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Top 100 - 9: Fats Waller

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marenarobros
view post Posted on 31/5/2014, 12:29 by: marenarobros
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Cinefilo Ad Honorem

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Innanzitutto grazie per la recensione! Cavolo, 2007... una vita fa, e in termini cinematikini è come se parlassimo di un film degli anni '60 rispetto a quelli contemporanei... io posso solo dire che ricordo il semestre di Fats Waller come quello del mio primo allontanamento (mi trasferii per lavoro) e dopo aver buttato il film in sala il semestre si svolte molto lentamente, tipo quello attuale... poco confronto, giocatori che abbandonavano o che si lamentavano del forum ma senza contribuire (e Facebook esplose solo qualche mese dopo)... non avrei mai pensato di portare a casa il Miglior film, ma a conti fatti non ebbi troppa concorrenza. Quindi il 7,5 e tutti i dubbi espressi mi trovano abbastanza d'accordo (feci proprio un film da festival, anzi forse lo vinsi pure? :P ).

Un po' meno alcune leziosità del Mastruccio critico, che mi trovo volentieri però ad affrontare, proprio perchè potevo evitare ma tradirei la mia parola d'ordine che è Confronto.

CITAZIONE
la vita del famoso compositore americano

Se fino a l'altro ieri non conoscevi il suo nome, come fai a dire che è famoso? Anche io non lo conoscevo prima del fumetto, e per quanto sia stato importante (culturalmente e nel suo genere musicale, il jazz) resta un nome "di nicchia". In questo caso non solo il biopic è "atipico" (almeno per come lo intende la maggioranza) ma anche come è strutturato... insomma, faccio l'esempio antipatico di Film Chat, dove si potrebbe benissimo sviscerare il genere biografico, tra documentari, mockumentary, biopic di personaggi storici o cinematografici, biopic di personaggi minori e magari strutturati in maniera originale... insomma, non c'è sempre e solo la scelta più "banale" (e per banale non intendo facile, dato che tornando al tuo Totò, un personaggio così noto è sicuramente più difficile da "riassumere"). Posso dire che la differenza è appunto tra quello che si conosce e quello che non si conosce... ma lascio a te l'apertura di un'eventuale topic su filmchat se no parlo da solo. ;)

CITAZIONE
In un viaggio, quindi, che va avanti ed indietro nel tempo con un ritmo abbastanza sincopato

Ritmo non casuale, se conosci la musica jazz o ti sei azzardato ad ascoltare i brani della soundtrack.

CITAZIONE
Questo, quindi, il main concept creato da Carlos Sampayo e Igort, pluri premiati autori dell'omonima graphic novel, che inventa un modo originale e molto interessante di fare un biopic.

Anche qua: dubito li conoscessi prima, o sbaglio? Per carità, hai letto un film vecchio quindi non hai avuto modo di seguire la trafila acquisto diritt-pubblicit-sviluppo-interviste varie, ed è giusto documentarsi... ma io lo faccio anche dopo aver scritto le mie due righe al volo su un film, per non lasciarmi influenzare da autori, premi, medium originario, ecc. Tra l'altro i due autori meritano di essere letti, se ti è piaciuto solo il soggetto, ma bisognerebbe appunto fare uno sforzo e allargare i propri orizzonti (topic possibile: Cinematik e le graphic novels vs Cinema reale e le graphic novels, dato che io sono sempre polemico coi cine-fumetti, se ne potrebbe parlare ampiamente).

CITAZIONE
Se il soggetto è da promuovere incondizionatamente, la sceneggiatura, invece, è da adattare meglio al linguaggio cinematografico.
Papele, infatti, trasposta su carta, in forma scritta, le tavole del fumetto, con sobrie descrizioni di scena e dialoghi inappuntabili e privi di errori, ma non si sforza di tradurre il fumetto originale in forma realmente cinematografica. Si ha l'impressione, leggendo lo script, che anche le scene del film siano tavole appartenenti ad un lavoro pensato e realizzato da un fumettista, per via del ritmo, della forma, del tracciato narrativo, ed anche per il linguaggio, che in alcune, per fortuna poche, parti risulta prosaico laddove leggiamo deduzioni dell'autore ma che non ci vengono mostrate sotto forma di immagini visive.

Qua concordo in pieno, non feci nessuno sforzo di "ri-adattamento", ma per non appesantire una storia che presentava tantissimi personaggi e situazioni diverse. E poi per attenermi a uno stile che nel fumetto funzionava pienamente, per non rischiare di rovinarlo. Direi che ha funzionato, come resa finale.

CITAZIONE
Il mio metro principale di valutazione è quello di immaginare quanto verosimilmente il film cinematikino possa essere realmente realizzato da una casa di produzione cinematografica vera.

E siamo d'accordo anche qua. Senza dimenticarci che siamo il fantacinema, quindi senza di noi e il nostro coraggio (e i nostri errori) non potremmo mai sognarci nè un film vero su Fats Waller, nè tantomeno su Totò. ;) (o sui Metallica, o Jerry Blatta, ecc...)
 
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