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Top 100 - 9: Fats Waller

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Francis Delane
view post Posted on 4/6/2013, 16:03 by: Francis Delane

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CITAZIONE (marenarobros @ 27/5/2013, 15:25) 
CITAZIONE (Francis Delane @ 19/5/2013, 17:56) 
L'ho letto. Pap, mi dai un giorno per sedimentare le impressioni, vero?

Il giorno più lungo della storia.

Tanto lungo che non mi immaginavo nemmeno io durasse così tanto. Purtroppo questo per me non è un periodo esattamente facile: mi sto laureando, e già pensando a cosa fare dopo in termini di dottorato.

Comunque, ora sono qui.

LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Dunque, Fats Waller. Award a Miglior Film nell'inverno 2007, quarto incasso di quell'anno. Un film che all'epoca non trovai mai il tempo di leggere, cosa che devo dire francamente ho rimpianto successivamente. Tant'è che, dovendo iniziare da qualche parte un po' di recuperi, l'ho messo al primo posto assieme a Omertà.

Quando ho chiesto un giorno per pensarci, era perché questo film, che in teoria sarebbe un biopic, non ha affatto la struttura di un biopic. Da questo punto di vista, più che Gatsby, che ancora non ho visto, mi ricorda I'm Not There, anch'esso altro biopic che non sembra affatto un biopic, e che invece di descrivere la vita di Bob Dylan cercando la via discussa e discutibile di una ricostruzione inevitabilmente apologetica, la frantuma in tanti personaggi/attori ognuno rappresentativo di un aspetto del personaggio.

Qui succede qualcosa di molto simile. Non vediamo la vita di Fats, anzi, a essere sincero io della vita di Fats Waller, dopo aver letto questo film, so quanto prima, cioè nulla. Ciò che vediamo sono, a parte qualche spezzone della sua vita, le sue canzoni nella vita di alcune persone, tutte coinvolte in quel periodo storico turbolento e convulso fra le due guerre mondiali. In qualche strana maniera, le canzoni di Fats sembrano collegare quelle persone, quasi farle incontrare, scontrare e morire.

Quando la lettura è terminata, ciò che resta dentro (almeno a me) è una grande sensazione di... indefinito. Abbiamo visto la vita di un cantante, oppure una visione universale di vari esseri umani che cercano in qualche modo un barlume di felicità, forse d'amore? O forse abbiamo visto tutti e due, visto che la missione dell'arte, e della musica in particolare, è quella di essere uno specchio, un riflesso di ciò che succede nella vita?

Mi astengo dal rispondere alla domanda, mi limito a fare i complimenti per la bravura tecnica di scrittura e di visualizzazione, per l'ottima scelta del cast e della musica, e i complimenti per la vittoria di allora.

VOTO: difficile da dare, forse dovrei rileggerlo. Per il momento 8, ma senza votare al sondaggio.
 
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