimostrato il loro coraggio! e soprattutto hanno investito "molto bene" su pubblicità, trailer e locandine...

Casting perfetto! Ottimi i due protagonisti anche se sono un pochino invecchiati! Ma il computer grafica fa miracoli!

Regia: 7

regia affidata al bravo e ormai mito John Carpenter... per carità si è comportato molto bene, ma io avrei osato scegliendo George Miller (padre del bellissimo Mad Max)... Ma questa è solo una mia "discutibilissima" opinione.


Soggetto e Sceneggiatura: 9

Beh! Qui, questo voto ci sta tutto! Però è da dividere per 3.
I tre produttori infatti decidono di continuare un film degli anni '80 ( Fuga da New York) incastrandolo insiema ad un altro FILMONE di quegli anni... il bellissimo Mad Max... Ma queste cose le sapete quindi non mi dilungo molto. Il film ha una struttura dietro molto importante e ben fatta. I personaggi sono studiati a tavolino e si nota una lavoro certosino per le descrizioni dei luoghi e delle azioni...se questo può sembrare inizialmente difficile e lento, verso metà film ci si abitua e si riesce "veramente" ad entrare nella storia. Finalmente anche la sceneggiatura è graficamente ben organizzata, e molto, molto utili sono le foto sulla sx. Bravi!


Fotografia: 8 ½

Grazie all'ottima sceneggiatura, riusciamo visivamente a capire e vedere quasi toccare quest'atmosfera sporca di un'epoca distrutta da dei uomini senza scrupoli. Mi sono piaciuti i filtri arancioni.

Montaggio: 9

Altro voto alto per un montaggio perfetto. Quando è così fai anche fatica a spiegare le cose... quindi mi sto zitto e mi inchino per il bel lavoro fatto.

Colonna sonora: 7 ½

10 musiche che possiamo anche ascoltare... buone le scelte anche se si poteva fare di più (mi sembrano pochine per un film di questo calibro).


Locandina, effetti speciali e sito: 9 -

Il sito dal punto di vista grafico non mi è piaciuto molto...ma i contenuti? Beh! COMPLIMETI sono molto esaurienti e ben scritti. La locandina è mostruosa nel senso buono della parola (per dire che è figa...).
Il meno lo metto solo perchè si è parlato male di Koko nell'intervista tripla!



TOTALE: 8 +



SNAKE
Non svelo nulla di clamoroso se dico che questo è il film che attendevo di più in questa stagione ( per ovvi motivi ). Soddisfatto?Al 70%. I personaggi principali non sono snaturati, segno lampante dell'accuratezza degli sceneggiatori e anche della loro passione per i film reali che li hanno per protagonisti. La sceneggiatura è buona, ma a mio avviso il suo punto di forza sono le descrizioni dei movimenti e delle scene d'azione, tutto davvero di pregevole fattura e, mi permetto di dire, invidiabile. I dialoghi anche non sfigurano, ma qualcuno è un pò poco ( perdonate il gioco di parole ) cinematografico. E a proposito di dialoghi, dico che se avessi scritto io questo film, avrei fatto Jena più "di poche parole". Ho fatto notare qualche piccola pecca, ma, ritornando alle note liete, noto con piacere la sapienza con cui questo episodio è stato incastonato tra quelli reali. Davvero molto, molto bene. Gli aspetti tecnici sono altrettanto buoni, con curiosità numerose e stuzzicanti. Anche il sito è ben fatto. La locandina invece, non mi ha convinto al massimo. In definitiva un film buono, non scevro da qualche appunto, ma che, posso dire con certezza, rispetta le attese della vigilia.

