CITAZIONE (Mr.Noodles @ 21/4/2017, 18:53)
2017 finora non entusiasmante, con qualche grande film ma proveniente dal 2016. ossia:
Dawson City: Frozen Time - riflessione storica, antropologica e metacinematografica a partire da uno straordinario ritrovamento di film muti in un paesino del Canada, Dawson, protagonista della corsa all'oro del Klondike. ci dovrei scrivere qualcosa. comunque una sorta di poema per immagini.
Silence - evabbè
Austerlitz - documentario di straordinaria densità sui campi di concentramento come non luoghi in cui la memoria si smaterializza (nonostante le immagini e le fotografie)
Personal Shopper - Assayas firma una enigmatica riflessione sui fantasmi del mondo contemporaneo, su come stiamo lentamente dissolvendoci. forse da rivedere, forse incompiuto, ma assolutamente affascinante.
line-up di Cannes interessantissima, nonostante i soliti nomi...non sono proprio "i soliti nomi", ma registi che a volte occupano sezioni collaterali. i film di Desplechin, Ozon, Doillon, Haneke, Hong, Kurosawa, Bong, Haynes, Lanthimos, Coppola, Loznitza, Haneke e Miike sono da me molto attesi
Mi segno Austerlitz e Dawson City (la serie tv suppongo non c'entri nulla
), Silence e vabbè ma vabbè mica tanto, film che hanno visto in pochissimi, capisco al cinema (perso anche da me) ma nemmeno il tam tam è stato fatto per farlo recuperare... se non è un capolavoro istantaneo quello (come Paterson) allora chi?
Assayas (come Godard, e la Hansen Love, una triade non casuale) idem come sopra, sconosciuti ancora ai più (parlo ovviamente sui social e dei blogghetti vari gonfiati a siti di critica cinematografica), ma mi ci metto anche io per carità, qualche recupero casalingo messo in canna...
su Cannes: dal 2016 è venuta fuori praticamente la top ten o quasi di fine anno, quindi ormai imprescindibile e sempre puntuali i selezionatori; conosco zero Doillon, Kurosawa secondo e Lonitza. Povera Italia.