Voto: 76/100


WORLD
Tre produttori di grande esperienza e capacità, due personaggi (Jena Plissken e Mad Max) arcinoti (e piuttosto amati), un regista (John Carpenter) unanimamente apprezzato e non solo qui in Cinematik.
Gli ingredienti per un "film evento", davvero molto atteso, ci sono tutti.
Pur non conoscendo benissimo i due protagonisti (conosco e apprezzo maggiormente il personaggio di Jena), mi sono accostato al film con molto interesse e nutrendo buone aspettative.
Aspettative, devo dirlo, soddisfatte, ma non del tutto.
Il film infatti scorre bene e il merito è da ricercarsi tutto in una sceneggiatura impeccabile, scritta con competenza e tanto "mestiere".
Mi ha rovinato però la visione di questo film la sensazione un po' "artificiosa" dell'incontro/scontro tra Mad Max e Jena.
Mi spiego meglio: i due "anti-eroi" si incontrano e nel loro incontro non si avverte la portata dell'evento... inoltre le dinamiche e il rapporto tra i due sono delineate con una certa superficialità, con un duro come Jena che forse si fida troppo in fretta di Max...
Tra i due personaggi, inoltre, ho trovato delineato meglio proprio quello di Jena, più sfaccettato e simpatico di un Max che non brilla affatto in quanto a simpatia ed è, in fondo, il solito personaggio che ha la vendetta come unico scopo nella vita. Ma suppongo che anche in questo gli autori abbiano voluto rifarsi ai personaggi dei film reali.
La regia di John Carpenter è perfetta, soprattutto nel mostrarci al meglio le scene d'azione (interessanti e non banali). La coppia protagonista si impegna, nonostante possa fare un po' sorridere vedere due cinquantenni darsele così di santa ragione. Russell supera Gibson in bravura e simpatia.
In sintesi, mi sento di definire "Last Escape", un piacevole film d'azione in perfetto stile anni Ottanta; un film che magari sarà apprezzato in maniera più compiuta da chi conosce bene i personaggi in questione ma anche un'opera dalla trama un po' troppo convenzionale, con cattivi e situazioni che sanno un po' di già visto. Il risultato finale, non me ne vogliano gli autori è dunque buono ma anche inferiore a quanto mi aspettavo visto il buon valore dei vari aspetti presi separatamente.
***
65%



NORMAN BATES
Last Escape - voto 6.5
Prima triproduzione cinematikiana per un film che pare arrivare dritto dagli anni '80. Il soggetto di per se mi costringe all'ennesima premessa: odio i "crossover" tra fumetti, figuriamoci quelli cinematografici. Qui tra l'altro sono coinvolti due personaggi che non amo particolarmente, quali Jena Plissken e Mad Max. Risultato: un film all-action, tutto incentrato alla costruzione di un finale fatto di fuochi d'artificio. Si spende il giusto per rendere plausibile l'incontro tra i due e poi ci si concentra sulla vicenda, tutto sommato piuttosto canonica.

Il film si fa apprezzare per la sceneggiatura molto agile ed efficace, in perfetto stile Wolverine, che ci fa godere dell'azione come nessun altro è in grado di fare qui a Cinematik. Personaggi tratteggiati col machete (d'altronde il film si svolge in un periodo in cui è facile distinguere i buoni dai cattivi ^_-), vicenda di routine e film che va via con un filo di gas. Per i miei gusti manca troppo la polpa, ma non posso che apprezzare la capacità di intrattenimento della pellicola virtuale.

Ottimo casting, che avrei visto 10.000 volte meglio se fossimo stati negli anni '80, ovvero tutti con qualche anno (e probabilmente molti kili) in meno, regista compreso. Nolte e Bettany però indubbiamente troppo sacrificati. Bella la locandina ma sembra più la copertina di un videogame che quella di un film, buono anche il sito in cui è possibile esplorare le musiche (cosa che non ho ancora fatto, al di là del tema del film originale di Carpenter).

La battuta del film
BOWMAN
Ha qualcosa da dire, Tenente Plissken?JENA
(sicuro)
Chiamami Jena.
BOWMAN
(con disprezzo)
Possa Dio avere pietà della sua anima..!
JENA
Non ci sperare, mi troverai ad aspettarti all'Inferno e allora sì, saranno cazzi amari!
 
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view post Posted on 20/5/2015, 10:11
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